Fake off. Le falsità pericolose
Editore: Avagliano
Anno
edizione: 2019
In
commercio dal: 26
settembre 2019
Pagine: 227 p., Brossura
euro 16,15
EAN: 9788883094040
Veronica Serafian,
statunitense di origini armene, vive gran parte dell'anno a Roma, dove presiede
e dirige un circolo culturale finanziato da un gruppo industriale-editoriale
nordamericano, sospettato, da alcuni-giornalisti della Capitale, di essere
vicino alla CIA, oltre che alle centrali finanziarie dell'Occidente. La mission
di Veronica, divenuta quella del Circolo, è la battaglia al fake che monta
nella società contemporanea. Con analisi, dibattiti e tavole rotonde la falsità
è denunciata in tutte le sue manifestazioni: fake news, fake art, fake truth,
fake charity.
Il romanzo di Luigi Mazzella è, in parte, un monologo interiore di Veronica che spiega la sua visione del mondo; in parte, un dialogo con Cristiana, l'amica del cuore della protagonista, intessuto di conversazioni su tutti gli aspetti sociali e politici più attuali; in parte una ricerca senza speranza di Jennifer, un'amica amata ma perduta. È anche il racconto del fake wedding di Lizbeth, la figlia di Veronica, nella stupenda cornice del Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano. Veronica esprime concetti che rappresentano un ritorno all'idea di matrimonio libero degli antichi romani. "È. (soprattutto), un fake che si deve ritenere in e non off come gli altri inganni cui ci sta abituando la nostra epoca".
Il romanzo di Luigi Mazzella è, in parte, un monologo interiore di Veronica che spiega la sua visione del mondo; in parte, un dialogo con Cristiana, l'amica del cuore della protagonista, intessuto di conversazioni su tutti gli aspetti sociali e politici più attuali; in parte una ricerca senza speranza di Jennifer, un'amica amata ma perduta. È anche il racconto del fake wedding di Lizbeth, la figlia di Veronica, nella stupenda cornice del Castello Orsini-Odescalchi di Bracciano. Veronica esprime concetti che rappresentano un ritorno all'idea di matrimonio libero degli antichi romani. "È. (soprattutto), un fake che si deve ritenere in e non off come gli altri inganni cui ci sta abituando la nostra epoca".
L'autore Luigi Mazzella presenta alla Feltrinelli di Caserta il suo nuovo saggio
dal titolo " ELOGIO DEL PENSIERO LIBERO" Avagliano Editore, con la presenza dello scrittore napoletano Nino D'Antonio.
Luigi
Mazzella, personaggio di grande cultura e scrittore geniale con un humus teorico capace
di spaziare con lo stesso impegno e qualità dal saggio politico e sociale al
romanzo e alla cinematografia. Questo
ultimo lavoro non è un semplice romanzo descrittivo ma qualcosa di più
complesso che fa affidamento anche alla riflessione spesso supportata da una
acuta analisi sociale. Lo testimonia
magnificamente una serie di opere scritte nel corso di diversi decenni da
questo importante autore italiano che spaziano nei vari campi d’indagine.
Quello che si evidenzia in questo ultimo romanzo è la trattazione critica del
diffuso uso della persuasione, l’utilizzo della falsità e dell’inganno orchestrato in tutte le sue
manifestazioni: fake news, fake art, fake truth e fake charity, che di fatto diventa tema centrale di questo
romanzo. La fake news è un fenomeno abbastanza
recente, tuttavia, sono da sempre
esistite le “bufale” orchestrate dall’uomo per alterare a proprio piacimento i
fatti concreti del reale. Nel
villaggio globale di oggi, ormai, tutto viene recepito in tempo reale, le
informazioni arrivano facilmente a
condizionare le coscienze senza avere più la capacità critica e il tempo
necessario di analizzarle. Un po’ è
colpa anche di una scuola sterile e monolitica ridotta ad un
meschino livellamento culturale gestito con intelligenza dalla politica al
fine di addomesticare l’individuo sociale ad un ruolo subalterno al potere. Quest'altro problema richiederebbe un approfondimento a parte, che tuttavia, Mazzella sta svolgendo in due altri nuovi saggi in preparazione, (“Tutti promossi a
fine-anno” e “L’albero dell’ignoranza”).
Di
fatto, facendo riferimento al problema
delle fake news, il confine tra vero e falso è divenuto sempre più labile e
possibile, tanto che ormai si utilizza il termine “post-verità”
(dall’inglese post-truth), a un modo di trattare l’informazione a
proprio piacimento al fine di plasmare e
manipolare l’opinione pubblica attraverso la paura e l’emozione
provvisoria delle persone. Di conseguenza,
con l’uso sconsiderato e onnivoro dei media, la televisione, internet e soprattutto i
social che condizionano la grande massa, la verità
viene sostituita di colpo da una “diversa verità dei fatti” che ha
finito per divenire sofisticata tecnica del convincimento e delle Pubbliche
Relazioni. Una “scienza della manipolazione” che riesce a influenzare con
facilità comportamenti e modi di essere, purtroppo, questo avviene ogni giorno
tra i diversi gruppi antagonisti del sociale e della politica per
controllare, indirizzare e manipolare l’opinione pubblica, per convogliare il
consenso, creare una minaccia ma anche semplicemente etichettare coloro che risultano
figure “alternative” e non in linea con le indicazioni imposte dal potere,
inventando apposite “fake news” che li possano screditare pubblicamente agli
occhi della collettività. In questo
travaglio confuso di socialità, di idee contraffatte e rottamate, la fabbrica organizzata delle
illusioni, delle menzogne e del “pensiero unico” orienta egoisticamente il gusto,
le scelte e la vita intera dei cittadini
uccidendo definitivamente la verità ormai costretta e ridotta a
simulacro e a semplice farsa del reale. Sandro Bongiani
Luigi Mazzella è autore anche di altri importanti volumi di saggistica contemporanea, come per esempio, il saggio socio-politico trattato nel volume “Il decennio nero degli Italiani”- Avagliano 2018, Europa crash” (Armando Curcio editore) ed “Europa mia” (Avagliano), fino a trattare il saggio cinematografico come nel “50 film da rivedere, per riflettere ancora” – Ist. Cult. Mezz. 2018”, oppure, “Federico Fellini, il visionario realista” – Ist. Cult. Mezz. 2018, fino a opere di raffinata narrativa come “La complicità del perdono” – Marsilio 2016 e “Vissi d’arte” – Avagliano – 2018, “Elogio del pensiero libero” (ed. Genesi editore).
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