EMILIO ISGRO' FIRMA L’IMMAGINE GUIDA DELLA DODICESIMA GIORNATA DEL
CONTEMPORANEO
sabato 15 ottobre 2016
24 musei AMACI e 1000 realtà in tutta Italia
per il dodicesimo anno consecutivo
aprono gratuitamente al pubblico i loro spazi
e inaugurano ufficialmente la stagione dell’arte contemporanea
Preghiera
per l’Europa, 2016
Si svolgerà sabato 15
ottobre 2016 la Dodicesima
Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione organizzata ogni anno da AMACI, l'Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea
Italiani, per portare l’arte del nostro tempo al grande pubblico.
Per questa dodicesima edizione, i direttori dei 24 musei associati hanno chiamato a realizzare l'immagine guida Emilio Isgrò, proseguendo il progetto avviato nel 2006 di affidare a un artista italiano di fama internazionale la creazione dell’immagine guida della manifestazione. Isgrò succede a Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009), Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014) e Alfredo Pirri (2015).
Preghiera
per l’Europa, l’immagine creata appositamente dall'artista per
la Giornata del Contemporaneo, mostra un’Europa cancellata che
estende i suoi confini oltre a quelli dell’Unione Europea, abbracciando
idealmente i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Realizzata a marzo 2016,
prima del recentissimo referendum che ha sancito la scelta della Gran Bretagna
di uscire dalla UE, l’immagine vuole essere una riflessione sulle divisioni – geografiche, politiche, culturali – che
oggi più che mai alimentano sentimenti e spinte nazionaliste che la storia
sperava di aver cancellato. “La mia Preghiera per l’Europa – sottolinea Emilio Isgrò – non vuole suggerire sgomento e
paura; ma offrire, piuttosto, la possibilità di un confronto con chi, al di qua
e al di là del Mediterraneo, chiede alla terra dei tre monoteismi di sovrapporre
il suo “volto umano” alla maschera atroce di un mondo troppo condizionato da
guerre e da conflitti. Nessuno può illudersi che l’arte, da sola, possa
cambiare l’universo ma certamente tocca agli artisti e alle formiche, cioè alle
creature più fragili, esprimere quella forza oscura capace di mutare la
disperazione in speranza. Per questo l’arte deve essere libera da
condizionamenti ideologici e mercantili: per riacquistare la credibilità perduta
agli occhi di chi ne ha veramente bisogno […] È quando cominciamo a pregare
tutti insieme – artisti e formiche, religiosi, miscredenti e laici – che la
preghiera diventa finalmente efficace. E il cielo si intenerisce”. Una riflessione sulle divisioni, dunque,
e sulla necessità di recuperare dal profondo quel
senso di inclusione, quella capacità di sentirsi uniti e fare fronte comune che permette di costruire, anziché
distruggere, e di essere più forti di fronte alle difficoltà.
Dal 29 giugno al 25 settembre, a Milano, Isgrò
sarà inoltre protagonista di una grande mostra antologica contemporaneamente
allestita in tre sedi, a cura di Marco Bazzini, promossa dal Comune di Milano |
Cultura, da un’idea dell’Archivio Emilio Isgrò. A Palazzo Reale sarà esposta
una selezione di lavori storici ricca di oltre 200 opere tra libri cancellati,
quadri e installazioni; alle Gallerie d’Italia, sarà presentata l’anteprima del
celebre ritratto di Alessandro Manzoni dipinto da Hayez e cancellato in bianco;
alla Casa del Manzoni, l’artista sarà presente sempre con un nuovo lavoro: I
promessi sposi cancellati per venticinque lettori e dieci appestati.
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