PROGETTO OMBRA
Performance di Ruggero Maggi
“L’esplosione della prima bomba atomica, produsse almeno 3 effetti: la vaporizzazione immediata dei corpi delle vittime, la sequela a distanza di deformità e gravi malattie, la minaccia della ripetizione della tragedia.”
“La soluzione formale ideata per richiamare l’evento è semplice ed efficace: dal profilo di vari esseri umani sono ricavate sagome in carta che, appoggiate sul selciato e successivamente dipinte, lasciano un’ombra….un’ “eliminazione di umanità” effettiva, di grande forza allusiva”.
Quando la prima bomba atomica esplose su Hiroshima gli esseri umani furono istantaneamente vaporizzati, lasciando sul terreno solo le loro ombre. I resti di queste vittime hanno fornito le immagini ed il tema per il Progetto Ombra.
Questa azione è nata con lo scopo di evocare un momento tragico della storia dell’uomo: il 6 agosto 1945, alle ore 8,15, a Hiroshima manifesto contro gli orrori della bomba atomica di Hiroshima: da qui la relazione, non solo concettuale, con il Progetto Ombra. I corpi coperti di bianco, in cui l’identità sessuale è quasi irriconoscibile, saranno uno degli elementi centrali dell’azione di Maggi: creeranno, staccandosi dal terreno dopo che anche il loro contorno sarà stato dipinto con la tempera bianca, ombre riecheggianti le tragiche tracce lasciate dai corpi vaporizzati di Hiroshima e Nagasaki.
Ma il Progetto Ombra può superare le proprie radici: partendo dal dato storico, può dilatarlo ed assumerlo come simbolo generale di dis-umanità. Il tema dell’ombra diventa così più ampio e quotidiano, tale da coinvolgere ciascuno di noi, nella nostra “comune” vita di uomini comuni.
L’uomo è un complesso impasto di qualità, capace di nobili slanci e di oscure bassezze; il “livello di umanità” potrebbe essere misurato da un ago di galvanometro che oscilla tra i due poli, positivo e negativo, di un campo elettrico.
La tragedia iperbolica di Hiroshima può frantumarsi in mille drammi non meno gravi, perché quotidiani.
Ogni crudeltà, ingiustizia, prevaricazione, violenza, perpetrata nei confronti degli altri e del mondo, determina uno spostamento dell'ago verso l'estremo negativo della scala, rappresenta uno scadimento di valore e una perdita di senso esistenziale. Tali azioni possono essere, e sono state, di grande portata storica (le persecuzioni, le guerre, l'energia atomica usata a fini distruttivi), ma possono anche investire la dimensione del quotidiano e del privato, e non essere meno gravi perché meno clamorose. In ogni caso, sia nei grandi che nei piccoli drammi, viene smarrito e non sempre facilmente ripristinato, un valore fondamentale, quello dell' "umanità", cioè quel carattere di armonia con sé stessi e con il mondo che si conquista quotidianamente e che permette agli uomini un'integrazione creativa con l'ambiente naturale e sociale in cui vivono. Ogni evento negativo è, in ultima analisi, una sottrazione di umanità, un atto di morte piccolo o grande che lascia dietro di sé il vuoto e provoca dunque un effetto d'ombra.
L’elenco delle sottrazioni di umanità, inquietante testimonianza di grandi e piccoli scivolamenti, può rimanere solo tale con tutta la sua analitica, ripetitiva e sconfortante sistematicità, oppure può attingere alla sintetica rappresentazione simbolica della performance realizzata presso il Comune di Osnago, in occasione del Festival Butoh.
R.Maggi
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tgcom&data=2009/07/16&id=31094&from=aggregatore_search
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“ FRACTUS ” di Ruggero Maggi Istallazione Multimediale,2000
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tgcom&data=2009/07/30&id=31206&from=aggregatore_search
“ECCE OVO” di RUGGERO MAGGI Installazione realizzata a Cosenza, a Vertigoarte inizio 2009, curatrice Mimma Pasqua.
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tgcom&data=2009/06/17&id=30884&from=aggregatore_search
Michelangelo al lavoro , mostra a cura di Ruggero Maggi, promossa da TCG, regia M. Gasquet
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=tgcom&data=2009/07/10&id=31044&from=aggregatore_search
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