mercoledì 21 maggio 2014

Mattonelle, Tibet e altre esistenze / Ruggero Maggi e Pino Secchi.



Ma t t o n e l l e d ’ a r t i s t a
Tibet ed altre esistenze
di Ruggero Maggi e Pino Secchi
a cura di Mario Quadraroli
 

Mercoledì 21 maggio 2014 ore 17,30
presso la sede della Fondazione Banca Popolare di Lodi
 Piazza della Vittoria, 39 - Lodi
dal 21 maggio al 31 luglio 2014
 
 
lunedì – venerdì 9,30 / 12,30 - 15,00 / 16,30
sabato, domenica e festivi chiuso;
ingresso libero

per informazioni tel. 0371 4407
 

 
Ruggero  Maggi, Padiglione Tibet, 50x50,  foto su  plexiglass
 
 
 
Ruggero Maggi
 
Ruggero  Maggi, Anguineus,50x50, materiali vari su  canapa e plexiglass
 
Artista multimediale e curatore. Dal 1973 si occupa di poesia visiva; dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale; dal 1976 di laser art, dal 1979 di olografia, dal 1985 di arte caotica. Ha partecipato alla 49° Biennale di Venezia, alla 16° Biennale d’arte contemporanea di San Paolo nel 1980. Nel 2006 realizza “Underwood” intervento site-specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nel 2007 presenta il progetto dedicato a Pierre Restany “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52° Biennale di Venezia; 2011/2013 presenta a Venezia Padiglione Tibet, progetto presentato successivamente alla Biennale di Venezia all’interno di Padiglione Italia (Palazzo delle Esposizioni Sala Nervi – Torino), al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR) e presso la Biblioteca Laudense di Lodi. Nel 2013 Padiglione Tibet (2° ed.) a Venezia.
 
 
Pino Secchi
 

Pino Secchi, Immagine di un’esistenza, 50x50, stampa ink jet
Nasce fotograficamente nel 1972 iscrivendosi al “Fotoclub Barbarossa” di Lodi dove rimane fino al 1980. Autodidatta in tutto dallo sviluppo del negativo sino alla stampa finale, partecipa a concorsi fotografici con ottimi risultati. Presente per diversi anni agli incontri internazionali di fotografia di Arles, in Francia, ne ricava contributi e stimoli di particolare interesse. Collabora, negli anni ‘80, con la Galleria d’Arte “Il Gelso” di Lodi, diretta da Giovanni Bellinzoni, organizzando mostre fotografiche in sinergia con la Galleria “Il Diaframma” di Lanfranco Colombo. Tra le mostre personali di recente realizzazione si segnalano: nel 2014 Casalpusterlengo “Utreya!!! - Immagini della Via Francigena”; nel 2013 Biennale d’arte di Venezia “Padiglione Tibet”; Costanza (Germania) “Omaggio a Pier Manca”; Torino “Libri d’artista”; nel 2012 Codogno “Artisti del territorio”.
 

 
 

martedì 20 maggio 2014

Personale di Ernesto Terlizzi a Roma

 

 
Ernesto  Terlizzi allo Studio S  Arte Contemporanea di Roma

L’artista salernitano espone assieme a  Lina  Passalacqua alla Mostra "Collage…Pittura". Inaugurazione martedì 20 maggio
 
 
Ernesto Terlizzi, La pietra nell'acqua, 2013
 
 
 
Inaugurate a Roma, negli spazi espositivi dello “Studio S – Arte Contemporanea” (Via della Penna 59), nell’ambito della rassegna “Collage … Pittura”, due mini personali di Lina Passalacqua e di Ernesto Terlizzi nelle quali protagonista è il collage, mezzo privilegiato di espressione anche se utilizzato in modo diverso. 
 
 
 
 

Una mostra sul collage che  per entrambi gli artisti risulta parte integrante del loro fare ma, che ciascuno interpreta con la propria autonomia. Per la Passalacqua in genere, resta un punto di partenza, un bozzetto guida, per la realizzazione dei suoi cicli pittorici, affrontati nel corso degli anni, per affinare sempre più un'espressione pittorica di grande finezza  e dinamismo.
 
 
Per il maestro salernitano, il collage non è punto di partenza ma rappresenta l’opera stessa nella sua compiutezza. Infatti, dipinge con le sole materie, assemblate in un assoluta assenza di colore,ravvivata da una particolare atmosfera di luci ed ombre.


 

La sua Sala in questa mostra romana attraverso 6 opere collages-assemblages, tra le quali un trittico di cm. 206 di base, offre un “paesaggio mentale” che non si affida all’impatto del colore  ma alla forza silenziosa dei grigi e degli ocra,  composti con mezzi eterogenei e naturali, cartoni, pietre, inchiostri, che quasi  sussurrando raccontano violenze e tragedie, calamità e sinistri e diventano contenitori di dolorosi contenuti e messaggi quali sussurrando violenze e tragedie, calamità e sinistri diventando  così contenitori di dolorosi  significati e messaggi sottolineati dalla contrastante eleganza formale che li racchiude.
 

 
 
 
Contemporaneamente a questa mostra a Roma  è doveroso segnalare un’altra  importante esposizione collettiva in corso “El Dia y la Noche”  all’Accademia Reale di Spagna a cura di  Arturo Escudero  Garcia e Viviana Vannucci con la presenza di  pittori e scultori spagnoli, argentini, brasiliani, venezuelani e colombiani. A rappresentare l’Italia,  sono  stati prescelti Ernesto Terlizzi e il   pittore Franco Marrocco.
 
 
Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno