La galleria VV8artecontemporanea e l’Archivio Storico Pari&Dispari propongono l’esposizione FLUX MOTUS L’Avanguardia nella città, a cura di Valerio Dehò. In mostra oltre 30 opere di Philip Corner, Wolf Vostell, Geoffrey Hendricks, Ben Vautier, Ben Patterson, Bob Watts, Giuseppe Chiari, Alison Knowles, Jackson Mac Low, Yoko Ono, Takako Saito, Nam June Paik, Charlotte Moorman.
Inaugurazione
13 maggio ore 18 Via dell’Aquila, 6/c, 42121 Reggio Emilia – Italy.
L’avanguardia
chiamata Fluxus nacque ufficialmente con il Fluxus Internazionale Festspiele
Neuester Musik di Wiesbaden (Germania) del 1962, da un progetto dell’architetto
lituano George Maciunas, emigrato a New York. Vi parteciparono, oltre a
Maciunas, artisti che oggi sono ritenuti tra i più importanti del secolo come
Nam June Paik, Wolf Vostell, George Brecht, Giuseppe Chiari, Al Hansen, Emmett Williams, Ay-O, Robert Filliou, Ben Vautier, Daniel
Spoerri e Dick Higgins (teorico
dell’Intermedia e fondatore della casa editrice Something
Else). Ma sicuramente l’ispiratore spirituale e maestro degli artisti
Fluxus è stato John Cage con le sue lezioni alla fine degli anni Cinquanta al
Black Mountain College e alla New York School. Questo gruppo di artisti è
diventato un riferimento mondiale per tutta la sperimentazione multimediale.
L’idea di mettere insieme la musica, la performance, la pittura e la
fotografia, nacque da quell’esperienza fondamentale per tutta l’arte
contemporanea. Fluxus significa movimento continuo, sperimentazione, pratica
estetica associata a quella politica, rottura delle barriere tra i linguaggi
creativi. Inoltre Fluxus è stato il primo movimento artistico transnazionale
che ha unito Stati Uniti ed Europa, Oriente e Occidente sostenendo un’arte
etica responsabile e partecipativa.
Questa
mostra non solo è l’omaggio a Rosanna Chiessi, ma anche un modo per ricordare
uno dei fluxisti storici ancora attivi che da decenni ha deciso di vivere a
Reggio Emilia: l’appena novantenne Philip Corner, protagonista di una ricerca
musicale e performativa che non si è ancora conclusa. Nel 1967 fu proprio
Corner a ereditare la cattedra di Musica moderna presso la New School per
Social Research che fu di John Cage.
Del resto è
importante il ricordare che una città come Reggio ha vissuto stagioni
importanti in cui il suo tessuto culturale ha prodotto e partecipato alle
avanguardie artistiche e letterarie europee, basti ricordare Adriano Spatola e
Giulia Niccolai, soprattutto negli anni Settanta e Ottanta. Agli artisti Fluxus
la città ha dedicato numerose mostre da Nam June Paik nel 1990, Wolf
Vostell nel 1998, Women in Fluxus nel 2012,
con Flux Motus si vuole far riemergere un momento importante della storia
culturale della città. Infatti saranno esposte oltre 30 opere di Philip Corner,
Wolf Vostell, Geoffrey Hendricks, Ben Vautier, Ben Patterson, Bob Watts,
Giuseppe Chiari, Alison Knowles, Jackson Mac Low, Yoko Ono, Takako Saito, Nam
June Paik, Charlotte Moorman che testimoniano l’ampiezza dei linguaggi espressi
da questo movimento. La presenza di multipli e di edizioni documenta
perfettamente un’esigenza degli anni Settanta: offrire opere d’arte che fossero
accessibili da parte di un pubblico vasto. L’opera moltiplicata aveva lo scopo
di divulgare idee estetiche e politiche, era una scelta di allargare i confini
del mondo dell’arte in funzione di una concezione dell’arte come superamento
dell’estetica borghese e decorativa, e consapevole presa di coscienza del suo
ruolo nella società.
Si ringrazia
per la preziosa collaborazione i Collezionisti privati e la galleria La Giarina
di Verona.
SCHEDA
TECNICA:
FLUX MOTUS
L’Avanguardia nella città
A cura di
Valerio Deho’, in collaborazione con l’Archivio Storico Pari&Dispari
Sede:
VV8artecontemporanea, Via dell’Aquila, 6/c, 42121 Reggio Emilia – Italy
Tel.0522
432103, www.VV8artecontemporanea.com
Date: dal 13
maggio al 30 giugno 2023
Orari: da
martedì a sabato ore 10.00-13.00 e 16.00-19.30, oppure su appuntamento
ParieDispariArchivio . Reggio Emilia e-mail: paridispariagency@libero.it
Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno