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domenica 19 giugno 2016

Christo, poi, disse ai pellegrini di camminare sulle acque dell’Iseo.


 


Il miracolo di Christo.

Come per miracolo, è stato inaugurato il ponte dell’artista Christo  invitandoci a  camminare sulle acque del lago. I discepoli ammaliati dal nuovo Christo  si sono moltiplicati  e come per miracolo dei pani e dei pesci, hanno atteso l’alba, otto lunghe ore dall’apertura di «The Floating Piers», Il progetto nato nel 1970 è  realizzato grazie all’incontro  tra l’uomo dei miracoli Christo Javacheff, il curatore Germano Celant e l’industriale Beretta, proprietario dell’isolotto di San Pietro, che ha stabilito i contatti con le autorità locali agevolando praticamente tutto l’iter burocratico dell’evento. L’artista newyorkese, nato in Bulgaria nel 1935, con questa azione ha collegato Montisola e l’Isola di San Paolo alla terraferma con una passerella pedonale ricoperta di tessuto giallo dalia. L’opera, lunga 3km nel suo tratto più lungo e 4.5 complessivamente.  Si prevede un afflusso di un milione di “pellegrini” per sperimentare il prodigio delle acque. Tante anime pie in cerca stimoli e suggestioni, dopo Gesù, possono finalmente realizzare il sogno di aver camminato sulle acque e tramandare  orgogliosamente ai posteri il miracolo di Christo re del lago d’Iseo, percorrendo tra il pontile principale (che collega Montisola a Sulzano) e  i due altri  tronconi che collegano Montisola all’Isola di San Paolo, di proprietà della famiglia Beretta, (produttore di armi e occasionalmente anche sponsor).  Insomma, un   vero miracolo!!!





A questi eventi mondani il pubblico di oggi partecipa  numeroso alla ricerca di nuovi stimoli che lo possano stupire. In questi ultimi anni, poi,  si è passati dalla  frequentazione del libro, dell’opera d’arte, dei musei e dei cinema, alla  partecipazione e presenza di massa nei supermercati, condividendo qualsiasi  evento spettacolare  (inclusa  la Biennale di Venezia),  dove  la regola chiave è essenzialmente “esserci”, divertirsi  e essere stupiti a tutti i costi. Praticamente una frequentazione da Luna Park  con un convoglio dei divertimenti che di arte non propone un bel niente tranne che il mero evento provvisorio e spettacolare.  




Secondo  lo storico dell'arte Philippe Daverio la passerella di Christo  è  semplicemente un’attrazione, un’alternativa alle sagre di paese, “una baracconata”, aggiungendo: “non è arte, perché l'arte è altra cosa”. Infatti, manca l’ambiguità, la complessità,  la profondità che la vera arte ti può suggerire. Per cui, il progetto provvidenzialmente  e provvisoriamente di the Floating Piers, rimane solo un’azione effimera, debolmente provocatoria  che si conforma  e si stabilizza in superficie come  pura spettacolarizzazione  ludica del vivere contemporaneo.   Sandro Bongiani