sabato 22 agosto 2009

ARTE CONTEMPORANEA/ Qual'è la differenza tra i mobiles di Calder e le macchine inutili di Munari?

CALDER AL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Via Nazionale, 194
RomaInfo: 06489411

















Vernissage: 23 ottobre.

La mostra prosegue fino al 14 febbraio 2010




La prima monografica a Roma sul più innovativo scultore del XX secolo. I suoi famosissimi mobile e stabile, le sue sculture realizzate con filo di ferro, i bronzi, le gouache, i disegni e i dipinti ad olio, saranno esposti in una rassegna che ricostruirà le tappe fondamentali del suo percorso artistico, curata da Alexander S.C. Rower, presidente della Fondazione Calder di New York.



Alexander Calder 1898-1976

Orario: domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30;lunedì chiusoBiglietti: intero € 12,50; ridotto € 10,00. Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni. Biglietto integrato Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale, valido per 3 giorni: intero € 18,00; ridotto € 15,00


Forme astratte in movimento
e in armonia nello spazio reale


Qual'è la differenza tra i mobiles di Calder e le macchine inutili di Munari?
Ho conosciuto Bruno Munari negli anni 80 a Milano. Mi ricordo un mattino di primavera nel suo studio, guardavamo assieme un minerale sopra il suo tavolo e mi diceva: guarda la natura come è perfetta. Credo che dalla natura si debba partire per capire tutta l’opera di questo grandissimo artista Italiano ancora non completamente compreso, perché risulta assai poliedrico, come del resto lo sono tutti i grandi che faticano per farsi capire; basta pensare al virtuoso e geniale Andrea De Chirico in arte Alberto Savinio e a suo fratello Giorgio De Chirico, quest'ultimo molto più apprezzato dalla critica perché risulta più visibile, non certo più profondo. Gli artisti geniali vivono d’incomprensione e faticano persino a trovare spazio per esporre le proprie opere. Questo è successo diverse volte anche a Bruno Munari. Di Alexander Calder parlare “di copie di opere del grande Munari” mi pare un po’ riduttivo. Sono, credo, due ricerche parallele che tentano di smantellare la bidimensionalità dell’opera pittorica e di liberarla nello spazio reale. Persino Bruno Munari sembra più comprensivo riguardo chi per primo ha creato le macchine inutili o i mobiles. Sono due visioni parallele e anche convergenti prodotte in un dato periodo storico. Munari parte dalla natura per creare geometria e armonia pura, mentre Calder dalla geometria ritorna alla natura. Proprio così, e questo non credo che sia roba da poco conto. Le “macchine inutili” hanno un’origine geometrica e sfruttano le variazioni cromatiche, mentre i “mobiles” di Calder hanno una natura vegetale; sembrano albero, rami, foglie. Il principio generatore delle due visioni è lo stesso; il movimento spontaneo. Sia Munari che Calder hanno annullato la frontalita’ e la bidimensionalità della pittura astratta immettendo le forme dinamiche in uno spazio reale in modo che possano vivere con noi, in un movimento sensibile all’atmosfera e ai cambiamenti dell’aria. Diceva Munari: “non so se Calder parte dallo stesso principio, fatto sta che ci troviamo assieme a comprendere un passaggio dall’arte figurativa da due, o tre dimensioni alla quarta dimensione: il tempo”. Giovanni Bonanno



Bruno Munari

In un minuscolo ma grande libro di Munari “Arte come mestiere del 1966 Editori Laterza, ormai introvabile, l’artista chiarisce l’annosa questione:


“prima di tutto sono diversi i materiali, ma sono diversi anche i metodi costruttivi. L'unica cosa in comune è che si tratta di oggetti appesi che girano. Ma di oggetti appesi ce ne sono molti e ce ne sono sempre stati, a parte il fatto che il mio amico Calder ha un precursore in Man Ray che nel 1920 costruì un oggetto con il medesimo principio, e poi, tutti gli elementi di una macchina inutile sono in rapporto armonico (matematico) tra loro, per misure, forme, pesi. Tutti gli elementi ruotano senza toccarsi, hanno una forma geometrica e sono dipinti con tinte piatte su entrambe le facce per consentire effetti di variazione cromatica. I mobiles di Calder invece sono di ispirazione vegetale, l'equilibrio non è progettato ma raggiunto per incremento di elementi successivi, come nel caso della crescita di una struttura arborea. Si potrebbe dire che Calder è il primo scultore degli alberi [...] scultori di alberi intesi nel senso vivo di cose che oscillano, di rami e foglie in misure progressive, non ce n'erano mai stati. Prendete un ramo con le foglie e osservate un mobile di Calder, hanno lo stesso principio”.


Visita:

ARTE CONTEMPORANEA: La Galleria dei Desideri dell'Archivio Ophen di Salerno


La Galleria dei Desideri
dell'Archivio Ophen
di Salerno
Con la Galleria dei Desideri nasce la collezione virtuale. Con il Mese di ottobre incomincia l'avventura e viene raccolta la prima serie di opere scelte dall'Archivio Ophen Virtual Art che proverà a proporre una collezione ideale dei desideri d'arte contemporanea . Verrà scelto periodicamente un dipinto, un disegno o un'opera digitale, e un'opera di Mail Art, cercando di presentare ogni mese le diverse acquisizioni della collezione. Le opere prescelte ogni mese saranno visibili nel sito personale dell'Archivio Ophen di Salerno, all'indirizzo:





UN ARTISTA AL MESE

Novembre 2009



Sala 1 -Collezione dei Desideri Artisti Contemporanei
RUGGERO MAGGI


L'arco della luna - 1975 - Diam. 60 cm. - Polimaterico

Chi è Ruggero Maggi?
Ruggero Maggi artista e poeta, vive e lavora a Milano; in questa città compie gli studi e si diploma in architettura di interni. Dagli anni settanta la sua ricerca artistica è all’insegna della sperimentazione, affiancando alle innovazioni tecnologiche quali laser, neon, l’olografia, materiali naturali come roccia sabbia canapa. Dal 1973 si occupa di poesia visiva e dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale. Trai suoi numerosi progetti si segnala la Mail Art: intrapresa già nel 1975, oggi, nell’era di internet, l’artista si pone come centro di una comunicazione capillare. Come egli stesso afferma “probabilmente il Network stesso della Mail Art è la più grande opera d’arte del mondo!”. Nella pluralità di esperienze che lo caratterizzano, possiamo individuare l’Uomo come comune denominatore: il suo agire, il suo destino, il suo ruolo e la sua funzione sulla Terra a testimonianza di una costante attenzione al sociale. Numerose sono le mostre alle quali partecipa dagli anni ’70 ad oggi: nel 1994, ad esempio, presenta l’installazione-neon Il peccatore casuale al Museo d’Arte contemporanea di San Paolo in Brasile. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 2001 nel progetto “Bunker poetico”. Fautore del contatto diretto tra gli operatori d’arte, a Milano ha costruito nel 1973 il Milan Art Center, una casa dell’arte crocevia di conoscenze e creatività. Nel 2007 ha curato per la Biennale di Venezia l’evento “Camera 312 – promemoria per Pierre”.
Collegamento :
http://www.ruggeromaggi.it/

http://www.camera312.it/ita/index.htm



Sala 2 -Collezione dei Desideri Grafica Contemporanea

CLAUDIO ROMEO



Oltre la nuda realtà 2005 -opera digitale

CHI E' CLAUDIO ROMEO?
Claudio Romeo: grafico nato a Monza nel 1962. Dal 2002 attivo nel network della Mail Art, anche se già da prima di tale data si interessava a questa forma artistica. Nell’arco di questi anni ha partecipato a numerosi progetti e in molti numeri di "Brain Cell" di Ryosuke Cohen e "Di segni di Sogni" di Claudio Jaccarino oltre che in Friour Magazine, Nada Zero e Pips 2004, BAU#2. Ha organizzato alcuni progetti di “Arte postale”: Sign, Dream, Picasso, T-Shirt e Opera & Artista (che vede abbinati i ritratti da lui elaborati e le opere di diversi artisti internazionali della Mail Art), Stamp and Envelope Exhibition. Ma meglio di ogni elenco di partecipazioni, parlano le immagini dei suoi lavori (in massima parte realizzati a computers con, a volte, interventi a collage), dove i riferimenti ai grandi movimenti artistici storici (futurismo, surrealismo, dada) s'inframmezzano citazioni Pop Art, sempre giocando sull'ironia e la fantasia.
Indirizzo postaleClaudio RomeoViale Kennedy 14420050 Villa Raverio (Mi)

e-mail : big_orko@yahoo.es mail@dododada.ning.com


link/http://www.guzzardi.it/arte/romeomuseo.html

http://www.hi5.com/friend/photos/displayUserAlbums.do?ownerId=15429...

http://album.foto.virgilio.it/my_name_is_not_picasso

Oltre_la_nuda_realta_LOW.pdf






Sala 3 -Collezione dei Desideri Mail Art Contemporary

PAUL KLEE
opera storica




P. Klee,

Cartolina indirizzata a Gabriele Munter nel 1913.


La cartolina, indirizzata da P. Klee a Gabriele Munter è di cm. 6,5x5,1. Si trova a Monaco alla Stadtische Galerie im Lenbachhaus, da Bayern è datata 1913, precisamente 28.6.13 (28 giugno 1913). L'opera, presenta un disegno a china in bianco e nero di un personaggio fantastico e onirico, già anticipatore e rivelatore del mondo visionario e personale dell'artista svizzero. L'eccezionale raccolta di Gabriele Munter donata, alla vigilia della sua morte alla Stadtische Galerie di Monaco,dove si trova la suddetta opera, esposta assieme a diversi quadri da lei creati ci permette di ritrovare le primissime anticipazioni di una forma di arte che verrà successivamente chiamata "Mail ART".


VISITA LA GALLERIA DEI DESIDERI dell'ARCHIVIO OPHEN DI SALERNO

ARTE CONTEMPORANEA: CAOS


StuckTempelherrenstraße 22, 10961
Berlin/Kreuzberg





CAOS
il Caos sempre e ovunque
8 ottobre 2009 – 27 gennaio 2010

G.A.S-station-TeamElisa Asenbaum & Thomas


CAOS

il Caos sempre e ovunque
mostra collettiva con più di 40 lavori tra scienza ed arte sul tema CAOS, ORDINE o CASO con una particolare attenzione alla visione tra il micro ed il macrocosmo.
8 ottobre 2009 – 27 gennaio 2010
vernissage : mercoledì 7 ottobre – ore 19.00
orari: lunedì/venerdì 14.00 -19.00 sabato 14.00 – 17.00
catalogo in galleria





Artisti:
Alpago Alpago (Literature), Elisa Asenbaum und Tomax (Video, Foto), Ruben Aubrecht (Foto), Franco Berardi (Science), Reinhold A. Bertlmann und Tanja Traxler (Science), Nina Dick (Lecture), Michael Edward Edgerton und Jan Heinke (Music, Performance, Lecture), Franz Embacher (Science), Clint Enns (Video), Dominic Gagnon (Video), Matthias Geitel (Fine Art), Hans-Jürgen Grimm (Fine Art), Florian Grond (Videoinstallation), Yikui (Coy) Gu (Fine Art), Stephanie Hanna (Fine Art), Harald Hofer (Science), Jochen Höller (Fine Art), Batya Horn, Christian Baier - Edition Splitter (Literature), Jang Young Jung (Video), Team K.U.SCH. (Renate Krätschmer, Jörg Schwarzenberger, Sito Schwarzenberger) (Installation), Karl W. Kratky (Science), Yvonne Lacet (Foto), Ruggero Maggi (Video), Martin Motycka (Fine Art), Chris Nau (Fine Art), Wolfgang Neipl (Video), Otto Neumaier (Science), Erin Newell (Fine Art), Herwig Peterlik (Science), Günter Puller (Video), Gernot Riether (Installation), Andrew Johann Salgado (Video), Nina Samuel (Lecture), Käthe Schönle (Fine Art), Vadim Schäffler und Sebastian Reuter (Video, Music), Klaus Taschler (Video, Installation), Ralf Tekaat (Installation), Mirko Tzotschew (Video), Barbara Ueber (Video, Performance), Frans van Lent (Video), Lorelinde LJM Verhees (Foto), Bernhard Weingartner und Stefan Rotter (Science).

G.A.S. – station è concepito come progetto di ricerca per lo sviluppo di visioni artistiche e scientifiche e si propone di valorizzare le reciproche contaminazioni attraverso contatti a tema specifico. Inoltre è una piattaforma per sviluppare ed esplorare nuove forme di presentazione e di esposizione artistica. Come criterio di selezione per il progetto Caos abbiamo concentrato il nostro interesse su lavori che mostrano strutture di organizzazione complessa percepibili e riconoscibili solo attraverso un’osservazione ed un approccio da lontano. Abbiamo mantenuto la stessa valutazione anche per le opere che presentano sistemi di ordine i cui aspetti caotici e le complesse caratteristiche non sono dapprima evidenti, ma risultano distinti dopo un più approfondito esame. Riteniamo inoltre sia molto interessante il fatto che “l’ordine quotidiano delle cose del nostro mondo di ogni giorno” possa essere percepito come caos, così come i complessi, imperscrutabili o casuali elementi delle nostre sensazioni.



Contatti:
G.A.S-station-TeamElisa Asenbaum & Thomas Stucktel: +49 30 221 609 312 cell. +49 (0)160 995 78 158http://www.2gas-station.net - info@2gas-station.net

ARTE/ COLLEZIONE ARTISTI CONTEMPORANEI - Sala 1/ Grandi Opere

La Galleria dei Desideri
dell'Archivio Ophen di Salerno
a cura
di
Giovanni Bonanno













SALA 1

RUGGERO MAGGI




L'arco della luna - 1975 - Diam. 60 cm. - Polimaterico


Chi è Ruggero Maggi?


Ruggero Maggi artista e poeta, vive e lavora a Milano; in questa città compie gli studi e si diploma in architettura di interni. Dagli anni settanta la sua ricerca artistica è all’insegna della sperimentazione, affiancando alle innovazioni tecnologiche quali laser, neon, l’olografia, materiali naturali come roccia sabbia canapa. Dal 1973 si occupa di poesia visiva e dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale. Trai suoi numerosi progetti si segnala la Mail Art: intrapresa già nel 1975, oggi, nell’era di internet, l’artista si pone come centro di una comunicazione capillare. Come egli stesso afferma “probabilmente il Network stesso della Mail Art è la più grande opera d’arte del mondo!”. Nella pluralità di esperienze che lo caratterizzano, possiamo individuare l’Uomo come comune denominatore: il suo agire, il suo destino, il suo ruolo e la sua funzione sulla Terra a testimonianza di una costante attenzione al sociale. Numerose sono le mostre alle quali partecipa dagli anni ’70 ad oggi: nel 1994, ad esempio, presenta l’installazione-neon Il peccatore casuale al Museo d’Arte contemporanea di San Paolo in Brasile. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 2001 nel progetto “Bunker poetico”. Fautore del contatto diretto tra gli operatori d’arte, a Milano ha costruito nel 1973 il Milan Art Center, una casa dell’arte crocevia di conoscenze e creatività. Nel 2007 ha curato per la Biennale di Venezia l’evento “Camera 312 – promemoria per Pierre”.

Collegamento :

http://www.ruggeromaggi.it/

http://www.camera312.it/ita/index.htm

venerdì 21 agosto 2009

ARTE/ COLLEZIONE ARTISTI CONTEMPORANEI - Sala 2/ La Grafica e l'Opera Digitale



La Galleria dei Desideri
dell'Archivio Ophen di Salerno









Sala 2
CLAUDIO ROMEO




Claudio Romeo, Oltre la nuda realtà 2005 -opera digitale




CHI E' CLAUDIO ROMEO?

Claudio Romeo: grafico nato a Monza nel 1962. Dal 2002 attivo nel network della Mail Art, anche se già da prima di tale data si interessava a questa forma artistica. Nell’arco di questi anni ha partecipato a numerosi progetti e in molti numeri di "Brain Cell" di Ryosuke Cohen e "Di segni di Sogni" di Claudio Jaccarino oltre che in Friour Magazine, Nada Zero e Pips 2004, BAU#2. Ha organizzato alcuni progetti di “Arte postale”: Sign, Dream, Picasso, T-Shirt e Opera & Artista (che vede abbinati i ritratti da lui elaborati e le opere di diversi artisti internazionali della Mail Art), Stamp and Envelope Exhibition. Ma meglio di ogni elenco di partecipazioni, parlano le immagini dei suoi lavori (in massima parte realizzati a computers con, a volte, interventi a collage), dove i riferimenti ai grandi movimenti artistici storici (futurismo, surrealismo, dada) s'inframmezzano citazioni Pop Art, sempre giocando sull'ironia e la fantasia.



Indirizzo postale
Claudio Romeo
Viale Kennedy 14420050 Villa Raverio (Mi)

e-mail :

big_orko@yahoo.es

mail@dododada.ning.com



Oltre_la_nuda_realta_LOW.pdf



ARTE/ COLLEZIONE ARTISTI CONTEMPORANEI - Sala 3/ La Mail Art

La Galleria dei Desideri
dell'Archivio Ophen di Salerno










SALA3

PAUL KLEE
1879 - 1940



P. Klee, Cartolina indirizzata a Gabriele Munter nel 1913.



La cartolina, indirizzata da P. Klee a Gabriele Munter è di cm. 6,5x5,1. Si trova a Monaco alla Stadtische Galerie im Lenbachhaus, da Bayern è datata 1913, precisamente 28.6.13 (28 giugno 1913). L'opera, presenta un disegno a china in bianco e nero di un personaggio fantastico e onirico, già anticipatore e rivelatore del mondo visionario e personale dell'artista svizzero. L'eccezionale raccolta di Gabriele Munter donata, alla vigilia della sua morte alla Stadtische Galerie di Monaco,dove si trova la suddetta opera, esposta assieme a diversi quadri da lei creati ci permette di ritrovare le primissime anticipazioni di una forma di arte che verrà successivamente chiamata "Mail ART".

MAIL GLOBAL LIQUID



Mail Art
Global Village Liquid

Dopo 20 anni dal crollo del muro di Berlino, le proteste studentesche del maggio 1989 di Tienanment a Pechino e il crollo delle Torri Gemelle dell' 11 settembre 2001, anche l'arte ha consolidato definitivamente la dimensione planetaria del villaggio globale, un nuovo modo di intendere la natura e le cose. Non un pensare in modo rigido e regionalistico, ma un nuovo modo di relazionarsi dentro il flusso caotico di uno spazio "liquido", dove la contaminazione, l'accumulo delle esperienze e il confronto tra gli artisti è essenziale e prioritario al fine di "sperimentare" e definire una nuova strategia, una prospettiva diversa per una possibile e adeguata percezione del mondo. La Mail Art, appunto, già da tempo sperimenta e suggella sul campo queste problematiche preferendo auto-emarginarsi per poter meglio condividere la trasversalità planetaria e la circolarità nomade ed elastica delle idee, piuttosto che la rigidità oscura e sclerotizzata della cosiddetta "arte colta" del sistema ufficiale dell'arte. Giovanni Bonanno



CAOS/VILLAGGIO GLOBALE

di

RUGGERO MAGGI









All'inizio degli anni '80 scrivevo "La mail art non è solo arte spedita per posta e neppure solo arte che si crea per mezzo del servizio postale…è molto di più - so bene che, ad un osservatore superficiale essa potrebbe apparire così, in fin dei conti, nella grande maggioranza dei casi, essa si manifesta sotto forma di cartoline, francobolli, buste, timbri, ecc…tutti elementi facilmente identificabili con una funzione postale specifica - ma non è così. Maturando all'interno del Network (perché oggi la mail art è diventata un vero e proprio network mondiale!) si può benissimo osservare come dalle prime esperienze di carattere prettamente "postale", attraverso i mezzi sopra descritti e persistenti successivamente, anche se con differenti motivazioni, si possa arrivare ad uno stadio particolare di fare, anzi "vivere" con/di/per l'Arte. In questo periodo in cui la comunicazione assume dimensioni planetarie ed in cui i Cyberpunk, i nuovi corsari dell'era telematica, saccheggiano le banche dati, l'artista si pone come centro ideale di tutto un circuito internazionale e multimediale di contatti (personali o meno) poetici. Il mezzo più frequente per ottenere questi rapporti capillari è costituito dall'arte postale che, come un tentacolare network, abbraccia non solo idealmente il mondo intero, traendo avidamente da questo ogni input di percezione artistica. Il networker è come la tessera di un formidabile mosaico, solo apparentemente peso in un universo sconfinato di energie poetiche. In realtà la sua funzione è unica, poiché unico è il suo collocamento all'interno del circuito stesso con le relative connessioni con gli operatori. Solo attraverso la visione totale degli sforzi di ogni networker vi può essere la percezione globale di questa gigantesca aggregazione artistica. Probabilmente il Networker stesso è la più grande opera d'arte del mondo! La cellula networker ricercherà poi i propri simili seguendo quasi una sorta di irresistibile forza di coesione. "Bene!…(riprendo ora il discorso dopo circa 17 anni!) Questa irresistibile forza di coesione che aggrega, unisce le varie tessere poetiche in un fantastico mosaico artistico altro non è che il…CAOS! Attraverso le forze che regolano la Natura e che, lentamente ma inesorabilmente, sono scoperte dalla teoria del Caos, la nostra percezione sta cambiando. I sistemi caotici hanno cominciato a svelarci segreti meravigliosi che ci apriranno strade fino a poco tempo fa inimmaginabili. La superficie globale del tessuto naturalistico, sociale, psicologico del mondo è messa in luce; la relativa complessità di ciò che circonda non ci spaventa più. Questo tessuto connettivo della Natura viene avvertito come una frammentazione su larga scala, su una scala che ingloba l'Universo. Da lontano ci giungeranno le pulsazioni apocalittiche delle stelle, i movimenti dei pianeti, il lento fluire delle correnti galattiche con le loro comete, i loro meteoriti… Ad un esame più approfondito si potranno osservare le "maree" di magma incandescente delle stelle che ne regolano l'inesorabile pulsare, l'atmosfera od il turbinio, l'ineluttabile stasi di alcuni pianeti, la cui costituzione fisica squisitamente frattale di tutti i corpuscoli celesti, …e così via scavando sempre più nel tessuto, nella materia, nella "carne" stessa dell'Universo per riscoprirsi, dopo il viaggio a ritroso, ad osservare nel Micro-cosmo un altro…Universo! A livello poetico tutto ciò è ben rappresentato dal mosaico mail artistico fatto di strettissime interconnessioni creative tra artisti di paesi diversi; il "villaggio globale" è facilmente decifrabile - a livello visivo - in un variopinto pannello costituito da astratti picchi e isole di colori, di tonalità e sfumature diverse che, ad un esame più approfondito, rivelano inaudite presenze poetiche! Le varie tessere del mosaico si ritrovano, le diverse esperienze si fondono in un tutto dove però l'unicità ed originalità di ognuno rimangono invariate. Ogni pezzo è insostituibile…come il poeta che ne è stato l'artefice! Ora i frattali invadono il campo, ogni elemento è al suo posto…il gioco può iniziare!

Ruggero Maggi










20 opere di Ruggero Maggi