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mercoledì 29 aprile 2009

SEGNALIBRI Ophen Art / Nicolò D'Alessandro

ARCHIVIO OPHEN ART


NICOLO' D'ALESSANDRO









[casa studio gianbecchina]
Sambuca Di Sicilia (AG) - dal 2 agosto al 2 settembre 2009




CASA STUDIO GIANBECCHINA In occasione delle celebrazioni del centenario della nascita del maestro Gianbecchina sarà aperta al pubblico la casa-studio del pittore siciliano a Sambuca di Sicilia (c. da Adragna), dove si è inaugurata una mostra personale di Nicolò D’Alessandro.





I Lavori di Nicolò D'Alessandro presenti su Archivio Ophen di Salerno : SPAZIO OPHEN VIRTUAL CON/TEMPORANEO - DALLA PARTE DEL SEGNO

http://archivioophenvirtualart.blogspot.com/2008/11/cose-larchivio-ophen.html


INTERVISTA a Nicolò D'Alessandro


Il disegno quindi è un altro modo di "scrivere"?

"Certo. Ma il disegno è anche qualcosa in più. Ad esempio architettura, teatro e pittura sono tutte figlie del disegno. Il disegno è attuale proprio perché è eterno, visto che non ha mediazioni. Credo che l'esempio lampante sia nei disegni delle Grotte di Lascaux, realizzate 15.000 anni fa e che ancora oggi riusciamo a leggere e decifrare, mentre ai giorni nostri ci sono gli emoticon di internet che sono globali con i tratti universali: il cerchio, il punto, la linea e il quadrato. Oggi, a quasi 40 anni la mia esperienza mi dà la forza di affermare che il disegno è la nostra “salvezza”, in termini prepotentemente culturali".

"Ma oggi sono cambiati i processi di comunicazione e intere generazioni non hanno più gli strumenti perché ritengono che il passato non serva, che la storia non esista. Gli artisti di oggi sono diffidenti nei confronti delle passate generazioni. Agli artisti di oggi chiedo di non farsi prendere in giro dai falsi profeti, dai cattivi maestri, che partendo da un'ideologia forte, ritornano a un pensiero debole per fare i proprio interessi. Utilizzano il grande "vuoto" che c'è per costruire un "pieno" che non esiste. Gli artisti devono imparare ad andare dritto verso la metà e non a zig-zag. Devono andare fino all'obiettivo senza ascoltare i panegirici dei critici a pagamento. Purtroppo credo che le Accademie non diano gli strumenti giusti agli artisti, non insegnano agli artisti a scegliere e a rinunciare alle mostre e alle esperienze inutili".


"Sono assolutamente consapevole del fatto che intorno all'arte debbano girare dei soldi, perché l'arte entra nel processo economico. Ma non voglio un criterio mercantilistico dell'arte. In uno stato confusionale dell'Arte solo senza il "denaro" si può mettere ordine".













Chi è Nicolò D'Alessandro?

Nicolò D'Alessandro Autore de "La valle dell'apocalisse", metri 83,50 x 1,50, (il disegno più lungo del mondo), vive a Palermo. Ha tenuto un centinaio di personali, 200 collettive e pubblicato diversi libri.







Nicolò D’Alessandro nasce a Tripoli (Libia) da genitori siciliani nel 1944. Vive a Palermo. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1961 esponendo per invito a numerose collettive nazionali ed internazionali in Italia e all’estero. Ha firmato scene e costumi di spettacoli teatrali. Collabora come direttore artistico per alcune case editrici. Svolge un’intensa attività grafica curando oltre cento libri con copertine e disegni, più di ottanta impaginazioni e numerosi manifesti. Si é sempre interessato parallelamente di ricerca estetica, contribuendo con scritti critici. Numerosi disegni sono stati pubblicati in riviste, giornali e libri in Italia e in molti altri paesi. Dal 1963 ha tenuto ottantacinque mostre personali e oltre centosettanta collettive su inviti di gallerie, enti ed istituzioni culturali, in Italia e all'estero, Si citano le più significative. Nel 1980, a Palermo, l’Opera Universitaria ospita “La Nave dei Folli” e nel 1981 l’Accademia BB. AA. della stessa città propone numerosi disegni ed acqueforti dal 1973 al 1980. Ampio consenso critico ed artistico suscitano le mostre personali di Bucarest (1981) e Budapest, Amsterdam (1982) ed ancora quelle di Belgrado, Zagabria (1983); New York (1985); Mosca (1988); Praga (1989); Presov, Novj Jicin, Radhostém, Plzen, Pisek, Humenné (1990); Brno, Kosice, Benejov u Pray, Bratislava (1991); New York (1992); Palermo (1996); Tichy, Olkutz, Madrid, Cracovia (1997), Rimini (1999), Palermo (2001). Piombino (2002), Catania, Cefalù (2003). Trapani, Varsavia (2005), Caltanissetta (2006).


E’ autore del disegno a china e china colorata: La Valle dell’Apocalisse (metri 83,50 x metri 1,50), iniziato il 6 novembre 1989 ed esposto in anteprima assoluta a Racalmuto (1991). L’opera definitiva é stata esposta in anteprima mondiale a New York (1992). E’ il disegno più lungo del mondo. Ha partecipato a circa centosessanta collettive. Vastissima la bibliografia. Molto é stato scritto sul suo lavoro in Italia e all’estero.


Tra le varie pubblicazioni: Una favola, edizione interdisciplinare di documentazione e di ricerca culturale, Palermo, 1973; Situazioni della pittura in Sicilia (1940-1970), Célèbes Editore, 1975; Frammenti di memoria praticabile, Ila Palma, 1982; Giocolieri, Ila Palma,1985; Imprecisioni ed appunti, Ila Palma, 1986; La Casa sulla collina, Cross-Cultural-Communications, New York,1988; Pensieri come virgole, Ila Palma,1989; Pittura in Sicilia (dal futurismo al postmoderno), La Ginestra, 1992; Favole ed altre favole, Edizioni dell’ Arrotino, 1993; La valle nelle memorie dei visitatori in La Valle dei Templi, Sellerio Editore, 1994; La Valle dell’Apocalisse (il disegno più lungo del mondo) Cross-Cultural-Communications, New York, 1995; Intervista in Oltre il Chador, Edizione Torre Archirafi, 1995; Emergenza cultura a Palermo, Nicola Bravo Editore, 1995; La Regina e le sue ancelle in Agrigento, Edizioni Ariete, 1995; La Valle dell’Apocalisse (racconto), Edizioni Mazzotta, 1996; Viva Palermo e Santa Rosalia in Raccontiamo Palermo, Nuova Ipsa Editore, 1996; Nel Cuore della Città Antica (La poetica di De Angelis), Edizioni DEA, Palermo 1997; Un incanto tra Sicilia e Africa in Isole Pelagie, Viaggio in Sicilia, Edizione Ariete, 1998; Intorno alle pratiche sparse di Francesco Carbone, Fiumare d’Arte, 1998; La Luce nel Nero (Tino Signorini) Edizioni TIESSE, Palermo 1998; Artisti siciliani nel secondo “900”(X° volume) in Storia della Sicilia, Editalia, 1999; Transiti (Lorenzo Guzzo), Palermo 2000; Affabulanti teche del silenzio e del dolore (Carmela Corsitto), Enna 2000; Innamorato di un’alga in Amori, 2001; Introduzione in Palermo (Michele Lessona), Coppola Editore, Trapani, 2001; Transiti tra casualità, rigore e lamiere rugginose (Totò Vitrano), Edizione Scirocco, 2002; Pattern senza direzioni (Matilde Trapassi), Elledizioni, Palermo, 2003;Bestiario marino (Patrizio di Sciullo), Edizioni Mazzotta, 2004; Artisti Contemporanei, Cefalù, 2004; Tra etica ed estetica, (Percorsi Etici di Giuseppina Radice) Edizioni Mazzotta, Catania, 2005; Sculture e disegni, (Edo Janich), Art Gallery Seledi, Palermo, 2005; Il gioco delle apparenze (Laura Arancio), Palermo, 2005; Dal disegno alla pittura (Antonio Cutino), Palermo 2005; Esplorazione di un percorso tematico (Gaetano Lo Manto), Palermo 2005; Dall'equivoco dell'informale ai racconti frattali (Nino Parlagreco), Bagheria 2005; Omaggio alla Pop Art in Bart Man (Bartolomeo Manno), Palermo, 2006; Emigrazione, un dramma antico (Giuseppe Agozzino) 2006;Passeggiata nei territori immaginativi (Gabriella Patti) 2006.




consulta:











Il fatto: Oltre 6000 opere distrutte nell'incendio del 30 gennaio del 2008 a Palermo




Nicolo' D' Alessandro e la memoria distrutta

Repubblica — 30 gennaio 2008 pagina 1 sezione: PALERMO







Palermo, incendio del 27.01.2008





Nelle pareti della casa incendiata del pittore-incisore Nicolò D' Alessandro, sono rimasti solo gli aloni dei quadri divorati dalle fiamme. Ora tutto è cenere. Il fuoco ha cancellato almeno seimila pezzi fatti dall'artista, in gran parte incisioni e disegni, quattrocento oli e centocinquanta copertine di libri che aveva creato, senza contare le sue collezioni. «Si sono bruciati i centodieci disegni sui mostri di Villa Palagonia a Bagheria, cento disegni ispirati alla Torre di Babele esposti questa estate a Varsavia. D' Alessandro, nato a Tripoli 63 anni fa, ha al suo attivo 89 mostre personali in tutto il mondo - Russia e America inclusi - e centinaia di collettive. Collezionista incallito, la sua casa era un museo sontuoso. Stampe antiche, incisioni del Seicento e del Settecento, duemila cataloghi di mostre, molti dei quali rari, epistolari, ritagli di giornali sul suo mezzo secolo di attività. «Mi sento cancellato», dice. E rimpiange anche le centinaia di lettere degli amici artisti. «Avevo una bella corrispondenza con Guttuso, col poeta futurista Giacomo Giardina, col critico mecenate Francesco Carbone fondatore di Godranopoli. E con tanti altri». Si duole anche per i tanti libri preziosi, antichi di tre secoli. «Mi viene da piangere se penso che avevo libri con dedica agli amici del tempo dei grandi autori. Uno era stato firmato da Luigi Pirandello. Ora non ho più nulla da donare.


Peccato. Purtroppo i tempi della politica sono biblici. E mentre loro perdono tempo, il tempo si ingoia tutto. In una realtà diversa, i miei disegni sarebbero stati al riparo. Da anni. Ora mi chiamano tutti, politici, sindacalisti, sindaci. Mi dicono che debbo farmi forza che le mie opere sono importanti, che sono un patrimonio per la Sicilia e non solo. E se ne accorgono solo adesso che artisticamente sono morto?».

La sua opera più famosa, che si è salvata assieme a duecento disegni perché si trovava in un altro luogo, appunto quella "Valle dell' Apocalisse" passata alla storia dell' arte e del costume come «il disegno più lungo del mondo», che l' artista ha realizzato in tre anni di incessante lavoro, dal 1989 al 1992. Lungo 83,50 metri, alto un metro e mezzo, racconta la disperazione in un mondo che ha perso la sua umanità. Una sorta di bestiario medievale, con animali dalle inquietanti sembianze, e uomini di oggi abbrutiti dai disvalori e dal dio denaro. A rivedere i disegni nel catalogo pubblicato nelle edizioni Guida (la mostra venne organizzata a Palazzo Asmundo nel 1996)

estratto da un articolo di Tano Gullo





articolo del 30.01 2008 pubblicato da "la Repubblica"
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/01/30/alessandro-la-memoria-distrutta-dal-fuoco.html




L’intervista : DISEGNO PER RACCONTARE IL MONDO
http://www.tribenet.it/print.php?id=6054






Stanze di Luce: Recupero dei disegni del pittore Nicolò D'Alessandro
Da diversi giorni la soc. coop, "Stanze di Luce" ha iniziato il lavoro di recupero di quanto le fiamme hanno risparmiato nel terribile incendio dello studio-abitazione del pittore Nicolò D'Alessandro.Quaranta anni di attività tra disegni a china, a matita, incisioni, libri, documenti e la stessa collezione privata del Maestro, comprendente opere di Janich, Guttuso, Caruso, Zancanaro, Treccani.