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giovedì 7 marzo 2024

CARLO IACOMUCCI / Biennale D'Arte Contemporanea "Premio Marche" 2023

 

Materia verticale di Carlo Iacomucci

 

BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA “PREMIO MARCHE” 2023:

TRA GLI ARTISTI ANCHE IL MAESTRO CARLO IACOMUCCI   

 

L'artista Carlo Iacomucci

 

Da sempre legato alla città di Ancona, il Premio Marche 2023, in questa  speciale occasione, diventa itinerante, con una duplice cornice di spazi espositivi, perché dalla sede inaugurale di Urbino, aperta lo scorso 25 novembre presso la Galleria Civica d’Arte Albani, dal I° marzo si sposta nella prestigiosa sede del MARV - Museo d'arte Rubini Vesin di Gradara (PU), con una mostra monografica, dal titolo “Intorno allo stato dell’arte nelle Marche”, che sarà una rivisitazione degli artisti marchigiani presenti alla Biennale di Venezia del 150° dell’Unità d’Italia, secondo una scelta di artisti corrispondenti al taglio critico del Comitato Scientifico. La mostra affronterà due filoni analitici di opere sviluppate secondo il seguente schema individuato dai curatori: Culture, tradizione e linguaggi della contemporaneità (curata dal critico d’arte Andrea Carnevali) e Il senso degli artisti per la natura (curata dal critico e giornalista d’arte Cecilia Casadei).

Con questa edizione, il Premio Marche 2023, è tornato a essere la celebre Biennale d’Arte Contemporanea Nazionale, che, per l’occasione, rimarrà aperta fino al 9 giugno 2024. La finalità di questa rassegna è quella di valorizzare l'attività degli artisti delle Marche e di accrescere la sensibilità e le conoscenze dei marchigiani nei confronti delle arti figurative e visuali. Il suo scopo, altamente meritorio, è quello di promozione dell'arte contemporanea in Italia, al fine d'individuare artisti marchigiani operanti nella regione, siano essi già affermati oppure emergenti e giovani con spiccate qualità tecniche e poetiche, selezionati e, successivamente, invitati dal Comitato Scientifico.

La storica dell'arte Cecilia Casadei, ha scelto di invitare l'artista urbinate Carlo Iacomucci, in considerazione della sua attività di incisore e pittore. Per l’occasione, il Maestro partecipa con due sue opere, a  testimonianza diretta della fertile carriera di incisore e pittore. L’artista, amplifica lo stupore dello spettatore, lasciando segni, tracce e gocce in equilibrio sul bordo della scena rappresentata nei suoi dipinti, attraverso la creazione di composizioni oniriche in cui finzione e realtà si incontrano. Le sue composizioni pittoriche si concentrano sui temi concreti dell’ esistenza e della natura che lo circonda, coinvolgono lo spettatore sia sul piano sensoriale che emozionale, risultando toccanti, cromatiche e suggestive.

Nelle sue pitture scorgiamo fitti reticoli di linee, tracce, gocce, segni, aquiloni, personaggi, vortici ventosi, che si muovono sinuosi. Tutti questi elementi, arricchiti da colori brillanti, che comprendono tutte le sfumature dei toni freddi e caldi della tavola pittorica, sapientemente mescolati tra loro in una fantasiosa girandola di tinte vivaci, danno dinamismo ai suoi quadri e, allo stesso tempo, esprimono un significato simbolico, ma anche realistico della natura da difendere.

Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, vanta un ricco curriculum artistico: è uno degli otto “Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti nazionali e internazionali, fra i quali l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per motivi artistici e culturali. Tra le numerose e importanti mostre internazionali, ha partecipato alla 54^Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno, al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanità. Nel 2021, la sua mostra personale “Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione”, presso Sale Museali di Palazzo Bisaccioni, Jesi. Nel 2023 mostra personale “Il Segno Inciso di Carlo Iacomucci” a cura di Luca Pernici, con testi critici di Loretta Fabrizi, Giovanni Filosa e Patrizia Minnozzi, Spazio Monumentale di Santo Spirito, Cingoli. 

 


Poetica natura ventosa di Carlo Iacomucci



Maria Grazia Focanti, per l'occasione scrive: Iacomucci è un poeta-incisore che con la sua arte trasporta il visitatore in un ambiente onirico che cattura il mistero delle cose. Nel suo “paesaggio dell'anima” sono presenti l'araldica monumentale, ma anche simboli, legati al mondo rurale e  rinascimentale. L'albero della vita, gli aquiloni, il vento, i manichini e le sette gocce sono alcuni dei simboli con i quali Iacomucci riesce a creare un mondo altro. Ricco di suggestioni e di presenze evocate. La realtà visiva diventa pretesto per divagazioni metafisiche. Il tempo e la storia non hanno più valore. Il numero sette (le sue famose sette gocce) rimanda alla  completezza e alla  perfezione.  La mostra, curata da Luca Pernici . La personale  è stata promossa dal Comune di Cingoli, con il patrocinio della Regione Marche e della provincia di Macerata, con la collaborazione della locale Pro-Loco e del circolo filatelico numismatico Pio VIII. In mostra si possono ammirare sia opere a punta secca che acqueforti.  Nelle tecniche in cavo l'artista scava direttamente la matrice, tramite punte metalliche . Nelle acqueforti,  realizzate su lastra metallica,  il  disegno viene eseguito al rovescio, incidendo con una punta d'acciaio la lastra, ricoperta di un sottile strato di cera o vernice, poi la lastra è posta a bagno con un acido. La profondità dei segni è proporzionata dalla durata del bagno. L'incisione è quindi  una tecnica complessa , che richiede grande perizia e dedizione. Per  ottenere alcune delle opere poste in mostra sono stati necessari mesi di lavoro.

Iacomucci, che oggi vive a Monsano a due passi da Jesi, è urbinate di nascita e nella città ducale ha frequentato la prestigiosa Scuola del Libro. Il Maestro, già insegnante presso l’accademia di Lecce e successivamente presso il Liceo di Varese e di Macerata, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale: è  commendatore al merito della Repubblica Italiana, è stato nominato tra gli otto marchigiani dell'anno nel 2014, ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia per regioni, è stato invitato al Premio Marche nel 2018.

                  

 

Biografia di Carlo Iacomucci 



 

Carlo Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, è nato ad Urbino nel 1949, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro. Una Scuola di grande tradizione e prestigio, che porta avanti, in modo personalizzato, da tantissimi anni. Dagli anni ottanta e fino in tempi recenti (escluso periodo pandemia), per brevi periodi, si sposta all’estero; realizza disegni a china e acquerelli a Parigi, Praga, Strasburgo, Belgio, Olanda e, in particolar modo, a Londra, dove rimane affascinato dal quartiere “Portobello Road-Notting Hill”. Il maestro Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, è uno degli otto “Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto tantissimi riconoscimenti- nazionali, internazionali, tra i quali, nel 2021, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana con decreto del Presidente della Repubblica per motivi artistici e culturali.  Nel 1999 è uno dei fondatori della Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione “Il Pellicano” dei Trasanni di Urbino.   Professore di discipline pittoriche e di Educazione delle Arti Visive dal 1973 al 2008 all’Accademia di Belle Arti di Lecce poi al Liceo Artistico di Varese e di Macerata.   Ha partecipato a tante mostre importanti, da ricordare: la 54^Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e alla Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli Piceno. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanita.  2021 mostra personale “The Resilience Of Art - Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione” a cura di Gabriele Bevilacqua, coordinatore Enrico Carrescia con O.D.V., Sale Museali di Palazzo Bisaccioni , Jesi.   L’anno seguente, su invito del CE.S.MA. (Centro Studi Marche di Roma), il Maestro realizza un'opera multipla, in esemplari numerati e firmati, utilizzata come premio da consegnare ai nuovi Marchigiani dell'anno, presso la sala capitolare di Santa Maria sopra Minerva in Roma.  2023 mostra personale “Il Segno Inciso di Carlo Iacomucci” a cura di Luca Pernici, con testi critici di Loretta Fabrizi, Giovanni Filosa e Patrizia Minnozzi, Spazio Monumentale di Santo Spirito, Cingoli.                                             

 Opera a Monsano (AN) a due passi da Jesi.  carloiacomucci@libero.it - tel. 320.0361833.  www.carloiacomucci.it  

  

 

Speranza e vita di Carlo Iacomucci

 

La fiorita del rampicante di Carlo Iacomucci -2020 -35x25
 
 
 
 
 due pagine del divenire di Carlo Iacomucci
 
 
 
La mostra, rimarrà aperta fino al 9 giugno 2024, con i seguenti orari: da lunedi a domenica ore 10-13 e 14.30-17.30.
 
 

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno