sabato 22 novembre 2008

INTERVISTA: GLI ARTISTI SI CONFESSANO

LA PARTE DELL'OMBRA (gli artisti si confessano).
di GIOVANNI BONANNO & Sandro Bongiani



-L'INTERVISTA

L'intervista allo scultore Francesco Somaini :“Vivo dove il niente anche il mondo”
L‘intervista si riferisce a un incontro tra lo scultore Francesco Somaini e Giovanni Bonanno, nello studio di Lomazzo, in provincia di Como.

Giovanni Bonanno: maestro, lei a nove anni aveva già scolpito le sue prime sculture di tipo impressionista, erano le prime prove di un bambino che aveva un bisogno incontenibile di fare arte,di comunicare,di esternare il proprio pensiero creativo. Se non ricordo male, dopo il liceo si trovò obbligato dai suoi genitori a seguire un corso universitario e a laurearsi......

Francesco Somaini: io avevo la “vocazione” di fare lo scultore e, contro la volontà della mia famiglia,alla fine, lo scultore l’ho fatto lo stesso. Ero il maggiore di cinque fratelli, vengo da una famiglia in cui si laureavano tutti, in quei tempi mio padre era molto preoccupato del mio futuro così, terminato il liceo, per accontentare i miei genitori decisi di seguir la facoltà di legge dove non ero obbligato alla frequenza. Pertanto, facevo contemporaneamente due cose; studiavo legge a Pavia,non andando a seguire le lezioni e frequentavo assiduamente il corso di scultura di Giacomo Manzù a Brera. Ho scelto Giurisprudenza per il solo motivo che mi permetteva di non essere presente alle lezioni e di dare gli esami. Infatti, mi sono laureato.

G. B.:Iniziare a nove anni a fare le prime opere, ì primi ritratti, doveva essere un’esigenza forte, una vocazione immediata.....

F. S.:Precoce e fortissima. Io non ho mai avuto il dubbio di fare lo scultore, non ho mai tentato la strada di fare l’avvocato. Forse a nove anni, pensavo che fare lo scultore fosse stato più facile di quello che poi si è rivelato oggi a 65 anni; è molto problematica l’attività dello scultore negli anni ottanta-novanta, con tutti i movimenti moderni, con questa diaspora di idee.

G. B.:Cosa pensa dell’arte di avanguardia?

F. S.: Io non rifiuto l’avanguardia. L’avanguardia mi incuriosisce, in genere non esprimo un giudizio negativo a priori. Alcuni movimenti di “ricerca” come la Land art, per esempio, hanno avuto un’influenza sul mio lavoro, per cui lascio aperta questa possibilità, perchè credo che quando un movimento artistico nasce, se anche il prodotto che ne viene fuori non è definito, non è quello auspicato, nasce perchè ci sono delle esigenze che sono importanti, pertanto vanno considerate; magari non accettate le conclusioni, ma senz’altro esplorate le motivazioni di fondo.

G. B.: Nel 1948, a 22 anni nascono i primi crani di cavallo, dove si sente l’influenza di Picasso, poi sorge l’interesse per vari artisti, come Brancusi, Arp, Boccioni e Pevsner. Tra gli artisti suoi maestri di un tempo, quali considera ancora vicini a lei?

F. S.:i veri maestri miei , dal momento in cui nasco come scultore sono, sicuramente, Boccioni e Pevsner.

G. B.:Lavorare a Lomazzo, in provincia,in uno stato di cosciente isolamento è stimolante o crea qualche difficoltà?

F. S.: Lomazzo non l’ho scelto, ci sono nato. Ho costruito,piano piano, lo studio in un terreno che era di mio padre. Lomazzo è un paese “inesistente” sotto il profilo culturale, però è comodamente situato accanto ad una autostrada e una ferrovia chè quasi una metropolitana. Per cui c’è la possibilità di arrivare a Milano quasi nello stesso tempo di una persona che sta in periferia di Milano e deve arrivare in centro. Del resto gli scultori, se vivono a Milano; scultori che abbiano le mie esigenze di pensiero, di fare sculture di grandi dimensioni, devono per forza andare in zone industriali nell’estrema periferia. Io ho quasi 600 metri quadrati coperti e uno spazio attorno al mio studio di circa 5.000 M. Q., Con queste esigenze, se vivessi a Milano, non potrei essere che nell’estrema periferia vicino a Bollate o in qualche zona limitrofa.

G. B.:Però, sempre isolato dalla grande metropoli.....

F. S.: L’isolamento è il male dello scultore,che ha tanta artigianalità e manualità rispetto al pittore, per cui la sua giornata viene consumata non solo in opere creative, ma a seguire tutte le varie fasi esecutive di un ‘opera. Uno scultore che lavora come me, realizzando opere di grandi dimensioni direttamente nel mio studio, ha bisogno di farsi aiutare da qualche opera:io o allievo, e di gestire il lavoro nel modo più perfetto possibile. Alla fine, l’opera è mia, non solo l’idea di fondo, ma anche l’esecuzione stessa dell’opera, la superficie, la pelle di una scultura,come quella di 54 tonnellate, alta 10 metri, che ho fatto recentemente per Menaggio, in provincia di Como, è tutta mia. Allora si capisce che non si pùò andare alle inaugurazioni, non si può sentire le varie conferenze, proprio perchè la parte manuale e artigiana assorbe totalmente il tempo che uno scultore ha a disposizione.

G. B.:Lomazzo, sotto il profilo culturale è un’isola vergine che coincide con il niente.....

F. S.:Lomazzo, essendo niente,”il niente è anche il mondo”. Da qualche parte uno deve stare,se questo luogo ha una sua cultura che può coincidere con una città murata, si rischia di trovarsi prigioniero di un ambiente.A Lomazzo,non esistendo l’ambiente, i miei riferimenti sono quelle mostre che vado a vedere in Germania, negli Stati Uniti o in qualche altra parte del mondo.

G. B.: Io sono convinto che un grande artista come lei, che ha una visione personale del mondo e una creatività così forte, ha bisogno di. lavorare in modo intelligente, soprattutto in silenzio, in questa isola ch’è Lomazzo, non frastornato dalle ripetute “trovate”, a volte banali, della cultura ufficiale che continualmente ci prospetta “situazioni nuove”, che nuove non sono.




-L'INTERVISTA a un artista della Mail Art Ruggero Maggi: Un caotico casuale

Torinese di nascita, milanese di adozione, figlio del mondo,Ruggero Maggi vive intensamente il suo ruolo d‘artista e di uomo libero; un outsider non allineato,al punto che risulta difficile catalogarlo.Incomincia la sua attività di artista agli inizi degli anni 70 con lavori giovanili,caratterizzati da un certo surrealismo e con l’inserimento, sempre più insistente, di elementi di realtà che la visione, volutamente, non riesce ad assorbire.Con il passare degli anni,questa immissione di elementi “devianti” all’interno dell’opera diventa sempre più evidente,in un rapporto di intensa “osmosi”, con gli elementi del passato il legno,la pietra, il fossile), che convivono energeticamente con elementi tecnologici (tubi al neon, plexglass, laser),quasi una sorta di“sincronismo concettuale” ed emozionale.Il suo linguaggio“combina -dice Pierre Restany elementi di alta tecnologia con i materiali primari ed elementari,il primitivismo con la sofisticazione”.Scrittore, ricercatore poetico-visivo,animatore della Mail Art e teorico “dell’arte caotica”, Ruggero Maggi vanta opere esposte in permanenza al Museo di Storia Cinese di Pechino, al Museo d’Arte Moderna di Città del Messico e al Museo dell’Olografia di Parigi.

L‘intervista si riferisce a un incontro tra Ruggero Maggi e Giovanni Bonanno, nello studio di Milano.
Giovanni Bonanno: In questi ultimi anni c’è un proliferare di artisti, di critici, di gallerie e soprattutto di artisti giovani che si “offrono” ai vari critici alla moda e accettano di essere sacrificati sull’altare dell’arte. Cosa ne pensi?

Ruggero Maggi: Conosco giovani che sono dei veri e propri arrampicatori sociali. D’altronde, giovani o vecchi, gli artisti che vogliono arrivare in fretta a certi traguardì,devono bruciare le tappe, così usano qualsiasi mezzo. Non è tanto un fatto di gioventù o di vecchiaia, ma di mentalità.

G. B.: Io sono convinto che se non si hanno dei riferimenti, che possano garantire degli stimoli; una presa di coscienza autentica, non si può lavorare seriamente. Barilli, con le sue ondate di caldo e di freddo, pensa che l’arte si rinnovi a scadenze periodiche, per cui a ogni decennio, c”e il tentativo di rivelarci dove va l’arte contemporanea, purtroppo sempre lontano dall’interno della “cosa”, cioè della creatività più infuocata.

R. M.: Barilli, pensa che ci sia in atto qualche cosa di nuovo (vedi la rassegna “AnniNovanta”, tenutasi recentemente a Bologna), in realtà le situazioni nuove sono ben poche e quelle poche non sono sempre inserite in un certo circuito ufficiale.

G. B.: E’ colpa dei critici “creativi”, se l’arte diventa sempre più ripetitiva e omologata?

R. M.: E’ colpa dei critici che non fanno il proprio mestiere. Il vero critico deve scrivere, criticare e non solo limitarsi a organizzare rassegne.

G. B.: Perchè il critico non ha più voglia di criticare?

R. M.: Perchè il critico non è più un poeta. Una volta, vedi P. Restany, erario dei poeti, degli artisti loro stessi, adesso è un personaggio impelagato nel sistema politico e istituzionale e quindi strumentalizzato.

G. B.: Nel panorama contemporaneo dell’arte esistono due tipi di artisti; quei pittori che collaborano con il sistema “mafioso” dell’arte, e poi “gli altri”, i franchi tiratori, come noi, liberi da obblighi e da vincoli.

R.M.: L’artista, emarginato volutamente o comunque costretto a farlo, ha una visione più lucida rispetto ad un artista inserito in un certo mondo ufficiale. Per forza di cose egli viene “assorbito” dal mercato, con una produzione, a livello poetico, quanto meno ripetitiva e involutiva.

G. B.: Sicuramente,Barìlli e A. Bonito Oliva, sono stati i grandi artefici che hanno “condizionato”,un pò troppo, il sistema dell’arte in Italia, con il relativo appiattimento di idee e di contenuti.

R. M.: Molti artisti sono diventati pigri, non vogliono sacrificarsi molto vogliono arrivare in fretta, comodamente. L’artista non deve diventare un “bancario”,un manager di se stesso. Trovando sulla propria strada tutti questi critici che “inventano” continuamente ipotesi tipo trans, post, neo, alcuni artisti accolgono tali proposte e partecipano a tali “comodi movimenti”.Secondo me, non sono assolutamente dei “veri movimenti”, sono delle copie, brutte copie di movimenti passati. Il vero artista è il ricercatore.

G. B.: Riguardo il sistema “ufficiale” dell’arte, il tuo posizionamento è autonomo, rispetto a mode e tendenze pre-confezionate. Una ricerca senza contenuti, senza ripensamenti o riflessioni, non ha senso. Iil silenzio serve a costruire un lavoro nuovo. Diceva Marcel Duchamp : Il grande artista deve andare nella clandestinità e nell’anonimato. Sicuramente, con la Mail Art, la dichiarazione di Duchamp diventa un lucido programma, dal momento che non c’è nessun interesse commerciale e si presta a questa “nuova dimensione” per la sua intrinseca capacità di scavalcamento della critica, dei galleristi, del mercato, in un confronto “diretto”, tra un artista e l’altro e, soprattutto, in un attraversamento “libero” delle più diverse tendenze dell’arte di ricerca.

R. M.: Ognuno di noi, Mail Artisti, contribuisce alla Mail Art, apportando qualcosa di nuovo, con la propria mentalità, esperienza, fantasia. La Mail Art, per me, ha un’importanza prevalente; realizzo operazioni di Mai Art dal 1975, e, al tempo stesso, ho sempre operato anche a livello professionale anche se mi reputo molto poco ufficiale perchè non seguo le mode.

G. B.: In questi ultimi tempi, dopo che il linguaggio dell’arte risulta nettamente omologato a livello planetario, si parla, con insistenza, di marginalità, di periferia, mi chiedo: Più marginale dell’operazione Mail, come mai gli artisti postali, non vengono presi in considerazione?

R. M.: In verità, tra il mondo “ufficiale” dell’arte e quello della Mail Art non ci sono punti di contatto, per tanti fattori, anche se ultimamente, certi passi per avvicinare i due mondi sono stati fatti, vedi la Mostra di novembre dell’anno scorso, al Palazzo degli Uffizi a Firenze, dedicata, appunto, alla Mail Art, e tante altre cose che sono state realizzate in questi ultimi anni. Prima hai accennato all’aspetto “ludico” della Mail art; molti, purtroppo, pensano che la Mail Art sia soltanto giocare con le cartoline, i francobolli, i timbrini, ma non è così, io per esempio, ho organizzato più volte una manifestazione chiamata “Progetto Ombra”, dedicato. alla distruzione atomica di Hiroshima, argomento il quale non mi sembra che ci sia proprio da scherzare. Ci sono operatori, tipo Clemente Padin in Uruquay, che sono stati, addirittura messi in galera per le loro opinioni politiche, e dalle prigioni mandavano dei messaggi a tutto il mondo, sulla situazione politica e dittatoriale de loro paese.

G.B.: Sei un artista, un organizzatore”perfetto” di interessanti rassegne e, soprattutto, un uomo libero e autentico in questa giungla di cartapesta. Come hai iniziato la tua attività, come è sorto questo bisogno incontenibile di fare arte? Se non ricordo male, hai iniziato come gallerista, gestendo a Milano, in via Fatebenefratelli, il Milan Art Center R. M.: Nel 1973 avevo solo 22 anni, in quell’epoca l’artista era per me un personaggio talmente affascinante e importante, che non pensavo lontanamente di poter fare quel lavoro a livello professionale, perchè li vedevo come dei “mostri sacri”. Vivendo dentro al mondo dell’arte e conoscendo quindi gli artisti stessi un pò più da vicino, mi sono convinto che potevo fare benissimo un certo tipo di lavoro. Dal 1973 al 1979 ho continuato a gestire il Milan Art Center. Dopo il 1979 sono andato a vivere in Perù per diverso tempo. Ritornato a Milano, dopo aver preso la direzione,assieme a T. Montanari, del Centro Lavoro Arte riaprii il Milan Art Center, inteso come spazio multimediale, interessato ad un certo tipo di sperimentazione che certe gallerie ancora rifiutano perforrnances, installazioni, video arte, mail art etc).

G. B.: Vuoi dirci qualcosa del tuo metodo di lavoro, per realizzare l’opera parti da un progetto?

R. M.: No, generalmente parto da una visione particolarmente stimolante avuta in ....strada. Sono un “raccoglitore” dei più disparati oggetti, che trovo, appunto per la strada e che poi riutilizzo. Sono sempre stato attratto dalla luce,dai tubi al neon,d al laser;tutti elementi tecnologici,che associo ai materiali trovati, più primitivi, ( terra, legno , pietra, fossile)

G. B.:Quali progetti hai realizzato recentemente?

R. M.: Ho organizzato una rassegna d’arte contemporanea italiana, “Italian Report” nel prestigioso Museo Municipale di Tokyo, all’Art Space di Nishinomiya,vicino Osaka e al City Museum di Kyoto. Nel 1993, con P. Barrile, ho realizzato un omaggio a Piero Manzoni, alla sua linea infinita. Piero Manzoni è stato un grande ricercatore, spesso polemico, ma molto intelligente. Piero, poteva essere un grande Mail Artista, peccato che nel 1963, anno in cui è morto, non era ancora nata la Mail Art.

G. B.: Come artista, hai un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

R. M.: Di sogni ne ho tanti. Vorrei fare un’installazione al Castello di Barletta, un castello “bellissimo”, che ha dei sotterranei ancora più splendidi; sono dei luoghi fantastici, magici,dove mi piacerebbe collocare un enorme serpente di pietra e tubi al neon. Un altro sogno è quello di realizzare “il libro d’artista più grande del mondo”, in una cava semi-abbandonata vicino a Prato. Su una parete nuda della collina sono visibili diverse stratificazioni geologiche che mi sembrano pagine di un libro. Su queste “stratificazioni”, con delle enormi lettere al neon,vorrei scrivere una lettera ideale di Darwin.





ARTE

CONSULTA L'INTERVISTA FATTA DI RECENTE A GIOVANNI BONANNO :
"LA FORTUNA DI VEDERE DI NOTTE"


Che cosa fai? Come ti definisci?
"Confesso, di essere un artista e anche un critico d'arte contemporanea di confine che si interessa di Mail Art e che vive, volutamente e intensamente, ai margini del villaggio globale e al di fuori dell'orticello che il padre eterno mi ha creato"


Qual è il tuo messaggio?
L'arte non è di nessun valore se vive nella penombra della stanza accanto
La tua biografia in quattro lineeGiovanni Bonanno, nasce nel 1954 a Menfi, nella valle dei templi tra Selinunte e Agrigento. Siciliano di nascita ma di formazione comasca, da sempre interessato al Naturalismo Integrale, l’artista ha operato insistentemente ai confini delle soglie disciplinari, in una sorta di fertile e felice contaminazione poetica incentrata sul dato progettuale e utopistico avviato precedentemente a Como da artisti di grande interesse come Antonio Sant’Elia, Francesco Somaini, e Ico Parisi.
Vive e lavora da alcuni anni a Salerno. Nel 1989 ha creato a Mozzate, in provincia di Como, L’Archivio Ophen Documentazione d’arte Contemporanea e di Mail Art. Ha coordinato dal 1996 l'attività espositiva dello Spazio Media Immagine di Turate (CO), con esposizioni personali e collettive di artisti contemporanei e anche con diversi progetti internazionali di Mail Art.
Per l’Editrice “DIALOGO” di Olgiate Comasco ha scritto saggi critici su: Kengiro Azuma, Francis Bacon, Paolo Barrile, Carlo Carrà, Marc Chagall, Jean Dubuffet, Franco Francese, Antonio Freiles, Max Huber, Gabriele Jardini, Osvaldo Licini, Ruggero Maggi , Kazimir Malevic, Mattia Moreni, Idetoshi Nagasawa, Emil Nolde, Mimmo Paladino, Pino Pascali, Mario Raciti, Roberto Sanesi, Francesco Somaini, Chaim Soutine, Graham Sutherland, Jorrit Tornquist, Willy Varlin, Wols, e interviste a Ruggero Maggi e Francesco Somaini.
Attualmente collabora con un blog di arte contemporanea con Exibart.com, la prima rivista di arte contemporanea in Italia. indirizzo del blog su EXIBART: http://www.archivioophen.blog.exibart.com/


Metti i tuoi quadri in rete? Dove possiamo vederli?
Sito Web: http://archivioophenvirtualart.blogspot.com/ http://archivioophen.exibart.com/


Come nasce un'idea? Che cos'è per te l'ispirazione?
Nasce in modo prioritario da una esigenza urgente e personale di ricerca, di capire ciò che ci sta attorno, di tentare di comprendere l'uomo e la società.


Che cos'è l'arte?
L'arte non è semplicemente rappresentazione "tout court", ma essenzialmente verifica "trascendentale", momento di recupero di una identità; svelamento e riappropriazione del reale, sintesi ed essenza della libertà. L'arte, condivide la circolarità elastica e nomade delle idee.


In che circostanze ti vengono le migliori idee?
quando pensi e rifletti, secondo me, quello è l'unico momento che veramente crei e inventi qualcosa di nuovo.


Quando e come hai iniziato a vederti come un'artista?
Non so, non mi ricordo, forse sono nato così!!!


Ti consideri postmoderno?
Mi considero un artista di confine che vive intensamente la mia contemporaneità.


Come si deve valutare un'opera artistica?
L'arte non è virtuosismo e sola tecnica, l'arte è emozione, nasce essenzialmente dal cuore e diventa nel nostro cervello lucido messaggio creativo.


L'artista deve reinventarsi ogni giorno?
L'artista, quello autentico, non deve arbitrariamente reinventarsi per essere attuale e moderno, i veri artisti sviluppano le proprie esigenze e problematiche di lavoro senza alcun condizionamento commerciale e senza seguire le mode imposte dai critici "a la page".


Che artisti ammiri e in che modo hanno influenzato le tue opere?
La vita è fatta di eventi e del tempo che scorre, in questo breve nostro percorso ho sempre creduto di avere un padre che ho repentinamente rinnegato, perchè ne trovavo subito un'altro ancora più importante. Oggi, solo alcuni di loro fanno parte veramente della mia vita.


Qual è la tua opinione sulle sovvenzioni pubbliche all'arte?
Che dire, proprio con le famose sovvenzioni pubbliche all'arte che tanti profittatori si sono mangiati questa povera e miserabile Italietta.


L'arte autentica è l'arte necessaria?
L'arte, quella con l' "A" maiuscola, qualunque sia, è necessaria per noi tutti, senza di essa saremmo dei poveri animali da cortile.


Si compra l'opera, o si compra piuttosto l'artista?
Si compra l'opera e contemporaneamente si compra il pensiero dell'artista. L'arte è fatta solo di pensieri che diventano cose.


Ti sembra giusto che gran parte delle opere che i musei d'arte contemporanea esibiscono sono d'artisti già morti?
La sorte di noi contemporanei è quella di aspettare e di trovare il nostro pubblico.
Un detto popolare dice: "il bue si ammazza quando è morto". Attentiamo il nostro momento di gloria.


Che ruolo hanno giocato nella tua traettoria le figure del marciante, rappresentante, gallerista, e intermediari in generale?
Di solito, non ho un buon rapporto con loro. Cammino seguendo le mie idee e non mi curo un gran che di quello che fanno e orchestrano a tavolino.


Qual è dei tuoi lavori quello che più ti piace?
Quello realizzato più di recente.


Collezioni qualche oggetto?
Collezione opere d'arte contemporanea, e soprattutto di Mail Art o Arte Postale VISITA LA MIA COLLEZIONE VIRTUALE DEI DESIDERI: http://www.artantide.com/utenti_WishlistPubblica?codiceWis


Che portali on-line d'arte frequenti?
http://www.undo.net/ http://www.exibart.com/ http://www.arte.go.it/ Consulto per esigenze di lavoro moltissimi altri portali e siti di arte e cultura in genere che trovo ormai indispensabili in questa ragnatela globale e virtuale di Internet.


Che consiglieresti a quelli che iniziano?
Di non illudersi, spesso, dopo un accenno di successo si viene periodicamente dimenticati e risucchiati nel nulla. Si tenta più volte disperatamente di partire dallo stesso punto è molto spesso si approda a identici risultati. Consiglio a un giovane di lavorare ma di guardarsi le spalle, perchè non sempre è la qualità che viene premiata in questa misera società ma la furbizia e le trovate stravaganti e commerciali di certi negrieri e affaristi di potere.




© Giovanni Bonanno: 'la fortuna di vedere di notte'
Indirizzo web di questa intervista: http://www.whohub.com/sandrobongiani

AFORISMI, DETTI E RILETTI

l'Arte Oggi - Storie di eventi all'agrodolce
(Quasi una rubrica privata dei detti e dei refusi)
di Giovanni Bonanno & Sandro Bongiani
Gli artisti le opere e i Movimenti







A
C. Accardi -segni e non sogni
-Come bello vivere a Roma sotto il segno di San filippo!!!

Vito Acconci -Conati di vomito
-l’arte è saper vomitare a bocca aperta e con stile dentro una galleria d’arte


Arte Moderna -non c'è Guido Ballo che tenga.

Abramovic –A Bologna: se mi tocchi non vale

J.Albers -Ovvero come fare quadrare la botte.
-Dentro il tunnel

Argan –Un Emblema ritrovato

Arman –Tentativo distruttivo-caro violino ti faccio a pezzi
-Raptus d’artista

G. Alviani -Un dubbio, e’ meglio fresare le latte o scrivere d’arte?

Arcimboldi - andare per frammenti ricomposti di natura



BArte Bizantina - arte dei fondi d'oro occulti

A. Boetti -il pittore dei numeri senza problemi
-Anagramma gentile
-Dal cruciverba al rebus

G. Balla -Balla? No Grazie.
-Ballo divisionista.
-opera: "dinamismo di un cane al serraglio" 1912

F. Boucher - l'arte come piacere

H. Belmer -un eretico erotico-il fascino indiscreto dei tacchi a spillo

André Breton - chiedo di essere portato al cimitero in un furgone da sgombero (Manifesto del Surrealismo),1924

Buren -dopo F. Marc la mucca è diventata pazza
-primi segnali di mucca pazza nell'arte

Burri -Rosso plastica affumicata
-Dal Burri al Burro, dai Sacchi al catrame
-la vita e la morte sta dentro un sacco di juta
-la materia che vive e che muore
-combustione d’artista-questo pezzo è un sacco bello
-fare un’opera un sacco bella

boheme -dalla fame alla fama.

Giannetto Bravi -Basta,vado dal barbiere
-Andare per mercati a cercare piccole foto di cattivo gusto.
-Andare per bancarelle in cerca di foto Kitsch.
-Un pittore al mercato delle pulci in cerca di piccole storie private.
-Il mercato dei ricordi

E.Baj -L'ultimo meccano
-Baj Baj, a presto

Mirella Bentivoglio -Le uova sono l'unico mio pensiero.

Umberto Boccioni -1916,tanti cari saluti e Boccioni da Verona.
-Dinamismo da cavallo
-opera:" sviluppo di una battaglia nello spazio" 1912

A. Bonanno - filosofo e acuto indagatore della verifica trascendentale
-la pittura non può essere semplice riporto del reale ma indagine visionaria trascendentale e verificale

Boccioni o Balla?-"Strano dinamismo di un cavallo al guinzaglio"

M. Botta- a Mendrisio l'architettura è risorta

Rosario Bruno -La cartapesta pop americana
-Dalle terre di Kokalos alle praterie del West di Sciacca.
- dalla carta/colla alla carta/canta

Botero -Il pittore dei ciccioni e delle ciccione.
-Tutta ciccia e brufoli
-La Pittura pappa e ciccia

A. Bueno -Tre pipe e due pennelli

R. Barilli -Il Marinetti del Nuovo Futurismo.

Braque: -collage e sabbia incollata su tela

Baschiat -dedicato ad un metrò
B. Bellotto -Il vedutismo si fa capriccio e poi rovina

F. Bacon -Carne alla Bacon.
-L'estasi della carne.
-Bacon e coppa affumicata.
-La bestia addosso.
-opera:"Studio del ritratto di papà Innocenzo X"

Sandro Botticelli a Leonardo: -Il mio di-vino e' sempre il più buono

Giovanni Bonanno –ormai sono solo un evaso.
-...Confesso: "sono un artista contemporaneo di confine che vive, volutamente, ai margini del villaggio globale".
-i selvaggi come me amano il silenzio e i giusti nel silenzio muoiono.



C
Citazionisti - artisti anacronistici e colti del nuovo "Manierismo Italiano"

Collezione -testuale: "Propietà privata"

Collezionista di poche pretese- chi si accontenda compra

Critici trash art -Giovani truppe d'assalto in cerca di notorietà e di potere a servizio del mercato omologato e globale dell'arte.

Carotenuto -la natura morta amalfitana
-Piatto con limoni su un tavolo a Raito
-Il folclore del limone salernitano

Chimera di Arezzo - testuale: Chimena ti Arresto, V-IV sec. - bronzo, Firenze, Museo Archeologico

Caravaggio - la verità del reale urlata a bocca aperta

G. Celi -la pittura si fa serigrafia
- dalla pittura al combine Mixed
- la traccia della pittura si fa ruggine
-la nuova pittura fatta di ricordi, frammenti e di nuovo senso del colore mixed Tecnology


Courbet -la fotografia utilizzata
-La fotografia ripresa e pitturata

M. Cascella -l’unico impressionista italiano a Portofino

C.Carrà -prova cubista di un futurista del Novecento
-Ultima lettera da Porto pino

I galleristi Cardazzo -dalla laguna veneta al naviglio milanese

A. Cavaliere -Alì’ papa’ detto il cavaliere

Canaletto -Pensiero fisso; dipingere il Canal grande.

E. Colla -Saldo ma non incollo
-Sono solo rottami di ferro

G. Collina -L'ultimo angelo ribelle di Como.

Capogrossi -una logica segnica per non farsi decifrare
-scrivere in modo impersonale per non farsi capire
-dubbio: Capogrossi o Capirossi

Correggio -Non sto' per niente bene.

Cezanne -C’e’ Zanne? no, allora vado via.

R. Crippa -I voli di sughero.
-Voli d’angelo
- L'unico artista che capisce tutto a volo.
- l'artista che prende sempre l'occasione a volo

S. Chia -l’unico pittore transavanguardista che entra ed esce dalla pittura
-Chi ha rubato l'arte moderna?
-Viaggiare dentro la storia dell’arte andando per frammenti

Christo -Cristo è tra noi.
-visioni incartate-in attesa di un trasloco
-una confezione a regola d’arte
-come fare un bel pacchetto regalo.-velature incartate
-pacco, paccotto e contropaccotto con relativa legatura di filo

L’arte Concettuale: Concettuale,Post.concettuale, Neo-concettuale,basta, ora che faccio?

Consagra -A Gibellina la città è frontale
-visioni frontali

I. Corsaro -l’ultimo corsaro straniato di Riviera Chiaia.

Corot - le ho "vedute" a Barbizon

Crosta - opera di superficie, tutta panza e presenza ma senza essenza

G. Ceruti - il pitocchetto lombardo

Marc Chagall -Il Pittore che vola
-Come camminare a testa in giù

M: Cattelan -Cavallo senza testa non porta pena

C. Cappello -Avere sempre in testa un volo per Cappello



D

Delusione di un critico non omologato
- piangere sull'arte versato

Donatello, Il banchetto ti rode 1423 - 1427 Siena, Battistero

N. D'Alessandro - segni come presenze

Daumier -la caricatura si fa pittura

S. Dalì - artista dell'ultima ora di un tempo ormai metafisico
-L’ultimo delirio ossessivo
-Incesti d’artista
-I cassetti sono aperti.
-opera del 1931: Persistenza della memoria o resistenza della Metafisica?

De Pisis -in cerca di un efebo biondo

Delvaux- Passeggi solitari al chiaro di luna
-passeggiare lentamente senza voltarsi

Dubbio su Depero: da Pero o da Recanati ?

Del Pezzo -Che pezzo!!
-quasi un rebus surrealista

Delacroix - opera:la pubertà guida il popolo, 1830
In cerca di odalische ad Algeri

La Morte di Marat di David -l'ultima supplica di Carlotta Cordey

De Maria -Dio ci aiuti

G. De Dominicis - opera: "dissoluzione d'immoralità"
-Faccia da gufo
-L’ultima soluzione d’immortalità,d'immoralità o d'immobilità.

M. Diotallevi - un aquilone, tre parole e poi via col vento.
-cielo!!! il vento trascina i miei pensieri e anche le mie parole


De Chirico a Gonzaga: perchè i tuoi cavalli corrono più veloci dei miei?
-il treno è passato ma non ho visto papà
-Che fatica prendere un treno a Volo.
-un tempo il treno passava vicino casa mia
-mistero e malinconia di un viaggiatore metafisico romano
-Passa il trenino di papà.
-un caso particolare tra straniamento, sospensione e allucinazione metà fisica e metà no.

Marcel Duchamp -Come bilanciare una ruota di bicicletta.
- oggi vi faccio una tonsura d'artista.

E. Degas -Lezione da sballo
-Degas? grazie non fumo.

Otto Dix -Scusi, Otto o Dieci?

E. Escher -apparizioni drogate
-Visioni ambigue

Max Ernest -Il frottage incantato.
-oggi ti faccio un frottage

Emblema -Arte astratta americana a Terzigno
-l’ultimo astratto di Terzigno



FJ. Fautrier –essere ostaggio di se stesso

Falso d'autore - opera dal tocco barocco ma di stampo decisamente tarocco

A. Fomez -Tutto Fomez e niente Arrojo ?
-Fomez? no gratis
-Andare per frammenti di fotomontaggio

Folon -Uno con la testa in aria

R. Fanti - visione del reale materiale ed emozionale vivi-sezionale

S. Fiume - testuale:"...artista siciliano, figurativo contemporaneo di Canzo che...."

J.H. Fussli - incubi da camera

Fontana -Dal taglio al buco, dal taglio al caglio.
-Fontana si fa il buco
-dai fori di A. Wildt ai buchi di Fontana
-le mie nature sono solo palle
-opera:"Concetto parziale",1961

T. Festa –Festa Pop

F. Francese - dubbio: franco francese, franco svizzero o neuro italiano



GErnesto Che Guevara (1928-1967) - la vera rivoluzione deve cominciare dentro di noi

V. Gemito - testuale: l'ultimo romantico Gemito di Vincenzo

F. Goya - opera:"i sogni della ragione degenerano in morti",1799

Van Gogh -vivere sul filo del rasoio
-La pittura a base di zabaglione.
-Prima di tagliarsi l'orecchio, Arles 1888,Van Gogh dice a P. Gauguin: "tengo il coltello dalla mia parte".

Gericault -cadere da cavallo e farsi male
-lettera a Boccioni:una banale caduta da cavallo ci ha disteso.
- megalomania da cavallo.
-"Zattera della Medusa"- dopo l'agonia finalmente il riposo

Gilbert e George -attenti a quei due.
-Premiata ditta-sconti, prendi due e paghi uno

Domenico Gnoli -Un ricciolo e via

Omar Galliani -Dal Parmigianino al Correggio

Guarienti -Un medico pittore

A. Giacometti -L’ultimo tocco di stecca
-Le forme macerate

Renato Guttuso -Una vita passata tra l'anguria e il martello
-Vivere tra la falce e il martello
-Da Bagheria a Velate passando per Marzabotto
-opera: "Crocifessione" del 1941

P. Gauguin -Tahiti, primo viaggio non organizzato di un artista francese
-Dubbio esistenziale: da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo e oggi che facciamo?
-opera: "come sei golosa di P. Gauguin, 1892"

Mimmo Germanà -il ribelle Chagall siciliano poco transavanguardista e molto espressionista

Giotto -Andare verso il realismo:mettere una mosca nel quadro.

Grafica d'autore - mettere in mostra i propri pensieri di carta
- soliti pensieri di carta

Giacometti -io non credea che tanta n’avesse disfatta-l’ultimo tocco di stecca prima di smettere


Piero Guccione -vivere nella terra dell'ombra-a Scicli la traccia dell'ombra si fa presenza.



H.Harloff -Oggi gli occhi mi guardano
-Non credo ai miei occhi
-Occhio! C’è Harloff

Francesco Hayez -opera: Bacio perugina all'Hayez ?

Damien Hirst - Artista contemporaneo molto "conservatore" che utilizza ormai freguentemente la tecnica della forma-lina o della sala-morta.
- Se p/esci non accendere il frullatore prima di chiudere la porta alla poesia
- L'opera contemporanea nata e partorita pre-matura-mente,collocata occasional-mente nella semplice formattazione della formalina.

I. Ingres che parla con la bagnante di Valpincon: perchè non ti fai un bagno turco?

Iperrealismo - copia di una copia foto-grafica

Emilio Isgro’ -Oggi vi faccio una fotocopia di un libro.
-Parole strozzate
-Parola mia-una volkswagen sospetta
-dichiaro di essere Emilio Isgrò



JG. Jardini –un ramo e due aghi nel pagliaio
-dal bosco di Gerenzano ai Jardini di Pianbosco
- hortus conclusus



Kkitsch -il riscatto della culattaI.

Kodra-Antibes,attrazione fatale: penso insistentemente a P. Picasso.

Klein –Che fatica dipingere il blu dipinto di blu

Klee -E’ il mio il primo acquerello distratto

Appel Karel -Personaggi incompresi

Kandinsky -l’unico artista ad aver “colto nel segno”
-opera: "acquerello distrutto",1910

Jeff Koons -Il Souvenir formato Cicciolina
-I souvenir sono la mia passione




LLeonardo Da Vinci- opera: "l'ultimo cena", 1495

Longo -il Cesetti di Salerno

Lista -Un transavanguardista non in lista

M. Lodola -il nuovo Nespolo al neon
-Intarsi neofuturisti e tecnologici
-Nespolo? non lo conoscoLeoncillo
- La materia e l’informe

H. T. Lautrec -vita da bordello
-Oggi la pittura si manifesta

R. Lichtenstein -Come fare parlare il fumetto
-l’immagine ritrovata
-Il fumetto rinato
Opera: "donna con cappello sfiorito" 1963

Osvaldo Licini -opera:L'Amalia e' assunta,1936

Ketty La Rocca -Dalla pittura alla scrittura.

A. Ligabue -L’arte naif è l’unico vero e grande amore

L.H.O.O.Q di M. Duchamp - cara Lisa, oggi ti faccio i baffi,domani anche la barba
Opera: L.H.O.O.Q di M. Duchamp-"elle a chaud au cul", ovvero, "Lisa, perchè ti concedi facilmente quasi a tutti tranne che a me?"




M
-G. Moreau: -"non credo nè a ciò che tocco nè a ciò che vedo, credo solo a ciò che non vedo e unicamente a ciò che sento".
-Se ci vedo non ci credo!!!

-la metafora è una cosa che occupa momentaneamente il posto di un'altra cosa e che si colloca volutamente meta-dentro e meta-fora, rispetto una probabile ri-organizzazione coerente del discorso.

-R. Musil - Non è vero che l’uomo insegue la verità: è la verità che insegue l’uomo

-Mercato dell'arte - il miracolo della spartizione dei pani e dei pesci
-portare l'arte dalla sua parte

F. Menna -la ricerca e la critica analitica

Morandi -Il paesaggio di Grizzana mi ha inciso
-Il rigattiere di cose vecchie di via Fondazza a Bologna

Alberto Martini -La scultura lingua corta

F. Melotti -una luna di gesso su un traliccio di ferro saldato

M. Marini -Il cavaliere a cavallo senza Pistoia

Mantegna -visioni molto scorciate di Mantova

Antonello da Messina -velature d’olio

M. Merz -il povero Fibonacci
- l'artista del neon che si esprime con parole povere.

H. Moore -ritratto di famiglia
-il sasso o l’osso ritrovato
- ridurre l'arte all'osso

P. Mondrian -Il pittore del più e del meno
-Il marchio Studio Loreal

G. Michelucci -Le Corbusier italiano di Firenze Nord

-Muybridge - cronofotografia di un cavallo in movimento bianco e nero

-R. Maggi -un poetico caotico
-Un caotico scientifico.
-Il neon si e' fatto caos

-H. Matisse -Dal collage al gulage.
-Lettera ad un pittore: caro Amatisse........

-Mattia Moreni -finalmente le angurie sono mature.
-Oggi sono trasgressivo e regressivoMasaccio
-sei proprio un bambino cattivo!

Emilio Morandi -Un’artista sonoro-visivo
-dubbio: Giorgio, Emilio o Gianni Morandi?

Munch -L'ultimo urlo e' sempre il più forte.
-la mia grande forza è quella di vedere di notte
- storia sentimentale e originale di un tracollo tutto personale

E. Manet -Manette a Robert

J. Miro' -Dal colore piatto all'asterisco.

Manzoni -barattoli d’autore
-La merda d’artista è più costosa
-il pane è stato ingessato
-il mercato dell’arte, che merda!!!
-Come commerciare cacca in scatola.
-La linea infinita porta a Soncino
-Che aria d'artista!
La "Merda d'artista" si fa arte

Morlotti -un dubbio: Morlotti o Borlotti?

C. M. Mariani -opera:"la mano ubbidisce all'interdetto" 1983

Mail Art -laboratorio planetario di idee senza fine di lucro.

W. Morris - decorazioni da camera "Arts and Crafts"

R. Magritte -L'ultimo sogno.
-volo di un personaggio anonimo

M. Merisi -Caravaggio ridotto a scarafaggio
-Oggi vi dipingo le Colonne d’Ercole
-Un lungo viaggio e poi finalmente il riposo

-Monumento Romantico -dubbio, monumento ai caduti, ai decaduti o ai deceduti?

-F. Messina -la scultura è Linguaglossa
-(RAI)/tormento e agonia di un cavallo estracomunitario messicano ormai naturalizzato italiano.

-U. Mastroianni -Dubbio: l'artista futurista o Neorealista della dolcevita romana di Cinecittà?

-F. Marc -il cavallo è azzurro-esclamazione: non è più tempo di vacche grasse



N
Neoclassicismo -colonne, capitelli e bianco di spagna.

Neorealismo - la vera storia della dolce Vita a Roma

G. de Nittis - Il primo impressinista napoletano

H. Nitsch -non c’è più trippa per gatti
-Dal Nitsch degli anni 70 al kitsch di oggi
-lavoro a tutto sangue
-il tuo corpo è la mia croce
-per quest'opera sto buttando il sangue
-senza più sangue nelle vene
-per fare l'ultima opera, quasi quasi ti taglio le vene
-il teatro degli eventi in diretta
-l'arte? roba da svenimento

P.L. Nervi -l'architettura a fior di pelleNarrative Art
-il testo scritto mi piaceNew Dada
-unico modo di resettare il pensiero di M. Duchamp e rimettersi ancora in mostra.

Nucci -A Sciacca le palme sono sempre verdi

Nespolo -tarsie d’autore

Nunzio -La pittura si e' fatta nera



O
A. B. Oliva: -la critica creativa
-Iniziali, A.B.O. o B.O.A.?

Claes Oldenburg -cibo precotto al caolino
-ago!, primo o dopo con un filo ti infilo
-opera: "Hamburger con olio su gesso" 1963

Ousler -Zia Teresa si e' rifatta la plastica.

Luigi Ontani -San Sebastiano e' risolto.
-Il passato rivisitato.
-Avere la testa tra l’oriente e l’occidente.

Yoko Ono - il vecchio Fluxus si fa video

Cesare Peverelli - alzarsi all'alba con la luna storta
P. Picasso - come fare uno scimpanzè fregando la macchinina di latta di Paulo
-Insoddisfazione : oggi ti scasso
-toro,dammi un manubrio e un sellino di bicicletta e ti faccio un ritratto.
-Come frantumare la prospettiva
- Artista spagnolo che ha avuto purtroppo un periodo rosa e uno blu.
- carissime demoiselles D'Avignon, ci vediamo più tardi in periferia solo a quattrocchi

Paladino–vivere a Benevento per frammenti della Valle Caudina
-Ecce homo Ara Facis
-visioni ibride di personaggi trans senza tempo tra astrazione e figurazione

Paolini -A Torino i neon sono concettuali
-pensieri fissi Neoclassici-Versus Canova
- La citazione in Paolini è sempre testuale e contestuale

A. Perilli –chi di pensiero ferilli di colore perilli

A. Pomodoro -l’orificeria si fa scenografia

M. Pistoletto -Specchio pistoletto da camera con veduta su Torino
-Si credeva Michelangelo ma era solo un povero Pistoletto

Paradiso -oggi mi sento un toro da monta

T. Pericoli -La caricatura è il mio pericolo.
-I Pericoli della pittura sono il mio mestiere.
-Da Pirella a Pericoli, dall’acquerello all’acquaragia
.-Senza Pericoli non c’è pittura.
-Ascoli Piceno, bollettino del tempo: anche se non ci sono avvisi di pericolo in atto, localmente possono verificarsi eventi di una certa consistenza.
-A Ascoli Piceno la pittura di paesaggio del “sedendo, mirando e riminando, a volte, può creare solo fastidiosi Pericoli”

Ico Parisi -confesso: a Como l’utopia è praticabile

Prove d'artista -ricerche private in vista di un riconoscimento ufficiale, ancora non consolidato

-G. Pane -Le rasoiate in diretta

V. Pisani –Io e mia sorella

J. Pollock –Segni di nervosismo.

F. Picabia -Il pistone meccanico.
-Dal pistone alla puleggia

Pelizza Da Volpedo -Pelliccia da volpedo o Ravizza da Volpedo?
-Pelizza da Volpedo o pelizza da torpedo?
-Il Quarto stato, dubbio: la povertà guida il popolo o la povertà guida lo sciopero?

Antonio Petti - Storie di un pulcinella un pò Napoletano e un pò Salernitano
- a Salerno Pulcinella si fa grafica



RArte Romanica - ghigno beffardo a porta aperta

Mark Rothko -c'è più forza nel dire poco che nel dire tutto
- "il silenzio è talmente accurato che in qualche modo fa parte dell'opera stessa ”

-Rauschenberg -un gallo impagliato nel pollaio

-Rady Mady trovati per caso-un gallo sopra una cassa

Man Ray - Cadau,con dei chiodi t'inchiodo
-oggi, rimetto le chiavi musicali al violon d'Ingres

O. Redon -la realtà percepita a occhi chiusi

M. Rosso –Miracolo, la cera si è sciolta

M. Rotella -l’ultimo strappo di carta è sempre più nuovo
-10 strappi di manifesto a Cinecittà-Caro manifesto ti strappo.
-Dal collage al decollage dal tappo allo strappo?
-Dubbio: Mimmo Rotella, Mimmo Trottella o Mimmo Nutella?

M. Radice -Un’ artista da quattro palle
-4 Palle a Como per una fontana

Rembrandt -il bue e' stato macellato.

H. Rousseau -H. Rousseau detto il droghiere
-Da un dipinto: “Le scimmie mangiano arance”



SC. Strano- grande filosofo del "naturalismo integrale".

Strazza -oggi l’arte è carta strazza
-Il segno straziato

Schifano –una meteora pittorica neo-futurista Pop
-un'occhio all'arte e due alla vita

Sciltian -l’Utamaro della pittura realista italiana.

A.Savinio -sentirsi come un tacchino in gabbia

Staccioli -le punte acuminate di Volterra

F. Stella -Tiro a segno-Un tiro messo a segno

N. Salvatore –l’orca assassina è bianca
-pennello bianco per balena bianca per pittura bianca

M. Sironi -un artista di periferia

G. Sutherland -metamorfosi sommerse
-non c'è albero senza spine

Scanavino -L'euforia della Morte
-I segni sono “horror vacui”
-Dubbio; Scanalino o Scavafino
-Segno ti intreccio

Soto -Jesus percettivo

R. Smithson -oggi vi faccio vedere la mia spirale.

T. Stefanoni –l’artista di paesaggi spensierati della periferia lecchese

J.P.Satre –stare di fronte ad un muro

Soutine -chiuso, ma con la rabbia in corpo
- opera: "il bue scapestrato" 1925

F. Somaini -i sudari si fanno carne

G. Seurat -La tecnica dei puntini scientifici.
-Che strana domenica ho passato! per tutto il tempo immobile, all'isola della Grande Jatte.

Scipione -il F. Bacon di trastevere

Scarpitta -macchine d’autore italo-americane

A. Sassu - Dubbio: Aligi Sassu, Antonio Sassu o olio Sassu?



TTinchely -La biella si e’ rotta
-Che rottura queste macchine
-Creo macchine con manie di autodistruzione

C. Tromby -quattro segni neri e via
-Segni neri su tela bianca, chist'è!!!

Transavanguardia -Roba da Cucchi

E. Tadini -il nuovo Chagall cubista milanese
-L'ultimo cubista milanese

W. Turner - l'indeterminatezza è il mio pezzo forte

Tomea -la candela è finalmente accesa

Tatafiore -Un tipico balbettio pittorico Post-Futurista tutto  napoletano

Tancredi -i segni,che confusione.

Pittori Transavanguardisti - artisti senza fissa dimora.



UUncini: -idee da cemento armato
-Pensieri di cemento
-Capitan uncino di cemento
- Uncini Minimal di ferro con cemento amato
-Visioni di Uncini al cemento armato
-Cemento armato minimal con Uncini.

Utrillo -Oggi le triglie sono fresche.

Paolo Uccello -La prospettiva a volo d'uccello.



VC. Viel - mi gioco fino il fondo, ma il fondo non ha fine.

E. Vedova -un artista di protesta
-Plurimi di protesta d’artista
-oggi mi sento molto inquieto

A. Viani -Lo conosco bene ArpVasarely
-come si modificano le forme

Valentini –segni come tracce

V. Vago -oggi vedo tutto confuso

Tino Vaglieri -cinture e piatti rotti neofigurativi

L. Vanvitelli - La Reggia di Casetta



W
A. Wildt -La morte e’ la mia dannazione

Wal - Meglio tardi che WAL

F. L. Wright:La cascata formato famiglia

A. Warhol -Il Vesuvio di Warhol si fa folclore
-l’immagine ripresa e ricolorata
-l’ultimo sex appel
-Un tomato biondo.
-opera: "baratto di minestra Campbell" 1960



XW. Xerra –la pittura antica vive ancora

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giovedì 6 novembre 2008

LE OPERE DI GIOVANNI BONANNO


Nebulosa X, disegno a china e acquerello su carta
cm. 25 x 24,5 2009



ARCHIVIO OPHENDOCUMENTAZIONE D’ARTE CONTEMPORANEAE DI MAIL ART Via S. Calenda 105/D 84126 SALERNO (Italy).http://archivioophen.exibart.com/






CONSULTA L'INTERVISTA FATTA DI RECENTE :

© Giovanni Bonanno: 'la fortuna di vedere di notte'Indirizzo web di questa intervista: http://www.whohub.com/sandrobongiani



Giovanni Bonanno, nasce nel 1954 a Menfi, nella valle dei templi tra Selinunte e Agrigento. Siciliano di nascita ma di formazione comasca, da sempre interessato al Naturalismo Integrale, l’artista ha operato insistentemente ai confini delle soglie disciplinari, in una sorta di fertile e felice contaminazione poetica incentrata sul dato progettuale e utopistico avviato precedentemente a Como da artisti di grande interesse come Antonio Sant’Elia, Francesco Somaini, e Ico Parisi. Vive e lavora da alcuni anni a Salerno.






LE OPERE di Giovanni Bonanno






SUPERFICIE- metallo colorato nero opaco cm. 65x45x8, 1978








Che succede? -Environment Galleria La Colonna di Como, 1979











I Percorsi della Natura - Galleria P.ta Ticinese di Milano, 1980








PERCORSO-foto manipolata cm. 50x60, 1979 (opera unica)







PERCORSO-foto manipolata cm. 50x60, 1979 (opera unica)








PERCORSO-foto manipolata cm. 50x60, 1979 (opera unica)








PERCORSO-foto manipolata cm.50x60, 1979 (opera unica)








PERCORSO-foto manipolata cm. 50x60, 1979 (opera unica)









PERCORSO,-foto manipolata cm. 50x60, 1979 (opera unica)



PERCORSO- carboncino cm. 42x42, 1980











PERCORSO- carboncino cm. 42x42, 1980









PERCORSO- carboncino cm. 42x42, 1980







PERCORSO- carboncino cm. 42x42, 1980









ROTANTE- poliestere colorato nero cm. 40x40x25, 1980











TERRITOIRE/ 10247 - poliestere colorato cm. 60x80, 1981










TERRITOIRE/ 22548 - poliestere colorato cm. 60x80, 1981







TERRITOIRE/ una traccia lunga m. 3.420 - carboncino cm. 35x46, 1982






TERRITOIRE/ una traccia lunga m. 4.383 - carboncino cm. 35x46, 1982






TERRITOIRE/ una traccia lunga m. 4.348 - carboncino cm. 35x46, 1982









TERRITOIRE/ una traccia lunga m. 4.031 - carboncino cm. 35x46, 1982








COLLETTIVA ARTE FERA DI BOLOGNA, 1987






NATURE/ALTERATION - china e carboncino, cm. 70x100, 1985









NATURE/ALTERATION -pastello e carboncino cm. 70x100, 1987








EMERSO- NATURE/ALTERATION - pastello e carboncino cm. 70x100, 1987










NATURE/ALTERATION - pastello e carboncino cm. 70x100, 1987








LA VITA HA MOLTO PIU' SENSO - pastello e carboncino cm. 40x100, 1990







LA VITA HA MOLTO PIU' SENSO - pastello e carboncino cm. 40x100, 1996










DISSIPATIO H.G.- disegno e acquarello, cm. 19,5x24, 2003










OCCUPAZIONE- disegno acquerellato, cm. 16,3x24, 2005










OCCUPAZIONE- disegno acquerellato, cm. 16x24, 2005













OCCUPAZIONE- disegno acquerellato, vari pezzi, 2005









OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008







OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008








OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008







OCCUPATIO X - foto con intervento grafico a china, 2008







OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008







OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008








OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008










OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008









OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008








OCCUPATIO X - foto con intervento grafico a china, 2008








OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008









OCCUPATIO X - foto con intervento grafico a china, 2008









OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008









OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008







OCCUPATIO  X - foto con intervento grafico a china, 2008







OCCUPATIO   X - foto con intervento grafico a china, 2008