giovedì 16 ottobre 2025

Mostra Antologica di Carla Bertola “Interferenze e intrecci tra parole e immagini”

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

COLLEZIONE BONGIANI ART MUSEUM

Mostra Antologica di Carla Bertola

“Interferenze e intrecci tra parole e immagini

Dal 2 ottobre al 30 dicembre 2025

con 71 opere del periodo 1970-2023

a cura di Sandro Bongiani

Presentazione critica di Giorgio Moio

 

L'artista Carla Bertola

 

La Collezione Bongiani Art Museum di Salerno è lieta di presentare l’Antologica dedicata all’artista torinese Carla Bertola, dal titolo: “Interferenze e intrecci tra parole e immagini”. Un evento a cura di Sandro Bongiani con la presentazione critica di Giorgio Moio.

Sembra già un decennio da quando Carla Bertola è passata nel 2023 a miglior vita, vista la tendenza di collocarla nell’oblio, sospinta da un silenzio “precoce” e incomprensibile nonostante l’importante  attività ultra sessantennale svolta da questa interessante artista torinese.  Artista visuale, scrittrice, poeta verbovisuale-sonora e performer, ha vissuto a Torino dove è nata nel 1935, partecipando assiduamente  alle attività culturali  internazionali dagli anni ’70. Ha esposto e realizzato installazioni in molti spazi e partecipato attivamente a numerose rassegne di poesia sonora e performativa in  varie città italiane ed estere. Alla base del suo lavoro “permane la scrittura; una scrittura lineare e ermetica iniziata negli anni sessanta con un’evoluzione costante e doverosa alla fine degli anni ’70 incontrando la poesia visuale e poco dopo la poesia sonora che non ha più abbandonato. I suoi lavori visuali non potevano prescindere dalla parola sul quale non cessò mai di lavorare e sperimentare con lettere, ritagli di giornale, fili di lana colorati, linee, segni fino all’aggiunta di materiali più disparati: stoffa cucita, pellicole di alluminio fino a realizzare meravigliosi libri d’artista. Per non parlare poi di grafemi incomprensibili racchiusi tra fili di lana, sovente cuciti, a formare figure geometriche che Bertola ha chiamato Filograffiti, annunciando l’approdo, sul tramonto degli ultimi anni, anche a un accenno di scrittura asemica. La poesia visuale e ironica di Bertola -scrive Giorgio Moio- che possiamo definire un’interferenza tra la parola, segno e immagine, si compone per accumulo, associazione di vocaboli, dissociazioni, una fonetica del significante che troviamo anche nella sua poesia sonora e che viviseziona parole e segni con il ritmo e il suono creando la cosiddetta “parola che si vede”. Ovviamente a monte di tutto questo vi erano le frequentazioni con coloro che in quel periodo già operavano nel campo della poesia visiva (Arrigo Lora Totino ad esempio abitava vicino a noi, gli incontri e le partecipazioni a pubblicazioni che si occupavano sia di scrittura che di visuale in Italia e all’estero.

In questa prima mostra antologica che la Collezione Bongiani Art Museum di Salerno ha voluto dedicare a Carla Bertola viene presentata una prima completa panoramica del lavoro svolto nel tempo che ora attende, a distanza di due anni dalla scomparsa, uno studio critico accurato e una doverosa e degna attenzione da parte della critica e delle istituzioni.

Si ringrazia l’Archivio personale di Carla Bertola e Alberto Vitacchio di Torino per aver permesso la realizzazione di questa  importante antologica che riassume con 71 opere  oltre sessanta anni di assiduo lavoro.  (1970-2023).

 

 

 

 

 

Le Opere


 




La presentazione 

di GIORGIO MOIO

Frange d’interferenza tra parole e immagini

Ormai sono più di due anni che ci ha lasciati Carla Bertola, una eccellente poeta visuale e sonora che giocava con le parole: «verso cosa ? / verso chi ? / verso dove ? // Il Capo Stazione lo sa: // Il Capo fila / verso // versi ficcati di tra verso le tra versi ne / in versi one & two // Scusate se imper verso se mi verso / o ti verso un verre per brindare / all’uni verso // intanto attra verso per / scansare il per verso / e con verso con l’intro verso / a Capo retto // PuntoACapo, IL CAPO VERSO, da A.a. V.v., Sul fondo del bianco. Cinque poete verbovisuali, a cura di G. Moio, Bertoni Editore, 2021».

E sembra già che sia passato un decennio da quando Bertola è passata a miglior vita, vista la tendenza di collocarla nell’oblio, sospinta da un silenzio “precoce” e incomprensibile sulla sua importantissima attività artistica ultra sessantennale, alimentato da quelle stesse persone che in vita sembravano stimarla. E vanno ringraziate pochissime persone se di Carla Bertola e della sua arte ancora si parla. Una di queste persone è Sandro Bongiani, titolare di un museo virtuale di arte contemporanea ubicato a Salerno (Ophen Art Museum), il quale ha organizzato e curato questa mostra antologica sulle parole, i segni e le immagini che si dispongono lungo una settantina di opere visuali bertolane, dai primi anni ’70 fino al 2023.     

Dunque, la scrittura di Bertola ha iniziato un’evoluzione costante alla fine degli anni ’70 incontrando la poesia visuale e poco dopo la poesia sonora. Ma Carla Bertola non nasce come poeta verbovisuale né come poeta sonoro. Inizia negli anni ʼ60 del secolo scorso come poeta lineare, anzi “passatista ma non troppo”, come si definì in quegli inizi. «In realtà scrivevo già a quindici anni», mi confidò. Le prime pubblicazioni furono ospitate su riviste, erano «testi influenzati da poeti che avevo letto in precedenza: Ungaretti, Quasimodo, Gatto… cercando tuttavia una mia scrittura personale. […] Non ricordo esattamente quando scoprii il Futurismo e il Dadaismo, credo fine anni Settanta. Esplorare i loro testi fu fondamentale, mi aprì anche la strada alla poesia sonora e poésie action, che non ho mai abbandonato. Potrei, anzi dovrei, citare almeno qualche poeta verbovisuale [ad es. Arrigo Lora Totino, in particolare per la poesia sonora; Julian Blaine, Eugenio Miccini, ecc.], conosciuto in quegli anni, che fu molto significativo per la mia evoluzione» (Bertola, da Aa. Vv., Sul fondo del bianco, op. cit., p. 15).

Potremmo anche sottolineare ˗ forse senza essere smentiti ˗ che la poesia lineare di Bertola precludeva e preclude in sé tratti di “visualità” fin troppo evidenti, e soprattutto le linee guida delle sue performances sonore che poi svilupperà negli anni in giro per il mondo, con Alberto Vitacchio, compagno di una vita. Ma quale poesia lineare? Karl Marx affermava che i “filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi modi; ora si tratta di trasformarlo”.

Vale anche per il poeta? Certamente. Sono anacronistici i tempi di declamazione del loro esclusivo mondo interiore come gli ermetici o i neorealisti, descrivendo un modo autobiografico della realtà; occorre ritornare a “scoprire” la realtà che ci circonda come una sfida che la trasformi e la rinomini, mettendosi davanti alla storia, non nella storia. E come ci si mette davanti alla storia? Trasformando l’affermazione marxiana: fino ad oggi i poeti hanno scritto fiumi di parole, oceani di parole – e continuano a farlo -, ora si tratta di cambiarle, scrivendone delle nuove essendo legate a linguaggi remoti e usurati. Per realizzare parole poetiche nuove non può che soccorrerci la poesia sperimentale, di ricerca, alternativa e antagonista alla tradizione, manipolando la visione del mondo da un avvilente e remissivo sentimento di falsi feticci. In fondo che cos’è la poesia se non il rendere possibile l’impossibile?

E Carla Bertola ci riusciva benissimo. I suoi lavori visuali, a parte i disegni degli inizi, non potevano prescindere dalla parola, dai lacerti delle sue poesie lineari che, quasi sempre scritte a mano, con una grafia elegante ma anche incomprensibile, infantile, volutamente infantile, quindi spontanea, su supporti a volte alquanto strani, come i retini fotografici per la stampa che si procurava in cartolerie di qualche decennio fa, che furono l’inizio del progetto Frange d’interferenza, sul quale non cessò mai di lavorare e sperimentare, passando anche ad aggiungere ritagli di giornale, fili di lana colorati, linee, segni fino all’aggiunta di materiali più disparati: stoffa cucita su cartoncini e/o cartoni, carta colorata, pellicole di alluminio facilmente da cucire e da ripiegare in forme arbitrarie, nastri adesivi, frammenti di rametti, lettere o accenni di lettere, anch’esse spesso cucite come ricami su stoffe anche pregiate, fino a rendere alcuni lavori originali libri d’artista. E a proposito di lettere – intendo le buste con le quali spediamo materiali in tutto il mondo -, a Bertola non andava giù il fatto che molte di esse si smarrivano per strada senza mai arrivare al destinatario o che tornassero indietro dal mittente in pessime condizioni, consumate e rovinate dal doppio viaggio finendo nel cestino della carta straccia. Amando la carta in tutte le sue forme, con queste buste di ogni forma ed epoca – spesso trovate in mercatini e negozi vintage -, sfruttandone le varie cromature e il suo interno, con aggiunte di lacerti di scrittura a mano, realizzò 45 lavori assai singolari che intitolò Metamorphose of undelivered letters. Questa era Carla, un’artista piena di risorse e idee originali.

Ma chi è Carla Bertola? Ha vissuto a Torino dove è nata nel 1935 e deceduta nel marzo del 2023. Artista visuale scrittrice performer promotrice di iniziative culturali ha partecipato a moltissime mostre internazionali. Numerose le mostre individuali così come le performances di poesia sonora e d’azione in varie città europee oltre che in Canada Messico Brasile Cuba. È stata Artist in Residence presso il Sirius Arts Centre in Irlanda nel 2010. Con Alberto Vitacchio, ha eseguito il maggior numero di performences sonore e pièces denominate Poesiteatro. Ha pubblicato soltanto due libri di poesie lineari (almeno in Italia), I Monologhi, (SIC, 1973) e Ritrovamenti (Eureka Edizioni, 2016). I suoi libri verbovisuali libri d’artista e poesie si trovano in molti cataloghi, antologie, collezioni pubbliche e private, riviste cartacee e online («Letteratura»; «Altri Termini»; «Carte Segrete»; «Uomini e Idee»; «Anterem»; «Testuale»; «Salvo Imprevisti»; «Amenophis»; «Plages»; «D(o)cks»; «Dopodomani»; «Risvolti»; «L’Intranquille»; «Otoliths»; «Ulu-late»; «Margutte»; «Utsanga»; «Frequenze Poetiche», ecc.). Una rappresentativa selezione delle sue opere è presente al Museo della Carale di Ivrea. Tra le antologie segnaliamo Poesia Totale (Mantova, 1998); A point of View Visual ʼ90 (Russia, 1998); Libri d’Artista in Italia (Torino, 1999); International Artists’ Books (Ungheria, 2000). Ha editato e diretto dal 1978, insieme a Vitacchio, la rivista internazionale multimediale «Offerta Speciale» e la collaterale “Busta a sorpresa” che conteneva lavori originali di poeti e artisti internazionali e che in più di 50 numeri ha ospitato più di 600 autori, distinguendosi con proposte di testi di poesia sperimentale, lineare e visuale, facendo a meno degli editoriali e della critica.

Bertola non è mai stata molto incline al sentimentalismo. Lei giocava con le parole e le immagini. Anche nei suoi testi “seri” si intravedeva una vena ironica e «un’assoluta mancanza di pietà verso me stessa (a detta di un critico che mi criticava anche, meno male)». La poesia bertolana, che diventa tutt’una con quella visuale, è costellata d’ironia spensieratezza allegria; tristezza malinconia aggressive invettive, che a detta della stessa Bertola sono stati i sentimenti sui quali gli editori (italiani, naturalmente) accampavano sempre qualche scusa per non pubblicarla.

La poesia visuale di Bertola si compone anche per accumulo, associazione di vocaboli, dissociazioni, allitterazioni, calembours; una fonetica del significante che troviamo anche nella sua poesia sonora e che viviseziona parole e segni con il ritmo e il suono che incalzano ad ogni angolo del foglio che spesso viene occupato (ma sarebbe più adatto dire invaso) in tutto il suo spazio bianco, creando la cosiddetta “parola che si vede”.

Possiamo definire tutto il lavoro visuale della Bertola un’interferenza tra la parola e il segno, chirografie su una superficie che ha tutte le caratteristiche di un materiale tessile che ritroviamo spesso come supporto nei suoi lavori. Il punto di partenza di questo percorso artistico di Bertola, al quale ha dedicato tutta la vita – possiamo dire -, alla ricerca e alla sperimentazione nel campo della poesia lineare visuale sonora, nella performance, nel libro d’artista e nell’installazione, non può scindere dalla poesia lineare che ha incominciato a comporre sin da giovanissima e in modo naturale. Come nella poesia lineare, anche nella poesia visuale si registra un’analisi e un dettato del quotidiano privo di sentimentalismi che lasciano ampio spazio a un’abile ironia, una scomposizione e ricomposizione di un altrettanto abile gioco sprezzante che dagli anni ’80 – tenendosi abbastanza lontana dalla poesia visiva basata prettamente sul collage e ritagli di parole tipografiche come slogan, estrapolate da giornali e riviste – si palesa con l’utilizzo del colore e tecniche varie, ad esempio il frottage (tecnica antica, riscoperta dai surrealisti) o con accumuli di grosse lettere tipografiche colorate messe alla rinfusa, una sull’altra, anche su supporti di grosse dimensioni. Per non parlare poi di grafemi incomprensibili racchiusi tra fili di lana, sovente cuciti, a formare figure geometriche che Bertola ha chiamato Filograffiti, annunciando l’approdo, sul tramonto degli ultimi anni, anche a un accenno di scrittura asemica.

«Carla […] sfruttava i richiami che si generavano nell’unire un testo di poesia con l’immagine. Talvolta il testo già esisteva e veniva così adattato e spesso esaltato dall’unione con la parte visuale; altre volte il testo veniva scritto al momento di essere unito all’immagine così da divenire un nuovo lavoro visuale.

Ovviamente a monte di tutto questo vi erano le frequentazioni con coloro che in quel periodo già operavano nel campo della poesia visiva (Arrigo Lora Totino ad esempio abitava vicino a noi, gli incontri e le partecipazioni a pubblicazioni che si occupavano sia di scrittura che di visuale in Italia e all’estero» (Alberto Vitacchio, Carla Bertola parolasuonoimmagine, autoprodotto, s.d., pp. 14-15).

In conclusione, in questa mostra antologica di Carla Bertola è rappresentata tutta la sua arte, composizioni variegate e differenti: scritture volutamente “infantili” o con macchina da scrivere, o su supporti digitali e disegni figurativi con scritte amanuense, calligrafie più nobili ed eleganti, libri d’artista con pezzi di stoffa, carte colorate accartocciate, stropicciate e ripiegate, frammenti di foglie, bottoni cuciti o incollati, cerini, collage, inchiostri, chine, pastelli, pennarelli colorati dove non mancano intere pagine con scritte a mano tra linee e segni affrancati da ogni regole e schemi: una quantità di materiali per molteplici progetti, anche in piccoli formati, che attendono ancora uno studio critico accurato e profondo.

 

 


 

 

 


Collezione Bongiani Art Museum

 

Opening:  giovedì  2 ottobre 2025  h. 18:00

 

EVENTO:  dal 2 ottobre  al 30 dicembre  2025

TITOLO: Antologica di Carla Bertola, “Interferenze e intrecci tra parole e immagini” 1970-2023

LUOGO: Salerno (Italy). 

CURATORI:  Sandro  Bongiani

TESTO CRITICO: Giorgio Moio

INDIRIZZO: Via S. Calenda 105/D – Salerno

 

ORARI:  tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 3937380225

E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com

 

SITO UFFICIALE: https://www.collezionebongianiartmuseum.it/   

 

 

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno 

 

M.A.D. 16 ottobre 2025 - Giornata Internazionale dell'Arte Postale

 

M.A.D. MAIL ART DAY

16 OTTOBRE | GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'ARTE POSTALE

a cura di Ruggero Maggi

 MAM MUSEO D’ARTE MODERNA E DELLA MAIL ART

Montecarotto (AN)

16 ottobre 2025 | 20 gennaio 2026

Inaugurazione | giovedì 16 ottobre 2025 | ore 18.00

  

Anche quest’anno presso il MAM Museo d’Arte Moderna e della Mail Art di Montecarotto (AN) ed il MUSINF Museo d'arte moderna, dell'informazione e della fotografia di Senigallia si rinnova l’appuntamento con M.A.D. Mail Art Day | 16 ottobre | Giornata internazionale della Mail Art, lanciata alla fine del 2022 da Ruggero Maggi per ricordare Ray Johnson, nato appunto il 16 ottobre e definito “il più famoso artista sconosciuto di New York”. Fondando nel 1962 la New York Correspondence School con cui si beffeggiava delle varie scuole d’arte per corrispondenza che ai tempi sorgevano numerose negli Usa, segnò con questo deflagrante momento iniziale, il Big Bang della Mail Art.

Il MAM Museo d’Arte Moderna e della Mail Art di Montecarotto è attivo dal 1984, ideato e fondato da Carlo Emanuele Bugatti voluto dall’Amministrazione Comunale di Montecarotto, all’interno di un progetto inedito di Museo Diffuso sul territorio dell’allora Ente Provincia di Ancona. Il Museo collabora infatti storicamente e stabilmente con il MUSINF di Senigallia inaugurato nel 1981, con il Museo Comunale Nori dè Nobili di Tre Castelli e con diverse altre strutture museali marchigiane ed italiane.

All’inaugurazione dell’evento giovedì 16 ottobre alle ore 18.00 interverranno il Sindaco di Montecarotto Giuseppe Paoloni, il Sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, il Direttore del MAM e curatore Stefano Schiavoni e l’artista Ruggero Maggi.

Dedicato a Clemente Padin recentemente scomparso.

L’evento, curato da Ruggero Maggi e Stefano Schiavoni, presenta vari progetti che indagano l’universo della Mail Art.

 

 

·         LA CASSETTA POSTALE | UN MUSEO INTERATTIVO A CIELO APERTO

  

 

Già da tempo in Italia, ma un po’ ovunque nel mondo, c’è la tendenza a chiudere ed a rimuovere le cassette postali. L’uso smodato dei social e delle email fa sì che la posta “normale” sia relegata ad un uso comunicazionale ormai sempre più obsoleto, dimenticando quanto invece sia importante anche la “sollecitazione” tattile, visiva ed in certi casi anche olfattiva che la posta, appunto normale, può trasmettere. Per non parlare del piacere che si riceve nell’aprire una busta spedita magari dall’altra parte del mondo e dal “mistero” che si svela non appena si apre. Ora tutto ciò viene abolito a favore di una più rapida diffusione a discapito di una comunicazione più personale e meno omologata, quindi: chiudiamo la bocca alle cassette postali! Una volta elementi insostituibili del tessuto urbano, ma oggi considerate obsolete e inutili. Quale sarà la prossima vittima da sacrificare sull’ara della modernità e del progresso? l’ufficio postale?! Luogo che sopravviverà magari solo quale punto vendita di oggetti e servizi vari, come una qualsiasi banca, come un ufficio assicurativo… tutto tranne che un ufficio postale, tradendo così di fatto la funzione primaria per cui era stato creato.

Chi di noi imbucando una lettera o una cartolina in una cassetta postale non ha sentito un brivido nell’affidare il proprio messaggio ad una buca, di cui non si può vedere l’interno? Un po’ come inserire la propria mano nella famosa Bocca della Verità, con la sensazione di non poterla più tirare fuori!

In piazza Bocca della Verità si trova l’antico mascherone in marmo, uno dei simboli più celebri di Roma, collocato dal 1632 nel pronao della Basilica di Santa Maria in Cosmedin. Il disco marmoreo ha le fattezze di un volto maschile con barba, occhi, naso e bocca forati − forse di Giove, di un fauno o di una divinità fluviale − affiancato da alcuni simboli, tra cui uno scarabeo, due chele e due teste di lupo. Il film Vacanze Romane (1953) di William Wyler, con Audrey Hepburn e Gregory Peck, ha consacrato la Bocca della Verità a una indiscussa fama internazionale.

Gli artisti sono stati invitati ad “ADOTTARE” una CASSETTA POSTALE fotografandola dopo avervi applicato sopra l’immagine della Bocca della Verità con l’appello “SALVATEMI” ed a inviarne una stampa rivisitata ed un proprio pensiero sul tema della chiusura delle cassette postali a Ruggero Maggi, così da ottenere purtroppo una realistica “mappatura” nazionale ed internazionale.

·         “Cassette rosse addio. O quasi” di Fabio Bonacina (Direttore del Museo dei Tasso e della storia postale) un esaustivo testo storico sulle cassette postali

·         “Ochopee Post Office” di Gabriele Belletti (Ph.D. Assistant Professor of Italian and French University of Florida) un’attenta analisi della situazione delle cassette postali negli Stati Uniti

·         Poesiteatro una selezione di opere per ricordare Carla Bertola, curata dal suo compagno di vita e di arte Alberto Vitacchio. “[…] Carla ha esplorato il linguaggio sia nelle sue forme visuali che sonore, dalla mail art alla poesia sonora con incursioni nel campo della performance, proponendo linee di ricerca, anche in questo campo, molto personali. Ha lungamente lavorato sul futurismo delle donne, creando nuovi testi sonori, partiture visuali, interpretazioni di tavole parolibere come quella di ‘Campo di Marte’ di Enrica Piubellini, più volte proposta in performance a due voci e poi su multipista come quella conservata al Paul Getty Museum. Per oltre quarant’anni ha dedicato il suo impegno a seguire la sua ‘creatura’, la rivista internazionale multimediale Offerta Speciale (con all’interno delle copie originali manuali di artisti) alla quale hanno partecipato 628 artisti di tutto il mondo. Accanto alla rivista è nata anche Busta Sorpresa (contenitore di lavori visuali di dieci artisti su sessanta copie)”

·         ZMAG - Zoom Mail Art Group (contacts: The Sticker Dude and Nonlocal Variable) una mini-comunità di mailartisti che amano usare Zoom per rafforzare la connessione creatasi con lo scambio di posta ordinaria o email, incontrandosi mensilmente per condividere nuovi progetti, prospettive storiche o questioni relative alla Mail Art.

·         Proiezione di "ZMAG Postal Film #1" di Imogen Pranger. Composto da 14 rulli di pellicola trasparente da 16 millimetri, dipinti, stampati, disegnati, schizzati e giuntati in modo unico, il film riunisce i partecipanti all'incontro mensile dello Zoom Mail Artist Group in un cadavere squisito di celluloide ricevuto per posta ordinaria. Il rullino di ogni partecipante è stato giuntato seguendo l’ordine di ricevimento postale dopo essere stato lavorato dagli artisti, creando contrasti materici e armonie visive inaspettate.

·         MAILART song di C.T. Chew, divertissement “in chiave country” con sonorità create con nomi e pseudonimi di mailartisti

 ·         edition gxggxxg è un progetto di mail art in cui auvikogue/peter schubert invita artisti del mondo della MailArt o della SoundArt - con cui ha contatti o che gli sono stati segnalati - a progettare in modo collaborativo una busta contenente opere grafiche e un mini-cdr sonoro. Un'edizione di 10 piccole opere d’arte con testi in lingua madre di ogni singolo artista aderente al progetto. Per l’edizione #06 è stato invitato Ruggero Maggi che anni fa ha risposto alla prima call di mail art lanciata di auvikogue, introducendo Peter nel mondo della mail art di cui da decenni Ruggero - con il suo archivio Amazon - è assiduo promotore e da allora le lettere, tra i due artisti, hanno attraversato regolarmente le Alpi. Maggi ha incentrato il lavoro in collaborazione con auvikogue sul concetto della “Non-Violenza” ispirato ai pensieri, alle azioni e agli scritti del Mahatma Gandhi, inviando un lavoro fotografico con 10 interventi e successivamente un video intitolato “Fax correspondence”, un’opera di visual sound art di Ruggero Maggi & Kappa con le voci di Viola Bergamini e Melissa Simionato che auvikogue ha rielaborato nel brano audio “Il decollage non violento di una corrispondenza via fax” e, per completare l’edizione, ha inserito proprie opere grafiche di precedenti performances inviandole nuovamente a Maggi.

 

 


·         Petizione per salvare il MUSEO STORICO DELLA COMUNICAZIONE DI ROMA

È destino ormai che M.A.D. Mail Art Day includa una petizione. L’anno scorso si trattò di salvare l’archivio ungherese di Galántai “Artpool”, quest’anno di salvare un ente altrettanto importante come il Museo Storico della Comunicazione di Roma, museo chiuso ormai da anni per lavori di ristrutturazione, lavori che avrebbero dovuto iniziare tre anni fa, ma che a tutt’oggi languono e che forse inizieranno nel 2026.

Nel frattempo giro anche a voi amici, la petizione in questione, pregandovi tutti, italiani e stranieri, di firmarla per tentare di salvare questa eccellenza dedicata al mondo postale, che ho avuto il piacere ed il privilegio di visitare alcuni anni fa. Un’incredibile scoperta all’interno del quartiere EUR di Roma. Un enorme, meraviglioso contenitore postale con le prime cassette postali romane e via via, come in un fantastico viaggio del tempo fino ai giorni nostri tra transistor e satelliti, visitando anche la sala di comando dell’Elettra, la nave di Guglielmo Marconi.

https://www.change.org/p/salviamo-il-museo-storico-della-comunicazione-di-viale-america-201-a-roma

 

 

RUGGERO MAGGI 


“RUGGERO MAGGI – POESIA VISIVA”

di Stefano Schiavoni

 MUSINF Sala Bugatti | Senigallia

21 novembre | 10 dicembre 2025

Inaugurazione | venerdì 21 novembre 2025 | ore 17.00

  

 

Sempre nel contesto di M.A.D. Mail Art Day al MUSINF Sala Bugatti di Senigallia verrà presentata a cura di Stefano Schiavoni la mostra di poesia visiva di Ruggero Maggi. Questo nuovo progetto espositivo ripropone e consolida una sperimentata collaborazione mantenendo un rapporto da sviluppare operativamente nel prossimo futuro, attraverso la collaborazione tra le due istituzioni museali con l'esposizione di lavori dei principali protagonisti internazionali della Mail Art presenti nell'archivio senigalliese del Musinf e la centralità dell'operazione M.A.D. Mail Art Day.

 

 


 

ARTISTI PARTECIPANTI

ANDORRA Julien RDX ARGENTINA María Castillo, Silvio De Gracia, Floki Gauvry, Stella Maris Velasco BELGIO Sjoerd Paridaen BRASILE Marcelo Dola, Hugo Pontes CANADA Diane Bertrand, Circulaire132 / RF Côté, Susan Gold, Spike Spence DANIMARCA Niels Lomholt FILIPPINE Michelangelo Mayo FINLANDIA Marko Heinonen FRANCIA Martine Baert et Didier Trumeau, Eric Bensidon, Veronique Champollion, Michel Della Vedova, Lyza Sahertian GERMANIA Norbert Böckmann, Hans Braumüller, Maks Dannecker, Fidels Daughter, Thorsten Fuhrmann, Thomas Glatz & Lutz Gemthal, Elke Grundmann, Annegret Heinl, Uwe Höfig, Eberhard Janke (Edition Janus), Siggi Liersch, Susanne Mitterwieser, Andre Radke, Peter Schubert, Ulrich Tarlatt, Horst Tress, Rainer Wieczorek & Antonio Moreno, Lutz Wohlrab GIAPPONE Tohei Mano GRAN BRETAGNA A.1. Waste Paper CO (Michael Leigh) GRECIA Nicolas Malevitsis, Katerina Nikoltsou INDIA Renuka Kesaramadu ITALIA Dino Aloi, Salvatore Anelli, Giovanni Arici, Tiziana Arici, Franco Ballabeni, Fabrizio Bandini, Nino Barone, Vittore Baroni, Negro Luigi Barquez, Donatella Baruzzi, Nicola Bertoglio, Carla Bertola e Alberto Vitacchio, Chiara Bertoncello, Daniela Billi, Antonio Bobò, Rovena Bocci, Mariella Bogliacino, Maria Bonaduce, Giovanni Bonanno, Giambattista Bonazzoli, Marzia Maria Braglia, Mirta Caccaro, Mariangela Calabrese, Angela Caporaso, Francesca Cenciarini, Giuliana Ceretta, Antonio Chiarello, Maria Antonietta Claretto, Crescenzio D’Ambrosio, Diana Danelli, Patrizia Dellavalle, Annitta Di Mineo, Renata Di Palma, Marcello Diotallevi, Benedetto Fanna, Gretel Fehr, Domenico Ferrara Foria, Anna Finetti, Roberto Formigoni, Attilio Fortini, Antonella Gandini, Ornella Garbin, Massimiliano Ghidini, Mario Giavino, Lino Giussani, Robert James Hanrahan, Peter Hide 311065, I Miradebora, Luigina Iacuzzi, Benedetta Jandolo, Glauco Léndaro Camiless, Alfonso Lentini, Leona K., Pino Lia, Maya Lopez Muro, Gian Paolo Lucato, Serse Luigetti, Ruggero Maggi, Paola Marcucci, Maria Grazia Martina, Anna Maria Matone, Virginia Milici, Annalisa Mitrano, Fernando Montà, Giovanni Morgese, Cristiano Pallara, Walter Pennacchi, Salvatore Pepe, Marisa Pezzoli, Riccardo Pezzoli, Tarcisio Pingitore, Laura Pintus, Franco Piri Focardi, Veronique Pozzi Painé, Vittorio Giuseppe Preite, Ptrzia (TicTac), Alessandra Pucci, Residenza Emanuele Tapparelli D’Azeglio (ospiti e personale), Gaetano Ricci, Elisa Rioda, Sabina Romanin, Antonio Sassu, Roberto Scala, Paolo Simonetti, Cristina Sosio, Lucia Spagnuolo, Giovanni e Renata Strada, Camilla Testori, Elsa Testori, Roberto Testori e Mauro Sanesi, Paola Toffolon, topylabrys, Ilia Tufano, Emilio Vance (Filippo Giaconi), Silvia Venuti MACEDONIA Zlatko Krstevski NORVEGIA Torill Elisabeth Larsen OLANDA Ko De Jonge, Rod Summers/VEC PORTOGALLO Paulo Teles BroTTas REP. CECA Zdenek Sima ROMANIA Ovidiu Petca RUSSIA Evrika Junglle Mail Art, Alexander Limarev SERBIA Nenad Vuckovic SINGAPORE Gloria Keh SPAGNA Sabela Baña, Pedro Bericat, Francisco Galvez Dead Wax, Miguel Jimenez, Isabel Jover, Maxima Maria Kinsky (Galeria HMH), Severiano Lago Palmero, Cesar Reglero, Jaume Rocamora, Andreas Streicher (Galeria HMH), Judith Sturm (Galeria HMH), Mikel Untzilla, Valdor, Manuel Xio Blanco SVEZIA Henry Grahn Hermunen SVIZZERA Ueli Sager TAIWAN #FFFF00 UNGHERIA Peter Abajkovics, Tibor Vass USA John M. Bennett, Cecelia Chapman, C.T. Chew, DKA Post (Darlene Altschul) Cascadia Artpost (Jack Lattemann) Nonlocal Variable (Duane Schulz) | Art installation Flux Bombing, Mike Dyar / Eat Art, Willie Marlowe, C. Mehrl Bennett, Nonlocal Variable, Joey PatrickT, Steve Random, The Sticker Dude (Joel Cohen), Tofu.

 

ARTISTI PARTECIPANTI "ZMAG Postal Film #1"

Imogen Pranger, Reid Wood, Mars Tokyo, John M. Bennett, C. Mehrl Bennett, Theo Nelson, R.F. Cote, Nonlocal Variable, Neosho, Michelangelo Mayo, Mike Dickau, Joey PatrickT, Ruggero Maggi, Bibiana Padilla-Maltos, The Sticker Dude & Adam Roussopoulos.

Si ringrazia: Fondazione Mirco Giacomelli, @rtLine C.I.D.I. Senigallia, Territori Sensibili

 

M.A.D. MAIL ART DAY | 16 OTTOBRE | GIORNATA INTERNAZIONALE DELL'ARTE POSTALE

a cura di Ruggero Maggi

MAM di Montecarotto via Circonvallazione 4 | Montecarotto (AN)

16 ottobre 2025 | 20 gennaio 2026

Inaugurazione | giovedì 16 ottobre 2025 | ore 18.00

INGRESSO LIBERO

Orari e visite | mailart@comune.montecarotto.an.it | tel.073189131 | info@visitmontecarotto.it

“RUGGERO MAGGI – POESIA VISIVA”

di Stefano Schiavoni

MUSINF Sala Bugatti via Marchetti 73 | Senigallia (AN)

21 novembre | 10 dicembre 2025

Inaugurazione | venerdì 21 novembre 2025 | ore 17.00

INGRESSO LIBERO

Orari | da giovedì a domenica dalle 15.00 alle 20.00

Per contatti telefonare allo 071 63258 o circuitomuseale@comune.senigallia.an.it  

 


 

M.A.D. 16 ottobre 2025  

Giornata Internazionale dell'Arte Postale

  

 

Press release


M.A.D. MAIL ART DAY

16 OCTOBER

by Ruggero Maggi

MAM Museum of Modern Art and Mail Art

Montecarotto (AN)


 16 October 2025 | 20 January 2026

Opening | Thursday 16 October 2025 | at 18.00

  

Once again this year is renewed at MAM Museum of Modern Art and Mail Art in Montecarotto (AN) and at MUSINF Museum of Information in Senigallia the appointment with M.A.D. Mail Art Day | 16 October, launched at the end of 2022 by Ruggero Maggi to remember Ray Johnson, born on October 16 and defined as “the most famous unknown artist in New York”. By founding the New York Correspondence School in 1962, with which he mocked the various correspondence art schools that were springing up in the US at the time, he marked with this explosive initial moment, the Big Bang of Mail Art.

The MAM Museum of Modern Art and Mail Art of Montecarotto has been active since 1984. This museum was conceived and founded by Carlo Emanuele Bugatti with the Municipal Administration of Montecarotto, within an unprecedented project of a Widespread Museum on the territory of the then Provincial Authority of Ancona. In fact, the Museum collaborates historically and permanently with the MUSINF of Senigallia inaugurated in 1981, with the Nori dè Nobili Municipal Museum of Tre Castelli and with various other museums in the Marche region and in all the national territory.

On Thursday 16 October at 6.00 pm, will be present at the inauguration of the event the Mayor of Montecarotto Giuseppe Paoloni, the Mayor of Senigallia Massimo Olivetti, the Director of MAM e curator Stefano Schiavoni and the artist Ruggero Maggi.

Dedicated to Clemente Padin, who recently passed away.

 The event, curated by Ruggero Maggi and Stefano Schiavoni, presents various projects that explore the world of Mail Art.

 

·         THE MAILBOX | AN INTERACTIVE OPEN-AIR MUSEUM

Already for some time in Italy, but also everywhere in the world, there is the tendency to close and remove mailboxes. The immoderate use of social media and email is relegating the “normal” mail to an increasingly obsolete communicational use, forgetting how important instead is also the tactile, visual and in some cases even olfactory “solicitations”. Not to mention the pleasure one receives in opening an envelope sent perhaps from the other side of the world and the “mystery” that is revealed as soon as it is opened. Now all this is being abolished in favor of faster dissemination and at the expense of a more personal and less homogenized communication, so: let's shut the mailboxes mouths! Once irreplaceable elements of the urban context, but now considered obsolete and useless. What will be the next victim to be sacrificed on the altar of modernity and progress? the post office?! A place that will survive perhaps only as a sales outlet for various items and services, like any bank, like an insurance office… anything but a post office, thus effectively betraying the primary function for which it was created. Who among us posting a letter or postcard in a mailbox has not felt a thrill in entrusting his or her message to a hole, the inside of which cannot be seen? A bit like inserting one's hand into the famous Mouth of Truth, with the feeling of never being able to take it out again!

In Piazza Bocca della Verità is the ancient marble mascherone, one of Rome's most famous symbols, placed since 1632 in the pronaos of the Basilica of Santa Maria in Cosmedin. The marble disk has the features of a male face with a pierced beard, eyes, nose, and mouth-perhaps of Jupiter, a faun, or a river deity- flanked by several symbols, including a scarab, two claws, and two wolf heads. William Wyler's film Vacanze Romane (1953), starring Audrey Hepburn and Gregory Peck, established the Mouth of Truth to undisputed international fame.

The artists were invited to “ADOPT” a MAILBOX by photographing it after applying the image of the Bocca della Verità (Mouth of Truth) with the appeal “SAVE ME” and to send a revised print and their thoughts on the closure of post boxes to Ruggero Maggi, in order to obtain, unfortunately, a realistic national and international “map.”

·         “Goodbye red mailboxes. Or almost” by Fabio Bonacina (Director of the Museum of Tasso family and Postal History) is an exhaustive historical text on mailboxes

 ·         “Ochopee Post Office” by Gabriele Belletti (Ph.D. Assistant Professor of Italian and French, University of Florida) a detailed analysis of the situation of mailboxes in the United States

·         Stagepoetry a selection of works in memory of Carla Bertola, curated by her partner in life and art, Alberto Vitacchio. “[…] Carla has explored language both in its visual and sound forms.  Her route has continued to follow the paths of the written poetry passing constantly to visual experiences, to mail art and sound poetry and works in the field of performance, suggesting very personal research. She has also worked for a long time on women futurism, creating new sound texts, visual scores, performances on ‘tavole parolibere’ like ‘Campo di Marte’ by Enrica Piubellini, presented many times in performance for two voices and after on multitrack like the one kept at the Paul Getty Museum. For more than forty years she has dedicated her commitment to follow her ‘creature’, the international poetry magazine Offerta Speciale (with inside original handmade works by artists) to which have contributed 628 artists from all over the world.  Beside the magazine was born also Busta Sorpresa (a container of original visual works of ten artists on sixty copies).”

·         ZMAG - Zoom Mail art Group (contacts: The Sticker Dude and Nonlocal Variable) is a mini-community of Mail Artists who enjoy using Zoom to round out our connection to each other created through the exchange of snail mail or email, meeting monthly to share new projects, historical perspectives or issues relating to Mail Art.

·         Screening of “ZMAG Postal Film #1” by Imogen Pranger. Comprising 14 uniquely painted, stamped, drawn, splat, and spliced rolls of clear 16millimeter film, brings together participants of the monthly Zoom Mail Artist Group meeting into an exquisite corpse of snail mail celluloid. Each participant's roll has been ordered in accordance to when the roll was received in the mail after being treated, creating unexpected material contrasts and visual harmonies by way of the postal service.

·         MAILART song by C.T. Chew, a country-style divertissement with sounds created using the names and pseudonyms of mailartists.

·         edition gxggxxg is a mail art project in which auvikogue/peter schubert invites artists from the world of MailArt or SoundArt - with whom he has contacts or who have been recommended to him - to collaboratively design an envelope containing graphic works and a mini-cdr sound recording. An edition of 10 small artworks with texts in the native language of each individual artist participating in the project. Ruggero Maggi was invited to participate in edition #06. Years ago, he responded to auvikogue's first call for mail art, introducing Peter to the world of mail art, which Ruggero has been a tireless promoter of for decades with his Amazon Archive. Since then, letters have regularly crossed the Alps between the two artists. Maggi focused his work in collaboration with auvikogue on the concept of ‘Non-Violence’ inspired by the thoughts, actions and writings of Mahatma Gandhi, sending a photographic work with 10 interventions and subsequently a video entitled ‘Fax correspondence’, a visual sound art work by Ruggero Maggi & Kappa with the voices of Viola Bergamini and Melissa Simionato, which auvikogue reworked into the audio piece ‘Il decollage non violento di una corrispondenza via fax’ (The non-violent decollage of a fax correspondence). To complete the edition, auvikogue included his own graphic works from previous performances and sent them back to Maggi.

 

·         SAVE THE HISTORICAL MUSEUM OF COMMUNICATION IN ROME

It is now inevitable that M.A.D. Mail Art Day will include a petition. Last year, it was to save the Hungarian Artpool Archive by Galántai, this year it is to save an institution equally important, the Historical Museum of Communication in Rome, which has been closed for years for renovation works. These works should have started three years ago but they are still languishing and will perhaps begin in 2026.

In the meantime, I’m also sending the petition to you, my friends, and asking all of you, Italians and foreigners alike, to sign it in an attempt to save this excellence dedicated to the postal world, which I had the pleasure and privilege of visiting a few years ago. An incredible discovery in Rome's EUR district. A huge, wonderful postal container with the first Roman mailboxes and, little by little, like a fantastic journey through time to the present day, between transistors and satellites, also visiting the control room of the Elettra, Guglielmo Marconi's ship.

https://www.change.org/p/salviamo-il-museo-storico-della-comunicazione-di-viale-america-201-a-roma

 

 “RUGGERO MAGGI – VISUAL POETRY”

by Stefano Schiavoni

MUSINF Sala Bugatti | Senigallia

21 November | 10 December 2025

Opening | Friday 21 November 2025 | at 17.00

 

Always in context of M.A.D. Mail Art Day at the MUSINF Sala Bugatti in Senigallia, will be presented, curated by Stefano Schiavoni, the visual poetry exhibition by Ruggero Maggi. This new exhibition project re-proposes and consolidates a proven collaboration while maintaining a relationship to be developed operationally in the near future, through the collaboration between the two museum institutions with the exhibition of works by the main international protagonists of Mail Art present in the Senigallia archive of the Musinf and the centrality of the project M.A.D. Mail Art Day.

 

PARTICIPATING ARTISTS

ANDORRA Julien RDX ARGENTINA María Castillo, Silvio De Gracia, Floki Gauvry, Stella Maris Velasco BELGIUM Sjoerd Paridaen BRAZIL Marcelo Dola, Hugo Pontes CANADA Diane Bertrand, Circulaire132 / RF Côté, Susan Gold, Spike Spence CZECH REP Zdenek Sima DENMARK Niels Lomholt FINLAND Marko Heinonen FRANCE Martine Baert et Didier Trumeau, Eric Bensidon, Veronique Champollion, Michel Della Vedova, Lyza Sahertian GERMANY Norbert Böckmann, Hans Braumüller, Maks Dannecker, Fidels Daughter, Thorsten Fuhrmann, Thomas Glatz & Lutz Gemthal, Elke Grundmann, Annegret Heinl, Uwe Höfig, Eberhard Janke (Edition Janus), Siggi Liersch, Susanne Mitterwieser, Andre Radke, Peter Schubert, Ulrich Tarlatt, Horst Tress, Rainer Wieczorek & Antonio Moreno, Lutz Wohlrab GREAT BRITAIN A.1. Waste Paper CO (Michael Leigh) GREECE Nicolas Malevitsis, Katerina Nikoltsou HOLLAND Ko De Jonge, Rod Summers/VEC HUNGARY Peter Abajkovics, Tibor Vass INDIA Renuka Kesaramadu ITALY Dino Aloi, Salvatore Anelli, Giovanni Arici, Tiziana Arici, Franco Ballabeni, Fabrizio Bandini, Nino Barone, Vittore Baroni, Negro Luigi Barquez, Donatella Baruzzi, Nicola Bertoglio, Carla Bertola e Alberto Vitacchio, Chiara Bertoncello, Daniela Billi, Antonio Bobò, Rovena Bocci, Mariella Bogliacino, Maria Bonaduce, Giovanni Bonanno, Giambattista Bonazzoli, Marzia Maria Braglia, Mirta Caccaro, Mariangela Calabrese, Angela Caporaso, Francesca Cenciarini, Giuliana Ceretta, Antonio Chiarello, Maria Antonietta Claretto, Crescenzio D’Ambrosio, Diana Danelli, Patrizia Dellavalle, Annitta Di Mineo, Renata Di Palma, Marcello Diotallevi, Benedetto Fanna, Gretel Fehr, Domenico Ferrara Foria, Anna Finetti, Roberto Formigoni, Attilio Fortini, Antonella Gandini, Ornella Garbin, Massimiliano Ghidini, Mario Giavino, Lino Giussani, Robert James Hanrahan, Peter Hide 311065, I Miradebora, Luigina Iacuzzi, Benedetta Jandolo, Glauco Léndaro Camiless, Alfonso Lentini, Leona K., Pino Lia, Maya Lopez Muro, Gian Paolo Lucato, Serse Luigetti, Ruggero Maggi, Paola Marcucci, Maria Grazia Martina, Anna Maria Matone, Virginia Milici, Annalisa Mitrano, Fernando Montà, Giovanni Morgese, Cristiano Pallara, Walter Pennacchi, Salvatore Pepe, Marisa Pezzoli, Riccardo Pezzoli, Tarcisio Pingitore, Laura Pintus, Franco Piri Focardi, Veronique Pozzi Painé, Vittorio Giuseppe Preite, Ptrzia (TicTac), Alessandra Pucci, Residenza Emanuele Tapparelli D’Azeglio (ospiti e personale), Gaetano Ricci, Elisa Rioda, Sabina Romanin, Antonio Sassu, Roberto Scala, Paolo Simonetti, Cristina Sosio, Lucia Spagnuolo, Giovanni e Renata Strada, Camilla Testori, Elsa Testori, Roberto Testori e Mauro Sanesi, Paola Toffolon, topylabrys, Ilia Tufano, Emilio Vance (Filippo Giaconi), Silvia Venuti JAPAN Tohei Mano MACEDONIA Zlatko Krstevski NORWAY Torill Elisabeth Larsen PHILIPPINES Michelangelo Mayo PORTUGAL Paulo Teles BroTTas ROMANIA Ovidiu Petca RUSSIA Evrika Junglle Mail Art, Alexander Limarev SERBIA Nenad Vuckovic SINGAPORE Gloria Keh SPAIN Sabela Baña, Pedro Bericat, Francisco Galvez Dead Wax, Miguel Jimenez, Isabel Jover, Maxima Maria Kinsky (Galeria HMH), Severiano Lago Palmero, Cesar Reglero, Jaume Rocamora, Andreas Streicher (Galeria HMH), Judith Sturm (Galeria HMH), Mikel Untzilla, Valdor, Manuel Xio Blanco SWEDEN Henry Grahn Hermunen SWITZERLAND Ueli Sager TAIWÁN #FFFF00 USA John M. Bennett, Cecelia Chapman, C.T. Chew, DKA Post (Darlene Altschul) Cascadia Artpost (Jack Lattemann) Nonlocal Variable (Duane Schulz) | Art installation Flux Bombing, Mike Dyar / Eat Art, Willie Marlowe, C. Mehrl Bennett, Nonlocal Variable, Joey PatrickT, Steve Random, The Sticker Dude (Joel Cohen), Tofu.

 

PARTICIPATING ARTISTS "ZMAG Postal Film #1"

Imogen Pranger, Reid Wood, Mars Tokyo, John M. Bennett, C. Mehrl Bennett, Theo Nelson, R.F. Cote, Nonlocal Variable, Neosho, Michelangelo Mayo, Mike Dickau, Joey PatrickT, Ruggero Maggi, Bibiana Padilla-Maltos, The Sticker Dude & Adam Roussopoulos.

Thanks: Mirco Giacomelli Foundation, @rtLine C.I.D.I. Senigallia, Territori Sensibili

 

M.A.D. MAIL ART DAY | 16 OCTOBER

by Ruggero Maggi

MAM di Montecarotto (AN)  via Circonvallazione 4 | Montecarotto (AN)

16 October 2025 | 20 January 2026

Opening | Thursday 16 October 2025 | at 18.00

FREE ENTRY

opening hours and visits | mailart@comune.montecarotto.an.it | tel.073189131 | info@visitmontecarotto.it

 

“RUGGERO MAGGI – VISUAL POETRY”

by Stefano Schiavoni

MUSINF Sala Bugatti via Marchetti 73 | Senigallia (AN)

21 November | 10 December 2025

Opening | Friday 21 November 2025 | at 17.00

FREE ENTRY

opening hours and visits | www.senigalliacittadellafotografia.it

 

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno