venerdì 21 agosto 2009

MAIL GLOBAL LIQUID



Mail Art
Global Village Liquid

Dopo 20 anni dal crollo del muro di Berlino, le proteste studentesche del maggio 1989 di Tienanment a Pechino e il crollo delle Torri Gemelle dell' 11 settembre 2001, anche l'arte ha consolidato definitivamente la dimensione planetaria del villaggio globale, un nuovo modo di intendere la natura e le cose. Non un pensare in modo rigido e regionalistico, ma un nuovo modo di relazionarsi dentro il flusso caotico di uno spazio "liquido", dove la contaminazione, l'accumulo delle esperienze e il confronto tra gli artisti è essenziale e prioritario al fine di "sperimentare" e definire una nuova strategia, una prospettiva diversa per una possibile e adeguata percezione del mondo. La Mail Art, appunto, già da tempo sperimenta e suggella sul campo queste problematiche preferendo auto-emarginarsi per poter meglio condividere la trasversalità planetaria e la circolarità nomade ed elastica delle idee, piuttosto che la rigidità oscura e sclerotizzata della cosiddetta "arte colta" del sistema ufficiale dell'arte. Giovanni Bonanno



CAOS/VILLAGGIO GLOBALE

di

RUGGERO MAGGI









All'inizio degli anni '80 scrivevo "La mail art non è solo arte spedita per posta e neppure solo arte che si crea per mezzo del servizio postale…è molto di più - so bene che, ad un osservatore superficiale essa potrebbe apparire così, in fin dei conti, nella grande maggioranza dei casi, essa si manifesta sotto forma di cartoline, francobolli, buste, timbri, ecc…tutti elementi facilmente identificabili con una funzione postale specifica - ma non è così. Maturando all'interno del Network (perché oggi la mail art è diventata un vero e proprio network mondiale!) si può benissimo osservare come dalle prime esperienze di carattere prettamente "postale", attraverso i mezzi sopra descritti e persistenti successivamente, anche se con differenti motivazioni, si possa arrivare ad uno stadio particolare di fare, anzi "vivere" con/di/per l'Arte. In questo periodo in cui la comunicazione assume dimensioni planetarie ed in cui i Cyberpunk, i nuovi corsari dell'era telematica, saccheggiano le banche dati, l'artista si pone come centro ideale di tutto un circuito internazionale e multimediale di contatti (personali o meno) poetici. Il mezzo più frequente per ottenere questi rapporti capillari è costituito dall'arte postale che, come un tentacolare network, abbraccia non solo idealmente il mondo intero, traendo avidamente da questo ogni input di percezione artistica. Il networker è come la tessera di un formidabile mosaico, solo apparentemente peso in un universo sconfinato di energie poetiche. In realtà la sua funzione è unica, poiché unico è il suo collocamento all'interno del circuito stesso con le relative connessioni con gli operatori. Solo attraverso la visione totale degli sforzi di ogni networker vi può essere la percezione globale di questa gigantesca aggregazione artistica. Probabilmente il Networker stesso è la più grande opera d'arte del mondo! La cellula networker ricercherà poi i propri simili seguendo quasi una sorta di irresistibile forza di coesione. "Bene!…(riprendo ora il discorso dopo circa 17 anni!) Questa irresistibile forza di coesione che aggrega, unisce le varie tessere poetiche in un fantastico mosaico artistico altro non è che il…CAOS! Attraverso le forze che regolano la Natura e che, lentamente ma inesorabilmente, sono scoperte dalla teoria del Caos, la nostra percezione sta cambiando. I sistemi caotici hanno cominciato a svelarci segreti meravigliosi che ci apriranno strade fino a poco tempo fa inimmaginabili. La superficie globale del tessuto naturalistico, sociale, psicologico del mondo è messa in luce; la relativa complessità di ciò che circonda non ci spaventa più. Questo tessuto connettivo della Natura viene avvertito come una frammentazione su larga scala, su una scala che ingloba l'Universo. Da lontano ci giungeranno le pulsazioni apocalittiche delle stelle, i movimenti dei pianeti, il lento fluire delle correnti galattiche con le loro comete, i loro meteoriti… Ad un esame più approfondito si potranno osservare le "maree" di magma incandescente delle stelle che ne regolano l'inesorabile pulsare, l'atmosfera od il turbinio, l'ineluttabile stasi di alcuni pianeti, la cui costituzione fisica squisitamente frattale di tutti i corpuscoli celesti, …e così via scavando sempre più nel tessuto, nella materia, nella "carne" stessa dell'Universo per riscoprirsi, dopo il viaggio a ritroso, ad osservare nel Micro-cosmo un altro…Universo! A livello poetico tutto ciò è ben rappresentato dal mosaico mail artistico fatto di strettissime interconnessioni creative tra artisti di paesi diversi; il "villaggio globale" è facilmente decifrabile - a livello visivo - in un variopinto pannello costituito da astratti picchi e isole di colori, di tonalità e sfumature diverse che, ad un esame più approfondito, rivelano inaudite presenze poetiche! Le varie tessere del mosaico si ritrovano, le diverse esperienze si fondono in un tutto dove però l'unicità ed originalità di ognuno rimangono invariate. Ogni pezzo è insostituibile…come il poeta che ne è stato l'artefice! Ora i frattali invadono il campo, ogni elemento è al suo posto…il gioco può iniziare!

Ruggero Maggi










20 opere di Ruggero Maggi








































































































































ARTE CONTEMPORANEA:LINK SUGGERITI



“Le illusione che vengono descritte per filo e per segno,
spesso, rimangono ferme nel cassetto dei desideri”

Non sempre chi racconta per filo e per segno un’illusione si accorge di possederla. Viviamo in momento storico travagliato dove tutto viene omologato e uniformato a un pensiero che chiamerei “debole”, ripetitivo, monotono. Non ci sono certezze, per cui, spesso si copia e s’incolla qualsiasi cosa; questo avviene nell’arte, nella critica d’arte, come anche nella nostra decadente società. Il villaggio globale ha bisogno di pensieri “omologati” di facile presa. Di certo, un’illusione se non viene a materializzarsi in qualche cosa d’altro, più consistente, quasi sempre non trova alcune certezza di vivere. E’ vero, in questo grande pianeta globale milioni di esseri mettono in mostra le idee uniformate degli altri illudendosi di averle veramente pensate, come avviene in modo massiccio anche su Internet. Tuttavia, la differenza tra un copista e un pensatore non uniformato sta nel fatto che il primo si abbandona ai suggerimenti e divagazioni del momento, mentre l’altro, nel dubbio ricerca e spesso trova nuovi campi e ipotesi d’indagine. Di certo, l'autore di un’idea beffeggiata non rimarrà mai solo a confinare il suo lavoro in qualsiasi cassetto come un desiderio o un’illusione irrisolta, perché nell’ipotetica sventura ritrova sempre un destino nuovo alla sua creatività, mentre “i succhia ruote”, aspetteranno la prossima mossa dell’altro che non si potrà mai materializzare in un autentico e originale scacco Matto. L’autentica creatività di un pensiero “forte” sta tutto nel suo svolgersi, nel viaggio e nell’incertezza del suo esistere, che non nega ne l’approdo e neanche la riflessione, quella autentica riflessione che non sarà mai presente nelle mani di chi vuol penosamente plagiare.



LINK SUGGERITI:


mercoledì 29 aprile 2009

INTORNO ALL' ARTE MODERNA





L' ARTE MODERNA

E L'OCCHIO COMUNE










Riccardo Pazzaglia


L’arte, qualsiasi tipo di arte, viene veramente
capita?



In un interessante volume del 1973 (Occhio Critico), Guido Ballo si chiedeva: “fino a che punto il nostro giudizio nei confronti dell’opera d’arte in genere è veramente libero. Fino a che punto noi siamo liberi nei nostri giudizi e non siamo invece condizionati”. Ovvero, fino a che punto siamo liberi di giudicare e obiettivamente dare un giudizio non condizionato dalla particolare educazione artistica ricevuta e dalle svariate situazioni culturali imposte dal mercato e dalle strategie speculative e dalle mode che sistematicamente vengono presentate nel panorama dell’arte contemporanea.





Da: Il Mistero di Bellavista (1984) di Luciano De Crescenzo - Il professor Bellavista e i due amici/allievi, Saverio lo spazzino e Salvatore il vice-sostituto portiere, vanno a Villa Pignatelli per...

Vedi:
http://www.youtube.com/watch?v=0jTuMzlL_pY



Cos’è un artista?


L’artista, pensando all’operato di un qualsiasi scienziato, consapevole o inconsapevole, è l’essere che “mette in mostra” La ricerca e la sperimentazione utilizzando un metodo tutto personale di lavoro. Non la casualità e l’improvvisazione, ma l’assiduità e a volte l’ossessione di un dato problema. Il campo dell’indagine è ancora la natura e l’uomo, cercando insistentemente, con tutti i sensi in suo possesso di instaurare un possibile dialogo con essa al fine di carpire e magari svelare qualche nascosto segreto a noi ignoto. Non sempre ci riesce. Questo confronto è un’estenuante partita a due dove non ci può essere alcun arbitrio ma solamente metodo di ricerca e assiduità ossessiva di lavoro. Inoltre, l’arte non è un fatto anagrafico, giovani o vecchi non significa un bel niente; sono strategie di mercato e di mercanti. L’avanguardia è soltanto una sovrastruttura non una condizione di necessità. L’artista vive intensamente il presente, guardando al passato per attivare una ipotetica e possibile nuova visione. Se un artista (si fa per dire) non ha niente da dire, è inutile che si arrovella nel cercare, perché ci deve essere sempre alla base una motivazione forte per attivare un processo creativo e non soltanto “formale” e provvisorio. Sarà il tempo e la storia a darci una giusta valutazione del proprio operato. Fare i conti con la storia, significa essenzialmente, dare tempo al tempo, perchè solo lui sà prendere le giuste misure del nostro breve e incessante viaggio. Giovanni Bonanno

ARTE/ VISITE GUIDATE ARCHIVIO OPHEN ART


OPHEN ART: La Visita Guidata
ABC/ROMA






LA GRANDE MOSTRA:

“Giotto e il Trecento”



In esposizione 150 capolavori (di cui 20 dell'artista toscano) provenienti dai principali musei del mondo. La mostra è costata ben 3,3 milioni di euro

Giotto arriva a Roma per la prima grande mostra dedicata alla sua opera. Intitolata 'Giotto e il Trecento', l'importante esposizione porterà al Complesso del Vittoriano 150 capolavori (di cui 20 preziose tavole dell'artista toscano), provenienti dai maggiori musei del mondo.Una mostra capace di entusiasmare ancora prima di essere aperta, tanto che il ministro dei beni culturali Sandro Bondi l'ha definita: “una mostra da prima pagina”. La sua realizzazione, ha precisato Alessandro Nicosia, patron di Comunicare Organizzando, ha richiesto ben 3,3 milioni di euro (1,25 solo per la copertura assicurativa). Ad arrivare nella sede espositiva romana saranno infatti opere meravigliose, sculture lignee, codici miniati, oreficerie, ma soprattutto le fragili tavole trecentesche, alcune delle quali sono state restaurate per l'occasione. Questa rassegna, ha spiegato il direttore generale dei Beni architettonici, storico-artistici ed etnoantropologici del Mibac, Roberto Cecchi, "non è una commemorazione, bensì la volontà di una rilettura complessiva di un grande maestro", popolare e celebrato , eppure non conosciuto nella sua complessità. Le opere allestite affronteranno i temi della formazione (a Firenze o a Roma?), del rapporto con l'antico e con il mondo gotico, focalizzando in particolare i legami con la Francia.La mostra è stata anche l’occasione per importanti restauri che verranno presentati in anteprima assoluta, come quello del Polittico di Badia di Giotto dal Museo degli Uffizi. Ma soprattutto, con questa iniziativa si vuole ricostruire la situazione artistica italiana tra l’ultimo decennio del XIII secolo e prima metà del XIV, attraverso gli spostamenti di Giotto avvenuti in ben otto regioni italiane lasciando in ognuna le sue indelebili tracce anche nel tratto artistico degli artisti che lo hanno conosciuto.





Giotto e il Trecento
Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in carcere



info: La mostra
http://www.comunicareorganizzando.it/mostre.asp?ID=157


Video
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/tg1_PopupVideo.html?t=Giotto%20e%20il%20trecento&v=http%3A%2F%2Flink.rai.it%2Fx%2Fvod%2Fnews%2F09mar%2Fasx%2F20090305213518mpo40jftg1_ed__20_00_05_03_giotto-rainet.asx

Video
http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?id_video=23330&cat=cultura

Video
La Cappella Degli Sgrovegni
http://www.giottoagliscrovegni.it/ita/stampa/rassegna.htm

Inoltre:http://www.italica.rai.it/argomenti/storia_arte/giotto/index.htm

Volumi:
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=27327&IDCategoria=1


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ROMA E I SUOI MONUMENTI


Piantina Sat di Roma
http://www.abcroma.com/PiantinaSat.asp


Piantina Generale di Roma
http://www.abcroma.com/PiantinaGenerale.asp


ABC/ROMA -Scopri la città
http://www.abcroma.com/











Itinerario Campidoglio http://www.abcroma.com/itcampid.asp


Itinerario Piazza Navona http://www.abcroma.com/itpinavo.asp


Itinerario Zona Imperiale http://www.abcroma.com/zonaimpe.asp


Itinerario Foro Romano http://www.abcroma.com/FOROROMA.asp


Itinerario Musei Vaticani http://www.abcroma.com/itmuseiv.asp

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VIRTUALE TEMPO REALE:

Mappa Interattiva di Roma
http://www.italyguides.it/it/roma/mappa_interattiva_di_roma/mappa_di_roma.php

Vedi la Guida Virtuale di Roma
http://www.italyguides.it/it/roma/movie.htm

Piazza del Campidoglio

http://www.italyguides.it/it/roma/monumenti/roma_rinascimentale/il_campidoglio.htm

Galleria Fotografica
http://www.italyguides.it/it/roma/galleria_fotografica/roma_photo_gallery.php

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Altre Mappe d’Italia:

Italy Guides
http://www.italyguides.it/it/index.html#top


LA FOTOTECA FOTOSAR

http://www.fotosar.it/index.asp?lang=ita


visita il blog
ARCHIVE OPHEN - ART EXHIBITIONS - CONTEMPORARY ART E MAIL ART


HOTEL CALIFORNIA/ I DETTI E RILETTI di Giovanni Bonanno e Sandro Bongiani




L'ARTE

DEI

DETTI E RILETTI


APPROFONDISCI:

http:www.//archivioophenvirtualart.blogspot.com/2008/11/aforismi-detti-e-riletti.html








 

"L’artista è come un albero, quando è piccolo tutti cercano di calpestarlo mentre quando diventa grande e rigoglioso tutti lo guardano estasiati e cercano di salirci sopra. Solo quando diventa vecchio, spesso, troppi di noi fanno finta di "non riconoscerlo più"


Il Detto del Giorno:

 
“In arte, le illusioni che vengono descritte per filo e per segno, spesso rimangono ferme nel cassetto dei desideri”

 “L’unico vero conto che ha un artista di successo non è ciò che possiede gelosamente in banca ma quello che ha in sospeso provvisoriamente con la storia dell’arte”


-"Viviamo in un’epoca dove l’inutilità e il kitsch è tutto ciò che ci resta”

-“ In arte è meglio auciello 'e campagna ca auciello 'e gaiola”

-“In arte l’ispirazione risulta inversamente proporzionale all’incertezza accumulata"

-“A Venezia i chiari di luna futur/fascisti portano solo mal di testa”

-“Un artista è come un topo,se entra in sacco di farina, prima o poi si sporca”

-“In arte il peggior nemico di se stesso è credere ciecamente alle proprie illusioni”
-“In arte ciò che arde spesso crea solo fumo”

-“In arte chi parla col cuore senza peli sulla lingua ha sempre fegato da vendere”

-"La solitudine per un artista nasce essenzialmente dall’impossibilità di materializzare la propria esistenza".

-"I lavori senza qualità non avranno mai profondità"

-"L’arte è occupazione impropria di segno pubblico"

-"l'arte è continuità naturale e concettuale"

-"L'arte non è di nessun valore se vive nella penombra della stanza accanto"

-"L'arte è creazione, invenzione, riflessione, evoluzione, eruzione,erezione, erosione, muntagna e sfizio."

-"L’arte è ciò che si intende per arte"

-“l’arte è come la vita, è il timido tentativo di lasciare, per filo e per segno, una ipotetica traccia della nostra precaria esistenza”

-"L'arte è semplicemente dirigere il proprio sguardo oltre la parte dell'occhio"

-"in arte tutto è possibile tranne l'inganno"

-"L'arte è mettere in forma unì'idea e renderla opportunamente visibile"

-"Il disegno è il ripetuto tentativo di lasciare una traccia provvisoria di sè su un foglio; nel disegno può nascere un'idea,nel dispezzo, purtoppo l'idea muore"

-"L'arte è metafora e non cadavere; la metafora ci porta la poesia, il cadavere ci lascia direttamente all'obitorio"

-"occhio che non vuole, non vede e non sente"

-"L'arte è soprattutto scandagliare gli anfratti più occulti e oscuri della coscienza e cercare di portarli in superficie".

-"In arte c'è un tempo per ogni cosa; a volte è bene parlare poco, altre, è meglio spiegarsi in tempo"

-"occhio che non vede, non vuole, non crede e non sente"

-"L'arte è metafora e non cadavere; la metafora ci porta la poesia, il cadavere ci lascia direttamente all'obitorio"

-"arte che non vuole, non vede e non sente"

-"L’arte è ciò che si intende per arte"

-“l’arte è come la vita, è il timido tentativo di lasciare, per filo e per segno, una ipotetica traccia della nostra precaria esistenza”

-"L'arte è mettersi un dito nell'occhio e guardarsi dentro intensamente"

-"In arte c'è un tempo per ogni cosa; a volte è bene parlare poco, altre, è meglio spiegarsi in tempo"

-"L'arte "muore" quando diventa luogo comune"

-"L'arte è una piccola cosa, è semplicemente dirigere il proprio sguardo oltre la parte dell'occhio"

-"In arte tutto è possibile tranne l'inganno"

-"L'arte è mettere in forma unì'idea e renderla opportunamente visibile"

-"In arte l'abito confezionato su misura non fa il monaco ma serve soltanto dentro una bara per l'ultimo viaggio".

- "In arte non si può avere sempre à otte chiena e a mogliere mbriaca!!"

-Quando l'arte non c'è, i topi ballano, Quando poi ritorna, tutti scappano via!!!

-"l'arte è come l'ultimo viaggio personale che un uomo fa con se stesso; un viaggio solitario il cui transito, per forza di cose, deve essere fatto nella piena solitudine".

-"In arte c'è un tempo per ogni cosa; a volte è bene parlare poco, altre, è meglio spiegarsi in tempo"

-"Con l'arte si sa da dove si parte ma non si sa se si arriva"

-"Di notte la sola arte che conosco è quella di arrangiarsi"

-"Ci sono artisti che nel successo trovano il decesso e sognatori dove l’indagine solitaria diventa una questione tutta personale"

-"Un artista che si rispetti non ha mai peli di pennello sulla lingua".

-"L’artista spesso si svela in forma di scorreggia programmata e prepagata".

-"L’arte non è mera rappresentazione ma saper mettere in chiaro quello che spesso appare o/scuro"

-"Il di/segno, è una insolita traccia provvisoria che per un attimo rende visibile l’invisibile".

-"In pittura l’occhio dell’infame non porta certezza"

-“Il bi/Sogno più grande che può avere un artista è quello di condividere la sua contemporaneità ad occhi aperti”

-"CRITICA E AUTOCRITICA –“ non cercare di far credere di avere la verità in tasca, tutti hanno diritto di replica”

-"Il Bi/sogno fa l’artista ladro"

-"In arte l’attenzione assidua al successo, quasi sempre, porta l’artista ad inevitabile e irreparabile de/cesso"

-"L’artista è come il vino, più passa il tempo e invecchia bene più diventa buono e caro"

-"In arte essere un semplice conservatore non vale nemmeno una mazza"

-"L’artista che non ha conferme non ha neanche più sogni nel cassetto"

-"In arte solo i pensieri di valore diventano certezza "

-"l’occhio del silenzio crea solo inganno"

-"Un artista di su/cesso non mette mai più il piede dentro la tazza"

-“L’artista che ha fretta di arrivare partorisce solo aborti tutti morti”

-”In arte non tutte le speranze diventano certezze"

-"L’occhio strabico dell’informe non porta mai alcuna certezza"

-“In arte ciò che conta è salvare la faccia”

-“In pittura chi ben finisce l’opera ben incomincia”

-"Un pittore di razza non perde mai il pelo per un pennello"

-"Se un artista tenta il suicidio significa che non tiene le carte in tavola"

-"I sogni sono i bisogni annunciati ma mai del tutto svelati".

-"Un artista di valore ha sempre un bel conto in banca".

-"Per un artista la conclusione di un’opera è l’inizio di un’altra".

-"In arte i sogni che non vengono realizzati non hanno diritto di esistere"

-"Se fai l’artista e non sai che pesci prendere non provare a cambiare pennello, potresti abboccare a volo".

-"Se un architetto non ha sempre le carte in tavola tutto il suo lavoro andrà a rotoli"


-"L’arte è condividere perdutamente la solitudine piuttosto che trovarsi in balia di un infame e tragico abbandono"

-“In arte per piangere non occorrono le lacrime bastano gli occhi”












E POI......

-"Niente è più pericoloso di un'idea quando non si hanno più idee"

-"Chi non ama l'arte non ama neanche se stesso".

-"Chi parla troppo, prima o dopo s'inzozza, s'incazza e poi s'ingozza"

-"Per un critico la scrittura creativa è quando si ha solo la carta, la penna, e il calamaro"

-"Il mercato dell'arte è una pattumiera chiusa che si apre a ore solo ai miracolati del momento".-

"Il cavallo di razza non perde mai la testa"

-"Le trovate portano solo "pene e lavoro"

-"Cavallo senza testa non porta pena"

-"Il disegno è il ripetuto tentativo di lasciare una traccia provvisoria di sè su un foglio; nel disegno può nascere un'idea, nel dispezzo, purtoppo l'idea muore"






GLI ARTISTI SONO:


-"Artista molto venduto che tenta il tutto per tutto: “o la borsa o la mia vita!!!”

-"Gli artisti sono gli unici esseri al mondo che hanno molti padri e diversi figli, l'unica certezza che abbiamo è che siamo tutti figli di una buona donna"

-"Gli artisti sono come l'acqua; alcuni interrompono il viaggio al primo ostacolo e si mettono a riflettere, gli altri dirompono impetuosi a valle non coscienti di andare a quel paese".

-"Chi sono veramente gli artisti emergenti? -Chi simmerge volutamente dentro il profondo buio della banalità credendo di trovare qualcosa da dire e illudendosi di poter risorgere e riemergere dal nulla utilizzando tutte le strategie provvisorie e momentanee del mercato;quelle che fortunatamente il tempo metterà a nudo, o forse quelli che stanno con la testa fuori dalla melma è hanno ancora la capacità di pensare e di sognare, mentre gli altri, quelli presenzialisti a tutti i costi, nonostante il momentaneo e inutile suc-cesso, nella merda ci restano".








-critico non colluso: attacco ma non decollo

-Giovane curatore evoluto: conosco l’arte come le mie tasche




CHE TIPO DI ARTISTA SEI?



-"Arrivista - artista professionista che con una mano è in pasta e con l'altra smista".

-"Nulla facente - niente di niente"

-"Professionista - che prima va in strada e poi in pista"

-"Passatista - mi alzo sempre all'alba credendo di essere sveglio"

-"Poco produttivo - una ne faccio e cento ne penso"

-"Profanatore d'idee - quando passo io non cresce più l'arte"

-"Malleabile - sono come tu mi vuoi"

-"Apprezzato- artista dalla corriera sicura"

-"Perdente - chi non vince non si guarda in bocca"

-"Non considerato - lasciate ogni speranza voi che lavorate"

-"Testardo - barcollo ma non mollo"

-Non convinto - sarà vero ma non ci credo"

-"Di successo -artista che per un pò di successo temporaneo perde di mira l'arte e anche la vista"

-"Deluso- essere molto critico ma di poche parole"

-"Sindacalista - elemento d'interferenza e di disturbo continuo per la produzione"

-"Obiettivo - che fa spesso uso di sostanze fotografiche"

-"Critico pittore - prima la penso, poi la canto e la suono"

-"Incompreso - escluso da qualsiasi scuderia d'arte"

-"Grafico - che non ha mai fatto uso di sostanze coloranti"

-"Non corrotto - che dipinge solo per se stesso"

-"Girovago - che comunica camminando nel vago"

-"Poco impegnato - chi non risica non rosica, -né art né party"

-"Poco impegnato- senza arte non si canta messa"

-"Che vale - avere le quotazioni e la pressione addosso molto alte"

-"A la page - a servizio o a mezzo servizio della collettività commerciale"

-"Senza una visione personale - ricomincio da te"

-"Di confine - particolare ricercatore che mal si adatta alle mode del momento"

-"Commerciale - artista da "Standa"

-"Raccomandato - particolare artista che cerca di "fottere" l'amico senza fargli però molto male"

-"Stakanovista - sveglia, il tempo è denaro"

-"Sfiduciato - che non crede più neanche ai suoi occhi"

-"Arte di scambio - se mi dai Pingopallino del periodo distratto, io ti dò un povero specchio Pistoletto, due Cucchi e un De Maria del periodo trans"

-"Commercialista - che con una mano fa l'arte e con l'altra si rifà il portafoglio"

-"Poco credibile - che fa sempre un buco nell'acqua"

-"Scomodo - che non ha più peli sulla lingua"

-"Nomade - che va a spasso con l'arte"

-"Pompiers -vigile del fuoco, pittore della domenica o artista del Kaiser"

-"Degenerato - poco utile al sistema"

-"Confuso - che va per vie traverse in cerca dell' opera

- "Confuso - che cactus faccio?

-"Rivalutato - vedi, il bue si ammazza quando è morto"


-Artista diseredato: artista senza più nessun borsa in tasca che tenga

-Artista solitario: camminare da solo per vie traverse illudendosi di seguire la giusta via.

-Artista commercialista: a fine carriera facciamo i conti.

-Artista precario: artista iscritto regolarmente al sindacato autonomo degli sfigati organizzati.

-Artista azionista: essere il miglior investitore di se stesso

-Artista dissipatore: domani è un altro giorno si vedrà

-Artista assolutista: è così se ti va.

-Artista non richiesto dal mercato: faccio l’arte e la metto poi sempre da parte

-artista confuso: nessuna opera, nada de nada

-Artista presenzialista: all’appuntamento ci sono sempre anch’io

-Artisti da collettiva: appassionatamente assieme

-Artista obiettore: artista che non condivide più le proprie trovate

-Artista insoddisfatto: non avere più lacrime per piangere

-Artista bisognoso: per carità

-Artista “escort” : mi concedo con chi mi pare solo a caro prezzo

-Chi si vende facilmente al miglio offerente

-Artista non condizionato: anche oggi mi ritrovo da solo

-Artista richiesto: saper concedersi con tutti i sensi

-artista non pentito del suo lavoro: sono senza parole

-Artista accademico: condividere pienamente l’influsso e il deflusso

-Artista della domenica: vedi quanto è bello il mare

-Artista conservatore: vivo perdutamente nella salamoia

-Artista condizionato: chi vive di aria fresca nella stessa ora e nella stessa stanza dell’arte

-Artista ecologista: la natura è il mio mestiere

-Artista del Monte dei Pegni: pegno e mi impegno

-Artista stravagante: mettere in mostra tutto il proprio essere

-Artista condiviso: tutti mi cercano e tutti mi comprano

-Artista incongruente:certi giorni non so neanche io cosa mi passa per la testa.

-Artista per poco: ormai non ho più niente da dire




A R T E/Proverbio paesano del momento:

"Chi chiagne fott' a chi ride" (Colui che piange inganna colui che ride)ovvero, "in arte c'è chi chiagne e chi ride, chi chiagne cerca di fottere chi ride, mentre chi ride fott sempre chi chiagne".

ABC/ GRANDI MOSTRE - CLAUDE MONET



MONET E LE NINFEE
A PALAZZO REALE







Monet e il fascino indiscreto delle Ninfee


Venti opere di Claude Monet dedicate al tema delle ninfee sono esposte a Palazzo Reale di Milano, in una mostra inaugurata ieri e in programma fino al 27 settembre. Provengono dal Museo Marmottan di Parigi, che in questa occasione ha il più numeroso prestito della sua storia. Monet nel 1889 acquistò a Givency, lungo la Senna a Nord di Parigi, una casa con un terreno, che trasformò in un giardino acquatico giapponese. Parte principale ne era un laghetto in cui coltivò le ninfee. La vita intorno a questo specchio d’acqua e soprattutto i giochi di luce che le ninfee determinavano furono l’ispirazione dei circa 200 quadri che Monet dipinse negli anni successivi, fino alla morte, avvenuta nel 1926. La parte più consistente di questi dipinti si trova raccolta nel Museo Marmottan.


Dove: dal 29 aprile al 27 settembre 2009

Monet e il Giappone. Il tempo delle Ninfee

Milano, Palazzo Reale

Orario: dal 22 - 27 aprile ore 9,30-22,30.
Fino al 21 giugno ore 9,30-19,30;
lunedì ore 14,30-19,30; giovedì ore 9,30-22,30

Catalogo Giunti Info: tel. +39 02875672;

www.comune.milano.it/palazzoreale



Chi è Claude Monet:

http://it.wikipedia.org/wiki/Claude_Monet

Debussy & Monet
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=Xiq3gHL83f8

GRANDI RECENSIONI

"avevo piantate per il puro piacere di averle; le coltivavo senza pensare affatto a dipingerle. Non ci si impregna di un paesaggio in un giorno soltanto...”.

Scrive Elena Percivaldi : Milano accoglie la primavera con i tormenti e le estasi del pittore a Giverny. A Palazzo Reale...




ARTE/ RILANCI ALL'ASTA


Monet da record, 51 milioni di Euro per "Lo stagno delle ninfee"Il quadro, realizzato nel 1919, battuto da Christie's. è il prezzo più alto per un'opera del pittore.




LONDRA - Quaranta milioni di sterline (per l'esattezza, 40.921.250), equivalenti a oltre 51 milioni di euro. è il prezzo al quale è stato aggiudicato "Le basin aux nympheas" ("Lo stagno delle ninfee"), quadro di Claude Monet battuto all'asta da Christie's, a Londra. Si tratta del prezzo più alto mai pagato per un’opera del maestro dell’impressionismo. Il quadro - dipinto su una tela di un metro per 2 e realizzato da Monet (1840-1926) nel 1919, alla fine della sua carriera a Giveny - aveva un prezzo stimato tra i 23 e i 30 milioni di euro.

ABC/ DEDICATO A PIERRE RESTANY




DALLA PARTE DELL'OCCHIO:

Post-it®




“Camera 312 – promemoria per Pierre”




progetto a cura di Ruggero Maggi per il Milan Art Center
all’interno della 52. Esposizione Internazionale
d’Arte – La Biennale di Venezia

Sito web: http://www.camera312.it/

http://www.camera312.it/ita/index.htm




Che emozione improvvisa e violenta la sera in cui mi avvertirono della morte di Pierre Restany. Sapevo che era malato, ma dalle lettere che avevo ricevuto, trasparivano fiducia e speranza. Quando lo conobbi, a metà degli anni ’70 all’Hotel Manzoni di Milano, venne a conoscenza del mio viaggio nell’Amazzonia peruviana. “Amazzonia” fu per noi la parola chiave che fece scattare un immediato contatto spirituale: anche lui era un grande amante e conoscitore di quella foresta e del suo mondo. Da allora c’incontrammo varie volte e sempre, immediato, riemergeva il ricordo di questo amore comune per la Natura. Natura che, nella propria essenza più integrale, Pierre riusciva a scorgere ormai solo dagli aerei - come mi aveva ironicamente evidenziato in alcune lettere – e che continuava ad affascinarlo con il suo eterno mistero. Pierre Restany, fondatore del Nuovo Realismo e figura carismatica di critico e di libero pensatore, che ha influenzato in modo preponderante il mondo dell’arte contemporanea, ha soggiornato in maniera continuativa per oltre trent’anni nell’ormai storica camera 312 dell’Hotel Manzoni di Milano; dopo la sua scomparsa ho pensato di rendergli omaggio con un progetto non solo a lui dedicato, ma su di lui incentrato.

L’arredamento originale della camera 312 dell’Hotel Manzoni verrà presentato all’interno degli spazi espositivi, le cui pareti saranno totalmente avvolte da fluttuanti Post-it® gialli.
Proprio il Post-it®, entrato quasi ovunque come oggetto d’uso quotidiano ed il più diffuso sinonimo per riportare alla mente un evento, è l’elemento base del progetto “Camera 312 - promemoria per Pierre” : un modo semplice, diretto, colorato e fluxus per far annotare ad ogni artista invitato la propria testimonianza poetica. Per cogliere l’intima atmosfera della stanza attraverso i messaggi artistici appositamente creati, l’installazione inizierà sulle pareti per poi proseguire sui mobili, ricoprendo lo spazio circostante con isole di colore rigorosamente giallo che coinvolgeranno ed avvolgeranno lo spettatore. Sarà proprio questa diversità d’approccio e d’utilizzo di materiali vari (stampe digitali, interventi manuali, video, …) sugli stessi Post-it® a dare all’operazione una visuale il più possibile ampia dei linguaggi artistici contemporanei ed a creare interesse nei visitatori attraverso la visione integrale dell’intervento site-specific e la molteplicità delle singole opere. Come parte integrante dell’installazione saranno proiettate la performance che verrà presentata il giorno dell’inaugurazione e la puntata, in cui è stato ospite lo stesso Restany, del programma d’arte e cultura “Passerpartout” condotto da Philippe Daverio.









RUGGERO MAGGI



videoinstallazione "Da Itaca, Lettera 32"

reduce dalla 52° biennale di Venezia, con la sua videoinstallazione "Da Itaca, Lettera 32" aveva fatto riemergere il ricordo della lettera come mezzo di relazione che unisce chi part...



Vedi:






Il MILAN ART CENTER di Milano


Il Milan Art Center, fondato e diretto dal 1973 da Ruggero Maggi, svolge un’attività multimediale con particolare riferimento alla poesia visiva, libri d’artista, mail e copy-art, installazioni e performance.
Negli anni ’80 ha curato ed organizzato mostre-eventi legati al movimento giapponese Gutai, alla Zaum Poetry russa, all’avanguardia latino-americana, cinese, cecoslovacca, romena e di altri paesi europei. Tra le manifestazioni promosse in Italia ed all’estero: “Italian report” mostra d’arte contemporanea italiana itinerante in gallerie e musei del Giappone e successivamente in Corea,”Eco italiana” mostra itinerante in Germania, “La linea infinita” (1993 – Milano) mostra/installazione dedicata a Piero Manzoni nel trentennale della sua morte, progetto che ha coinvolto artisti di tutto il mondo.

http://www.ruggeromaggi.it/




L’associazione ha proposto inoltre eventi come: “I metanetworker in spirit” all’interno di Arte Fiera di Bologna nel 1994/1995, “Mediale in erba” al Miart di Milano ed a “Riparte” di Roma, inoltre “Non solo libri” e “Aquarantacinquegiri” in altri spazi espositivi ed, a partire dal 1985 , progetti dedicati alla teoria del Caos: “Caos Italiano” (1998 – Milano),“Caos – Caotica Arte Ordinata Scienza” (1999 – S.Vito al Tagliamento, Pordenone, Portogruaro e Latisana e quindi presso “L’Umanitaria” di Milano), “Caos” (2000 – Miart ) ed “Isole frattali” ( 2003 – Castell’Arquato), “Caotica” ( 2004 – Vercelli), “Attrazione frattale” ( 2006 – Premio Oscar Signorini – Fondazione D’Ars).