venerdì 10 dicembre 2021

Mostra Retrospettiva di Andrea Bonanno. Opere 1976 - 2021


SANDRO  BONGIANI VRSPACE

Mostra Retrospettiva di Andrea  Bonanno

“L’uomo contemporaneo tra degrado e riscatto”

Opere 1976 - 2021

A cura di Sandro Bongiani

11 dicembre 2021 - 13 febbraio 2022

Via S. Calenda 105/D, 84126 SALERNO (Italy).

https://www.sandrobongianivrspace.it/




Preview /AMACI -  11 dicembre 2021 ore 18:00

 (L’evento partecipa alla diciassettesima giornata del contemporaneo

promossa da AMACI Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani)

#GiornataDelContemporaneo

 

“… le figure, come delle apparizioni inquietanti, uscite dai loro corpi reali per assumere delle forme declinanti il vuoto e l’assenza della spiritualità e della sentimentalità dell’uomo…”




In occasione di AMACI-17.Giornata Del Contemporaneo viene organizzata dalla Collezione Bongiani Art Museum di Salerno presso la Galleria “SANDRO  BONGIANI VRSPACE” www.sandrobongianivrspace.it la retrospettiva di Andrea Bonanno dal titolo, “L’uomo contemporaneo tra degrado e riscatto” con 40 opere dal 1976-2021 a cura di Sandro Bongiani. La mostra cerca di fare il punto sulla condizione anonima dell’uomo contemporaneo da lungo tempo indagata dall’artista con coerenza e originalità creativa. Una visione intesa come rivelazione della condizione di degrado, diretta ad investigare e a rispondere alla problematica del destino dell’homo tecnologicus, rappresentato come una figura  estraniata dell’inconsistenza e da una tormentata scissione, incapace ormai di  ricercare il suo essere e la sua vera identità.

Anonime presenze vivono atteggiate in un perdurante silenzio interrogativo e metafisico, così  come gli spazi dell’uomo rivelati come aree di commisurazioni fra perdita e sogno. Una particolare weltanschauung dell’uomo presentato come  desolato involucro, senza più organi interni e anima, a stento comunicanti tra loro, in un clima segnato da una ingrata solitudine e da un’assillante dissoluzione.

Sono presenze dell’assenza dell’umano che tentano invano di ritrovare la vitalità, di resistere all’immane perdita delle loro funzioni immaginative e critico-riflessive. Le figure convivono in paesaggi desolati, si aggirano in tossici scenari degradati sconvolti da una perdurante azione inquinante da sembrare riflettere anch’essi le stigmate dello sconvolgimento. Quasi sempre, mostrano il lato oscuro di una insolita staticità, in realtà, restano solo delle fugaci apparizioni, con presenze uscite dai loro corpi reali per assumere forme declinanti il vuoto e l’assenza. Stando a questa particolare tematica nel dipingere l’uomo indagata con un acuto atteggiamento “verificale”, riflessivo e critico,  viene denunciata  l’assenza perduta dell’uomo e l’invito ad un ripensamento, a ritrovare un barlume di riscatto, di possibile liberazione da una condizione che aliena profondamente e degrada profondamente l’uomo, conducendolo alla sua completa destrutturazione e ad una totale negazione della sua precaria e inconsistente condizione umana. Sandro Bongiani.                            

                                                                                                     

 

Breve biografia di Andrea Bonanno

 


Andrea   Bonanno, nato a Menfi (AG), ha  iniziato  ad   esporre  a  partire  dal  1966, dopo aver  rifiutato  ogni  pittura manieristica  e  fuori  dalle  fondamentali   esigenze   spirituali  del nostro  tempo. Pittore, saggista e scrittore, svolge  da  anni  un' intensa  attività  pittorica  e  letteraria, spaziando  dalla poesia alla  critica  d'arte  e  alla  letteratura, partecipando a  molte manifestazioni nazionali  ed  internazionali  ottenendo  lusinghieri  consensi  di  critica  ed  importanti riconoscimenti.

 

Ha pubblicato opere saggistiche, come L’arte e la verifica trascendentale (saggio critico, Edizioni Tracce, Pescara 1992, Per un'arte della verifica trascendentale (Edizioni Pubblicoop, Sessa Aurunca, 1994), La poesia di Pietro Terminelli (Edizioni L'Involucro, Palermo, 1995), La verifica nell’arte figurativa contemporanea ed altri saggi (Phasar Edizioni, Firenze, 2001), seguiti negli anni successivi da altri titoli: Saggi sulla poesia di  M. Grazia Lenisa (Monografia), Edizioni Archivio "L. Pirandello", Sacile, 2003. Il volume è stato ristampato in seconda edizione nel 2004 con l'aggiunta di altri saggi; Saffo Chimera di Maria Grazia Lenisa, (Commento), Edizioni Archivio "L. Pirandello", Sacile, 2005, Poeti contemporanei per la verifica trascendentale (saggi), Ediz. Archivio “Luigi Pirandello”, Sacile, 2007, L’arte  deviata, otto Biennali di Venezia ed altri saggi, Ediz. Archivio “L. Pirandello”, 2010, Il romanzo e la verifica trascendentale (Vittorini, Piovene, Saviane), Ediz. Archivio “L. Pirandello”, 2014,  Van Gogh e la pittura <<verificale>>, Youcanprint Self Publishing, Trecase (LE), 2016.

Sue opere e pubblicazioni sono in istituzioni, musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

 


COLLEZIONE  BONGIANI  OPHEN  ART  MUSEUM  DI  SALERNO






Presentazione on-line dei lavori di Andrea Bonanno

Avvia  Slideshow 


 

Mostra Antologica di Paolo Gubinelli “Segni, graffi e colore”. Opere dal 1977- 2021

 



Spazio Ophen  Virtual Art Gallery

Mostra Antologica di Paolo Gubinelli

“Segni, graffi e colore”

(Carte, ceramiche, vetri e progetti in plexiglass)

 Opere dal 1977- 2021

a cura di Sandro Bongiani

11 dicembre 2021 - 13 febbraio 2022

Via S. Calenda 105/D, 84126  SALERNO (Italy).

http://www.collezionebongianiartmuseum.it


Preview /AMACI - 11 dicembre 2021 ore 18:00

 (L’evento partecipa alla diciassettesima giornata del contemporaneo

promossa da AMACI Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani)

#GiornataDelContemporaneo




 

In occasione di AMACI-17 Giornata Del Contemporaneo viene organizzata dalla Collezione Bongiani Art Museum di Salerno presso lo SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY http://www.collezionebongianiartmuseum.it la mostra antologica a cura di Sandro Bongiani dedicata a Paolo Gubinelli dal titolo “Segni, graffi e colore”, 72 opere del 1977-2021 tra carte, ceramiche, vetri, e progetti in plexiglass. L'attività artistica di Paolo Gubinelli si innesta in un particolare versante di ricerca, di esperienze e di sperimentazioni in cui  il segno, la traccia e il colore, unitamente alla carta, sono  gli assoluti protagonisti. Un bisogno urgente di purificare la materia, con un bianco assoluto che riemerge sempre per divenire apparizione, luce, e riflessione del vivere. Queste autentiche e insolite trascrizioni e progressioni analitiche innervate da una costante tensione immaginativa diventano autentiche partiture di luce, nella consapevolezza di una realtà puramente visibile. Una delicata e insolita geometria affiora dalla superficie dell'opera alla ricerca della luminosità, giocata sul filo sottile e oscuro del segno e sul tratto cromatico, con una variazione di umori sempre in continua tensione nella necessità  di un bisogno impellente della ricerca e della rappresentazione. In questa insolita e immediata tensione a trascrivere i pensieri nascosti della mente, con un segno velato appena percepibile, Paolo Gubinelli ci svela il libero moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirica che fa affidamento alla poesia e all'intima immaterialità di umori nascosti e trascorrenti. Raccordare per segni sospesi e tracce di materia fragile, sinteticamente provvisoria e avvolgente, con  un vivo interesse per la carta, sentita come mezzo congeniale di espressione; nei primi tempi rivelata con un rigore degnamente geometrico-costruttivo e  in una forma analitica logico razionale alla ricerca della luce, e oggi, negli ultimi lavori, indagata in una espressione più libera che si concreta con qualche sottile segno e graffio minimo, inciso a rilievo sulla carta immacolata,  e definita  provvisoriamente dentro i toni delicati e i gesti acquerellati o a pastello di una materia decisamente insostanziale e fragile. Un segno inciso davvero l'unico come strumento per indagare l'esistenza e la vita oscura dell’uomo. Tracce minime, segnate da un insolito procedere permettono all'artista di rilevare una materia di umori sofferta e decantata, giocata insistentemente sulla presenza e sul filo teso della meditazione tra coscienza, desiderio  e aspirazione. Davvero un’insolita geometria della mente raccordata per lacerti di senso in divenire che fa emergere improvvisamente e nel contempo dissolve nel vuoto della fragile carta la materia per collocarsi nei meandri oscuri, nell'angolo più nascosto e intimo del nostro mondo interiore, in una sorta di trascorrente consistenza rarefatta e mentale di umori in cui possa finalmente incarnarsi l’esistenza ormai ridotta a un fragile affiorare del pensiero nella più inconsistente e sofferta incoscienza dell’agire. 

 

 

Breve biografia di Paolo Gubinelli



Nato a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma presso l'Istituto d'arte di Macerata, sezione pittura, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre l'importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un'intesa di idee con gli artisti e architetti:  Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Nella sua attività artistica è andato molto presto maturando, dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di esecuzione non tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come mezzo più congeniale di espressione artistica: in una prima fase opera su cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce, lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che sensibilizza al gioco della luce piegandola manualmente lungo le incisioni. In un secondo momento, sostituisce al cartoncino bianco, la carta trasparente, sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono disposti nell'ambiente in progressione ritmico-dinamica, o in rotoli che si svolgono come papiri su cui le lievissime incisioni ai limiti della percezione diventano i segni di una poesia non verbale. Nella più recente esperienza artistica, sempre su carta trasparente, il segno geometrico, con il rigore costruttivo, viene abbandonato per una espressione più libera che traduce, attraverso l'uso di pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il libero imprevedibile moto della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale.  Oggi questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati acquistando una più intima densità di significati.

Nel 2011 ha esposto  alla 54° Biennale Internazionale di Venezia, Padiglione Italia, presso L'Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra, con l’installazione di n. 28 carte di cm. 102x72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra.

Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all'estero.

 

 

PAOLO GUBINELLI

BIOGRAFIA 

 


 Please consulting my fb contact...thank you teacher:

 https://www.facebook.com/paolo.gubinelli.16

 www.archimagazine.it

 

 ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART

Università Bocconi Milano / L'OPERA SU CARTA DI PAOLO GUBINELLI

 Visit.  https://archivioophenvirtualart.blogspot.com/2019/10/universita-bocconi-milano-lopera-su.html

 

       

SANDRO  BONGIANI ARTE  CONTEMPORANEA

 

ANTOLOGIA CRITICA PAOLO GUBINELLI

 Visit.  https://ophenartecontemporanea.wordpress.com/2018/01/01/antologia-critica-paolo-gubinelli/

 

COLLEZIONE  BONGIANI  OPHEN  ART  MUSEUM  DI  SALERNO

 La Mostra Tutta Virtuale / Presentazione on-line dei lavori di Paolo Gubinelli

 

Avvia  Slideshow 

 -VISITA  LA MOSTRA  ANTOLOGICA VIRTUALE  DI  PAOLO  GUBINELLI  A  CURA  DI  SANDRO  BONGIANI  

 

      L’Antologia dei testi critici su Paolo Gubinelli è visibile su:

 SANDRO  BONGIANI  ARTE  CONTEMPORANEA

1 – Antologia Critica e biografia in Italiano e inglese di Paolo Gubinelli aggiornata al 2019

 

 oppure:

1 – Antologia Critica 2019 NOV. in Italiano aggiornata al 2019  

2 – ANTOLOGIA CRITICA AGGIORNATA E STRALCI CRITICI in INGLESE, NOV. 2019

3 – Paolo Gubinelli, BIOGRAFIA ITALIANO e INGLESE, 2019

4 – MOSTRE PERSONALI E ANTOLOGICHE, 2019

 

  






PAOLO GUBINELLI 

VIA REGINALDO GIULIANI N. 525 - 50141 FIRENZE

 

giovedì 2 dicembre 2021

Mostra Collettiva - Matera, memoria e speranza, Arti Visive Gallery, dic. 2021


 

Matera: memoria e speranza

Inaugurazione sabato 4 dicembre 2021 ore 19

Dal 4 al 12 dicembre 2021

Aperta tutti i giorni escluso lunedì: ore 18.30 – 20.30




Tra materia, Memoria e Speranza

 

Matera  2021

 


A partire dal mese di marzo 2020 anche Arti Visive Gallery ha sospeso ogni attività nel proprio spazio espositivo, aderendo alle disposizioni governative emanate per il contenimento della pandemia da SARS-CoV-2 e ritenendo opportuno che anche l'arte e gli artisti dovessero fermarsi osservando un periodo di silenzio.

Nelle settimane successive, tuttavia, si è fatta pian piano largo la consapevolezza che il momento di particolare difficoltà che stavamo vivendo dovesse essere affrontato non con rassegnazione e abbandono, ma con coraggio, responsabilità e fiducia.

Abbiamo pensato che il tempo di lockdown che ci era stato imposto poteva e doveva essere vissuto come un momento particolare per riscoprire l'arte come strumento privilegiato che gli artisti hanno per offrire una parte di sé, della propria umanità anche e soprattutto in situazioni di difficoltà;  per ripensare l'arte come strumento per oltrepassare i confini anche in tempo di distanziamento fisico, come occasione per collegare mondi interni (pensieri, sentimenti e emozioni) con la realtà esterna, anche rimanendo fisicamente dove si è, come opportunità per vedere l'arte come modo creativo, unico e profondo di prendersi cura di se stessi e degli altri nella convinzione che solo la cura di tutti e di ciascuno può renderci più forti e più capaci di affrontare le paure e le fragilità. Scriveva Simone Weil, “ogni volta che facciamo veramente attenzione” e ci prendiamo realmente cura “distruggiamo una parte di male che è in noi stessi”.

Per tutte queste ragioni Arti Visive Gallery ha chiesto nell'aprile del 2020 ad alcuni artisti di offrire una testimonianza scritta o un’opera grafica, pittorica, fotografica, realizzata per l'occasione, che avesse per tema “Matera: memoria e speranza” e traesse ispirazione dai versi di una poesia scritta da Rafael Alberti in occasione di un suo viaggio a Matera nel 1973 custodita in unico esemplare originale dallo Studio Arti Visive.

La poesia si intitola “Vivo fantasma” ed in questo ossimoro abbiamo visto la sintesi di tutta la realtà in cui siamo stati e per certi versi siamo ancora oggi immersi. Una realtà fatta di paure, timori ma anche di speranza. Matera ed i suoi Sassi, durante il lockdown, apparivano, al pari di tante altre città italiane e non solo, come “fantasmi”, svuotati dalla presenza umana di cittadini e visitatori e questa immagine, per noi materani, appariva stridere dolorosamente con la pacifica invasione di “abitanti temporanei” conosciuta nel corso del 2109, l'anno vissuto da Capitale Europea della Cultura.

Tutti abbiamo agito e ci siamo comportati, quasi inconsapevolmente, come altrettanti fantasmi aggirandoci guardinghi e rapidi per le vie delle nostre città.

Ma Matera ed i suoi Sassi, la comunità tutta ed i suoi cittadini erano e si sentivano “vivi” e desiderosi di ricominciare. La nostra città e la nostra comunità volevano rialzarsi e reagire, volevano riprendere a far sentire la propria voce al mondo per “continuare ad essere quello che furono”, per riprendere quel cammino intrapreso negli ultimi anni.

Agli artisti è stato chiesto di essere con noi “ambasciatori” nel nostro paese e nel mondo di questo messaggio di speranza perché ciò che poteva sembrare impossibile potesse diventare quanto prima possibile, perché ciò che appariva “disastro” potesse al più presto tornare ad essere “meraviglia” ai nostri occhi, al nostro cuore, alle nostre menti.

E questa nostra speranza di futuro veniva e viene allora come oggi dalla memoria e dalla consapevolezza del nostro passato, dall'aver dimostrato nei secoli come città e come comunità tutta la nostra dimensione di “anti-fragilità”, cadendo certo ma provando sempre a rialzarci, resistendo alle avversità della vita e della storia ma nello stesso tempo cambiando, provando a non rimanere immobili.

Le opere pervenute in un primo tempo in formato digitale sono state pubblicate in maniera cadenzata, giorno dopo giorno, sulla pagina Facebook di Arti Visive Gallery (https://www.facebook.com/artivisivegallery/) dal 1 giugno al 16 luglio 2020.

Gli originali raccolti nei mesi successivi sono entrati a far parte di una collezione permanente e vengono ora esposti, nello storico spazio di via delle Beccherie n. 41, dal 4 al 12 dicembre 2021, non solo come puro e semplice ricordo di quello che è stato ma quale testimonianza concreta di un modo di vivere il tempo dell'oggi, dominato dalla fragilità e dalla vulnerabilità ma non sconfitto e continuamente aperto alla speranza ed alla possibilità.

La Galleria partecipa anche quest’anno alla diciassettesima edizione della Giornata del contemporaneo (11 dicembre), promossa da Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista per raccontare la vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese. 

#GiornataDelContemporaneo  

Nel catalogo della mostra figura il testo critico di Carlo Franza.



Pensieri nascosti tra i sassi

Poema visuale di Sandro  Bongiani dedicato a Matera

5 maggio 2020



 

Ho camminato tra sassi e memorie antiche

tra ricordi e presenze assorte

nel buio della notte.

 

Arie sottili  avanzano inquiete

cariche di trascorsi momenti

tracimano dal colle 

e si disperdono a valle. 

 

Nell’incessante divenire dei ricordi

ho udito lamenti e pensieri ignoti

che trasudano dalle bianche pietre.

 

Alle primi luci dell’alba

Mater/a distesa tra i sassi

si riposa  guardando curiosa

i nuovi  germogli rinati a nuova speranza.

 

Soltanto la memoria più sottile  e vera

sa restituirci l’essenza dell’esserci ancora  

emulando antiche cadenze passate

da grotte di grembi donate alla vita.

 

©  Sandro Bongiani Arte Contemporanea