Visualizzazione post con etichetta NFT. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta NFT. Mostra tutti i post

domenica 16 maggio 2021

Su Domani la Criptoarte con la parola agli artisti per uno dei fenomeni contradittori dei nostri giorni.

 



Ritratto di Demetrio Paparoni    
Courtesy Archivio Tano Corallo


Oggi, su Domani  ancora il tema della criptoarte con la  quarta e ultima pagina dedicata a uno dei fenomeni artistici dei nostri giorni, Biennale Architettura, Bruce Nauman e Georg Baselitz a Venezia,  Lupo Alberto e la Fenice di Venezia.

 

   DOMANI

 


     




Pagina del 16 maggio  2021 


 

L’arte per il grande pubblico non può

Ignorare gli Nft

Quarta e ultima pagina dedicata a uno dei fenomeni artistici più significativi dei nostri giorni


Nicola Verlato, Mishima, 2021

10" animation  NFT
Courtesy Postmastersblockchain, Postmasters Gallery 


 

Questa domenica si conclude l'indagine sulla criptoarte dando parola agli artisti cinesi Zhang HuanWang GuangyiLiu Jianhua Zhang Enli, ai russi Pokras Lampas e Olga Tobreluts, al filippino Riel Hilario, alle americane Lynn HershmanTaryn Simon e Sandy Skoglund, all’italiano Nicola Verlato.

Questo non significa che non si tornerà più sull’argomento. Sempre pronti a ospitare riflessioni teoriche sugli NFT scritte per Domani dagli artisti. Con queste quattro pagine, grazie agli artisti coinvolti, si è dato un contributo significativo al dibattito su questo importante fenomeno dei nostri giorni.

Nell’introdurre i nuovi testi ci siamo soffermati sulle posizioni di Robert Longo, Peter Halley, Tom Sachs e Nicola Verlato. Impossibile commentare tutti gli interventi acquisiti.

Nelle due pagine della scorsa settimana ci ha colpito che Robert Longo ritenga che “il mondo digitale ha distrutto l’industria musicale” e che “l’unico modo di far soldi che hanno oggi i musicisti sono le esibizioni”. Nello stesso tempo, però, il digitale ha dato modo ai musicisti di elaborare nuove sonorità.

Che qualcosa cambierà anche in arte è probabile, ma questo non significa che gli artisti smetteranno di fare quello che hanno sempre fatto. Apre a interessanti riflessioni, tra gli altri, anche Nicola Verlato quando scrive che “tutta la modellazione poligonale che sta dietro alle immagini in 3D discende da Leon Battista Alberti. Ha dunque un’origine rinascimentale”.

Ovviamente quella che trovate qui è una sintesi della sintesi. Vi rimandiamo agli scritti degli artisti pubblicati sulla pagina domenicale che Domani dedica all’arte. Trovate i testi nel nostro sito, basta cliccare qui

Intanto suggerisco di guardare qui l’NFT realizzato da Vanessa Beecroft.



Bruce Nauman, Walking a Line, 2019, 4K 120fps 3D projection (color, stereo, sound), continuous play, 515,6 x 289,5 cm, 15 min. 46 sec. Courtesy of the artist and Sperone Westwater, New York © Bruce Nauman by SIAE 2021. Courtesy Sperone Westwater, New York

 

Biennale Architettura, Bruce Nauman e Georg Baselitz a Venezia

 

Questa settimana si inaugura a Venezia la Biennale Architettura. Come sempre accade in concomitanza con le grandi rassegne, aprono al pubblico importanti mostre.

Si segnala l’ampia imperdibile personale di Bruce Nauman, intitolata Contrapposto Studies presso la sede di Palazzo Grassi di Punta della Dogana, a cura di Carlos Basualdo e Caroline Bourgeois, e la mostra di Georg Baselitz a Palazzo Grimaldi, a cura di Mario Codognato.

 

Veduta parziale della mostra di Georg Baselitz a Palazzo Grimani, Venezia. Foto Matteo De Fina.  Courtesy Galleria Gagosian.

Georg Baselitz espone a Palazzo Grimani. Il titolo della mostra, Archinto, così come i 12 grandi dipinti appositamente realizzati, fa riferimento al ritratto del cardinale Filippo Archinto, dipinto da Tiziano nel 1558.

L’esposizione, con tele appositamente realizzate, come quella del 2019 alla Galleria dell’Accademia in concomitanza con la Biennale Arte, è prodotta con il supporto della galleria Gagosian, ulteriore dimostrazione del peso che le gallerie private più importanti hanno nel rendere possibili mostre museali che diversamente non avrebbero luogo. Vale la pena di sottolineare che le opere in mostra a Palazzo Grimani rimarranno in comodato al museo per un lungo periodo.

Della Biennale Architettura 2021 e di queste mostre torneremo a scrivere sulla versione cartacea di Domani nelle prossime settimane.

 


Lupo Alberto e la Fenice di Venezia


In questa tavola del 1996 ideata da Guido Silvestri, in arte Silver, Lupo Alberto e la sua fidanzata, la gallina Marta, invitano gli amici della fattoria McKenzie a visitare una mostra degli impressionisti.

L’idea è accolta con entusiasmo, ma a giudicare dal loro armamentario non è detto che abbiano capito dove stiano andando.

© Silver

  

Alcuni  articoli di Demetrio Paparoni su Domani


Il senso religioso di Andy Warhol


Famoso a livello mondiale come colui che ha portato nell’arte l’estetica dell’effimero e dei beni di consumo, teneva rigorosamente nascosta la sua vita privata e il legame con le sue radici cattoliche


I musei ipocriti uccidono l’arte. L’autocensura nel «caso Guston»













Dopo l’omicidio di George Floyd, la mostra sul pittore che ha rappresentato la banalità del male con i cappucci del KKK è stata rimandata, per evitare una discussione troppo complicata. I critici sono insorti per difendere la libertà dell’arte



    Segui Demetrio Paparoni  su demetriopaparoni.com                                       



Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

domenica 9 maggio 2021

Criptoarte, arte o strategia speculativa?

 




Ritratto di Demetrio Paparoni    
Courtesy Archivio Tano Corallo


Oggi, la pagina dell’arte di Domani  affronta il tema della criptoarte, opere criptate conservate nell’hard disk di un server e certificate attraverso gli NFT. Lupo Alberto e gli Impressionisti

 

   DOMANI

 
     Pagina del 9 maggio  2021 



 
 
NFT? 


Ne scrivono su Domani AES+F group, Vanessa Beecroft, Frederik De Wilde, Jan Fabre, Antony Gormley, Peter Halley, Gottfried Helnwein, Robert Longo, Miltos Manetas, Tom Sachs, Grazia Toderi    

AES+F,  Psychosis, Mushroom Field, 2021, HD video, music by Dmitri Kurliandski, 1 min, NFT, Courtesy of the artists. Copyright © AES+F.

Anche questa settimana la pagina domenicale dell’arte di Domani raccoglie le opinioni sulla criptoarte di artisti che hanno un importante ruolo nello scenario internazionale. Gli artisti che hanno risposto al nostro invito sono stati così tanti che questa domenica le pagine dedicate all’arte saranno due.

Oggi scrivono su questo argomento il collettivo moscovita AES+F group – è loro l’immagine che accompagna questa email, ma si possono vedere i loro video NFT cliccando qui, qui e qui – Vanessa Beecroft, Frederik De Wilde, Jan Fabre, Antony Gormley, Peter Halley, Gottfried Helnwein, Robert Longo, Miltos Manetas, Tom Sachs, Grazia Toderi. 

La settimana scorsa hanno detto la loro Francesco Clemente, Ding Yi, Anish Kapoor, Tony Oursler, Richard Phillips, David Salle, Sean Scully, Kiki Smith, Andres Serrano, Yue Minjun. Concluderemo questa rassegna domenica 16 maggio con interventi di Lynn Hershman, Riel Hilario, Pokras Lampas, Liu Jianhua, Taryn Simon, Sandy Skoglund, Olga Tobreluts, Nicola Verlato, Zhang Enli, Zhang Huan, Wang Guangyi.

Le posizioni - scrive Demetrio Paparoni -  sono molto variegate e contrastanti. Vanno dal disinteresse per il fenomeno e dalla preoccupazione che si tratti di una bolla speculativa che può danneggiare il mondo dell’arte alla visione di una normale evoluzione dei mezzi a disposizione dell’artista e all’idea che ci troviamo dinanzi a una democratizzazione dei meccanismi che consentono a un artista di affermarsi.

Poi c’è chi, inaspettatamente, vede nel sistema dell’NFT il ritorno a qualcosa di antico, il culto dell’opera d’arte unica. Come ha scritto Demetrio Paparoni nel testo che introduce gli interventi di questa settimana, non esiste ancora un’estetica innovativa della criptoarte.

Aspettiamo di vedere se gli NFT porteranno gli artisti a inventarsi qualcosa di nuovo sul piano estetico e concettuale. Nell’attesa che questo accada, abbiamo preferito raccogliere testimonianze inedite capaci di dare un reale contributo al dibattito in corso.




Lupo Alberto e gli impressionisti



In questa tavola del 1996 ideata dal mio amico Guido Silvestri, in arte Silver, Lupo Alberto e la sua fidanzata, la gallina Marta, invitano gli amici della fattoria McKenzie a visitare una mostra degli impressionisti. L’idea è accolta con entusiasmo, ma a giudicare dal loro armamentario non è detto che abbiano capito dove stiano andando. © Silver


Alcuni  articoli di Demetrio Paparoni su Domani


Il senso religioso di Andy Warhol


Famoso a livello mondiale come colui che ha portato nell’arte l’estetica dell’effimero e dei beni di consumo, teneva rigorosamente nascosta la sua vita privata e il legame con le sue radici cattoliche


I musei ipocriti uccidono l’arte. L’autocensura nel «caso Guston»













Dopo l’omicidio di George Floyd, la mostra sul pittore che ha rappresentato la banalità del male con i cappucci del KKK è stata rimandata, per evitare una discussione troppo complicata. I critici sono insorti per difendere la libertà dell’arte



    Segui Demetrio Paparoni  su demetriopaparoni.com                                       



Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno