martedì 30 settembre 2025

Presentazione alla Feltrinelli di Salerno del volume "Corpi" di Pietro Lista.

 

 

 Presentazione del libro 

"CORPI".

 

martedi 30 settembre 2025

ore 18,00 presso la Feltrinelli di Salerno.


Questo catalogo raccoglie il lavoro di Pietro Lista dedicato ai "Corpi".


La 
presentazione:
 
 

 

 

Nel 2018 in occasione della mostra di Pietro Lista, “Un Teatro Povero” a  Palazzo Pinto di  Salerno, per Exibart scrivevo: “Artista imprevedibile e trasversale ai generi e ai movimenti artistici, individualista, curioso alle suggestioni, libero da vincoli, per niente votato alla monotonia e alla ripetizione, Pietro Lista non cerca, ri/cerca, scava nel profondo e nel contempo mette in forma nel silenzio e nella luce. Costringe lo spettatore a chiedersi cosa resta dell’essere al mondo, della sua precaria esistenza. Ne vengono fuori misteri e presenze oscure che attendono di essere ancora compresi. Tutto l’immaginario di Lista si ossigena di accostamenti e rilevamenti sintetici, annotando apparizioni che diventano presagi e svelamenti raccordati nella riflessione per essere letti.  Quali misteri i corpi acefali potranno celare? Il ri/tratto del corpo simbolico, diviene l’emblema inquieto del reale e anche metafora di ciò ch’è rimasto dell’uomo contemporaneo. (Sandro Bongiani)


L'estratto del testo critico di Luca Palermo, restituisce con chiarezza e profondità il senso di questa ricerca, mettendo al centro il corpo come presenza universale e aperta al dialogo con il mondo: "Corpi acefali"  (Estratto dal testo critico di Luca Palermo).

I corpi acefali di Pietro Lista non sono ritratti di una persona, ma dell’umanità intera. Non rappresentano un volto preciso, non cercano di fissare i tratti unici di un individuo. Al contrario, sono immagini universali che mettono al centro l’uomo come presenza nello spazio.

Questi corpi non hanno volto perché non vogliono essere autoritratti o figure autoreferenziali. Essi vivono nello spazio, dialogano con ciò che li circonda, stabiliscono relazioni con il mondo. In questo modo Lista ci invita a riflettere sul corpo come strumento fondamentale per conoscere noi stessi, liberandoci dall’idea spesso ingannevole che abbiamo della nostra immagine.

Il corpo acefalo, infatti, diventa estraneo al proprio volto ritratto e ci ricorda, con le parole di Emmanuel Levinas, che «non si è mai così lontani da sé stessi come quando ci si immagina somiglianti al proprio ritratto».

Il volume “Corpi”, pubblicato da Gutenberg, nasce grazie al collezionista e promotore architetto Gianluca Calabrese, con la direzione editoriale di Carmine Vitale e la curatrice del catalogo Rosa Cuccurullo, direttrice di Cobbler, spazio per l'arte contemporanea.

Luca Palermo, Professore Associato di Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale

 

 


 

 

 

La Biografia di Pietro Lista

Pietro Lista (Castiglione del Lago, 1941) nel 1954 si trasferisce a Salerno con i genitori e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Napoli formandosi con il pittore futurista Emilio Notte, Mario Colucci, fondatore del Gruppo 58, e il paesaggista Vincenzo Ciardo. Inizia ad esporre dal 1960 in Italia e all’estero. In questi anni frequenta gli ambienti dell’avanguardia napoletana, dominata dalla figura di Luca (Luigi Castellano) e prende parte, insieme al Gruppo NA/6, ad una mostra presso la Galleria Numero di Firenze nel 1962, mentre nel 1965 partecipa ad una collettiva presentata da Giulio Carlo Argan alla Galleria del "Cine Club" di Napoli.

Nel 1968 è presente alla mostra di Amalfi “Arte Povera + Azioni povere”, a cura di Germano Celant; nello stesso anno fonda il Gruppo Teatrale Artaud, dove, in sintonia con il teorico del Teatro della crudeltà, sperimenta la fisicità ritualizzata e codificata della danza come espressione fisica; il manifesto “Il verbo sorge dal sonno come il fiore” ne è il testo teorico. Nel 1970 apre la Galleria Taide a Salerno, fonda l’omonima casa editrice e pubblica la rivista "Taide". Lo spazio espositivo è il luogo di incontro e confronto tra i maggiori intellettuali salernitani dell’epoca, quali Alfonso Gatto, Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva.

Nel 1971 ha la personale alla Galerie Bosquet di Parigi. Nel 1973 partecipa a “Sei proposte alternative”, nell’ambito della VIII Biennale di Parigi e nel 1975 alla “X Quadriennale d’Arte di Roma”. Nel 1978 è presente al Premio Michetti, mentre nel 1980 prende parte a "Livres d’art et d’artistes" presso la Galleria NRA di Parigi. Nel 1983 con la presentazione di Renato Barilli, Maria Di Domenico e Filiberto Menna, tiene una personale alla Galleria Trans/Form di Parigi e partecipa alla collettiva “Pole Position” alla Galerie K di Tokyo.

Nel 1993 fonda a Paestum il MMMAC - Museo dei Materiali Minimi d’Arte Contemporanea, di cui Gillo Dorfles è padre putativo. Del 2000 è la mostra personale “Interni”, presentata da Gillo Dorfles, alla Galeria d'art 33 di Barcellona. Nel 2004 la Provincia di Salerno, in collaborazione con l’Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni, gli ha dedicato un’ampia antologica, tenutasi al Convento di Santa Maria del Rifugio.

Nel 1996 le installazioni “Il Crocefisso” in ferro battuto all’interno di due chiese salernitane.

Nel 2006 è tra i finalisti del Premio Artemisia e l’anno seguente espone presso l’Archivio di Stato del Palazzo del Senato di Milano. Nel 2010 realizza la mostra “Inquisizione” nel Complesso della Chiesa di Santa Sofia di Salerno. Nel 2011 è presente al Padiglione Italia della 54ma Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, la mostra di dipinti “Homage by Pietro Lista” presso The University Museum and Art Gallery di Hong Kong (2010).

Nel 2010 apre a Cava de’ Tirreni (SA) la Galleria Cobbler, spazio per l’arte contemporanea.

Nel 2017 la mostra “Hoc opus fecit” presso il Museo Archelogico Nazionale di Pontecagnano di Faiano. (SA).

Nel 2018 la mostra “Un Teatro Povero” presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno.

Nel 2019 realizza l’installazione di un grande “Albero” in ferro zincato alto 7m. per il Cimitero Monumentale di Salerno.

Nel 2021 l’opera “Senza Titolo” dedicata a tutte  le donne vittime di violenza, Salerno.

Nel 2022 l’opera “Il silenzio delle pietre” dedicata agli operai morti sul lavoro, zona industriale di Salerno.

Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Europa e America.

 

 

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