JOSÉ
MOLINA. PAESAGGIO DOPO LA BATTAGLIA
Dal
03 Maggio 2017 al 03 Giugno 2017
CASERTA
LUOGO: Reggia di Caserta -
Retrostanze del '700
CURATORI: Lorenzo Canova
ENTI PROMOTORI:
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39
0823 277468
Opera di José-Molina
COMUNICATO STAMPA:
La splendida cornice della Reggia di Caserta ospita dal 4 maggio al 3 giugno la
grande personale dell'artista madrileno José Molina "Paesaggio dopo la
battaglia" curata da Lorenzo Canova. La mostra è organizzata da Deodato
Arte di Milano, coordinata da Augusto Ozzella, condivisa e ospitata dalla
Reggia di Caserta.
L'esposizione offre al visitatore un corpus di oltre 50 opere - dipinti, disegni e sculture,
che descrive minuziosamente i linguaggi e i temi cari all'artista e comprende
un nucleo di lavori inediti, il
ciclo Paesaggio
dopo la battaglia, da cui la mostra prende il
titolo.
Il soggetto della serie è l'uomo con il bagaglio di sentimenti, tensioni,
inquietudini che lo caratterizzano e in ogni opera assume sembianze diverse,
divenendo la personificazione di uno stato d'animo o di un particolare momento
della vita. Una narrazione trasparente, dove convivono ed emerge un senso di
speranza e di rinascita, come si osserva nelle opere Grande Fratello e La bontà è una caramella di cui tutti vogliono
mangiarne un pezzo, due ritratti in cui le
espressività dei visi deformi descrivono i moti interiori rintracciabili non
solo nella totalità dell'opera, ma anche nei dettagli degli occhi, delle rughe,
nella luce che illumina i volti.
Molina, estremamente attento alla ricerca psicologica e antropologica, sonda
l'inconscio e attraverso un personalissimo codice simbolico traduce le
pulsioni, gli istinti e compie un viaggio senza tempo che connette passato e
presente. I suoi lavori popolati da uomini, demoni, animali, personaggi mitici
ed eroi svelano l'identità dell'uomo, ciò che si tende a mostrare e ciò che si
è spinti a nascondere.
Afferma il curatore della mostra Lorenzo Canova: "L'artista, come un grande romanziere,
lavora pertanto componendo grandi cicli, con una lunga e paziente azione che
sembra voler costruire una nuova, grande 'Commedia Umana' composta attraverso
capitoli serrati e analitici che attraversano la metamorfica e sfaccettata
natura dell'animo umano, i suoi vizi e le sue virtù, in bilico perenne tra
peccato e redenzione, tra misericordia e crudeltà".
Lo si evince nelle opere inedite, così come nei cicli storici i Predatores, Los Olvidados, Peccati e Virtù, esposti in mostra. In essi la stretta connessione
con l'attualità, la politica, il potere sono un passaggio obbligato,
rappresentato da un linguaggio metaforico, come nell'opera Serpenti (serie Predatores)
che incarna la figura del politico o nella tela intitolata Potere (Los Olvidados). Qui la testa di un uomo cieco è trasportato da
altri uomini nella medesima condizione, una scena simbolica e di forte impatto
in cui chi ha occhi per vedere viene penalizzato a favore della cieca
ignoranza. Los
Olvidados si sofferma infatti su figure
sconosciute, dimenticate, esseri umani sconfitti, vinti e messi a tacere,
inseriti in un contesto dove si privilegiano i peggiori anziché i meritevoli.
Nello sguardo di Molina sul genere umano non manca l'analisi dei peccati e
delle virtù, rivisitati in chiave personale e attuale, rappresentati con
esasperazioni di gesti o elementi allegorici che riconducono ai vizi capitali.
Così l'Ira è un volto aggrottato con due braccia alzate a
pugni chiusi, la Gola diviene il ritratto di un uomo nell'atto di
divorare un arto e la Lussuria è rappresentata da numerose lingue che
lambiscono il corpo di una donna sdoppiata e coperta da veli leggeri.
Ad essi, nella serie Peccati
e Virtù, si aggiungono "nuovi vizi"
legati alla società contemporanea fra cui l'incapacità di ascoltare
nell'opera Solo
parole, l'indifferenza nei confronti delle
responsabilità ben riprodotta nel volto di Un altro giorno in paradiso e l'avidità di potere ritratta in Una sola lacrima di memoria spiccatamente orwelliana.
Un'ulteriore approfondimento di queste tematiche è ripreso nelle sculture,
realizzate in resina e legno acidificati. Nella serie Morsi l'artista
si sofferma nuovamente sul potere inteso come manipolazione e oppressione, in
contrapposizione al dialogo e alla comunicazione, quindi bocche, denti e le
mandibole assumono un ruolo centrale e forte impatto visivo, ne sono
esempio Bunker, Bucefalo e Il Sopravvissuto. Nel gruppo di sculture inedite Insidie, caratterizzata da lavori simili a grandi tazze
labirintiche con una caratterizzazione umana all'esterno e a spirale
all'interno, presenta invece come spunto di riflessione la Paura e il Dubbio
come sentimenti paralizzanti ed estremamente rappresentativi dell'attuale
periodo storico dominato da un'incertezza dilagante.
Viene così ricomposto un universo fatto da frammenti enigmatici e contrastanti,
da universi mostruosi e talvolta grotteschi, che ritraggono le innumerevoli
sfaccettature dell'umanità.
Cenni biografici. Nato a Madrid nel 1965, José Molina dall'età di undici anni
frequenta diverse scuole d'arte e in seguito, parallelamente agli studi presso
l'Università delle Belle Arti di Madrid, lavora nella pubblicità fino all'età
di trentacinque anni, quando decide di dedicarsi totalmente alla pittura. La
prima mostra è nel 2004 presso la Galleria Rubin di Milano; tra il 2005 e il
2010 tiene una personale al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano a
cura di Vittorio Sgarbi e espone in altre sedi tra cui la Fondazione Mudima. Il
2013 è per Molina un anno di grandi mostre personali e collettive, le sue opere
sono infatti esposte a Milano presso il Museo Poldi Pezzoli, lo Spazio Oberdan
e la Triennale. Nel 2014 a Roma alla Real Academia de España ha luogo la sua
prima antologica, nel 2015 presenta "Humanitas" il volume che
raccoglie la produzione dell'artista dal 2002 ad oggi e nel 2016 espone con una
personale presso il Museo del Mare di Genova la Galleria Deodato Arte di
Milano.
Inaugurazione mercoledì 3 maggio ore 18
Orari Appartamenti storici: tutti
i giorni dalle 8.30
alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19 - uscita dal museo 19.25)
Parco dalle 8.30 a dalle 8.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18)
Giardino Inglese: dalle 8.30 alle 18 (ultimo ingresso ore 17)
MARTEDÌ CHIUSURA SETTIMANALE