sabato 22 agosto 2009

ARTE CONTEMPORANEA: CAOS


StuckTempelherrenstraße 22, 10961
Berlin/Kreuzberg





CAOS
il Caos sempre e ovunque
8 ottobre 2009 – 27 gennaio 2010

G.A.S-station-TeamElisa Asenbaum & Thomas


CAOS

il Caos sempre e ovunque
mostra collettiva con più di 40 lavori tra scienza ed arte sul tema CAOS, ORDINE o CASO con una particolare attenzione alla visione tra il micro ed il macrocosmo.
8 ottobre 2009 – 27 gennaio 2010
vernissage : mercoledì 7 ottobre – ore 19.00
orari: lunedì/venerdì 14.00 -19.00 sabato 14.00 – 17.00
catalogo in galleria





Artisti:
Alpago Alpago (Literature), Elisa Asenbaum und Tomax (Video, Foto), Ruben Aubrecht (Foto), Franco Berardi (Science), Reinhold A. Bertlmann und Tanja Traxler (Science), Nina Dick (Lecture), Michael Edward Edgerton und Jan Heinke (Music, Performance, Lecture), Franz Embacher (Science), Clint Enns (Video), Dominic Gagnon (Video), Matthias Geitel (Fine Art), Hans-Jürgen Grimm (Fine Art), Florian Grond (Videoinstallation), Yikui (Coy) Gu (Fine Art), Stephanie Hanna (Fine Art), Harald Hofer (Science), Jochen Höller (Fine Art), Batya Horn, Christian Baier - Edition Splitter (Literature), Jang Young Jung (Video), Team K.U.SCH. (Renate Krätschmer, Jörg Schwarzenberger, Sito Schwarzenberger) (Installation), Karl W. Kratky (Science), Yvonne Lacet (Foto), Ruggero Maggi (Video), Martin Motycka (Fine Art), Chris Nau (Fine Art), Wolfgang Neipl (Video), Otto Neumaier (Science), Erin Newell (Fine Art), Herwig Peterlik (Science), Günter Puller (Video), Gernot Riether (Installation), Andrew Johann Salgado (Video), Nina Samuel (Lecture), Käthe Schönle (Fine Art), Vadim Schäffler und Sebastian Reuter (Video, Music), Klaus Taschler (Video, Installation), Ralf Tekaat (Installation), Mirko Tzotschew (Video), Barbara Ueber (Video, Performance), Frans van Lent (Video), Lorelinde LJM Verhees (Foto), Bernhard Weingartner und Stefan Rotter (Science).

G.A.S. – station è concepito come progetto di ricerca per lo sviluppo di visioni artistiche e scientifiche e si propone di valorizzare le reciproche contaminazioni attraverso contatti a tema specifico. Inoltre è una piattaforma per sviluppare ed esplorare nuove forme di presentazione e di esposizione artistica. Come criterio di selezione per il progetto Caos abbiamo concentrato il nostro interesse su lavori che mostrano strutture di organizzazione complessa percepibili e riconoscibili solo attraverso un’osservazione ed un approccio da lontano. Abbiamo mantenuto la stessa valutazione anche per le opere che presentano sistemi di ordine i cui aspetti caotici e le complesse caratteristiche non sono dapprima evidenti, ma risultano distinti dopo un più approfondito esame. Riteniamo inoltre sia molto interessante il fatto che “l’ordine quotidiano delle cose del nostro mondo di ogni giorno” possa essere percepito come caos, così come i complessi, imperscrutabili o casuali elementi delle nostre sensazioni.



Contatti:
G.A.S-station-TeamElisa Asenbaum & Thomas Stucktel: +49 30 221 609 312 cell. +49 (0)160 995 78 158http://www.2gas-station.net - info@2gas-station.net

ARTE/ COLLEZIONE ARTISTI CONTEMPORANEI - Sala 1/ Grandi Opere

La Galleria dei Desideri
dell'Archivio Ophen di Salerno
a cura
di
Giovanni Bonanno













SALA 1

RUGGERO MAGGI




L'arco della luna - 1975 - Diam. 60 cm. - Polimaterico


Chi è Ruggero Maggi?


Ruggero Maggi artista e poeta, vive e lavora a Milano; in questa città compie gli studi e si diploma in architettura di interni. Dagli anni settanta la sua ricerca artistica è all’insegna della sperimentazione, affiancando alle innovazioni tecnologiche quali laser, neon, l’olografia, materiali naturali come roccia sabbia canapa. Dal 1973 si occupa di poesia visiva e dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale. Trai suoi numerosi progetti si segnala la Mail Art: intrapresa già nel 1975, oggi, nell’era di internet, l’artista si pone come centro di una comunicazione capillare. Come egli stesso afferma “probabilmente il Network stesso della Mail Art è la più grande opera d’arte del mondo!”. Nella pluralità di esperienze che lo caratterizzano, possiamo individuare l’Uomo come comune denominatore: il suo agire, il suo destino, il suo ruolo e la sua funzione sulla Terra a testimonianza di una costante attenzione al sociale. Numerose sono le mostre alle quali partecipa dagli anni ’70 ad oggi: nel 1994, ad esempio, presenta l’installazione-neon Il peccatore casuale al Museo d’Arte contemporanea di San Paolo in Brasile. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 2001 nel progetto “Bunker poetico”. Fautore del contatto diretto tra gli operatori d’arte, a Milano ha costruito nel 1973 il Milan Art Center, una casa dell’arte crocevia di conoscenze e creatività. Nel 2007 ha curato per la Biennale di Venezia l’evento “Camera 312 – promemoria per Pierre”.

Collegamento :

http://www.ruggeromaggi.it/

http://www.camera312.it/ita/index.htm

venerdì 21 agosto 2009

ARTE/ COLLEZIONE ARTISTI CONTEMPORANEI - Sala 2/ La Grafica e l'Opera Digitale



La Galleria dei Desideri
dell'Archivio Ophen di Salerno









Sala 2
CLAUDIO ROMEO




Claudio Romeo, Oltre la nuda realtà 2005 -opera digitale




CHI E' CLAUDIO ROMEO?

Claudio Romeo: grafico nato a Monza nel 1962. Dal 2002 attivo nel network della Mail Art, anche se già da prima di tale data si interessava a questa forma artistica. Nell’arco di questi anni ha partecipato a numerosi progetti e in molti numeri di "Brain Cell" di Ryosuke Cohen e "Di segni di Sogni" di Claudio Jaccarino oltre che in Friour Magazine, Nada Zero e Pips 2004, BAU#2. Ha organizzato alcuni progetti di “Arte postale”: Sign, Dream, Picasso, T-Shirt e Opera & Artista (che vede abbinati i ritratti da lui elaborati e le opere di diversi artisti internazionali della Mail Art), Stamp and Envelope Exhibition. Ma meglio di ogni elenco di partecipazioni, parlano le immagini dei suoi lavori (in massima parte realizzati a computers con, a volte, interventi a collage), dove i riferimenti ai grandi movimenti artistici storici (futurismo, surrealismo, dada) s'inframmezzano citazioni Pop Art, sempre giocando sull'ironia e la fantasia.



Indirizzo postale
Claudio Romeo
Viale Kennedy 14420050 Villa Raverio (Mi)

e-mail :

big_orko@yahoo.es

mail@dododada.ning.com



Oltre_la_nuda_realta_LOW.pdf



ARTE/ COLLEZIONE ARTISTI CONTEMPORANEI - Sala 3/ La Mail Art

La Galleria dei Desideri
dell'Archivio Ophen di Salerno










SALA3

PAUL KLEE
1879 - 1940



P. Klee, Cartolina indirizzata a Gabriele Munter nel 1913.



La cartolina, indirizzata da P. Klee a Gabriele Munter è di cm. 6,5x5,1. Si trova a Monaco alla Stadtische Galerie im Lenbachhaus, da Bayern è datata 1913, precisamente 28.6.13 (28 giugno 1913). L'opera, presenta un disegno a china in bianco e nero di un personaggio fantastico e onirico, già anticipatore e rivelatore del mondo visionario e personale dell'artista svizzero. L'eccezionale raccolta di Gabriele Munter donata, alla vigilia della sua morte alla Stadtische Galerie di Monaco,dove si trova la suddetta opera, esposta assieme a diversi quadri da lei creati ci permette di ritrovare le primissime anticipazioni di una forma di arte che verrà successivamente chiamata "Mail ART".

MAIL GLOBAL LIQUID



Mail Art
Global Village Liquid

Dopo 20 anni dal crollo del muro di Berlino, le proteste studentesche del maggio 1989 di Tienanment a Pechino e il crollo delle Torri Gemelle dell' 11 settembre 2001, anche l'arte ha consolidato definitivamente la dimensione planetaria del villaggio globale, un nuovo modo di intendere la natura e le cose. Non un pensare in modo rigido e regionalistico, ma un nuovo modo di relazionarsi dentro il flusso caotico di uno spazio "liquido", dove la contaminazione, l'accumulo delle esperienze e il confronto tra gli artisti è essenziale e prioritario al fine di "sperimentare" e definire una nuova strategia, una prospettiva diversa per una possibile e adeguata percezione del mondo. La Mail Art, appunto, già da tempo sperimenta e suggella sul campo queste problematiche preferendo auto-emarginarsi per poter meglio condividere la trasversalità planetaria e la circolarità nomade ed elastica delle idee, piuttosto che la rigidità oscura e sclerotizzata della cosiddetta "arte colta" del sistema ufficiale dell'arte. Giovanni Bonanno



CAOS/VILLAGGIO GLOBALE

di

RUGGERO MAGGI









All'inizio degli anni '80 scrivevo "La mail art non è solo arte spedita per posta e neppure solo arte che si crea per mezzo del servizio postale…è molto di più - so bene che, ad un osservatore superficiale essa potrebbe apparire così, in fin dei conti, nella grande maggioranza dei casi, essa si manifesta sotto forma di cartoline, francobolli, buste, timbri, ecc…tutti elementi facilmente identificabili con una funzione postale specifica - ma non è così. Maturando all'interno del Network (perché oggi la mail art è diventata un vero e proprio network mondiale!) si può benissimo osservare come dalle prime esperienze di carattere prettamente "postale", attraverso i mezzi sopra descritti e persistenti successivamente, anche se con differenti motivazioni, si possa arrivare ad uno stadio particolare di fare, anzi "vivere" con/di/per l'Arte. In questo periodo in cui la comunicazione assume dimensioni planetarie ed in cui i Cyberpunk, i nuovi corsari dell'era telematica, saccheggiano le banche dati, l'artista si pone come centro ideale di tutto un circuito internazionale e multimediale di contatti (personali o meno) poetici. Il mezzo più frequente per ottenere questi rapporti capillari è costituito dall'arte postale che, come un tentacolare network, abbraccia non solo idealmente il mondo intero, traendo avidamente da questo ogni input di percezione artistica. Il networker è come la tessera di un formidabile mosaico, solo apparentemente peso in un universo sconfinato di energie poetiche. In realtà la sua funzione è unica, poiché unico è il suo collocamento all'interno del circuito stesso con le relative connessioni con gli operatori. Solo attraverso la visione totale degli sforzi di ogni networker vi può essere la percezione globale di questa gigantesca aggregazione artistica. Probabilmente il Networker stesso è la più grande opera d'arte del mondo! La cellula networker ricercherà poi i propri simili seguendo quasi una sorta di irresistibile forza di coesione. "Bene!…(riprendo ora il discorso dopo circa 17 anni!) Questa irresistibile forza di coesione che aggrega, unisce le varie tessere poetiche in un fantastico mosaico artistico altro non è che il…CAOS! Attraverso le forze che regolano la Natura e che, lentamente ma inesorabilmente, sono scoperte dalla teoria del Caos, la nostra percezione sta cambiando. I sistemi caotici hanno cominciato a svelarci segreti meravigliosi che ci apriranno strade fino a poco tempo fa inimmaginabili. La superficie globale del tessuto naturalistico, sociale, psicologico del mondo è messa in luce; la relativa complessità di ciò che circonda non ci spaventa più. Questo tessuto connettivo della Natura viene avvertito come una frammentazione su larga scala, su una scala che ingloba l'Universo. Da lontano ci giungeranno le pulsazioni apocalittiche delle stelle, i movimenti dei pianeti, il lento fluire delle correnti galattiche con le loro comete, i loro meteoriti… Ad un esame più approfondito si potranno osservare le "maree" di magma incandescente delle stelle che ne regolano l'inesorabile pulsare, l'atmosfera od il turbinio, l'ineluttabile stasi di alcuni pianeti, la cui costituzione fisica squisitamente frattale di tutti i corpuscoli celesti, …e così via scavando sempre più nel tessuto, nella materia, nella "carne" stessa dell'Universo per riscoprirsi, dopo il viaggio a ritroso, ad osservare nel Micro-cosmo un altro…Universo! A livello poetico tutto ciò è ben rappresentato dal mosaico mail artistico fatto di strettissime interconnessioni creative tra artisti di paesi diversi; il "villaggio globale" è facilmente decifrabile - a livello visivo - in un variopinto pannello costituito da astratti picchi e isole di colori, di tonalità e sfumature diverse che, ad un esame più approfondito, rivelano inaudite presenze poetiche! Le varie tessere del mosaico si ritrovano, le diverse esperienze si fondono in un tutto dove però l'unicità ed originalità di ognuno rimangono invariate. Ogni pezzo è insostituibile…come il poeta che ne è stato l'artefice! Ora i frattali invadono il campo, ogni elemento è al suo posto…il gioco può iniziare!

Ruggero Maggi










20 opere di Ruggero Maggi








































































































































ARTE CONTEMPORANEA:LINK SUGGERITI



“Le illusione che vengono descritte per filo e per segno,
spesso, rimangono ferme nel cassetto dei desideri”

Non sempre chi racconta per filo e per segno un’illusione si accorge di possederla. Viviamo in momento storico travagliato dove tutto viene omologato e uniformato a un pensiero che chiamerei “debole”, ripetitivo, monotono. Non ci sono certezze, per cui, spesso si copia e s’incolla qualsiasi cosa; questo avviene nell’arte, nella critica d’arte, come anche nella nostra decadente società. Il villaggio globale ha bisogno di pensieri “omologati” di facile presa. Di certo, un’illusione se non viene a materializzarsi in qualche cosa d’altro, più consistente, quasi sempre non trova alcune certezza di vivere. E’ vero, in questo grande pianeta globale milioni di esseri mettono in mostra le idee uniformate degli altri illudendosi di averle veramente pensate, come avviene in modo massiccio anche su Internet. Tuttavia, la differenza tra un copista e un pensatore non uniformato sta nel fatto che il primo si abbandona ai suggerimenti e divagazioni del momento, mentre l’altro, nel dubbio ricerca e spesso trova nuovi campi e ipotesi d’indagine. Di certo, l'autore di un’idea beffeggiata non rimarrà mai solo a confinare il suo lavoro in qualsiasi cassetto come un desiderio o un’illusione irrisolta, perché nell’ipotetica sventura ritrova sempre un destino nuovo alla sua creatività, mentre “i succhia ruote”, aspetteranno la prossima mossa dell’altro che non si potrà mai materializzare in un autentico e originale scacco Matto. L’autentica creatività di un pensiero “forte” sta tutto nel suo svolgersi, nel viaggio e nell’incertezza del suo esistere, che non nega ne l’approdo e neanche la riflessione, quella autentica riflessione che non sarà mai presente nelle mani di chi vuol penosamente plagiare.



LINK SUGGERITI:


mercoledì 29 aprile 2009

INTORNO ALL' ARTE MODERNA





L' ARTE MODERNA

E L'OCCHIO COMUNE










Riccardo Pazzaglia


L’arte, qualsiasi tipo di arte, viene veramente
capita?



In un interessante volume del 1973 (Occhio Critico), Guido Ballo si chiedeva: “fino a che punto il nostro giudizio nei confronti dell’opera d’arte in genere è veramente libero. Fino a che punto noi siamo liberi nei nostri giudizi e non siamo invece condizionati”. Ovvero, fino a che punto siamo liberi di giudicare e obiettivamente dare un giudizio non condizionato dalla particolare educazione artistica ricevuta e dalle svariate situazioni culturali imposte dal mercato e dalle strategie speculative e dalle mode che sistematicamente vengono presentate nel panorama dell’arte contemporanea.





Da: Il Mistero di Bellavista (1984) di Luciano De Crescenzo - Il professor Bellavista e i due amici/allievi, Saverio lo spazzino e Salvatore il vice-sostituto portiere, vanno a Villa Pignatelli per...

Vedi:
http://www.youtube.com/watch?v=0jTuMzlL_pY



Cos’è un artista?


L’artista, pensando all’operato di un qualsiasi scienziato, consapevole o inconsapevole, è l’essere che “mette in mostra” La ricerca e la sperimentazione utilizzando un metodo tutto personale di lavoro. Non la casualità e l’improvvisazione, ma l’assiduità e a volte l’ossessione di un dato problema. Il campo dell’indagine è ancora la natura e l’uomo, cercando insistentemente, con tutti i sensi in suo possesso di instaurare un possibile dialogo con essa al fine di carpire e magari svelare qualche nascosto segreto a noi ignoto. Non sempre ci riesce. Questo confronto è un’estenuante partita a due dove non ci può essere alcun arbitrio ma solamente metodo di ricerca e assiduità ossessiva di lavoro. Inoltre, l’arte non è un fatto anagrafico, giovani o vecchi non significa un bel niente; sono strategie di mercato e di mercanti. L’avanguardia è soltanto una sovrastruttura non una condizione di necessità. L’artista vive intensamente il presente, guardando al passato per attivare una ipotetica e possibile nuova visione. Se un artista (si fa per dire) non ha niente da dire, è inutile che si arrovella nel cercare, perché ci deve essere sempre alla base una motivazione forte per attivare un processo creativo e non soltanto “formale” e provvisorio. Sarà il tempo e la storia a darci una giusta valutazione del proprio operato. Fare i conti con la storia, significa essenzialmente, dare tempo al tempo, perchè solo lui sà prendere le giuste misure del nostro breve e incessante viaggio. Giovanni Bonanno