lunedì 4 agosto 2014

Mostra Collettiva Internazionale di Guglielmo Achille Cavellini a Salerno



Settantatré artisti rendono omaggio a Guglielmo Achille Cavellini nel centenario dalla nascita. L’iniziativa, virtuale, è firmata dalla Ophen Virtual Art Gallery di  Salerno.

Probabilmente, Guglielmo Achille Cavellini ne avrebbe gioito. Non tanto per l’enorme richiamo presente in piazza della Vittoria della sua Brescia, esplicito riferimento all’autostoricizzazione che ipotizzò, decenni fa, pensando al secolo dalla propria nascita. Ora che il centenario è giunto (per la precisione, scoccherà l’11 settembre), le iniziative per celebrarlo sono diverse. E fra queste spicca la “Virtual underground”, grazie alla salernitana Ophen virtual art gallery ed a Giovanni Bonanno. Si tratta di un allestimento web sempre raggiungibile (ma la medesima struttura ne sta preparando un secondo).

Propone -con il supporto dello stesso Archivio Cavellini, gestito dalla famiglia- settantatré opere di altrettanti autori internazionali che hanno voluto ricordare Gac, come si faceva chiamare, rielaborandone il lavoro. Ed occhieggiando, fra l’altro, alla filatelia ed al sistema postale, due elementi caratteristici del protagonista.

Protagonista che -spiegano gli organizzatori- “è stato osteggiato come «un ricco eccentrico in vena di esibizionismo», non compreso perché ritenuto soltanto un importante collezionista d’arte contemporanea e di conseguenza collocato dalla critica ufficiale nel completo isolamento”. A partire dal 1970, egli aveva tentato di scardinare il sistema e di far sentire la propria voce attuando appropriate “interferenze”, “proponendo la sua presenza come autentico momento creativo”. L’arte, in tal modo, “diveniva liberazione, apertura delle frontiere culturali”. Condividendo ed abbracciando più campi di ricerca trasversali ed alternativi alle proposte riconosciute, dalla pittura alla poesia visiva, dall’arte di comportamento alla body art, “si collocava autonomamente ai margini di un sistema, in una zona franca, in una periferia di confine praticabile, smantellando in un solo colpo una prassi tradizionale che preferiva la produzione ripetitiva dell’artista ben identificabile al completo servizio del mercato”. Oggi “appare un personaggio geniale e poliedrico”. Ha vissuto l’arte contemporanea dal secondo dopoguerra fino al 1990, quando morì, “come battitore libero”.
 

 

sabato 26 luglio 2014

Artisti di Sicilia da Pirandello a Iudice: Stabilimento Florio sull’isola di Favignana.


 
 
Da Fausto Pirandello a Renato Guttuso, da Carla Accardi a Emilio Isgrò, da Piero Guccione a Vincenzo Nucci, gli indiscussi maestri del ’900 siciliano sono al centro della grande mostra allestita fino al 12 ottobre negli spazi dell’Ex Stabilimento Florio (che oggi ospita il Museo della antica tonnara) sull’isola di Favignana.

La mostra, dal titolo «Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice», curata da Vittorio Sgarbi, ripercorre la più importante produzione artistica siciliana di pittori, scultori e  fotografi, a partire dagli anni ’30 e fino ad oggi, con opere straordinarie, molte delle quali provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. Esposte oltre 200 opere con l’intento di raccontare l’evoluzione di una ricerca artistica che ha attraversato e influenzato per un secolo intero (e fino a oggi) la cultura italiana.
 
“C’è un filo continuo di tensione creativa nella luce e nel mare, che corre dagli anni ’30 fino al nuovo millennio” dice il curatore Vittorio Sgarbi “è importante vedere questi artisti riuniti nello spazio meraviglioso della  Tonnara di Favignana”.
Il percorso si articola in quattro grandi spazi espositivi, dove, seguendo un ordine cronologico, si susseguono le opere dei maestri vissuti a cavallo tra XIX e XX secolo assieme ad altri artisti più giovani. Da questi si dipana quel filo continuo che attraversa il ’900 dagli anni ʻ30 fino al nuovo millennio e che al centro ha sempre la Sicilia, con il suo paesaggio, la luce mediterranea e la sua  straordinaria storia.
Sono presenti opere d’arte tra le più popolari e interessanti del panorama critico italiano, tra cui quelle del grandei Fausto Pirandello, “Le carni dei bagnanti e dei nudi femminili”, di  Renato Guttuso “La Vucciria”, capolavoro simbolo dell’arte siciliana nel mondo,  Piero Guccione è presente con  “Il mare e il cielo di Sicilia”, Bruno Caruso con  “La sua visione interiore” e  tra i tanti grandi nomi  è presente, anche,  il lavoro  " La palma e l'azzurro " dell’interessante artista saccense  Vincenzo Nucci. 
Certamente, una selezione significativa di opere di straordinari maestri che attraverso i singoli percorsi di ricerca espressiva esprimono una visione della loro terra quale luogo di meditazione e conflitto. Una mostra che presto potrà iniziare il suo viaggio in Italia, per arrivare a Milano, durante l’Expo Universale.

Catalogo Skira

 
 
 

Opera di  Vincenzo  Nucci, " La palma e l'azzurro " 2011. 
 Olio su tela cm 120xcm95

 
Sono presenti tra gli altri  importanti artisti siciliani come:
Carmelo Cappello, Carla Accardi, Emilio Greco, Fausto Pirandello, Gianbecchina, Giuseppe Mazzullo, Giuseppe Migneco, Ignazio Moncada, Mimmo Germanà, Nino Franchina, Pietro Consagra, Pippo Rizzo, Renato Guttuso, Salvatore Fiume, Ugo Attardi, Antonio Brancato, Antonio Freiles, Bruno Caruso, Dino Cunsolo, Emilio Isgrò , Ferdinando Scianna, Francesco Balsamo, Franco Battiato, Franco Sarnari, Gaetano Tranchino,  Giovanni Chiaramonte, Giovanni Iudice, Giuseppe Modica, Giuseppe Puglisi, Guido Baragli, Piero Guccione, Rosario Bruno, Sonia Alvarez, Concetto  Maugeri, Tano Brancato, Togo, Turi Simeti, Vincenzo Nucci.
 
Un piccolo inciso per Vittorio Sgarbi; si rileva l’assenza, purtroppo, di alcuni artisti  siciliani che riteniamo significativi nel panorama culturale della pittura siciliana come  per esempio, Antonio Sanfilippo, Paolo Scirpa, Nicolò D’Alessandro, Vincenzo Sciamè recentemente scomparso e  per certi versi anche  l’apporto  di Antonio Scordia, nato a Santa Fè  (Argentina) da genitori siciliani e stabilitosi all’età di 3 anni definitivamente a Roma. Dimenticanze che speriamo verranno colmate in una prossima  futura rassegna.

(Ad ottobre seguirà dell’Ex Stabilimento Florio di Favignana un’altra importante rassegna dal titolo:«Di là dal faro. Paesaggi e pittori siciliani dell’Ottocento»).