SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105
- Salerno
MOSTRA RETROSPETTIVA
Palazzo Virtuale
“GACONCETTUAL POETRY”
G.A.CAVELLINI
1914 - 2014
Dal 7 settembre 2014 al 27 ottobre 2014
Inaugurazione: Domenica 7 Settembre
2014, ore
18.00
Ophen
Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105 – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Orario
continuato: tutti i
giorni dalle 17.00 alle 20.30
Retrospettiva
dedicata a Guglielmo Achille Cavellini
in occasione del Centenario della
nascita con una presentazione di Piero Cavellini,
un poema visuale e un saggio critico di Giovanni Bonanno.
S’inaugura
sabato 7 settembre 2014, alle ore 18.00, la mostra Retrospettiva a cura di Giovanni Bonanno in collaborazione con
l’Archivio Cavellini di Brescia dal titolo: “GACONCETTUAL POETRY” che lo Spazio
Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’anniversario del Centenario
di Guglielmo Achille Cavellini.
Guglielmo Achille
Cavellini a compimento del Centenario
(1914-2014) aveva espresso il desiderio
di attuare una sorta di celebrazione postuma come completamento di una
sua importante operazione artistica
incentrata sull’Autostoricizzazione”. Per tale importante occasione vengono
presentati 86 opere significative
dell’artista lombardo. Nella prima sala sono presenti i lavori degli anni 60, dalla
pittura dei primi anni sessanta alle
opere oggetto, dai francobolli ad intarsio in legno alle casse che contengono
opere distrutte del 1966 al 1968. Nella seconda sala vi sono i lavori degli
anni 70, dalle casse che
contengono opere distrutte del 1968 ai carboni, dai francobolli alle fotografie
e le tele emulsionate. Nella terza sala
vi sono i lavori degli anni 80, con la
serie dei personaggi della storia, i
francobolli, gli autoritratti, la
scrittura sul corpo, la performance e gli ultimi autoritratti realizzati
dall’artista nel 1990 in una clinica di Brescia prima della morte.
Per diversi
decenni GAC in Italia è stato osteggiato
come “un ricco eccentrico in vena di esibizionismo”, non compreso perché
ritenuto soltanto un importante
collezionista d’arte contemporanea
e di conseguenza collocato dalla
critica ufficiale nel completo
isolamento. A partire dal 1970, aveva
per la prima volta tentato a “scardinare” il sistema ufficiale dell’arte e di
far sentire la propria voce attuando appropriate “interferenze” all’interno del
sistema proponendo la sua presenza come autentico momento creativo. L’arte,
dopo essere stata relegata per molto tempo
al chiuso delle idee, con l’autostoricizzazione” del 1971 di GAC diveniva liberazione, apertura delle frontiere
culturali, arte che si integrava nella vita.
Inoltre, condividendo e abbracciando contemporaneamente più campi di ricerca trasversali e alternativi alle proposte della cultura
ufficiale; dalla pittura alla poesia visiva, dall’arte di comportamento alla
Body Art si collocava autonomamente ai margini di un sistema, in una zona
franca, in una periferia di confine praticabile.
Artista per certi
versi difficilmente classificabile per le diverse pratiche utilizzate, ma
sicuramente protagonista del superamento trasversale di una logica
tradizionale. Oggi, a distanza di qualche decennio di riflessione, Guglielmo Achille Cavellini
appare un personaggio geniale e
poliedrico. Ha vissuto l'arte contemporanea dal secondo dopoguerra fino al
1990, anno della sua morte, come battitore libero, diceva: “preferisco
vivere la mia avventura, proiettata nel futuro, piuttosto di dovermi
impantanare nell’intricata giungla dell’arte”, da artista non condizionato da
schemi e imposizioni. Non é stata una questione di semplice eleganza o
puro stile ma di una lucida operazione
illuminata che ha evidenziato e messo in
luce i problemi e le contraddizioni di
un sistema culturale che non lascia niente al caso e che quasi sempre tratta l’opera e l’artista come
mera merce di scambio.
BREVE BIOGRAFIA
di GUGLIEMO ACHILLE CAVELLINI (GAC)
GAC (Guglielmo Achille Cavellini) è stato un importante
studioso e collezionista dell'arte astratta europea. Dalla metà degli Anni '40
esordisce con disegni e ritratti. Nel '60, si dedica invece alla
sperimentazione: alcuni esempi del suo lavoro sono spesso legati a citazioni,
vere e proprie elaborazioni di celebri opere che ne fanno un autentico attore
nella messa in scena dell'arte. GAC mette in pratica la sua teoria dell'autostoricizzazione:
il fare da sé nel costruirsi attorno l'alone del successo, mettendo in disparte
i processi canonici che il sistema utilizza a tale scopo. Non è un atto di
megalomane autorappresentazione, bensì l'innescarsi di una procedura
alternativa: una rivoluzione all'interno della comunicazione artistica. Andy
Warhol si mette a ritrarre Cavellini, e il geniaccio GAC rende omaggio a Andy
con il francobollo "Le Marilyn di Warhol" (1984). L’utilizzo dei
materiali di recupero (negli oggetti assemblati, negli intarsi in legno, nei
carboni), è lo strumento del suo operare. Nascono i Teatrini e i
francobolli d’artista attraverso i quali viene reso omaggio ai geni della
pittura: Picasso, Lèger, Matisse, Braque e nasce, anche, l’amore per la Mail
Art, movimento libero e democratico che
permette a GAC di avere contatti e
confronti importanti con tanti artisti sparsi su tutto il pianeta.
“GACONCETTUAL POETRY”
G.A.CAVELLINI
1914 -
2014
SPAZIO OPHEN
VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105
- Salerno