FINO AL 15.VI. 2018
IVANO TROISI
“PRIMA”
Galleria Nicola Pedana, Caserta
Ivano Troisi, Prima, 2018, veduta dell'installazione
Galleria Nicola Pedana
Finissage della personale di Ivano
Troisi, dal titolo “Prima”, negli
spazi della Galleria Nicola Pedana a Caserta. Un ciclo di nuove opere in
stretto rapporto con il parco della Reggia con una ricerca incentrata sulla
natura a indagare i suoi intimi processi da sempre al centro degli interessi dell’artista.
Un profondo e assiduo contatto e confronto con gli elementi della natura col
fine di raccoglierne gli umori, le tracce, utilizzando opportunamente diverse
tecniche tra cui il frottage, ottenuto grazie allo sfregamento della grafite su
tela sovrapposta a un tronco d’albero. una sorta di cosciente rilevamento della natura capace di evidenziare una sua
intima presenza/essenza. Di fatto, memoria e natura attraversano tutta la mostra con opere in
stretta connessione tra loro. Non a caso, presenta in una parte dello spazio
della galleria un “wall drawing”, con la traccia leggera a grafite di una silhouette di un
albero della Reggia e al centro dello spazio espositivo, a colloquio, un tronco
di castagno della Reggia divenuto quasi una colonna. Da diversi anni, il
giovane artista salernitano lavora insistentemente sulla riflessione del fare,
sulla sperimentazione e anche sulla manualità tra natura e rivelazione. Bisogna
da subito rilevare il rapporto molto forte che Ivano Troisi ha con la natura, una necessità primordiale
a interagire con essa e a rilevare per tracce di senso l’intima natura.
In questi ultimi decenni, purtroppo, si è assistito a
una profanazione della natura raccontata per interventi sovversivi e spesso
provocatori e devianti, come si sono lungamente
sperimentati con la Land Art negli anni
70’ in poi, sovversivi e laceranti in attrito ad un ordine naturale. Troisi, a differenza di tanti
altri artisti della sua generazione, preferisce convivere dentro il paesaggio in modo rispettoso, tra alberi secolari
e i resti di ciò che erano e non sono più, seguendo le leggi della natura, le variazioni e i
cambiamenti temporali in un rapporto profondo e nello stesso tempo nuovo. Un bisogno direi primario allo scopo di evidenziare le
lente ma continue e sofferte variazioni come possibili
immagini di un nascosto e nuovo paesaggio. La natura, alla fine, diventa l’elemento
catalizzatore di nuove scoperte, di possibili altre visioni. Per tale
motivo, Troisi, oggi, non rappresenta più colui che produce un’opera d’arte, ma ricopre il ruolo
di mediatore tra la rilevazione di un’idea (la sua) e colui che la osserva. Insomma, un
“sensitivo osservatore” e
raccoglitore di silenziosi svelamenti rivelati per tracce e per frammenti
lirici. In fondo, il naturalismo implica la più grande disponibilità dell’artista
e la massima apertura mentale, snaturando il meno possibile il dato reale con l’intendo
di instaurare un “rapporto profondo” con il mondo naturale, forse anche per
tentare di recuperare zone di immaginario ormai quasi perduto. Alla fine, la
“mimesi del frottage” come strategia operativa diventa la prerogativa
essenziale e “sensibile” per dialogare con essa. Entrare per lui nella natura
vuol dire attivare un dialogo necessario utilizzando tutte le abilità e le
strategie possibili, con l’artista totalmente immerso in quella “simbiosi” di
natura e sensibilità alla ricerca della nascosta armonia che governa il tutto. La realtà
dell’immagine che ne viene fuori coincide perfettamente con la realtà della
natura; una natura profonda, delicata, sospesa nella sottile vertigine della
suggestione e dello svelamento.
Sandro Bongiani
Mostra visitata il 19 aprile 2018
Biografia dell’artista
Ivano Troisi nasce a Salerno nel 1984, dove
attualmente vive e lavora. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, il
suo lavoro parte dall’osservazione della natura per attuare un’analisi dei
processi che ne caratterizzano le trasformazioni e mutazioni. Tra le sue mostre
personali, si ricordano quelle di Palazzo Genovese, Salerno (2007), Se il
dubbio nello spazio è dello spazio, MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma, a
cura di Namanja Cvijanovic e Maria Adele Del Vecchio (2014), Tiziana Di Caro,
Salerno (2012 e 2014) e Leggerezza della terra, Tempo Imperfetto. Sguardi
presenti sul Museo Archeologico Provinciale di Salerno, un progetto della
Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi di Arte Contemporanea, a cura di
Antonello Tolve e Stefania Zulian (2014). Sempre nel 2014 Troisi è stato
nominato per il Prima Pagina Art Prize, il concorso promosso da Il Resto del
Carlino e Quotidiano.net, nell’ambito di Arte Fiera Bologna. Nel 2017 ha preso
parte al programma di residenze per artisti BoCS Art Cosenza. È presente nella
collezione “Doni” – Imago Mundi Luciano Benetton Collection, a cura di Chiara
Pirozzi, e nell’Atlante dell’arte contemporanea a Napoli e in Campania, a cura
di Vincenzo Trione (Electa, 2017). Galleria Nicola Pedana Caserta “Prima”
mostra personale con testi di Luca Beatrice e Alessandra Troncone.
Ivano Troisi, Ricordo 0, 2018. Grafite su cotone. 60 x 60
cm. Fotografia di Vincenzo Pagliuca. Courtesy l’artista.
Galleria Nicola Pedana, Ivano Troisi, ricordo 2018 grafite-su-tela. part.
Ricordo,
2018, graphite su tela 250x160cm 2018 - Courtesy l’artista
Ivano Troisi, Prima, 2018, veduta dell'installazione
Galleria Nicola Pedana
Dal 7 aprile al 15 giugno 2018
Ivano Troisi “PRIMA”
(Mostra prorogata al 15 giugno 2018)
Galleria Nicola Pedana
Piazza Matteotti 60 81100 Caserta IT
Tel 0823322638 mobile 3926793401