CARLO RAMOUS
SHAPING THE
SPACE
Aeroporto di Milano Malpensa
fino al 30 giugno 2018
Milano 13 Marzo – La Porta di
Milano accoglie 6 grandi sculture, modelli in scala per interventi monumentali
destinati all’arredo urbano, e un bronzo storico, la Grande donna seduta, del
1955, di uno dei maggiori scultori italiani del Novecento.
SEA presenta a La Porta di
Milano all'aeroporto di Malpensa, fino al 30 giugno, Shaping
the space una mostra che celebra Carlo Ramous (Milano, 1926-2003), uno dei
maggiori scultori italiani del Novecento.
Con Carlo Ramous, scultore milanese che
a Milano ha lasciato importanti testimonianze, si sottolinea il legame
dell’aeroporto con la città e le sue atmosfere.
Opere monumentali di Carlo Ramous presenti a Milano
Dopo l’importante
retrospettiva allestita alla Triennale di Milano nell’estate 2017, Ramous torna
protagonista di una esposizione che raccoglie sei grandi sculture, modelli in
scala per interventi monumentali destinati all’arredo urbano, accanto a un
bronzo storico, la Grande
donna seduta, del 1955, testimonianza della sua iniziale ricerca figurativa. Carlo
Ramous, autore di opere entrate nell’immaginario collettivo per la loro
presenza nell’orizzonte della città, ha indagato per anni, nel corso della sua
produzione matura, i rapporti ideali fra la scultura e l’ambiente circostante.
Ha studiato forme aperte, in grado di assorbire i ritmi del vissuto
metropolitano. Ha disegnato linee dinamiche, giochi calcolati di vuoti e di
pieni, elementi metallici capaci di dialogare con l’architettura e con i luoghi
che li ospitavano.
Fra i suoi lavori più
conosciuti spiccano Gesto
per la libertà (1972) in piazza Conciliazione a Milano e Timpano(1972), collocata nel
parco della Triennale del capoluogo lombardo.
Altri progetti hanno
raggiunto spazi pubblici e musei di tutto il mondo. Da Roma a New York, da
Venezia a Chiba City in Giappone. Invitato alla Biennale di Venezia (1958, 1962
e 1972), nel 1974 ha allestito opere monumentali in Piazzetta Reale, accanto al
Duomo. Di alcune di queste la mostra presenta i bozzetti, come Frantumazione del 1979 o Lo Schermo distratto del 1981, oltre
alle fotografie d’epoca scattate alle sue opere da maestri dell’obiettivo come
Enrico Cattaneo nelle diverse occasioni istituzionali.
Nel corso della mostra sarà presentata
una mappa milanese con i luoghi che ospitano le sculture del maestro e,
successivamente, un catalogo Idesia editoria dedicato all’evento.
L’esposizione è parte del programma di Novecento Italiano, il palinsesto lungo un anno, promosso per raccontare, ricordare e riflettere sulla grande avventura culturale del secolo scorso.
Biografia:
Carlo Ramous nasce a Milano nel
1926; frequenta il Liceo Artistico presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna,
per continuare gli studi presso l’Accademia di Brera con Marino Marini e Giacomo
Manzù, dove espone per la prima volta un’opera nel 1946. La serie delle mostre
personali di rilievo comincia più tardi, con mostre importanti presso la
Galleria del Milione di Milano (1956), la Galleria del Cavallino di Venezia
(1962) la Galleira Jolas (1971). Risale al 1962 la sua prima partecipazione con
un gruppo di opere alla Biennale di Venezia, dove viene presentato da Gillo
Dorfles. Vi tornerà dieci anni più tardi (1972) con una sala all’interno della
rassegna Aspetti
della scultura contemporanea, con uno stile completamente mutato.
Mentre la critica più attenta, sia in Italia sia all’estero, scrive del suo
lavoro (Giuseppe Marchiori, Giovanni Carandente, Guido Ballo, Enrico Crispolti,
Herta Wescher, Marco Valsecchi), Ramous avvia una collaborazione con
l’architetto Mario Tedeschi, che porta alla realizzazione delle facciate a
rilievo per le chiese di Santa Marcellina a Milano e San Giovanni Bosco a
Baggio, inizio di una lunga collaborazione con architetti e progettisti ben
rappresentata dal monumentale intervento sullo stabilimento tipografico di Cino
Del Duca progettato da Tullio Patscheider a Blois. La sua scultura assume
presto una importante dimensione urbana, ben rappresentata dalle grandi mostre
di sculture all’aperto nel centro storico di Parma nel 1973 e in Piazzetta
Reale a Milano nel 1974. Una delle opere esposte allora, Gesto per la libertà, troverà collocazione
nel 1981 in piazza Conciliazione a Milano, prima di una serie di grandi
sculture collocate dall’artista in Italia e all’estero, fino alla realizzazione
di Ad
astra nel Chou Park a Chiba City, in Giappone (1992). Carlo Ramous muore a
Milano nel 2003. (Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno).
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