venerdì 27 marzo 2015

Retrospettiva di Pino Pinelli alla Dep Art di Milano






Pino Pinelli
Antologia Rossa

22 marzo / 30 maggio 2015

1974 - Pittura R 70x70 cm acrilico su tela

La Galleria Dep Art ha inaugurato una importante mostra retrospettiva con opere dagli anni ’70 ad oggi: dai primi monocromi che indagano lo "stato ansioso" della pittura fino alla “rottura del quadro” e le conseguenti “disseminazioni”.
Come scrive A. Zanchetta: «Nella seconda metà del XX secolo i pittori avevano rinunciato alla cornice del quadro – sentita come un vincolo e un orpello – e si erano interessati a scandagliare le pareti dei musei o delle gallerie d’arte, permettendo così alle opere di entrare in relazione diretta con l’ambiente espositivo, “luogo di accadimenti” che diventa il nuovo confine spaziale della pittura. Negli anni Settanta, artisti come Pino Pinelli si avvedono anche del limite imposto dal telaio del quadro stesso; rispondono quindi con una deflagrazione e uno sconfinamento in grado di dare corpo alla pittura, rendendola materia (più ancora che materica). Pinelli, ad esempio, avverte l’esigenza di rifondare la natura stessa della pittura, i suoi presupposti, prefigurandone gli sviluppi futuri e tutte le diramazioni possibili. Ancor oggi, la sua è una pittura “pensata” in relazione allo spazio espositivo, “progettata” per vivere in sinergia e in simbiosi con l’architettura».


     

  
1986 -  Pittura 86 21x21x13 3 elementi




2009 - Pittura R 41x41 cm incroci 7 elementi




2009 - Pittura R  24,5x7,5 cm -18 elementi




  1997 - Pittura R 22x54 cm - 6 elementi


 Pinelli / english
Dep Art Gallery is inaugurating an important retrospective show with works ranging from the seventies to today: starting from the first monochromes, investigating the “anxious condition” of painting, until the work of art was “broken” itself, and disseminations followed.
As A. Zanchetta writes: «During the second half of the twentieth century, painters rejected painting frames – felt as an obligation and a frill – and involved themselves in probing the walls of art museums and art galleries, thus allowing works to enter in direct relation with the exhibition space, a “place of happenings” becoming the new spatial limit of painting. During the seventies artists as Pino Pinelli also got knowledge of the boundary imposed by the structure of the work itself; they therefore answered with an explosion and a trespassing of it, giving a body to painting and making it a material (more than materical). Pinelli, for example, feels the necessity of resettle the nature of painting itself and its premises, foreseeing its future developments and all possible applications. Today his painting is still “thought” in relation to the exhibition space and “projected” to live in synergy and symbiosis with architecture».

2000 -  Pittura R 42x152 cm  2 elementi



Dep Art

Via Mario Giuriati, 9 - 20129 Milano

Orario: dal Martedì al Sabato dalle 15 alle 19

Mattina e Festivi su appuntamento

Ingresso libero
ufficiostampa@depart.it


inoltre:
Dal dicembre 2013 la galleria Dep Art è 
la sede dell’Archivio Turi Simeti


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