DALLA PARTE DELL'OCCHIO:
Post-it®
“Camera 312 – promemoria per Pierre”
progetto a cura di Ruggero Maggi per il Milan Art Center
all’interno della 52. Esposizione Internazionale
d’Arte – La Biennale di Venezia
Sito web: http://www.camera312.it/
http://www.camera312.it/ita/index.htm
Che emozione improvvisa e violenta la sera in cui mi avvertirono della morte di Pierre Restany. Sapevo che era malato, ma dalle lettere che avevo ricevuto, trasparivano fiducia e speranza. Quando lo conobbi, a metà degli anni ’70 all’Hotel Manzoni di Milano, venne a conoscenza del mio viaggio nell’Amazzonia peruviana. “Amazzonia” fu per noi la parola chiave che fece scattare un immediato contatto spirituale: anche lui era un grande amante e conoscitore di quella foresta e del suo mondo. Da allora c’incontrammo varie volte e sempre, immediato, riemergeva il ricordo di questo amore comune per la Natura. Natura che, nella propria essenza più integrale, Pierre riusciva a scorgere ormai solo dagli aerei - come mi aveva ironicamente evidenziato in alcune lettere – e che continuava ad affascinarlo con il suo eterno mistero. Pierre Restany, fondatore del Nuovo Realismo e figura carismatica di critico e di libero pensatore, che ha influenzato in modo preponderante il mondo dell’arte contemporanea, ha soggiornato in maniera continuativa per oltre trent’anni nell’ormai storica camera 312 dell’Hotel Manzoni di Milano; dopo la sua scomparsa ho pensato di rendergli omaggio con un progetto non solo a lui dedicato, ma su di lui incentrato.
L’arredamento originale della camera 312 dell’Hotel Manzoni verrà presentato all’interno degli spazi espositivi, le cui pareti saranno totalmente avvolte da fluttuanti Post-it® gialli.
Proprio il Post-it®, entrato quasi ovunque come oggetto d’uso quotidiano ed il più diffuso sinonimo per riportare alla mente un evento, è l’elemento base del progetto “Camera 312 - promemoria per Pierre” : un modo semplice, diretto, colorato e fluxus per far annotare ad ogni artista invitato la propria testimonianza poetica. Per cogliere l’intima atmosfera della stanza attraverso i messaggi artistici appositamente creati, l’installazione inizierà sulle pareti per poi proseguire sui mobili, ricoprendo lo spazio circostante con isole di colore rigorosamente giallo che coinvolgeranno ed avvolgeranno lo spettatore. Sarà proprio questa diversità d’approccio e d’utilizzo di materiali vari (stampe digitali, interventi manuali, video, …) sugli stessi Post-it® a dare all’operazione una visuale il più possibile ampia dei linguaggi artistici contemporanei ed a creare interesse nei visitatori attraverso la visione integrale dell’intervento site-specific e la molteplicità delle singole opere. Come parte integrante dell’installazione saranno proiettate la performance che verrà presentata il giorno dell’inaugurazione e la puntata, in cui è stato ospite lo stesso Restany, del programma d’arte e cultura “Passerpartout” condotto da Philippe Daverio.
all’interno della 52. Esposizione Internazionale
d’Arte – La Biennale di Venezia
Sito web: http://www.camera312.it/
http://www.camera312.it/ita/index.htm
Che emozione improvvisa e violenta la sera in cui mi avvertirono della morte di Pierre Restany. Sapevo che era malato, ma dalle lettere che avevo ricevuto, trasparivano fiducia e speranza. Quando lo conobbi, a metà degli anni ’70 all’Hotel Manzoni di Milano, venne a conoscenza del mio viaggio nell’Amazzonia peruviana. “Amazzonia” fu per noi la parola chiave che fece scattare un immediato contatto spirituale: anche lui era un grande amante e conoscitore di quella foresta e del suo mondo. Da allora c’incontrammo varie volte e sempre, immediato, riemergeva il ricordo di questo amore comune per la Natura. Natura che, nella propria essenza più integrale, Pierre riusciva a scorgere ormai solo dagli aerei - come mi aveva ironicamente evidenziato in alcune lettere – e che continuava ad affascinarlo con il suo eterno mistero. Pierre Restany, fondatore del Nuovo Realismo e figura carismatica di critico e di libero pensatore, che ha influenzato in modo preponderante il mondo dell’arte contemporanea, ha soggiornato in maniera continuativa per oltre trent’anni nell’ormai storica camera 312 dell’Hotel Manzoni di Milano; dopo la sua scomparsa ho pensato di rendergli omaggio con un progetto non solo a lui dedicato, ma su di lui incentrato.
L’arredamento originale della camera 312 dell’Hotel Manzoni verrà presentato all’interno degli spazi espositivi, le cui pareti saranno totalmente avvolte da fluttuanti Post-it® gialli.
Proprio il Post-it®, entrato quasi ovunque come oggetto d’uso quotidiano ed il più diffuso sinonimo per riportare alla mente un evento, è l’elemento base del progetto “Camera 312 - promemoria per Pierre” : un modo semplice, diretto, colorato e fluxus per far annotare ad ogni artista invitato la propria testimonianza poetica. Per cogliere l’intima atmosfera della stanza attraverso i messaggi artistici appositamente creati, l’installazione inizierà sulle pareti per poi proseguire sui mobili, ricoprendo lo spazio circostante con isole di colore rigorosamente giallo che coinvolgeranno ed avvolgeranno lo spettatore. Sarà proprio questa diversità d’approccio e d’utilizzo di materiali vari (stampe digitali, interventi manuali, video, …) sugli stessi Post-it® a dare all’operazione una visuale il più possibile ampia dei linguaggi artistici contemporanei ed a creare interesse nei visitatori attraverso la visione integrale dell’intervento site-specific e la molteplicità delle singole opere. Come parte integrante dell’installazione saranno proiettate la performance che verrà presentata il giorno dell’inaugurazione e la puntata, in cui è stato ospite lo stesso Restany, del programma d’arte e cultura “Passerpartout” condotto da Philippe Daverio.
RUGGERO MAGGI
videoinstallazione "Da Itaca, Lettera 32"
reduce dalla 52° biennale di Venezia, con la sua videoinstallazione "Da Itaca, Lettera 32" aveva fatto riemergere il ricordo della lettera come mezzo di relazione che unisce chi part...
reduce dalla 52° biennale di Venezia, con la sua videoinstallazione "Da Itaca, Lettera 32" aveva fatto riemergere il ricordo della lettera come mezzo di relazione che unisce chi part...
Vedi:
Il MILAN ART CENTER di Milano
Il Milan Art Center, fondato e diretto dal 1973 da Ruggero Maggi, svolge un’attività multimediale con particolare riferimento alla poesia visiva, libri d’artista, mail e copy-art, installazioni e performance.
Negli anni ’80 ha curato ed organizzato mostre-eventi legati al movimento giapponese Gutai, alla Zaum Poetry russa, all’avanguardia latino-americana, cinese, cecoslovacca, romena e di altri paesi europei. Tra le manifestazioni promosse in Italia ed all’estero: “Italian report” mostra d’arte contemporanea italiana itinerante in gallerie e musei del Giappone e successivamente in Corea,”Eco italiana” mostra itinerante in Germania, “La linea infinita” (1993 – Milano) mostra/installazione dedicata a Piero Manzoni nel trentennale della sua morte, progetto che ha coinvolto artisti di tutto il mondo.
http://www.ruggeromaggi.it/
L’associazione ha proposto inoltre eventi come: “I metanetworker in spirit” all’interno di Arte Fiera di Bologna nel 1994/1995, “Mediale in erba” al Miart di Milano ed a “Riparte” di Roma, inoltre “Non solo libri” e “Aquarantacinquegiri” in altri spazi espositivi ed, a partire dal 1985 , progetti dedicati alla teoria del Caos: “Caos Italiano” (1998 – Milano),“Caos – Caotica Arte Ordinata Scienza” (1999 – S.Vito al Tagliamento, Pordenone, Portogruaro e Latisana e quindi presso “L’Umanitaria” di Milano), “Caos” (2000 – Miart ) ed “Isole frattali” ( 2003 – Castell’Arquato), “Caotica” ( 2004 – Vercelli), “Attrazione frattale” ( 2006 – Premio Oscar Signorini – Fondazione D’Ars).