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CONTACT:
Collezione Bongiani Art Museum
Spazio Ophen Virtual Art Gallery
Via S. Calenda, 105/D 84126 Salerno (Italy).
http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Documentazione di Cultura, Arte Moderna e Contemporanea
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CONTACT:
Collezione Bongiani Art Museum
Spazio Ophen Virtual Art Gallery
Via S. Calenda, 105/D 84126 Salerno (Italy).
http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Grandi Maestri del Novecento, l’occhio di fotografi straordinari, la creatività contemporanea italiana tra design, video, arti visive e danza, la Fiber Art, la scultura internazionale e le celebrazioni del settecentenario dantesco.
Il 2021 si apre con tutto l’ottimismo dei nuovi progetti: da gennaio alla primavera ecco gli appuntamenti di musei, gallerie, fondazioni di cui siamo portavoce.
Lara e Barbara, Camilla, Claudia, Denise, Francesca, Marta
con la collaboraizone di Giulia #teamlara
NUOVE APERTURE 2021
gennaio/febbraio/marzo 2021
ML FINE ART – MATTEO LAMPERTICO, MILANO
Leoncillo Fontana Melotti. Ritorno al Barocco
a cura di Andrea Bacchi
da gennaio ad aprile 2021
per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com; marta@larafacco.com
FONDAZIONE PISTOIA MUSEI, PISTOIA
Aurelio Amendola. Un’antologia
Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri
da fine gennaio a fine agosto 2021
c/o Palazzo Buontalenti e Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia
per maggiori informazioni: denise@larafacco.com
MINIARTEXTIL COMO 2020
Trentesima edizione
da fine gennaio a maggio 2021
c/o Pinacoteca Civica – Nuovo Padiglione Grossisti del Mercato Coperto – Broletto, Como
In occasione della trentesima edizione di Miniartextil
Metamorphosis. Mostra di Arte Contemporanea a Villa Olmo
da fine gennaio a maggio 2021
promossa e realizzata dalla Fondazione Bortolaso.Totaro.Sponga
c/o Villa Olmo, Como
per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com
GióMARCONI, MILANO
Enrico David
da gennaio/febbraio 2021
per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com; camilla@larafacco.com
FONDAZIONE ADOLFO PINI, MILANO
Flavio Favelli
Vita d’artista
da gennaio/febbraio 2021
per maggiori informazioni: marta@larafacco.com; barbara@larafacco.com
FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI, REGGIO EMILIA
Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli
a cura di Melania Gazzotti
da gennaio/febbraio 2021
c/o Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia
per maggiori informazioni: denise@larafacco.com; marta@larafacco.com
CARDI GALLERY MILANO
Mimmo Paladino
da gennaio/febbraio 2021
per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com
MACTE – Museo d’Arte Contemporanea di Termoli
62mo PREMIO TERMOLI
a cura di Laura Cherubini
da gennaio/febbraio 2021
per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com
FONDAZIONE IN BETWEEN ART FILM
Mascarilla 19 – Codes of domestic violence
a cura di Leonardo Bigazzi, Alessandro Rabottini e Paola Ugolini
TOUR 2021
per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com
FONDAZIONE ARNALDO POMODORO, MILANO
Project Room #13
Kasper Bosmans. A Perfect Shop-front
a cura di Eva Fabbris
da febbraio a giugno 2021
per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com; claudia@larafacco.com
ALESSANDRO SCIARRONI
The collection
febbraio 2021
creazione per la Compagnie du ballet de l’Opéra de Lyon
c/o Le Toboggan, Lione
per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com
OGR – OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI, TORINO
Jessica Stockholder
da febbraio a maggio 2021
per maggiori informazioni: denise@larafacco.com
MILANO MUSEOCITY 2021
marzo 2021
per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com
MUSEI DI SAN DOMENICO, FORLÌ
Dante. La visione dell’arte
da marzo a luglio 2021
un progetto di Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Gallerie degli Uffizi di Firenze
per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com
FONDAZIONE FURLA
Furla Series #03
Nairy Baghramian. Misfits
a cura di Bruna Roccasalva
da marzo a giugno 2021
promosso da Fondazione Furla e GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano
c/o GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano
per maggiori informazioni: denise@larafacco.com
LE MOSTRE IN CORSO:
FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI, REGGIO EMILIA
TRUE FICTIONS – Fotografia visionaria dagli anni ’70 ad oggi a cura di Walter Guadagnini
fino a gennaio 2021
Palazzo Magnani, Reggio Emilia
ATLANTI, RITRATTI E ALTRE STORIE
6 giovani fotografi europei fino a gennaio 2021
Palazzo Da Mosto, Reggio Emilia
per maggiorni informazioni: marta@larafacco.com; denise@larafacco.com
FRANCESCO BOSSO Primitive Elements
fino a gennaio 2021
Villa Pignatelli, Napoli
per maggiorni informazioni: marta@larafacco.com
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
In The Forest, Even The Air Breathes
a cura di Abhijan Toto
fino al 28 febbraio 2021
Ti Bergamo – Una Comunità
a cura di Valentina Gervasoni e Lorenzo Giusti
fino al 28 febbraio 2021
per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com
SKY ARTE
THE SQUARE. Spazio alla cultura
tutti i giovedì alle 20:45 fino al 28 gennaio 2021
Streaming gratis su https://video.sky.it/arte e sui profili social di Sky Arte
Per maggiori informazioni: claudia@larafacco.com
PAV – PARCO ARTE VIVENTE, TORINO
Arahmaiani
Politics of Disaster. Gender, Environment, Religion
a cura di Marco Scotini
fino al 28 febbraio 2021
per maggiori informazioni: denise@larafacco.com
FONDAZIONE MONTEPARMA, PARMA
Attraverso le avanguardie. Giuseppe Niccoli / visione e coraggio di una Galleria
fino ad aprile 2021
c/o APE Parma Museo
per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI, PRATO
Protext! Quando il tessuto si fa manifesto
a cura di Camilla Mozzato e Marta Papini
fino al 14 marzo 2021
Litosfera. Un dialogo tra Produttivo di Giorgio Andreotta Calò e A Fragmented World di Elena Mazzi e Sara Tirelli
a cura di Cristiana Perrella
fino al 18 aprile 2021
per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com; denise@larafacco.com
FONDAZIONE ANTONIO DALLE NOGARE, BOLZANO
Robert Breer. Time Out
fino al 5 giugno 2021
per maggiori informazioni: denise@larafacco.com
FONDAZIONE PISTOIA MUSEI
Pistoia Novecento. Sguardi sull’arte dal secondo dopoguerra
a cura di Alessandra Acocella, Annamaria Iacuzzi, Caterina Toschi
fino al 22 agosto 2021
c/o Palazzo de’ Rossi, Pistoia
per maggiori informazioni: denise@larafacco.com
RETROSPETTIVA di MAURO MOLINARI
“TEXTURES - Racconti
e trame per un immaginario gentile”
Ciclo
di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007
a cura di Sandro
Bongiani
Preview: 4 dicembre 2020
dal 5 dicembre 2020 al 14 marzo 2021
L’evento partecipa
alla giornata del contemporaneo
promossa da AMACI
Associazione dei
Musei d'Arte Contemporanea Italiani
Vernissage: 5 dicembre, ore 18.00
Visit
Galleria
Virtuale: http://www.collezionebongianiartmuseum.it/
S’inaugura sabato 5 dicembre 2020, alle ore 18.00, la mostra Retrospettiva
“TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”, dedicata a Mauro Molinari,
con 72 opere dal 1994-2007, che cerca di fare il punto sulle proposte tessili e
immaginative dell’artista romano. In questa retrospettiva l’autore ci introduce
nel mondo del linguaggio simbolico, nei racconti e tra le trame di un
immaginario gentile dove ogni cosa sottesa racchiuse un senso, anche se
possiamo percepirlo soltanto come una suggestione “appena trascritta” con il
procedimento antico dei tessuti e carte utilizzate, rievocando lontani richiami
per divenire suggestioni poetiche di una realtà sempre più evocativa e
immaginaria.
Il
percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di lavoro, è
contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla
poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi
tessili e nell’ultimo quindicennio al racconto della realtà urbana. Una lunga e appassionata ricerca contrassegnata da momenti
diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto, con un’attenzione assidua
sulla presenza che apre un varco nel
tempo e sul vuoto spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla
ricerca della relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine,
l’intreccio diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano
in un viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti
di senso.
A partire dagli anni
90, i motivi
tessili rielaborati come segni, frammenti e presenze simboliche di forme
naturali, vegetali e persino araldiche prendono forma fantastica su carte e
tele, su preziosi libri d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e
anche paramenti liturgiche, paliotti e pianete.
Sandro Bongiani nella presentazione in
catalogo scrive: “Un universo assai complesso dettato da una specifica
motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e dell’interpretazione
fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e
insostanziale che si deposita sulla pelle velata e fragile della carta per
divenire sfuggente apparizione.
Libri teatro di carta
dipinta su tessuto, libri
oggetto, libri giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri d’artista non
sfogliabili che purtroppo
non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito
tra filamenti e trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio
provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e precario in cui
l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da questo incanto
nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti per
divenire delicati racconti poetici di una realtà tutta contemporanea.
Una
lunga e proficua stagione creativa “tessile”
in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero
della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve
visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono
le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e
traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente
distendersi tra la fragile carta e i brani
di tessuto reale e divenire “ordito
gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una
narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in
questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica
in rapporto alla vita, in un
succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che
emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità e soprattutto essenza concreta di assoluto”.
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
RETROSPETTIVA di MAURO MOLINARI
“TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”
Ciclo di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007
a cura di Sandro Bongiani
La mostra Retrospettiva “TEXTURES - Racconti e trame per un immaginario gentile”, dedicata a Mauro Molinari, con 72 opere dal 1994-2007, cerca di fare il punto sulle proposte tessili e immaginative dell’artista romano. In questa retrospettiva l’autore ci introduce nel mondo del linguaggio simbolico, nei racconti e tra le trame di un immaginario gentile dove ogni cosa sottesa racchiuse un senso, anche se possiamo percepirlo soltanto come una suggestione “appena trascritta” con il procedimento antico dei tessuti e carte utilizzate, rievocando lontani richiami per divenire suggestioni poetiche di una realtà sempre più evocativa e immaginaria.
Il percorso di Mauro Molinari, in circa un cinquantennio di lavoro, è contrassegnato da cicli diversi, come quelli dedicati all’informale, alla poesia visiva, ai libri d’artista, alla reinterpretazione degli antichi motivi tessili e nell’ultimo quindicennio al racconto della realtà urbana. Insomma, una lunga e appassionata ricerca contrassegnata da momenti diversi, tra filo, trama, intreccio e contrappunto, con un’attenzione assidua sulla presenza che apre un varco nel tempo e sul vuoto spaziale in un intreccio di momenti e tempi diversi alla ricerca della relazione e dell’equilibrio per manifestarsi. Alla fine, l’intreccio diviene filo conduttore di storie e di significati che si dipanano in un viaggio carico di suggestioni e vibrazioni poetiche suggerite per frammenti di senso. Su tali temi trattati nel corso degli anni ha prodotto carte, tele, grandi installazioni, tavole, sculture dipinte e persino artistamps d’autore. Un autore decisamente originale tra i protagonisti fondatori della Fiber Art italiana. Le ricerche iniziali degli anni sessanta dell’informale e della poesia visiva si evolvono negli anni novanta ad un repertorio di motivi tessili; dai lampassi broccati ai damaschi, dal tessuto italiano antico (fiorentino, comasco, genovese, veneziano, lucchese, siciliano), al motivo tessile spagnolo, inglese, indiano e cinese della seta a garza. Una vasta varietà di motivi tessili che abbracciano svariati periodi storici; dal tessuto cinese del III sec. a.C. ai motivi europei che vanno dall’XI sec. fino al XIX secolo. Da essi recupera con i disegni su carta, con gli acquerelli e gli acrilici, frammenti di figure, animali, alberi e qualsiasi sorta di “immaginario fantastico” che poi inserisce su tavole di legno o su tela. Cicli di opere “gentili” come la serie di pianete, le scarpe, le sculture ricoperte di carte dipinte, i libri d’artista rivisitati e interpretati come “appunti, variazioni, racconti di figure”, con altrettanti sorprendenti titoli, come per esempio, “giardino, paesaggio spagnolo, Mashan, India, mediterraneo, rinascimento”, in cui affiorano “lacerti di giardino, maschere, guardiani e fantasmi immaginari del presente”, con una insolita carica espressiva in cui il segno e la velatura degli acquerelli fanno affiorare misteri e frammenti di storia passata.
Tutto inizia agli inizi degli anni 90. Una passione che già covava da tempo, il padre era un commerciante di tessuti e poi proprietario con la moglie di un atelier di moda, non ha caso, Mauro Molinari fin da bambino ha sempre vissuto tra rotoli di stoffe e colori stampati fino a conoscerli e amarli. Poi, anche l'incontro in una galleria di via Giulia a Roma, con i prodotti della Tessitura di Rovezzano, realizzati utilizzando pregiati motivi figurativi e tecniche dei secoli trascorsi. Per diversi anni, i motivi tessili rielaborati come segni, frammenti e presenze simboliche di forme naturali, vegetali e persino araldiche prendono forma fantastica su carte e tele, su preziosi libri d’artista, teatrini, abiti di carta, scarpe, cravatte e anche paramenti liturgiche, paliotti e pianete. Un universo assai complesso dettato da una specifica motivazione alla ricerca dell’invenzione creativa e dell’interpretazione fantastica. Il tutto avviene in circa 15 anni di lavoro con una pittura lieve e insostanziale che si deposita sulla pelle velata e fragile della carta per divenire sfuggente apparizione. Dal connubio con il tessile nascono i libri d’artista ad acquerello segnati da tracce di materia trasparente e fragili segni di memorie incise come quelli realizzati nel 2007, (Racconti con figure, 2007, carte dipinte su legno da un motivo tessile di fattura inglese del primo trecento Piviale di Pio II), di cui un importante esemplare è presente in permanenza nella Collezione del Bongiani Ophen Art Museum di Salerno.
Si diceva, libri teatro di carta dipinta su tessuto, libri oggetto, libri giocattolo, libri a rilievo da aprire e libri d’artista non sfogliabili che purtroppo non possiamo mai aprire, nelle sue mani tutto diventa favola e racconto ordito tra filamenti e trame di apparizioni che si stabilizzano nello spazio provvisorio della pittura, in un tempo sospeso e precario in cui l’immaginazione s’incarna alla ricerca dell’invenzione. Da questo incanto nascono presenze assorte nate tra le trame e i vagiti di remoti tessuti per divenire delicati racconti poetici di una realtà tutta contemporanea.
Mirella Bentivoglio, presentandolo nel 1998 a Lugano scrive: “nel lavoro di Molinari sui tessuti è implicito un allargamento, dalla visione individuale, all’immaginario collettivo; un prelievo di dati filtrati da tradizioni anonime rielaborati individualmente, riportati alla loro essenza e dignità di “espressione”. Nello stesso anno anche Alberto Veca, sottolinea che “l’operazione è a un tempo un recupero della memoria e la soglia inaugurale di un viaggio, in cui le coordinate della collocazione geografica e cronologica perdono le loro caratteristiche per un più libero e fantasioso percorso, capace di accostare nuove e incognite traiettorie”.
Davvero una lunga e proficua stagione creativa “tessile” in cui l’artista è intento a indagare in modo assiduo un possibile recupero della memoria e a svelare le simbologie e i grovigli della vita con una verve visionaria in cui le coordinate del tempo e dello spazio si dilatano e perdono le loro abituali caratteristiche logiche in vista di nuove associazioni e traiettorie. La traccia di un suggerimento di memoria può ora finalmente distendersi tra la fragile carta e i brani di tessuto reale e divenire “ordito gentile”, trama e frammento di racconto che si libera dalle costrizioni in una narrazione a più livelli di lettura che s’intersecano e convivono. Solo in questo modo i frammenti del passato possono prendere forma e divenire materia lirica in rapporto alla vita, in un succedersi cadenzato e assorto di accadimenti e di intrecci allusivi che emergono da un tempo remoto per divenire contemporaneità e soprattutto essenza concreta di assoluto.
Sandro Bongiani 19 nov. 2020
BIOGRAFIA
Mauro Molinari Nato a Roma, vive a Velletri (RM). La sua ricerca artistica si è svolta per cicli che vanno dai registri informali degli anni ’60 alla pittura scritta e alle geometrie modulari del ventennio successivo. Nel 1974 personale alla galleria d’Arte Internazionale di Roma, pres. S. Giannattasio. Nel 1975 le sue opere sono presenti alla X Quadriennale di Roma. Dal 1974 all’81 partecipa alle rassegne internazionali sul disegno della Fundació Joan Miró di Barcellona. Nel 1979 personale alla galleria Il Grifo di Roma , pres. D. Micacchi. Nel 1982 personale alla galleria Il Luogo di Roma, pres. M. Lunetta e C. Paternostro. Nel 1983 e 1985 partecipa all’International Drawing Biennale di Cleveland. Nel 1987 personale alla galleria Incontro d’Arte di Roma, pres. I. Mussa. Negli anni ’90 si dedica alla rielaborazione pittorica dei motivi tessili avviando un ciclo che dura più di 15 anni. Nel 1995 nasce la collana di Orditi & Trame, di cataloghi editi in proprio. Il primo illustra la mostra itinerante promossa dalla Tessitura di Rovezzano e presentata a Roma alla galleria Pulchrum, pres. L. de Sanctis. Nel 1998 personale allo Spazio de la Paix e alla Biblioteca Cantonale di Lugano, pres. A. Veca. Dal 2000 al 2014 partecipa ai Rencontres Internationales di Marsiglia. Dal 2000 al 2008 collabora con la rassegna internazionale Miniartextil che si tiene a Como ogni anno. Nel 1999-2000 crea il ciclo Stellae Errantes sculture dipinte ispirate ai tessuti sacri, che è stato ospitato in numerosi musei italiani in occasione del Giubileo. Nel 2001 personali alla galleria Il Salotto di Como e al Museo Didattico della Seta di Como, pres. M. De Stasio. Nel 2001 personale al Museo dell’Infiorata di Genzano, pres. C. F. Carli. Nel 2002 personale al Museo S. Maria di Cerrate Lecce, pres. L. Caramel. Nel 2003 sala personale al Musèe de l’Impression sur Ètoffes di Mulhouse, pres. L. Caramel. Nel 2004 personale a Oman Caffè di Como, pres. L. Caramel. Nel 2005 esposizione allo Spazio Mantero di Como e al Salons de l’Hôtel de Ville di Montrouge, pres. L. Caramel. Nel 2006 Salone d’Arte Moderna di Forlì, pres. F. Gallo, e sala personale al Museo di Palazzo Mocenigo di Venezia, pres. L. Caramel. Nel 2007 personale alla Fondazione Venanzo Crocetti di Roma, pres. C. F. Carli e C. Paternostro. Nel 2008 sala personale alla VI Triennale Internazionale di Tournai, e personale alla Biblioteca Angelica di Roma, pres. E. Di Raddo. Dal 2008 sviluppa un ciclo pittorico dove è centrale la figurazione, che si pone come naturale evoluzione del suo percorso creativo. Nel 2009 personale alla galleria Renzo Cortina di Milano, pres. A. Veca. Nel 2010 personale al Museo Carlo Bilotti di Roma, pres. A. Arconti e L. Canova. Dal 2011 al 2016 e 2019 partecipa al Festival del Libro d’Artista di Barcellona, pres. E. Pellacani. Nel 2012 e 2015 Galleria Gallerati Roma primo e secondo progetto mixed media. Nel 2013 due personali alla galleria Baccina Techne di Roma, pres. G. Evangelista e personale allo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno, pres. G. Bonanno. Nel 2014 personale allo Spazio COMEL di Latina, pres. M. Cozzuto e a Roma presso il Municipio Roma III, Aula Consiliare, pres. G. Evangelista. Nel 2016 Dante e i Papi nella Divina Commedia Fondazione Pescabruzzo a cura di Giorgio Di Genova, donazione delle opere. Dal 2014 al 2019 Artisti per Nuvolari Casa Museo Sartori Castel d’Ario (MN). Nel 2017 Museo Jean Lurçat Angers Francia, donazione bozzetto originale. Personale Spazio Medina e AF CasaDesign pres. F. Farachi. Antologica 1990/2006 Museo Diocesano e Sala Angelucci Velletri, pres. Sara Bruno e Claudia Zaccagnini, donazione di sei sculture. Nel 2018 donazione di un’opera al costituendo museo di arte contemporanea SAmac di Benevento, Antologica 2007/2017 Tibaldi Arte Contemporanea Roma a cura di Carlo Fabrizio Carli. Nel 2019 il Museo Comunale di Praia a Mare ha acquisito l’opera “White and Brown. Nel 2020 Retrospettiva “Textures - Racconti e trame per un immaginario gentile” , Ciclo di opere ispirate ai motivi tessili con opere del 1994 - 2007 - Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno a cura di Sandro Bongiani
SPAZIO OPHEN VIRTUAL
ART GALLERY - SALERNO
COLLEZIONE BONGIANI
ART MUSEUM
http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario
continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=14
http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=89
SANDRO BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA
ARCHIVIO OPHEN VIRTUAL ART di SALERNO
Dopo aver creato nel 1989, in provincia di Como l’Archivio Ophen Virtual Art, dal 1996 ha coordinato l\'attività espositiva dello Spazio Media Immagine di Turate (CO) con esposizioni personali e collettive di importanti artisti contemporanei. Nel 2009 inizia l\'attività espositiva virtuale con lo Spazio "OPHEN VIRTUAL ART GALLERY" una delle prime e più importanti gallerie virtuali al mondo di arte contemporanea presentando importanti artisti internazionali. Nel 2011 crea il "Bongiani Ophen Art Museum", Museo Virtuale e contenitore di Arte Contemporanea. Docente Ordinario di Storia dell’Arte, ha vissuto dal 1977 al 2002 in provincia di Como, attualmente vive e opera a Salerno e scrive per vari Blog d'arte contemporanea e moderna.
L’intervista di Francesca Salvato a Giovanni Bonanno (Alias Sandro Bongiani).
La Ophen Virtual Art Gallery è la prima galleria virtuale in cui l’arte contemporanea diviene virtuale e interattiva. Nessun muro e nessuna sala bensì solo il web per accogliere le opere, un luogo in perenne evoluzione dove si alternano i lavori di artisti più e meno noti. Ciò permette agli artisti emergenti di usufruire gratuitamente di una vetrina costante e consente, a quelli con maggiore esperienza nel settore, di rendersi sempre più internazionali. L'Ophen Virtual Art Gallery è sempre pronta a spalancare le sue porte proponendosi come ponte tra l’arte in senso stretto e l’innovazione della rete internet. Senza dubbio si tratta, allo stato attuale, della prima e più importante galleria on-line a livello mondiale che si occupa di arte contemporanea.
Ci dica come è nata l’idea di una galleria virtuale?
Lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery, nasce nel 2009 ed è uno dei primi contenitori espositivi virtuali internazionali al mondo con l’arte a portata di mouse. Durante questi ultimi decenni avevo notato che il pubblico era sempre meno. Probabilmente davanti ad una galleria privata, si palesa l’insofferenza e la paura di pagare persino l’ingresso. Solo le grandi mostre con un grosso battage pubblicitario permettono di avere un numero considerevole di visitatori; penso alle mostre dedicate a Van Gogh, agli Impressionisti o alla rassegna della Biennale di Venezia. Il fruitore molto spesso rimane indifferente a tante importanti proposte culturali, per cui, un’altra ragione in più per cercare una nuova possibilità e sfidare la “pigrizia” del pubblico nei confronti dell’arte contemporanea. La crisi economica e culturale del sistema Italia. In questi ultimi anni il vento ha spazzato via in un solo colpo non solo le imprese ma anche le gallerie d’arte, tanti spazi espositivi. La crisi ha insabbiato il potere d’acquisto della classe media che, pur entro certi limiti, aveva investito in questo settore. È un momento davvero difficile, le spese di gestione sono alte, si fa fatica a trovare qualche sponsor e gli investimenti puntano sul sicuro, cioè su “autori storici”. Non ci si sta dietro alle spese, si vende ormai pochissimo. Chi non ha le spalle larghe e coperte di sicuro chiude. Come tante altre realtà, si chiude a Modena come a Milano o a Parigi. Questa è l’aria, purtroppo, che si respira oggi. Consapevole di questa nuova realtà ho voluto realizzare compiutamente un mio progetto curatoriale ed espositivo di tipo sperimentale, alternativo e innovativo rispetto all’attività consueta delle gallerie d’arte, assorbendo di fatto tutte le strategie acquisite e utilizzate dalle gallerie tradizionali e nel contempo usando le nuove tecnologie che avevo a disposizione…
Dal 2008 gli articoli del Blog Archivio Ophen Virtual Art di Salerno sono sempre stati accessibili a tutti, e lo resteranno. In diversi anni di lavoro abbiamo fatto molte cose, e ancora desideriamo farne di nuove. Questo è un Blog senza banner pubblicitari, in cui si ha la libertà di consultare le varie pagine e commentare gli articoli presentati. Grazie per la collaborazione.