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sabato 22 novembre 2008

L'ARTISTA CONTEMPORANEO: ALIGHIERO BOETTI E L'ARTE POSTALE




“Mettere all'arte il Mondo 1993 1962”
di Alighiero & Boetti




La mostra presentata al Madre dal 1.02.09 / al 11.05.09) intende illustrare il metodo creativo di Alighiero Boetti, un artista "singolare" che nel tempo è riuscito a diventare "plurale". Ogni suo lavoro ha sempre al centro un concetto individuato prima singolarmente dall'artista e poi concretizzato e diffuso attraverso un'elaborazione a più mani nella quale gli esecutori non sono semplice manovalanza ma artefici. Boetti svolge un concetto di creatività diffusa nel quale dà dignità al momento esecutivo in cui l'opera si materializza: l'artista dà i suoi input concettuali al corpo sociale che raccogliendoli si fa artefice, confermando un rapporto di scambio e di complice dignità. Artista e artefice dunque fondano insieme un territorio fertile dell'immagine che nella propria apparizione diventa fonte di gioco mentale e conoscenza del mondo.


Alighiero Boetti
-Torino 1940 Roma 1994







[...] mi ritrovo a parlare sempre di questo concetto del doppio, che […] percorre tutto il mio lavoro. Il fatto è che ci troviamo di fronte a una realtà naturale: è incontrovertibile che una cellula si divida in due, poi in quattro e così via; che noi abbiamo due gambe, due braccia e due occhi e così via; che lo specchio raddoppi le immagini; che l’uomo abbia fondato tutta la sua esistenza su una serie di modelli binari, compresi i computer; che il linguaggio proceda per coppie di termini contrapposti […]. È evidente che questo concetto della coppia è uno degli elementi archetipi fondamentali della nostra cultura […]. (A. Boetti, 1988)



CHI E’ ALIGHIERO BOETTI?







I LAVORI DI ARTE POSTALE
Alighiero Boetti – “Oeuvre postale”


Codici segreti da decifrare e rebus da risolvere sono presenti sin dal Manifesto del 1967 - con simboli indecifrati vicino ai nomi di amici artisti - e sottendono tutta la produzione dei lavori postali. La scelta dei francobolli e la loro reciproca posizione sulle buste rispondono infatti a precisi criteri, che determinano la struttura dell'opera e ne detengono la chiave di lettura, come palesemente denuncia l'opera Codice: Eritrea Libera del 1975. Data una regola iniziale, lo svolgimento del lavoro viene da sé e l'intervento personale dell'artista diviene per così dire minimo, perchè è la regola a imporre delle scelte obbligate, da qui il titolo di Autodisporsi che compare nei lavori postali e nelle “opere matematiche”. Altro titolo ricorrente in opere in apparenza dalla semplicità spiazzante è Permutazione, a indicare tutte le combinazioni e i possibili accostamenti tra francobolli di colore e valore diversi. Un principio matematico-combinatorio si trasforma quindi in una sorta di danza, in cui il francobollo “mobile” salta da una posizione all'altra componendo una sorta di linguaggio morse. Questo procedimento è tanto più evidente in un'opera esaustiva come Oeuvre postale del 1993: un'opera imponente compiuta con la collaborazione del Museé de la Poste di Parigi e in previsione della personale al Museé d'Art Contemporain di Grenoble. Si articola in undici sezioni, ciascuna delle quali si compone di buste affrancate e lettere, e in cui progressivamente aumentano, insieme ai francobolli, il numero delle buste e dei relativi disegni ivi contenuti. Il risultato è un affresco rutilante di colori e di forme prodotto dal dispiegamento di un'unica, semplice, regola iniziale che tiene segreto il codice di un messaggio.




Vedi le opere:

-Alighiero Boetti / Codice: Eritrea libera 1975


-Alighiero Boetti / Permutazione e disegni (Lavoro postale) 1973




- Alighiero Boetti / Autodisporsi (Lavoro postale) 1972