Metamorfosi a piedi nudi
Poema visuale di
Giovanni Bonanno
dedicato a Jose' Molina.
Josè Molina, 2017
la madre morta, matita grassa su carta 59x50 cm
Solitario
ti vedo camminare in bilico su una fune tesa tra due alti
colli, come sempre bilanci il tuo corpo spingendoti con le
braccia aperte a destra e sinistra e intanto con un occhio guardi curioso
avanti e con la coda dell'altro ti volgi indietro a ricercare
memorie nascoste.
L'attesa e' il momento migliore, rimani assorto nel vuoto prima di decidere di spingerti a piedi nudi ancora più in là.
Un tuffo deciso ti permette di sprofondare nel nulla per poi, sorpreso riemergere rannicchiato a pelo d'acqua portandoti appresso lacerti di senso che emergono d'incanto leggeri e curiosi in superficie.
Sono solo nascoste apparizioni fugaci, presenze irrisolte che affiorano e si dissolvono in fretta dando qualche parvenza di senso compiuto.
La balena curiosa ora gira felice attorno ai piedi di tua madre e intanto tu avido ingoi morsi rubati di natura che poi distendi su fazzoletti di carta bianca appesi ad asciugare a Consiglio di Rumo.
Dissolvenze, metamorfosi, deformazioni dell'anima, irrigidimenti di zone ridotte in un’altra dimensione ancora più confacente.
Come un insolito equilibrista ti muovi nel vuoto incerto di un solo attimo a raccattare cenci di senso costretto di ciò che ormai siamo diventati.
© Giovanni Bonanno 15 maggio 2017
Josè Molina
Cenni biografici. Nato a Madrid nel 1965, José Molina
dall’età di undici anni frequenta diverse scuole d’arte e in seguito,
parallelamente agli studi presso l’Università delle Belle Arti di Madrid,
lavora nella pubblicità fino all’età di trentacinque anni, quando decide di
dedicarsi totalmente alla pittura. La prima mostra è nel 2004 presso la
Galleria Rubin di Milano; tra il 2005 e il 2010 tiene una personale al Museo
della Scienza e della Tecnologia e all’Acquario Civico di Milano a cura di
Vittorio Sgarbi e espone in altre sedi tra cui la Ca’ di Fra’, Mc2, Fondazione
Stelline e Fondazione Mudima. Il 2013 è per Molina un anno di grandi mostre
personali e collettive, le sue opere sono infatti esposte a Milano presso il
Museo Poldi Pezzoli, lo Spazio Oberdan e la Triennale. Nel 2014 a Roma alla
Real Academia de España ha luogo la sua prima antologica, nel 2015 presenta
“Humanitas” il volume che raccoglie la produzione dell’artista dal 2002 e nel
2016 espone con una personale presso il Museo del Mare di Genova e alla
Galleria Deodato Arte di Milano. Attualmente vive e lavora a Gravedona, sul
lago di Como.