BIENNALE D’ARTE CONTEMPORANEA “PREMIO MARCHE” 2023:
TRA GLI ARTISTI ANCHE IL MAESTRO CARLO IACOMUCCI
L'artista Carlo Iacomucci
Da sempre legato alla città di Ancona, il Premio
Marche 2023, in questa speciale occasione, diventa itinerante, con una
duplice cornice di spazi espositivi, perché dalla sede inaugurale di Urbino,
aperta lo scorso 25 novembre presso la Galleria Civica d’Arte Albani, dal I°
marzo si sposta nella prestigiosa sede del MARV - Museo d'arte Rubini Vesin di
Gradara (PU), con una mostra monografica, dal titolo “Intorno allo
stato dell’arte nelle Marche”, che sarà una rivisitazione degli artisti
marchigiani presenti alla Biennale di Venezia del 150° dell’Unità d’Italia,
secondo una scelta di artisti corrispondenti al taglio critico
del Comitato Scientifico. La mostra affronterà due filoni analitici
di opere sviluppate secondo il seguente schema individuato dai curatori:
Culture, tradizione e linguaggi della contemporaneità (curata dal critico
d’arte Andrea Carnevali) e Il senso degli artisti per la natura (curata dal
critico e giornalista d’arte Cecilia Casadei).
Con questa edizione, il Premio Marche 2023, è tornato
a essere la celebre Biennale d’Arte Contemporanea Nazionale, che, per
l’occasione, rimarrà aperta fino al 9 giugno 2024. La finalità di questa
rassegna è quella di valorizzare l'attività degli artisti delle Marche e di
accrescere la sensibilità e le conoscenze dei marchigiani nei confronti delle
arti figurative e visuali. Il suo scopo, altamente meritorio, è quello di
promozione dell'arte contemporanea in Italia, al fine d'individuare artisti
marchigiani operanti nella regione, siano essi già affermati oppure emergenti e
giovani con spiccate qualità tecniche e poetiche, selezionati e,
successivamente, invitati dal Comitato Scientifico.
La storica dell'arte Cecilia Casadei, ha scelto di
invitare l'artista urbinate Carlo Iacomucci, in considerazione della sua
attività di incisore e pittore. Per l’occasione, il Maestro partecipa con due
sue opere, a testimonianza diretta della fertile carriera di incisore e
pittore. L’artista, amplifica lo stupore dello spettatore, lasciando segni,
tracce e gocce in equilibrio sul bordo della scena rappresentata nei suoi
dipinti, attraverso la creazione di composizioni oniriche in cui finzione e
realtà si incontrano. Le sue composizioni pittoriche si concentrano sui temi
concreti dell’ esistenza e della natura che lo circonda, coinvolgono lo
spettatore sia sul piano sensoriale che emozionale, risultando toccanti,
cromatiche e suggestive.
Nelle sue pitture scorgiamo fitti reticoli di linee,
tracce, gocce, segni, aquiloni, personaggi, vortici ventosi, che si muovono
sinuosi. Tutti questi elementi, arricchiti da colori brillanti, che comprendono
tutte le sfumature dei toni freddi e caldi della tavola pittorica,
sapientemente mescolati tra loro in una fantasiosa girandola di tinte vivaci,
danno dinamismo ai suoi quadri e, allo stesso tempo, esprimono un significato
simbolico, ma anche realistico della natura da difendere.
Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle
Marche, vanta un ricco curriculum artistico: è uno degli otto “Marchigiani
dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera ha ottenuto
tantissimi riconoscimenti nazionali e internazionali, fra i quali
l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
per motivi artistici e culturali. Tra le numerose e importanti mostre
internazionali, ha partecipato alla 54^Esposizione Internazionale d'Arte della
Biennale di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi.
Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come miglior disegno, al concorso
Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della Sanità. Nel 2021, la sua mostra
personale “Il viaggio di Carlo Iacomucci fra pittura e incisione”, presso Sale
Museali di Palazzo Bisaccioni, Jesi. Nel 2023 mostra personale “Il Segno Inciso
di Carlo Iacomucci” a cura di Luca Pernici, con testi critici di Loretta Fabrizi,
Giovanni Filosa e Patrizia Minnozzi, Spazio Monumentale di Santo Spirito,
Cingoli.
Poetica natura ventosa di Carlo Iacomucci
Maria Grazia Focanti, per l'occasione scrive: Iacomucci è un
poeta-incisore che con la sua arte trasporta il visitatore in un ambiente
onirico che cattura il mistero delle cose. Nel suo “paesaggio dell'anima” sono
presenti l'araldica monumentale, ma anche simboli, legati al mondo rurale
e rinascimentale. L'albero della vita, gli
aquiloni, il vento, i manichini e le sette gocce sono alcuni dei simboli con i
quali Iacomucci riesce a creare un mondo altro. Ricco di suggestioni e di
presenze evocate. La realtà visiva diventa pretesto per divagazioni
metafisiche. Il tempo e la storia non hanno più valore. Il numero sette (le sue
famose sette gocce) rimanda alla completezza
e alla perfezione. La mostra, curata da Luca Pernici . La
personale è stata promossa dal Comune di
Cingoli, con il patrocinio della Regione Marche e della provincia di Macerata,
con la collaborazione della locale Pro-Loco e del circolo filatelico numismatico
Pio VIII. In mostra si possono
ammirare sia opere a punta secca che acqueforti. Nelle tecniche in cavo l'artista scava
direttamente la matrice, tramite punte metalliche . Nelle acqueforti, realizzate su lastra metallica, il
disegno viene eseguito al rovescio, incidendo con una punta d'acciaio la
lastra, ricoperta di un sottile strato di cera o vernice, poi la lastra è posta
a bagno con un acido. La profondità dei segni è proporzionata dalla durata del
bagno. L'incisione è quindi una tecnica complessa , che richiede grande
perizia e dedizione. Per ottenere alcune
delle opere poste in mostra sono stati necessari mesi di lavoro.
Iacomucci, che oggi vive
a Monsano a due passi da Jesi, è urbinate di nascita e nella città ducale ha
frequentato la prestigiosa Scuola del Libro. Il Maestro, già insegnante presso
l’accademia di Lecce e successivamente presso il Liceo di Varese e di Macerata,
ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed
internazionale: è commendatore al merito
della Repubblica Italiana, è stato nominato tra gli otto marchigiani dell'anno
nel 2014, ha partecipato alla 54^ Biennale di Venezia per regioni, è stato
invitato al Premio Marche nel 2018.
Biografia di Carlo Iacomucci
Carlo
Iacomucci, artista tra i più rappresentativi delle Marche, è nato ad Urbino nel
1949, dove ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola
del Libro. Una Scuola di grande tradizione e prestigio, che porta avanti, in
modo personalizzato, da tantissimi anni. Dagli anni ottanta e fino in tempi
recenti (escluso periodo pandemia), per
brevi periodi, si sposta all’estero; realizza disegni a china e acquerelli a
Parigi, Praga, Strasburgo, Belgio, Olanda e, in particolar modo, a Londra,
dove rimane affascinato dal quartiere “Portobello Road-Notting Hill”. Il
maestro Carlo Iacomucci, illustre incisore e pittore, è uno degli otto
“Marchigiani dell’anno” 2014 e nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera
ha ottenuto tantissimi riconoscimenti- nazionali, internazionali, tra i quali,
nel 2021, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica
Italiana con decreto del Presidente della Repubblica per motivi artistici e
culturali. Nel 1999 è uno dei fondatori
della Galleria d’Arte Contemporanea della Fondazione “Il Pellicano” dei
Trasanni di Urbino. Professore di
discipline pittoriche e di Educazione delle Arti Visive dal 1973 al 2008
all’Accademia di Belle Arti di Lecce poi al Liceo Artistico di Varese e di
Macerata. Ha partecipato a tante mostre
importanti, da ricordare: la 54^Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale
di Venezia- Padiglione Italia per Regioni, a cura di Vittorio Sgarbi e alla
Biennale Arte Contemporanea “Premio Marche 2018”, Forte Malatesta di Ascoli
Piceno. Nel febbraio 2020 riceve il Premio Pegaso come
miglior disegno al concorso Pegaso promosso dall’Istituto Superiore della
Sanita. 2021 mostra personale “The Resilience Of Art - Il viaggio di
Carlo Iacomucci fra pittura e incisione” a cura di Gabriele Bevilacqua,
coordinatore Enrico Carrescia con O.D.V., Sale Museali di Palazzo Bisaccioni ,
Jesi. L’anno seguente, su invito del CE.S.MA. (Centro
Studi Marche di Roma), il Maestro realizza un'opera multipla, in esemplari
numerati e firmati, utilizzata come premio da consegnare ai nuovi Marchigiani
dell'anno, presso la sala capitolare di Santa Maria sopra Minerva in Roma. 2023 mostra personale “Il Segno Inciso di
Carlo Iacomucci” a cura di Luca Pernici, con testi critici di Loretta Fabrizi,
Giovanni Filosa e Patrizia Minnozzi, Spazio Monumentale di Santo Spirito,
Cingoli.
Opera a Monsano (AN) a due passi da
Jesi. carloiacomucci@libero.it - tel. 320.0361833.
www.carloiacomucci.it
Speranza e vita di Carlo Iacomucci
La fiorita del rampicante di Carlo Iacomucci -2020 -35x25