Pino Pinelli
Antologia Rossa
22 marzo / 30 maggio 2015
1974 - Pittura R 70x70 cm acrilico su tela
La Galleria Dep Art ha inaugurato una importante mostra
retrospettiva con opere dagli anni ’70 ad oggi: dai primi monocromi che
indagano lo "stato ansioso" della pittura fino alla “rottura del
quadro” e le conseguenti “disseminazioni”.
Come scrive A. Zanchetta: «Nella seconda metà del
XX secolo i pittori avevano rinunciato alla cornice del quadro – sentita come
un vincolo e un orpello – e si erano interessati a scandagliare le pareti dei
musei o delle gallerie d’arte, permettendo così alle opere di entrare in
relazione diretta con l’ambiente espositivo, “luogo di accadimenti” che diventa
il nuovo confine spaziale della pittura. Negli anni Settanta, artisti come Pino
Pinelli si avvedono anche del limite imposto dal telaio del quadro stesso;
rispondono quindi con una deflagrazione e uno sconfinamento in grado di dare
corpo alla pittura, rendendola materia (più ancora che materica). Pinelli, ad
esempio, avverte l’esigenza di rifondare la natura stessa della pittura, i suoi
presupposti, prefigurandone gli sviluppi futuri e tutte le diramazioni
possibili. Ancor oggi, la sua è una pittura “pensata” in relazione allo spazio
espositivo, “progettata” per vivere in sinergia e in simbiosi con
l’architettura».
1986 - Pittura 86 21x21x13 3 elementi
2009 - Pittura R 41x41 cm incroci 7 elementi
2009 - Pittura R 24,5x7,5 cm -18 elementi
1997 - Pittura R 22x54 cm - 6 elementi
Pinelli / english
Dep Art Gallery is inaugurating an important
retrospective show with works ranging from the seventies to today: starting
from the first monochromes, investigating the “anxious condition” of painting,
until the work of art was “broken” itself, and disseminations followed.
As A. Zanchetta writes: «During the second half of the
twentieth century, painters rejected painting frames – felt as an obligation
and a frill – and involved themselves in probing the walls of art museums and
art galleries, thus allowing works to enter in direct relation with the
exhibition space, a “place of happenings” becoming the new spatial limit of
painting. During the seventies artists as Pino Pinelli also got knowledge of
the boundary imposed by the structure of the work itself; they therefore
answered with an explosion and a trespassing of it, giving a body to painting
and making it a material (more than materical). Pinelli, for example, feels the
necessity of resettle the nature of painting itself and its premises,
foreseeing its future developments and all possible applications. Today his
painting is still “thought” in relation to the exhibition space and “projected”
to live in synergy and symbiosis with architecture».
2000 - Pittura R 42x152 cm 2 elementi
Dep Art
Via Mario Giuriati, 9 - 20129 Milano
Orario:
dal Martedì al Sabato dalle 15 alle 19
Mattina
e Festivi su appuntamento
Ingresso libero
ufficiostampa@depart.it
ufficiostampa@depart.it
inoltre:
Dal dicembre 2013 la galleria Dep Art è
la sede dell’Archivio Turi Simeti
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