mercoledì 29 aprile 2009

ABC/PROGETTO OMBRA di Ruggero Maggi



PROGETTO OMBRA

di Ruggero Maggi




Performance di Ruggero Maggi


L’esplosione della prima bomba atomica, produsse almeno 3 effetti: la vaporizzazione immediata dei corpi delle vittime, la sequela a distanza di deformità e gravi malattie, la minaccia della ripetizione della tragedia.”

“La soluzione formale ideata per richiamare l’evento è semplice ed efficace: dal profilo di vari esseri umani sono ricavate sagome in carta che, appoggiate sul selciato e successivamente dipinte, lasciano un’ombra….un’ “eliminazione di umanità” effettiva, di grande forza allusiva”.



Quando la prima bomba atomica esplose su Hiroshima gli esseri umani furono istantaneamente vaporizzati, lasciando sul terreno solo le loro ombre. I resti di queste vittime hanno fornito le immagini ed il tema per il Progetto Ombra.

Questa azione è nata con lo scopo di evocare un momento tragico della storia dell’uomo: il 6 agosto 1945, alle ore 8,15, a Hiroshima manifesto contro gli orrori della bomba atomica di Hiroshima: da qui la relazione, non solo concettuale, con il Progetto Ombra. I corpi coperti di bianco, in cui l’identità sessuale è quasi irriconoscibile, saranno uno degli elementi centrali dell’azione di Maggi: creeranno, staccandosi dal terreno dopo che anche il loro contorno sarà stato dipinto con la tempera bianca, ombre riecheggianti le tragiche tracce lasciate dai corpi vaporizzati di Hiroshima e Nagasaki.

Ma il Progetto Ombra può superare le proprie radici: partendo dal dato storico, può dilatarlo ed assumerlo come simbolo generale di dis-umanità. Il tema dell’ombra diventa così più ampio e quotidiano, tale da coinvolgere ciascuno di noi, nella nostra “comune” vita di uomini comuni.

L’uomo è un complesso impasto di qualità, capace di nobili slanci e di oscure bassezze; il “livello di umanità” potrebbe essere misurato da un ago di galvanometro che oscilla tra i due poli, positivo e negativo, di un campo elettrico.

La tragedia iperbolica di Hiroshima può frantumarsi in mille drammi non meno gravi, perché quotidiani.

Ogni crudeltà, ingiustizia, prevaricazione, violenza, perpetrata nei confronti degli altri e del mondo, determina uno spostamento dell'ago verso l'estremo negativo della scala, rappresenta uno scadimento di valore e una perdita di senso esistenziale. Tali azioni possono essere, e sono state, di grande portata storica (le persecuzioni, le guerre, l'energia atomica usata a fini distruttivi), ma possono anche investire la dimensione del quotidiano e del privato, e non essere meno gravi perché meno clamorose. In ogni caso, sia nei grandi che nei piccoli drammi, viene smarrito e non sempre facilmente ripristinato, un valore fondamentale, quello dell' "umanità", cioè quel carattere di armonia con sé stessi e con il mondo che si conquista quotidianamente e che permette agli uomini un'integrazione creativa con l'ambiente naturale e sociale in cui vivono. Ogni evento negativo è, in ultima analisi, una sottrazione di umanità, un atto di morte piccolo o grande che lascia dietro di sé il vuoto e provoca dunque un effetto d'ombra.

L’elenco delle sottrazioni di umanità, inquietante testimonianza di grandi e piccoli scivolamenti, può rimanere solo tale con tutta la sua analitica, ripetitiva e sconfortante sistematicità, oppure può attingere alla sintetica rappresentazione simbolica della performance realizzata presso il Comune di Osnago, in occasione del Festival Butoh.
R.Maggi





Chi è Ruggero Maggi?

Visita :
http://www.ruggeromaggi.it/





Ruggero Maggi artista e poeta, vive e lavora a Milano; in questa città compie gli studi e si diploma in architettura di interni. Dagli anni settanta la sua ricerca artistica è all’insegna della sperimentazione, affiancando alle innovazioni tecnologiche quali laser, neon, l’olografia, materiali naturali come roccia sabbia canapa. Dal 1973 si occupa di poesia visiva e dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale. Trai suoi numerosi progetti si segnala la Mail Art: intrapresa già nel 1975, oggi, nell’era di internet, l’artista si pone come centro di una comunicazione capillare. Come egli stesso afferma “probabilmente il Network stesso della Mail Art è la più grande opera d’arte del mondo!”. Nella pluralità di esperienze che lo caratterizzano, possiamo individuare l’Uomo come comune denominatore: il suo agire, il suo destino, il suo ruolo e la sua funzione sulla Terra a testimonianza di una costante attenzione al sociale. Numerose sono le mostre alle quali partecipa dagli anni ’70 ad oggi: nel 1994, ad esempio, presenta l’installazione-neon Il peccatore casuale al Museo d’Arte contemporanea di San Paolo in Brasile. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 2001 nel progetto “Bunker poetico”. Fautore del contatto diretto tra gli operatori d’arte, a Milano ha costruito nel 1973 il Milan Art Center, una casa dell’arte crocevia di conoscenze e creatività. Nel 2007 ha curato per la Biennale di Venezia l’evento “Camera 312 – promemoria per Pierre”.
VIDEO DI RUGGERO MAGGI
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"Underwood" di Ruggero Maggi GAM GALLARATE, 2006. Video di Gianni Marussi
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Nuovo Video


“ECCE OVO” di RUGGERO MAGGI Installazione realizzata a Cosenza, a Vertigoarte inizio 2009, curatrice Mimma Pasqua.
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Profondità 45-Torino
Michelangelo al lavoro , mostra a cura di Ruggero Maggi, promossa da TCG, regia M. Gasquet
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