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domenica 30 novembre 2008

OMAGGIO AL FUTURISMO: Le Carte e i Messaggi

IL MANIFESTO FUTURISTA
Filippo Tommaso Marinetti nel Manifesto che diede
origine al movimento, pubblicato a Parigi il 9 febbraio 1909.

Luigi Russolo, Carlo Carrà,Tomaso Marinetti, Umberto Boccioni
e Gino Severini: i principali esponenti del futurismo



RICERCA E STUDIO DELLE PRIME ESPERIENZE DI MAIL ART

P. Klee, Cartolina indirizzata a Gabriele Munter nel 1913.



La cartolina, indirizzata da P. Klee a Gabriele Munter è di cm. 6,5x5,1. Si trova a Monaco alla Stadtische Galerie im Lenbachhaus, da Bayern è datata 1913, precisamente 28.6.13 (28 giugno 1913). L'opera, presenta un disegno a china in bianco e nero di un personaggio fantastico e onirico, già anticipatore e rivelatore del mondo visionario e personale dell'artista svizzero.


L'eccezionale raccolta di Gabriele Munter donata, alla vigilia della sua morte alla Stadtische Galerie di Monaco,dove si trova la suddetta opera, esposta assieme a diversi quadri da lei creati ci permette di ritrovare le primissime anticipazioni di una forma di arte che verrà successivamente chiamata "Mail ART".





Giacomo Balla, Carta Postale del 18.XII.1925














Futurismi Postali

MAIL ART cenni storici

La MAIL ART o "arte postale" comprende tutte le esperienze di scambio e di comunicazione artistica, ludica e creativa articolate attraverso la rete postale, in maniera da scavalcare il sistema dell'arte propriamente detto, per dar luogo a uno scambio di forme espressive libere e spontanee, scevre da ogni tipo di condizionamento di mercato. Prime espressioni di mail art possono essere rintracciate in originali cartoline e giochi epistolari realizzate dai futuristi (in particolare Giacomo Balla, Francesco Cangiullo e Fortunato Depero), in ambito dada (si vedano le cartoline "corrette" di Max Ernst e George Grosz), in alcuni interventi di Marcel Duchamp e persino P. Klee che utilizzò il mezzo postale per le sue missive artistiche, vedi la cartolina postale indirizzata a Gabriel Munter, nel 1913.


La Cartolina Postale scelta: G. Balla, Carta postale del 18.XII.1925

"G.mo Sapori con rammarico non posso, intervenire alla sua importantissima conferenza la ringrazio del suo pensiero gradisca insieme alla sua signora artistici saluti". G, Balla


Dai primi momenti di guerra Balla usa la cartolina per aggiornare gli amici futuristi, bloccati dalle vicende belliche in varie città d’Italia, sull’evoluzione della sua ricerca artistica. Nasce quella che la storica dell’arte Elena Gigli definisce una vera e propria arte postale: su un verso un piccolo dipinto, a testimonianza delle idee che l’artista sta sviluppando in quel periodo, e sull’altro, con grafia e linguaggio futuristi, il messaggio che vuole comunicare. In questo delizioso esempio con timbro postale Roma Centro – 18.XII.925 è un Dinamismo Atmosferico caratterizzato dalla presenza di aggrottate nuvole su cielo azzurro l’immagine scelta da Balla per testimoniare un particolare stato d’animo: il rammarico di non poter essere presente alla conferenza del caro amico scrittore.


L'istituzionalizzazione della Mail art è da identificarsi con la fondazione da parte di Ray Johnson (Detroit 1927 - New York 1995) della New York Correspondence School of Art nel 1962. "Simpatizzante del gruppo Fluxus e autore di fantasiosi collages, Johnson vede nell'arte una forma di scambio aperto, libero dai condizionamenti commerciali; in base a questa convinzione imposta il proprio lavoro, la "scuola" niente affatto istituzionale e nemmeno in alcun modo didattica, ma prima manifestazione della "rete" (network) dei mail artisti." Dagli anni Sessanta in poi numerosi artisti (oggi: probabilmente il loro numero si aggira intorno ai centomila) utilizzano l'arte postale per promuovere la circolazione dei loro lavori, partecipare alla rete, contestare il mercato dell'arte o favorire gli scambi fra operatori. Estremamente varia la produzione dei mail artisti: da francobolli falsificati o variamente personalizzati ai timbri d'artista e agli adesivi, oltre che cartoline, buste, collages e persino oggetti vari di diversa forma, materiale e dimensione.


IL FUTURISMO NEL 2009


Se ne vedranno delle belle e di tutti i colori, c'è da scommetterci. Il centenario del Futurismo, che cade nel 2009, sarà la classica occasione per conoscere un pò meglio uno dei pochi movimenti artistici Italiani che si sono imposti nei primi anni del Novecento.

Elenco parziale di alcune Mostre che si avranno:
Si riscaldano già i motori perché i futuristi sono tornati alla grande con una serie infinita di mostre, convegni e dibattiti in Italia come in tutta Europa per festeggiare il centenario della nascita del movimento, datata al 20 febbraio del 1909, quando sulla prima pagina del Figaro apparve a firma di Marinetti il primo manifesto del Futurismo. I festeggiamenti sono iniziati già in Francia con Il Futurismo a Parigi- Un’Avanguardia esplosiva al Centre Pompidou, a cura di Ester Coen, promossa dall’Istituto di cultura italiana a Parigi. La mostra di Parigi passerà a Roma, alle Scuderie del Quirinale, a partire dal 20 febbraio 2009,con il titolo"Futurismo" , proprio nella data del centenario, e rimarrà aperta fino al 24 maggio per approdare alla Tate Gallery di Londra il 12 giugno riproposta con il titolo "Futurism" (fino al 13 settembre 2009). Alla Fondazione Stelline dal 12 febbraio al 7 giugno 2009 verrà organizzata la mostra "F.T. Marinetti fondatore del Futurismo", curata da Luigi Sansone, mentre allISISUP- Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo,nell'aprile 2009, sarà visibile "Futurdome-Un museo che si abita". Con il progetto "Futurismo 100",altre grandi mostre curate dalla stessa specialista del Futurismo Ester Coen si apriranno a gennaio 2009 al Mart di Rovereto una deliziosa anticipazione dedicata a Depero e nel mese di giugno a Palazzo Correr di Venezia, in contemporanea con la 53 a Biennale Internazionale d'Arte - Parallelismi espositivi ed estetiche astratte tra i maggiori protagonisti delle avanguardie storiche. Da segnalare,inoltre, la mostra con le opere della collezione Fedrizzi. In mostra fino a primo marzo 2009 piccoli capolavori dell’artista roveretano con alcune opere inedite che documentano una anticipatrice attitudine multimediale di Depero. Inoltre, "Futurismo e Modernità. Artisti e collezionisti in Lomellina" è la mostra aperta fino al 14 dicembre 2008 al Castello di Vigevano. A Milano la galleria Fonte d’Abisso, galleria storica che ha dedicato da sempre (da trent’anni aveva scelto di occuparsi di futurismo ) dedica l'attenzione ad un artista di grande interesse come Giacomo Balla, uno dei padri del Futurismo Italiano, dal titolo: "Balla pittura. Balla scultura", aperta fino al 24/01/2009. A Aosta una mostra che vuole indagare i Futurismi presso il Centro Saint Benin. La dicitura al plurale sta a dimostrare come il futurismo non sia stato solo Marinetti, Boccioni e Balla. Infine, a Roma si apre nei primi giorni di marzo la mostra "F uT.u.r.i.s.M.o 100 anni/100 manifesti" a cura di A. B. Oliva e D. Lombardi, e anche "pentagramma elettrico" proposta da Claudia Salaris.


LA MOSTRA FUTURISTA SCELTA:

''Futurismo 1909-2009. Velocità + Arte + Azione'', ...
Dal 6 febbraio al 7 giugno 2009,
il Palazzo Reale di Milano

Dal 6 febbraio al 7 giugno 2009, il Palazzo Reale di Milano ospita la mostra ''Futurismo 1909-2009. Velocità + Arte + Azione'', un importante evento promosso in occasione del Centenario di questa avanguardia rivoltosa e visionaria.


Curata da Giovanni Lista e Ada Masoero, ''Futurismo 1909-2009. Velocità + Arte + Azione'' occuperà l'intero piano terreno della Reggia milanese per un appuntamento che sarà centrale nel ricchissimo programma di iniziative promosso dal Comune di Milano, con manifestazioni di teatro, cinema, danza, moda, che faranno della città, per l'intero 2009, la capitale del Futurismo.Sono circa quattrocento le opere che compongono la mostra, oltre 240 dipinti, disegni, sculture, e le restanti che spaziano dal paroliberismo ai progetti e disegni d'architettura, alle scenografie e costumi teatrali, dalle fotografie ai libri-oggetto, fino agli oggetti dell'orizzonte quotidiano: arredi, oggetti di arte decorativa, pubblicità, moda, tutti segnati dall'impronta innovatrice del Futurismo. La mostra intende documentare l'intero, vastissimo campo d'azione del Futurismo, ponendo l'accento sulla sua generosa e per certi versi utopistica volontà di ridisegnare l'intero ambito dell'esperienza umana in una chiave inedita. Queste le sezioni della mostra: Prima del Futurismo: una ricca panoramica della cultura visiva lombarda di fine Ottocento; F.T. Marinetti: il demiurgo della nuova rivoluzione estetica; Gli anni Dieci e il Dinamismo plastico: il nuovo valore assoluto della modernità; Gli anni Venti e l'Arte meccanica: tra Metafisica e nuovo culto della macchina; Gli anni Trenta e l'Aeropittura: la nuova idea di prospettiva dell’uomo ''volante'' con visioni strapiombanti; Dopo il futurismo: l'eredità raccolta dalle nuove generazioni. Completano l'indagine sul Futurismo altre importanti sezioni dedicate all'esperienza dirompente del Paroliberismo; alle sperimentazioni nella fotografia e nel cinema; alle ricerche condotte nell'ambito della musica, della scena e del teatro con due straordinarie ricostruzioni di scenografie di Balla e Depero; alle futuribili novità nell'architettura come nelle arti decorative, nella pubblicità, nella moda; e una saletta cinema, con eccezionali spezzoni di film futuristi.

Ci saranno anche tavole parolibere, opere di arte postale, copertine di riviste e i cosiddetti “fiori futuristi”, in cui Balla ha lanciato l’idea di una natura interamente ricreata dall’uomo.

Chi è il curatore Giovanni Lista?
Giovanni Lista, nato il 13 febbraio 1943 a Castiglione del Lago (Perugia), Italia, fratello di Pietro Lista artista che vive a Salerno. Dottorato in francese umanistiche (Italia, 1970). Si è stabilito a Parigi dal 1970. Nazionalità italiana ma residente francese. Membro della Associazione Internazionale dei Critici d'arte (AICA) dal 1974. Dottorato in Arti e delle Lettere (Francia, 1985). Dal 1988, la gestione redattore del periodico d'arte Ligeia, i fascicoli sur l'art. "Prix Georges Jamati" per il miglior saggio sulle arti e le scienze sociali pubblicati in Francia (1989). Membro della Société des Gens de Lettres dal 1996. "Premio Filmcritica" per il miglior saggio sul cinema e la fotografia pubblicata in Italia (2002). "Premio Giubbe Rosse" per un saggio autobiografico (2003). Direttore di Ricerca presso il Centro National de la Recherche Scientifique (CNRS, Francia). Autore di una serie di libri, articoli, cataloghi, e curatore di mostre riguardanti l'arte e la cultura del XX secolo avanguardie (futurismo, Cubo-futurismo, l'arte italiana, la fotografia, danza, teatro progettazione e la direzione).