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domenica 8 marzo 2020

A Noto gli artisti siciliani del Novecento da Fausto Pirandello a Piero Guccione.






Avviso del giorno 8 marzo a tutti i visitatori !!!
Per effetto del Dpcm, la mostra di Sicilia Musei “Novecento Artisti di Sicilia rimarrà  chiusa al pubblico da oggi a data da destinarsi in base all’ordinanza del governatore della regione Siciliana n’3dell’08-03-2020 e decreto del presidente del consiglio dei ministri dell’08-03-2020.






NOVECENTO
Da Pirandello a Guccione
ARTISTI DI SICILIA
a cura di Vittorio Sgarbi.
04 FEBBRAIO - 30 OTTOBRE 2020
CONVITTO DELLE ARTI NOTO MUSEUM - NOTO


La vucciria di Renato Guttuso

A Noto gli artisti siciliani del Novecento, da Pirandello a Guccione con  oltre 200 opere ed i capolavori del Novecento siciliano esposte al Convitto delle Arti Noto Museum, a Noto (SR) fino al 30 ottobre 2020 per raccontare l’importante ricerca artistica che ha influenzato la cultura del secolo scorso fino ai giorni nostri.
“Un secolo di arte siciliana,  e anche, un secolo di arte italiana. La Sicilia del Novecento , sia in letteratura sia nelle arti figurative, ha dato una quantità di artisti e scrittori che hanno contribuito in modo determinante a delineare l’identità prevalente della cultura italiana. Tante vite, tante esperienze al centro del mondo - come dice Vittorio Sgarbi -  “in una isola fuori dal mondo”. Una mostra realizzata con  il patrocinio del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Siciliana e del Comune di Noto la mostra è prodotta da Mediatica ed organizzata da Sicilia Musei ed è curata da Vittorio Sgarbi
L’arte italiana occupa le prestigiose sale del Convitto delle Arti di Noto seguendo il fil rouge particolare  di un doppio binario di ricerche che, tra realismo e figurazione hanno influenzato con la loro ricerca artistica la cultura del Novecento,  dalla Vucciria di Renato Guttuso a Fausto Pirandello, da Bruno Caruso a Piero Guccione, Francesco Messina, fino a Vincenzo Nucci, Ugo Attardi, Augusto Perez, Salvatore Fiume, Mimmo Germanà, Giuseppe Migneco, Franco Sarnari e Nicolò D’Alessandro.  E poi  la ricerca sperimentale a confronto con  le proposte dell’avanguardia internazionale fino ai giorni nostri con artisti come Pietro Consagra, Carla Accardi, Antonio Sanfilippo, Paolo Scirpa, Elio Marchegiani,  Antonio Freiles, Paolo Schiavocampo,  Giovanni Leto, Angelo Moncada, Pino Pinelli, tanto per fare alcuni nomi di prestigio. Le opere di questi importanti artisti ci parlano di una Sicilia fortemente ancorata nella tradizione con forti e seri  slanci di creatività  a contatto con le ricerche di avanguardia in atto. 

Da sottolineare, comunque, qualche assenza non giustificata come quella di Carmelo Cappello, Filippo Panseca e diversi altri artisti siciliani nati negli anni 50.  Sandro  Bongiani  


Le opere:
Opere di Paolo Scirpa presso convitto delle arti " museum di Noto" da Pirandello a Guccione" curatore Vittorio Sgarbi, tra i grandi artisti siciliani del novecento dal 3 febbraio al 30 ottobre 2020.




opera di Vincenzo Nucci " impressione di luce" 2008 olio su tela, presso convitto delle arti " museum di Noto" da Pirandello a Guccione" curatore Vittorio Sgarbi, tra i grandi artisti siciliani del novecento dal 3 febbraio al 30 ottobre 2020.



Opere di Pino Pinelli presso convitto delle arti " museum di Noto" da Pirandello a Guccione" curatore Vittorio Sgarbi, tra i grandi artisti siciliani del novecento dal 3 febbraio al 30 ottobre 2020.



 Opera di Giovanni Leto  presso il convitto delle arti " museum di Noto" da Pirandello a Guccione" curatore Vittorio Sgarbi, tra i grandi artisti siciliani del novecento dal 3 febbraio al 30 ottobre 2020.





Elenco degli artisti presenti.


martedì 16 marzo 2010

Le Mostre dedicate in Sicilia al grande Maestro Fausto Pirandello

Tra Salemi e Porto Empedocle...










La Mostra di Salemi



LA SICILIA di FAUSTO PIRANDELLO PARLA AGRIGENTINO

Grande impegno e lavoro in Sicilia a tentare di far conoscere al grande pubblico la figura interessante di un autentico artista di origine tutta siciliana che appartiene già alla storia dell’arte. Uno dei più grandi pittori siciliani, mi riferisco a Fausto Pirandello, terz’ultimo figlio del grande e noto scrittore e drammaturgo Luigi Pirandello. Fausto, lui non è una figura qualsiasi e minore rispetto alla dirompente personalità del padre, bensì un personaggio di grande qualità. In tutta la storia dell’arte, non è facile trovare figli di grandi artisti con una personalità di ugual valore; spesso vengono annientati dalla forte carica creativa del padre; vedi i casi di Paloma Picasso e di tanti altri. In questo periodo si stanno per concludersi in Sicilia due interessanti mostre dedicate a Pirandello, la prima, organizzata al Castello svevo normanno di Salemi (TP) dal titolo: Fausto Pirandello - Forma e materia. Dipinti e disegni 1921-1972 con 50 opere tra disegni e dipinti del celebre pittore agrigentino. Salemi si riconferma grande luogo di cultura. Dopo aver ospitato nei mesi scorsi le opere di Osvaldo Licini e Amedeo Modigliani, il comune espone fino al 19 marzo le opere di Fausto Pirandello. L'esposizione, curata da Vittorio Sgarbi mette in luce la produzione del maestro di Agrigento a partire da un percorso tematico che evidenzia anche il rapporto intercorso tra l'artista e il padre Luigi, celebre drammaturgo e Nobel per la letteratura. La mostra è divisa in cinque sezioni: Nascere carne, ossa e nervi. L'interpretazione del nudo in F. Pirandello; Figure femminili; Natura e oggetto; Ritratti di famiglia e autoritratti;Il tema della Crocifissione. Le opere in mostra evidenziano una visione ancorata ad una lettura della realtà, fortemente materica e di matrice anticlassica. I pochi soggetti ossessivamente ripetuti e ripresi durante tutta la sua carriera svelano la personalità complessa dell'artista che reinterpreta, all'interno delle sue opere, la luce accecante e il colore della Sicilia, e in particolar modo di Agrigento, paese d'origine della sua famiglia. In un continuo rimando alla pittura espressionista e cubista di Derain e Picasso appresa a Parigi alla fine degli anni Venti, Pirandello vi si confronta sempre in modo autonomo e personale, con il linguaggio astratto-concreto degli anni Cinquanta. A conferma della volontà di emersione del rapporto tra l'artista e il padre l'inaugurazione ha visto la lettura scenica del «Dialogo immaginario di Luigi Pirandello con il figlio Fausto» di Luciana Grifi, che attinge per le fonti agli originali scambi epistolari intercorsi tra i due protagonisti.



Il bagno di Fausto Pirandello, 1934 (opera storica)


L’altra mostra in corso è a Porto Empedocle con la personale “Fausto Pirandello, ritorno alla marina”, inaugurata nel gennaio scorso presso l'auditorium "San Gerlando" di piazza Chiesa vecchia a cura del Comune e della "Fondazione Andrea Camilleri" e visitabile fino al 6 di aprile presenta trentasei opere tra oli e disegni eseguiti dall’artista in oltre un trentennio. è fruibile, ogni pomeriggio dalle 16 alle 20 e nei giorni festivi anche dalle 9 alle 13. Il Catalogo della mostra è edito da Viviani e pubblicato a cura di Enel.



Nudo seduto 1951, olio su cartone

Infine, il 17 di marzo, si apre alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna (Gnam) di Roma la grande mostra su questo grande autentico artista siciliano che pochi conoscono. L'esposizione, curata dalla storica dell'arte e collezionista Claudia Gian Ferrari, presenterà le opere ideate dal pittore per le Quadriennali del 1935 e del 1939. La selezione comprende molti dei dipinti esposti da Pirandello in quelle due occasioni, uno dei quali, 'I ranocchi', mai più presentato al pubblico dopo la Quadriennale del 1939. Ad essi se ne aggiungono altri che appartengono agli stessi anni. Tra i dipinti anche l'unico ritratto del celebre padre, Luigi Pirandello, donato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna. l'esposizione, che si inaugurerà mercoledì, è stata l'ultima impresa di Claudia Gian Ferrari, che, pochi giorni prima della sua scomparsa, aveva così motivato la scelta di incentrare il percorso espositivo sulle due sale personali presentate dall'artista nella seconda e terza edizione della grande rassegna romana: 'Sempre più mi rendevo conto che quell'insieme costituiva il nodo centrale della sua pienezza creativa'.


Bagnanti, 1949, olio su cartone

Ci riserviamo di fare il punto su quest’ultima mostra di Roma dedicata a Pirandello in un prossimo articolo.




Chi è Fausto Pirandello?

(Roma, 1899-1975). Terzo figlio del noto scrittore Luigi, interrompe gli studi classici a cui il padre Luigi lo aveva indirizzato e si dedica dopo la guerra alla scultura e al disegno. Alla Scuola Libera del Nudo segue i corsi di Felice Carena. Negli anni '20 anni lavora a uno stile postimpressionista nutrito da Van Gogh, Cézanne, Gauguin e Kokoschka: gli scorci audaci delle sue composizioni uniscono la drammaticità dell'espressionismo tedesco e la compattezza compositiva di "Novecento". Inizia a esporre nel 1925 alla III Biennale di Roma, e nel 1926 alla Biennale di Venezia. Tra il 1927 e il 1930 vive a Parigi, dove entra in contatto con Severini, Tozzi, de Chirico, Magnelli, Paresce, Savinio, Campigli, de Pisis , e conosce Picasso, Braque e Soutine. Allestisce nel 1929 la prima personale alla Galerie Vildrac, e nel 1930 espone a Vienna. Nella sua pittura, la ricomposizione dell'oggetto - Nature morte, Bagnanti - diviene misura di un realismo che è anche indagine psicologica del soggetto, pur nella luce di una particolare metafisica. Nel 1931 si trasferisce a Roma. Dalla personale alla Galleria di Roma del 1931 in poi si moltiplicano mostre e premiazioni. Nel dopoguerra il pittore riesamina il Cubismo e, con gli scritti su "L'Italia Letteraria" tra il 1957 e il 1959, partecipa al dibattito sull'astrattismo dipingendo paesaggi e nature morte d’impronta tutta personale.     Giovanni Bonanno



Visita:

http://www.scuolaromana.it/repository/artisti/pirandel.htm



Scritto dall'Archivio Ophen Virtual Art di Salerno