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giovedì 18 novembre 2021

UN TAVOLO PER I POSTALI

 

UN TAVOLO PER I “POSTALI”

Fabio Bonacina

 


L’idea prende corpo

Nel 2019 l’edizione per così dire fisica, nel 2021 quella digitale. In mezzo, la pandemia da coronavirus che ha sconvolto la vita (e le vite). Ma il “Tavolo dei «postali»“ non si è fermato… L’inconsueta idea nasce nel 2018, davanti a un panorama molto vario e vivace ma altrettanto frammentato e alla necessità, espressa da parti diverse, di saperne di più. Insomma, in Italia vi sono non poche realtà che vedono la posta nei suoi diversi elementi come un qualcosa di più rispetto a un servizio di trasporto o, pensando ai collezionisti, come a un oggetto da studiare, mettere in un album e far vedere agli amici. A ben rifletterci, le potenzialità sono...


Nel 2019 l’edizione per così dire fisica, nel 2021 quella digitale. In mezzo, la pandemia da coronavirus che ha sconvolto la vita (e le vite). Ma il “Tavolo dei «postali»“ non si è fermato…


L’inconsueta idea nasce nel 2018, davanti a un panorama molto vario e vivace ma altrettanto frammentato e alla necessità, espressa da parti di- verse, di saperne di più. Insomma, in Italia vi sono non poche realtà che vedono la posta nei suoi di- versi elementi come un qualcosa di più rispetto a un servizio di trasporto o, pensando ai collezionisti, come a un oggetto da studiare, mettere in un al- bum e far vedere agli amici. A ben rifletterci, le potenzialità sono enormi; basta soltanto andare oltre i parametri consueti, con fantasia e curiosità. Un caso è la lettera d’amore, ovvero la nicchia della nicchia: si conoscono almeno tre interlocutori che, in regioni diverse del Paese, da anni portano avanti l’argomento, ognuno per la propria strada.


Percorrendo lo Stivale, emergono quindi strutture molto differenti fra loro per una serie di caratteristiche: alcune sono pubbliche, altre private, vi sono sedi museali e associazioni, ma non mancano gruppi di volenterosi o addirittura singole persone che dedicano tempo, competenze e soldi per raggiungere un obiettivo.


Da qui la creazione del “Tavolo dei «postali»”, dove le virgolette caporali stanno a indicare che non si tratta necessariamente di persone che lavorano del settore, perché il gruppo comprende pure, e soprattutto, persone che lo approfondiscono e promuovono per altri motivi, magari professionali, magari per semplice passione, magari per conoscere persone, luoghi e storie.



A prendere l’iniziativa, nel 2019, è stato il quoti- diano specializzato “Vaccari news” che dal 2003 racconta ogni giorno il mondo della filatelia e della posta, talvolta evidenziando alcuni di questi potenziali interlocutori. Accanto nel progetto, l’Unione stampa filatelica italiana, sodalizio che riunisce giornalisti e scrittori specializzati e quindi sempre alla ricerca di spunti su cui lavorare, e l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus, attivo a tutto campo e primo fra le possibili realtà da inserire nella lista, lista, in quel momento, ancora da compilare.


Quattro i binari individuati nei quali incasellare i futuri protagonisti: arte, conservazione, cultura, in- trattenimento. Filoni da non considerare rigidi, nel senso che diversi di essi possono inserirsi in due o anche più attività.


L’incontro di avvio è stato organizzato a Prato l’11 e il 12 ottobre 2019.  Fra i possibili inter- locutori contattati, alla fine sul palco sono salite di- ciotto persone per presentare e raccontare diciassette strutture.

 

I partecipanti del 2019

Quali strutture? Per il primo canale, l’artistico, semplificando è possibile inserire la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno e il “Festival delle lettere” di Milano.


Precipuamente dedito alla conservazione, ecco l’Archivio di stato di Prato. Vi rientrano pure l’Archivio storico di Poste italiane con sede a Roma, la Fondazione archivio diaristico nazionale onlus di Pieve Santo Stefano (si trova in provincia di Arezzo), l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus di Prato. E poi, i musei: il Museo storico della comunicazione di Roma, il Museo civico del Risorgimento di Bologna, il Museo dei Tasso e della storia postale di Camerata Cornello (Bergamo), il Museo della cartolina e del collezionismo minore “Salvatore Nuvoli” di Isera (Trento), il Museo della lettera d’amore di Torrevecchia Teatina (Chieti), il Museo iconografico di storia postale calabrese di Castelsilano (Crotone), il Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa di Trieste, il Museo filatelico e numismatico attivo nella Città del Vaticano.


Per ciò che concerne l’intrattenimento, ecco il Club di Giulietta di Verona, il “Festival delle lettere” di Milano, la Fondazione archivio diaristico nazionale onlus di Pieve Santo Stefano, Poste italiane filatelia di Roma. Non fisico, è stato aggiunto il Postcrossing attraverso i gruppi italiani attivi su Facebook.


E la cultura? La risposta è implicita: praticamente tutti gli interlocutori citati, sia pure in modi differenti, la fanno e la propongono a persone che non necessariamente sono filatelisti o conoscono da vicino il settore postale.

 

Le conclusioni di Prato

L’incontro di Prato approfondito su “Vaccari Magazine” 62/2019 non si prefiggeva nessun obiettivo specifico, non era possibile preveder- lo a priori. L’unica finalità era mettere allo stesso tavolo (da qui il nome dell’iniziativa) persone pro- venienti da luoghi diversi, con esperienze e professionalità differenti ma accomunate da un qualcosa di condiviso. Era la prima volta che veniva concretizzata un’iniziativa del genere e il suo esito rappresentava una scommessa. Scommessa che si può dire vinta.


A ogni relatore era stato chiesto semplicemente di presentare la realtà di cui faceva parte (le testimonianze, perlomeno di quanti hanno prodotto un file di Word, un Power point o un video, sono scopribili sul sito dell’Unione stampa filatelica italiana alla pagina “I congressi e gli eventi” della sezione “Cosa facciamo”). I presenti si sono conosciuti e magari hanno avviato, in autonomia, contatti e collaborazioni. Scoprendo poi i luoghi di due partecipanti locali: l’Archivio di stato, dove venne allestita la mostra “Per lettera. Forme e modi della comunicazione epistolare dal mercante medievale all’Unità d’Italia”, e l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus.


L’aspetto importante è che abbiano concordato di rinnovare l’esperienza, cercando però di andare su aspetti più specifici. Era l’obiettivo del 2020, questa volta a Trieste ospiti del Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa. La pandemia da covid-19 ha fatto il resto così, di rinvio in rinvio, se ne parlerà nel 2022, se tutto andrà bene. Ma il “Tavolo dei «postali»“ non è restato fermo…


La versione digitale, è il 2021

Coronavirus. Manifestazioni e spostamenti vietati o altalenanti. Che fare? Nel febbraio 2021, dopo un anno e mezzo di attesa, si comincia a ragionare su alcune idee da sviluppare con il Museo storico della comunicazione, peraltro chiuso al pubblico dall’inizio dell’emergenza sanitaria (e lo sarebbe ri- masto ancora per diversi mesi).


Fra le idee discusse, quella delle conferenze di- gitali, anche prendendo spunto da quanto fatto nel mondo degli appassionati. Perché già da tempo,


almeno nello Stivale, era attiva la Collezionisti italiani di francobolli ordinari con una serrata proposta di appuntamenti, e strada facendo ha coinvolto il Centro italiano filatelia tematica. Senza trascurare il percorso parallelo sottoscritto successivamente dall’Associazione italiana di storia postale, che a sua volta ha chiamato, per contribuire con interventi, Associazione italiana collezionisti posta mili- tare, Associazione italiana di aerofilatelia, Unione filatelica subalpina.

 Naturalmente, non si trattava di imitare quanto già fatto. Se il soggetto principe, il mondo della posta, era giocoforza lo stesso, cambiava l’approccio, dal collezionismo al più generico culturale, e molto probabilmente sarebbe cambiata una buona parte del potenziale pubblico.


A scanso di equivoci, si decise però di illustrare l’obiettivo preventivamente agli altri “concorrenti” che hanno capito lo sforzo, facendosi anche pro- motori del nuovo ciclo di raduni elettronici.


Nuovo ciclo al quale hanno lavorato gli stessi promotori di Prato 2019, quindi “Vaccari news”, Unione stampa filatelica italiana e Istituto di studi storici postali “Aldi Cecchi” onlus, cui si è aggiunto proprio il Museo storico della comunicazione. Non a caso ogni conferenza è stata introdotta da una scheda dedicata al patrimonio che questo conserva e ora tutti gli interventi sono raggiungibili gratuita- mente sulla pagina Youtube firmata dal ministero dello Sviluppo economico.



“La posta mai immaginata”

“La posta mai immaginata” è l’esito. Questo, infatti, costituisce il titolo del percorso in due cicli, uno di sei e l’altro di cinque appuntamenti, realizzato tra il 12 aprile e il 21 giugno scorsi, ogni lunedì dal- le ore 18 alle 19


Nel momento della programmazione, cioè della scelta dei relatori e del confronto preliminare con loro, è stato necessario modificare l’approccio rispetto a Prato. Questa volta, davanti non vi erano solo come avvenuto nella città toscana per così dire degli addetti ai lavori, ma un pubblico non va- lutabile a priori. Quindi il taglio necessariamente doveva essere diverso: non si voleva presentare qualche specifico elemento del “Tavolo”, ma illustrare le potenzialità del settore inteso a tutto ton- do. Toccando, inoltre, anche altri settori e dunque coinvolgendo ulteriori specialisti.


Ecco dunque il Museo del Risorgimento di Milano, gli autori dei libri “Scrivere di francobolli.  Le riviste filateliche italiane dalle origini al 1945”, cioè Beniamino Bordoni (ha approfondito le re- dazioni specializzate nel tempo tra composizioni, personaggi e problematiche), e “Top secret - Asse vs alleati”, ovvero Giorgio Leandro (protagonista, la Seconda guerra mondiale, in cui francobolli e cartoline divennero vettori di propaganda politica e bellica), la docente alla Sapienza Ester Capuzzo (ha preso come esempio di letteratura odeporica l’esperienza di due viaggiatrici inglesi nell’Italia di fine Settecento) (Fig.9). Cui si sono aggiunti partner già protagonisti del 2019: Museo dei Tasso e della storia postale, Museo storico della comunicazione, Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus, Club di Giulietta, “Festival delle lettere”, Postcrossing, la Mail Art con l’artista Ruggero Maggi e la Collezione Bongiani Art Museum rappresentava il seguito dello specifico relatore o della struttura protagonista, seguito che ha vissuto solo l’appuntamento in cui era direttamente coinvolto). Molto significativa un’ultima figura, capitata quasi per caso o per compiacere qualche conferenziere, ma che poi ha ammesso di aver scoperto le potenzialità narrative e contenutistiche del settore, diventando un’entusiasta uditrice. Vanno aggiunti, e questi non sono catalogabili, coloro che hanno seguito i programmi successivamente, appunto tramite Youtube; le visualizzazioni ad oggi hanno superato quota 1.100, statisticamente 100 per ogni relazione.

 

Il futuro

Il futuro? È tutto da scrivere e in parte, almeno per le attività più prossime, dipende dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria. Comunque, potrà andare in più direzioni: riprendere gli incontri fisici cominciando da Trieste (opportunità rivolta soprattutto agli specialisti), al tempo stesso valutando il percorso parallelo delle conferenze digitali (per le sue caratteristiche destinato a un pubblico generico, più ampio). Magari è possibile scorporare categorie omogenee per confrontarsi su aspetti più specifici e comuni, per dire nel caso dei musei- prestiti, iniziative comuni, turnazione di mostre. Al tempo stesso, è ipotizzabile (e auspica- bile) un allargamento della sfera concernente le realtà interessate, sollecitando sia quelle già note ma finora rimaste alla finestra, sia quante attualmente non si conoscono, sia le nuove (come il Museo del francobollo e della moneta di San Marino e il Museo della posta svizzera a Mendrisio). Il lavoro non manca...

 Del senno di poi, anche monitorando le richieste giunte per ottenere il link di accesso, gli interventi in diretta e i commenti lasciati, si sono evidenziati alcuni gruppi di pubblico: uno “zoccolo duro” di fatto partecipe a tutti gli incontri; uno, piuttosto minoritario, di filatelisti; un altro -prevedibile e che forse ha rappresentato un limite dell’iniziativa- dei “sostenitori” (sempre diverso,


Il vademecum dei partecipanti

Sono indicate le strutture citate (non i singoli relatori); le informazioni, soprattutto gli orari, sono gli ordinari, cioè non vengono considerate le restrizioni imposte dal coronavirus ed eventualmente ancora vigenti.

 


Archivio di stato

Via Ser Lapo Mazzei 41, 59100 Prato, telefono 0574.26.064 - as-po@beniculturali.it http://www.archiviodistato.prato.it

Aperto lunedì e mercoledì 8.30-17.20; martedì, giovedì e venerdì 8.30-13.55; ingresso gratuito

Conserva il patrimonio documentario storico delle principali realtà cittadine: Comune, istituti assistenziali ed ecclesiastici, enti pubblici, famiglie, nonché il carteggio di Francesco di Marco Datini, l’archivio mercantile più vasto al mondo per il Medioevo.

 

Archivio storico di Poste italiane

Piazza Bologna 32, 00162 Roma, telefono 06.59.581 archiviostorico@posteitaliane.it

https://www.posteitaliane.it/it/storia-poste-archivio.html Aperto su appuntamento; ingresso gratuito. Detiene documenti e oggetti dall’epoca ministeriale in poi, con una particolare attenzione a foto e filmati.


 

Club di Giulietta

L’archivio storico di Poste italiane si trova a Roma.


Vicolo Santa Cecilia 9, 37121 Verona, telefono 045.53.31.15 - info@julietclub.com http://www.julietclub.com/it/

Aperto da lunedì a venerdì 10-13; ingresso gratuito

Oltre a rispondere, per conto del Comune, alle lettere destinate a Giulietta Capuleti, promuove iniziative diverse tra cui il Premio “Cara Giulietta” nella settimana di san Valentino e il “Festival scrivere per amore” a ottobre.

 

Collezione Bongiani art museum

Via Calenda 105/d, 84126 Salerno, telefono 089.56.48.159 - bongianimuseum@gmail.com http://www.collezionebongianiartmuseum.it/ e https://www.sandrobongianivrspace.it/

Gli allestimenti sono sempre aperti; ingresso gratuito. Attualmente, queste due realtà sperimentali italiane risultano per impegno e continuità tra le gallerie virtuali interattive “no profit” al mondo. Nel tempo hanno aperto le loro porte anche a diversi protagonisti dell’arte postale.



“Festival delle lettere” Associazione 365 gradi, via Feltre 28/6, 20132 Milano, telefono 02.99.770.900 - info@festivaldellelettere.ithttps://festivaldellelettere.it/Aperto da lunedì a venerdì 9-12.30 e 14-18 (su appuntamento); ingresso gratuito. Ogni anno, per sedici volte, ha proposto al pubblico un tema da sviluppare attraverso una missiva (l’ultimo è “Lettera alla scuola”),

Ogni volta, il “Festival delle lettere” si conclude con uno spettacolo.

concludendo il percorso con la finale in teatro e numerose nonché varie attività di corredo.



Fondazione archivio diaristico nazionale onlus

Archivio diaristico nazionale

Sala operativa e di lettura, piazza Fanfani 14, 52036 Pieve Santo Stefano (Arezzo), telefono 0575.79.77.30 adn@archiviodiari.it

http://archiviodiari.org/index.php/home.html


Aperto da lunedì a venerdì 8.30-13 e 15-18 (su appuntamento); ingresso gratuito

Fondato nel 1984 dal giornalista e scrittore Saverio Tutino, raccoglie oltre novemila tra memorie, diari, autobiografie ed epistolari inediti. Non solo conservazione, ma rivalutazione e valorizzazione della scrittura popolare, una risorsa inimmaginabile di scritti che hanno rappresentato e rappresentano non la storia minore del Paese, ma la storia di donne e di uomini.

Piccolo museo del diario Piazza Pellegrini 1, 52036 Pieve Santo Stefano (Arezzo), telefono 0575.79.77.34 - piccolomuseo@archiviodiari.it https://www.piccolomuseodeldiario.it/

Aperto da lunedì a venerdì 9.30-12.30 e 15-18; sabato, domenica e festivi 15-18 (su prenotazione); biglietto intero: 5,00 euro

È un percorso multisensoriale e interattivo nato per raccontare l’Archivio diaristico nazionale e le testimonianze autobiografiche che esso conserva. Accoglie il visitatore in maniera coinvolgente e innovativa, lo conduce per mano attraverso le scritture di persone comuni che hanno raccontato la storia d’Italia da un punto di vista assolutamente inedito.

 


Gruppi Facebook di Postcrossing

https://www.postcrossing.com/ - irenelb@libero.it (Irene La Barbera) e giulia.nicoli90@hotmail.it (Giulia Nicoli)

Postcrossing è un sito in lingua inglese (805mila gli iscritti, 4.700 dei quali italiani) che promuove l’espansione degli orizzonti culturali tramite l’invio e la ricezione di vere cartoline. Il gruppo Facebook “Postcrossing in italiano” è un punto di incontro per i postcrosser nazionali, in un’ottica amichevole e formativa.

 


Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” onlus

Via Ser Lapo Mazzei 37, 59100 Prato, telefono 0574.604.571 - segreteria@issp.po.it http://www.issp.po.it/

Aperto da lunedì a venerdì 10-13 (su appuntamento); ingresso gratuito

Organizza eventi e ricerca, conserva libri, riviste, cataloghi commerciali, documenti di archivio inerenti alla posta e alla filatelia, senza trascurare l’archivio della posta militare italiana, questo vincolato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana.

 


Museo civico del Risorgimento

Piazza Carducci 5, 40125 Bologna, telefono 051.21.96.520 - museorisorgimento@comune.bologna.it http://www.comune.bologna.it/risorgimento/documenti/47652

Aperto venerdì 15-19, sabato, domenica e festivi 10-14; biglietto intero: 5,00 euro

Tra il materiale che espone, il lascito rappresentante lo studio filatelico e storico postale di Giorgio Tabarroni; mostra una particolare attenzione al patrimonio dato dalle cartoline.



Museo dei Tasso e della storia postale

Via Cornello 22, 24010 Camerata Cornello (Bergamo) telefono 0345.43.479 - info@museodeitasso.com

http://www.museodeitasso.com

Aperto dall’1 novembre al 28 febbraio 10-13 e 14-17, dall’1 marzo al 31 ottobre 10-12 e 14-18; ingresso gratuito (per i visitatori accompagnati da guida: 3,00 euro)

Presente in uno dei borghi più belli d’Italia, valorizza l’epopea della famiglia cui è intitolato, famiglia che nel tempo arrivò a gestire il  servizio postale, fra l’altro, di papi e imperatori. Diverse le attività con il pubblico, bambini in particolare.




Museo della cartolina e del collezionismo minore “Salvatore Nuvoli”

Via Galvagni 10, 38060 Isera (Trento), telefono 0464.420.840

Aperto da lunedì a venerdì 9-12 e 15-17.30; sabato e domenica su richiesta; ingresso gratuito È basato sulla raccolta a tutto tondo di Carmelo Nuvoli.


Museo della lettera d’amore

Piazza San Rocco, 66010 Torrevecchia Teatina (Chieti), telefono 327.99.60.722 - museolettera@gmail.com https://www.museoletteradamore.it/

Aperto su appuntamento; ingresso gratuito

Raccoglie ed espone epistolari storici e missive in parte pervenuti tramite il “Concorso internazionale lettera d’amore”, cui si aggiungono testimonianze per san Giovanni Paolo II.





Museo del Risorgimento

Via Borgonuovo 23, 20121 Milano, telefono 02.884.64.173 c.museorisorgimento@comune.milano.it

http://www.museodelrisorgimento.mi.it/

Aperto da martedì a domenica 10-17.30; ingresso gratuito

Tra il materiale che conserva, la famosa collezione filatelica di Marco De Marchi, ora completamente digitalizzata e

presente sul sito  http://graficheincomune.comune.milano.it/ GraficheInComune.

Museo filatelico e numismatico

06.69.885.109 - expo.ufn@scv.va

Aperto tra l’1 luglio e il 31 ottobre da lunedì a giovedì 8.30-18.30, venerdì e sabato 8.30-22.30; tra il 2 novembre e il 30 giugno da lunedì a sabato 8.30-18.30; biglietto intero: 17,00 euro

Offre una selezione dei francobolli e delle monete firmate dalla città del Vaticano dal 1929 in poi.

Museo iconografico di storia postale calabrese Via Gelsi snc, 88834 Castelsilano (Crotone), telefono 347.55.45.593 - francesco.de.simxent@alice.it Aperto su appuntamento; ingresso gratuito

La filatelia e la storia postale raccontano la regione.


Museo postale e telegrafico della Mitteleuropa

Poste italiane, piazza Vittorio Veneto 1, 34132 Trieste, telefono 040.67.64.293 - chiara.simon@posteitaliane.it http://www.triestecultura.it/

Aperto da lunedì a venerdì 9-13; ingresso gratuito

Uno spaccato di storia della comunicazione che racconta due storie postali parallele ma dirette da amministrazioni diverse: quella asburgica e quella italiana.

 

Museo storico della comunicazione

Ministero dello Sviluppo economico, viale America 201, 00144 Roma, telefono 06.54.44.30.00 museo.comunicazioni@mise.gov.it

https://portalecultura.mise.gov.it/museo-storico-della-comunicazione/ Aperto da lunedì a venerdì su prenotazione; ingresso gratuito

Racconta il mondo della comunicazione nei numerosi suoi aspetti, senza trascurare le telecomunicazioni, in particolare le esperienze di Guglielmo Marconi, e la filatelia, con le raccolte di tutti i francobolli emessi al mondo e giunti tramite l’Unione postale universale.

 

Poste italiane - filatelia

Viale Europa 190, 00144 Roma, telefono 06.59.58.1 https://filatelia.poste.it/index.html

Negli ultimi anni è attiva attraverso il salone “Milanofil” e con progetti volti soprattutto a promuovere il collezionismo filatelico e l’interesse per la scrittura.