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mercoledì 7 agosto 2024

Retrospettiva di Reid Wood, 1970-2024 “Tempo sospeso / Segni e tracce di un immaginario in/Visibile”

 

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

Retrospettiva di Reid Wood 1970-2024

“Tempo sospeso / Segni  e tracce di un immaginario in/Visibile”
"Suspended time/ Signs and traces of a imaginary in/visible"

a cura di Sandro  Bongiani

11 agosto - 14 settembre 2024

Inaugurazione:  Domenica  11 agosto  2024, ore 18.00

Pavilion Lautania Valley / Stranieri Qui e Altrove - Foreigners Here And Elsewhere

in collaborazione con l’Archivio Reid Wood di Oberlin, OH, United States

 


 

La Galleria Sandro Bongiani Arte Contemporanea, dopo la retrospettiva dell’artista americano  pre-pop Ray Johnson, la retrospettiva di Guglielmo Achille Cavellini è la personale di Ryosuke Cohen  è lieta di inaugurare  in coincidenza con il tema “Stranieri Ovunque  la mostra retrospettiva dell’artista americano Reid Wood dal titolo: “Tempo sospeso / Segni e tracce  di un immaginario in/Visibile”. Un evento a cura di Sandro Bongiani  in contemporanea con la  60. Biennale di Venezia 2024, incentrato  sul tema  dello straniero ovunque. Una sorta di rilettura delle proposte in atto presentate per l’occorrenza in un padiglione  del tutto virtuale, con un’area immaginaria di 3 sale presso il Pavilion Lautania Valley. Quella di Reid Wood,  è un’altra proposta decisamente ai margini del sistema dell’arte ufficiale, vengono presentate per l’occasione 54 opere eseguite dall’artista americano tra il 1970 e il 2024.

Per l’artista americano Reid  Wood vi è l’attenzione a una pratica che si propone di raccontare quel che accade non smettendo - per dirla con Michel Foucault - di comprendere il mondo e il funzionamento di certi discorsi all'interno dell’attuale società.  Ciò accade con il pensiero attivo marginale, in un’area di ricerca che preferisce collocarsi al di fuori dai circuiti ufficialmente deputati all'arte, preferendo i processi, e il dialogo in un fluire di esperienze e accadimenti senza impedimenti e costrizioni. Per diverso tempo l’attività di Reid Wood è stata ancorata a una forma di creatività resistente generata dal dato reale e poi stravolta da una visionarietà insistente che definisce inconsueti e nuove presenze apparentemente tra loro incompatibili. Un territorio sospeso, in un punto cieco d’incontro verso l’immaginazione. Una sorta di eterotopia radente della nostra contemporaneità in cui l’invenzione ha il sopravvento.

Le prime opere di Reid  Wood risalgono agli anni 70  una serie di collage digitali per poi procedere verso il 2006 pubblicando su “havent-gardeart.blogspot.com”, un’opera al giorno  che ha chiamato “Artifact” (artefatto), indicando nella stessa opera il giorno il mese e l’anno di esecuzione dell’opera (la prima opera pubblicata  ufficialmente su tale blog risale al 22 ottobre del 2006). Dal 2006 a oggi ha creato ogni giorno un nuovo lavoro digitale “artefatto” con risultati creativi e immaginativi decisamente sorprendenti. Alla fine il risultato ottenuto è aver prodotto un’immagine destrutturata e nel contempo definita in modo più mentale che attraverso l’uso di oggetti e situazioni concorrono a dar forma a una  rappresentazione di tipo immaginifico del tutto nuova definita da frammenti  di spazi contrassegnate da tracce di senso “sospeso”, che a mezz’aria si rincorrono in attesa di essere finalmente percepite. “Un qualcosa che ci sfugge e resta in/sospeso tra il presente e il momento dell’invenzione” - scrive Sandro Bongiani - "una ricerca indagata a tutto campo su   “universi possibili”, intesa come il luogo privilegiato per rilevare nuove ipotesi di lavoro  che nella dimensione creativa e mentale suggeriscono  nuove possibilità di ricerca, tra la libertà della creazione e la globalità intelligente del fare arte. Permane in Wood la proposta convincente di  una ricerca volutamente di confine  in un particolare campo di azione  svolto tra fotografia e rappresentazione poetica, come  spartiacque al  modo  omologato e spesso monotono proposto dal sistema istituzionale dell’arte”.

Si ringrazia l’Archivio Reid Wood di Oberlin, OH, (United States) per la fattiva collaborazione alla realizzazione in Italia di questo importante evento.

 

 

 


Biographical Notes of Reid Wood

Reid Wood (b. 1948) is a visual artist who has worked in a variety of media, including drawing, printmaking, sculpture, collage, artists books, mail art, digital imaging, and performance art. He holds degrees in art from Oberlin College, with additional study at Kent State University, Akron University, and the Visual Studies Workshop. He has exhibited his work regionally, nationally and internationally since 1975. Examples of his work can be found in a number of public and private collections and archives, including MoMA (Franklin Furnace Artists Books Archive), the Sackner Archive, the Avant Writing Collection (Ohio State University), the National Institute of Design (Ahmedabad, India), Lalit Kala Akademi (New Delhi, India), the National Postal Museum of Canada, the Artpool Archive (Budapest), the King St. Stephen Museum (Hungary), and the Otis Art Institute (Los Angeles). Several works are permanently present in the Collection of the Bongiani Art Museum of Salerno (Italy). In 2010 he was awarded a residency in Venice by the Emily Harvey Foundation.

 

 

La Presentazione di Sandro Bongiani 

 

 Retrospettiva di Reid Wood  1970-2024

“Tempo sospeso / Segni  e tracce di un immaginario in/Visibile”
"Suspended time/ Signs and traces of a imaginary in/visible"

Presentazione di Sandro Bongiani, Salerno, 29 luglio 2024

 

 

Per l’artista americano Reid  Wood vi è l’attenzione a una pratica che si propone di raccontare quel che accade non smettendo - per dirla con Michel Foucault - di comprendere il mondo e il funzionamento di certi discorsi all'interno dell’attuale società.  Ciò accade con il pensiero attivo marginale, in un’area di ricerca che preferisce collocarsi al di fuori dai circuiti ufficialmente deputati all'arte, preferendo i processi, e il dialogo in un fluire di esperienze e accadimenti senza impedimenti e costrizioni. Per diverso tempo l’attività di Reid Wood è stata ancorata a una forma di creatività resistente generata dal dato reale e poi stravolta da una visionarietà insistente che definisce inconsueti e nuove presenze apparentemente tra loro incompatibili. Un territorio sospeso, in un punto cieco d’incontro verso l’immaginazione. Una sorta di eterotopia radente della nostra contemporaneità in cui l’invenzione ha il sopravvento.

Nella visione di Foucault le eterotopie inquietano perché minano  le certezze nel tentativo di dare un senso diverso alla vita. Rimane sotteso che nella sua ricerca il concetto di eterotopia, viene forgiato sul reale e non indagato passivamente in ambienti privi di localizzazione effettiva  come nel caso dell’utopia. Foucault contrappone le utopie alle eterotopie scrivendo: «Le utopie consolano mentre le eterotopie inquietano perché minano segretamente il linguaggio, contestano i luoghi comuni correlandosi allo spazio esteriore sia nella forma dell'illusione sia nella forma della compensazione. Anche nell’arte vi è la stessa strategia a comprendere il mondo utilizzando strumenti che possano mettere in moto momenti di eterotopia condivisa.

Sospensione e tempo invisibile contraddistinguono  il suo lavoro di ricerca. Assecondando il concetto base dell’eterotopia, l’artista americano ci consegna una visione del tutto nuova e originale della realtà, contrassegnato da un tempo sospeso e da tracce e segni di un immaginario invisibile divenuto ormai “non luogo del reale”. Non si tratta semplicemente di pura e semplice fotografia, perché la fotografia ritrae la pelle della realtà del mondo esterno, gli oggetti, le cose, mentre in queste opere si rappresenta qualcosa che non è presente, un mondo nascosto s/velato attraverso frammenti fotografici  e alterato per mezzo l’elaborazione digitale  operata  volutamente dall’artista. Reid Wood lavora  utilizzando la fotografia e la stampa digitale approdando al teatro  dell'eterotopia trascorrente, tra spazio esteriore e spazio mentale divenuto ora essenza e riflessione creativa.  

Questa particolare forma di indagine con la realtà  nasce da un atteggiamento libero tra oggettualità e immaterialità, in una proficua commistione di elementi grafici e coloristici che di fatto alterano il normale rapporto delle cose trasformandosi in qualcosa di diverso che non è mai esistito. Le sue sono particolari riflessioni che  Wood fa  in considerazione di questo anestetizzato e precario contesto sociale carico di grande incertezza in cui si confezionano soltanto allusioni e delusioni.

Le prime opere di Wood risalgono agli anni 70  una serie di collage digitali per poi procedere verso il 2006 pubblicando su “havent-gardeart.blogspot.com”, un’opera al giorno  che ha chiamato “Artifact” (artefatto), indicando nella stessa opera il giorno il mese e l’anno di esecuzione dell’opera (la prima opera pubblicata  ufficialmente su tale blog risale al 22 ottobre del 2006). Dal 2006 a oggi ha creato ogni giorno un nuovo lavoro digitale “artefatto” con risultati creativi e immaginativi decisamente sorprendenti. Un qualcosa che ci sfugge e resta in/sospeso tra il presente e il momento dell’invenzione. Il risultato ottenuto nel tempo è aver prodotto una visione destrutturata e nel contempo definita in modo più mentale che attraverso l’uso di oggetti e situazioni concorrono a dar forma a una  rappresentazione di tipo immaginifico del tutto nuova, definita da frammenti  di spazi contrassegnate da tracce di senso “sospeso”, che a mezz’aria si rincorrono in attesa di essere finalmente percepite.Una ricerca indagata a tutto campo su   “universi possibili”, intesa come il luogo privilegiato per rilevare nuove ipotesi di lavoro  che nella dimensione creativa e mentale suggeriscono  nuove possibilità di ricerca, tra la libertà della creazione e la globalità intelligente del fare arte. Permane in Wood la proposta convincente di  una ricerca volutamente di confine  in un particolare campo di azione  svolto tra fotografia e rappresentazione poetica, come  spartiacque al  modo  omologato e spesso monotono proposto dal sistema istituzionale dell’arte. Ora, sta solo allo spettatore poter decifrare, senza impedimenti e costrizioni, ciò che è stato rappresentato in modo visionario nell’opera.

 

  Pavilion Lautania Valley 

  “Stranieri qui e altrove - Active Marginal Generation   Everywhere”

  Mostra n°4 / Retrospettiva di Reid Wood

  “Tempo sospeso / Segni e tracce  di un immaginario in/Visibile”

  Presentazione di 54 opere eseguite tra il 1970 e il 2024 

  con un testo critico di Sandro Bongiani

  11 agosto – 14 settembre 2024

 

Salerno, opening  11 agosto 2024  ore 18:00  

ORARI:  tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

In collaborazione con l’Archivio Reid Wood di Oberlin OH, (United States)

http://www.collezionebongianiartmuseum.it/

E-MAIL INFO: bongianimuseum@gmail.com

TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39  3937380225

 

lunedì 2 maggio 2022

RHO, Villa Burba / METAFORA, Progetto a cura di Ruggero Maggi,


METAFORA | progetto artistico di Ruggero Maggi | Sala delle Colonne di Villa Burba RHO (MI) | 

INAUGURAZIONE SABATO 14 MAGGIO 2022 ore 17.30

a favore di METAFORA

progetto artistico di Ruggero Maggi

Sala delle Colonne di Villa Burba

Corso Europa 291 - Rho (MI)

14 - 28 Maggio 2022

Inaugurazione 

sabato 14 maggio ore 17.30



Il progetto “a favore di METAFORA” di Ruggero Maggi realizzato con l'intento di raccogliere fondi per la cooperativa sociale onlus Metafora, affinché possano proseguire le terapie di bambini con disturbo dello spettro autistico, le cui famiglie non sono in grado di sostenere economicamente i costi di un percorso riabilitativo. Nel tentativo di fornire risposte efficaci ad una situazione complessa, Metafora ha sviluppato in collaborazione con diversi Comuni del Rhodense (hinterland milanese) dei progetti di sostegno alle famiglie, che garantiscono percorsi riabilitativi gratuiti per i bambini che vivono in condizioni di fragilità socio economica. Tali progetti non sono, però, risolutivi, spesso si interrompono per esaurimento dei fondi da parte dei Comuni prima che il servizio sanitario nazionale sia pronto ad accogliere i piccoli pazienti.

Cento artisti italiani hanno generosamente offerto loro opere per sostenere questo progetto, il cui ricavato andrà interamente a beneficio di Metafora.

Luigi Auriemma, Erika Baggini, Vittore Baroni, Donatella Baruzzi, Giacomo Beffa, Sandro Beffa, Mariano Bellarosa, Luisa Bergamini, Nicola Bertoglio, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Marco Bevilacqua, Rovena Bocci, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Angela Caporaso, Loretta Cappanera, Guido Capuano, Lamberto Caravita, Bruno Cassaglia, Renato Cerisola, Gianni Chiarotti, Simonetta Chierici, Cobàs, Carmela Corsitto, Anna Crescenzi, Carla Crosio, Giampietro Cudin, Teo De Palma, Albina Dealessi, Pina Della Rossa, Patrizia Dellavalle, Franco Di Pede, Marcello Diotallevi, Fernanda Fedi, Anna Finetti, Kiki Franceschi, Antonella Gandini, Giordano Gardelli, Ivana Geviti, Roberta Ghisla, Roberto Gianinetti, Mario Giavino, Gino Gini, Lino Giussani, Claudio Grandinetti, I Miradebora, Benedetta Jandolo, Ettore Le Donne, Glauco Lendaro Camiless, Alfonso Lentini, Pino Lia, Oronzo Liuzzi, Maya Lopez Muro, Gian Paolo Lucato, Serse Luigetti, Ruggero Maggi, Loredana Manciati, Maria Grazia Martina, Fabrizio Martinelli, Monica Mazzone, Alessia Meglio, Monica Michelotti, Gabi Minedi, Annalisa Mitrano, Fernando Montà, Luigi Negro Barquez, Pierangela Orecchia, Clara Paci, Lucia Paese, Pupi Perati, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Tarcisio Pingitore, Daniela Pisolato, Veronique Pozzi Painè, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Giancarlo Pucci, Rosella Quintini, Giovanni Reffo, Gaetano Ricci, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Serena Rossi, Marialuisa Sabato, Piero Sani, Anna Seccia, Paolo Seghizzi, Elena Sevi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Piero Tacconi, Gian Paolo Terrone, Roberto Testori, Renata Torazzo, Ilia Tufano, Francesco Valotti, Ada Eva Verbena, Alberto Vitacchio.


La Società Cooperativa sociale Metafora onlus nasce nel 2008 dall’interesse di alcuni professionisti del settore psico socio educativo ad operare con finalità di promozione sociale e di sviluppo, offrendo servizi alla persona. Da allora fornisce servizi di consulenza psicologica, logopedica, psicomotoria, psicoeducativa, servizi di psicoterapia individuale e di gruppo, mediazione famigliare. Si occupa della diagnosi e del trattamento di patologie complesse dell’età evolutiva ed in particolare dei disturbi delle spettro autistico, grazie ad un’équipe multidisciplinare composta da 20 specialisti. Ad oggi Metafora offre le proprie cure a circa 250 bambini.


Orari | martedì e giovedì 16.30 -19.30 | sabato e domenica 10.00 - 12.30 15.00 - 19.00

Info | www.coopmetafora.com | artemetafora@gmail.com | 02.30067038


Alcune opere:



Erika Baggini, Il jazzista, penne ad inchiostro su carta 300 gr, 2022




Giovanni Bonanno, Scarpette rosse, 2018



Teo De Palma, S'attarda fra le rose pensando alla sua pace, 2022



Antonella Gandini, Ultimo canto di un gallo, acquerello matita e collage, 2021



Annalisa Mitrano, Il respiro dell'anima, disegno a inchiostro e acquerello, 2022




Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

lunedì 4 ottobre 2021

L'AGENDA DI LARA | Dal 4 al 10 ottobre 2021

 

 


 

AGENDA DELLA SETTIMANA

 

Nuove mostre, incontri, visite guidate e conferenze

 

dal 4 al 10 ottobre 2021

 


martedì 5 ottobre


nuova apertura

dalle ore 11.00

 

WALK-IN STUDIO #3

 

Festival

a cura di Associazione Studi e Spazi Festival

 

PROGRAMMA

 

ZONA 5 - VIGENTINO, CHIARAVALLE, GRATOSOGLIO

ZONA 6 - BARONA, LORENTEGGIO

 

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


mercoledì 6 ottobre


dalle ore 11.00

 

WALK-IN STUDIO #3

 

Festival

a cura di Associazione Studi e Spazi Festival

 

 

PROGRAMMA

 

 

ZONA 7 - BAGGIO, DE ANGELI, SAN SIRO, PRIMATICCIO

ZONA 8 - FIERA, QUARTIERE GALLARATESE, QUARTO OGGIARO

 

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


ore 17.00

 

FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI

 

Opere al telefono

 

 

Torna l’iniziativa che prende spunto dalle Favole al telefono di Gianni Rodari.

Chiamando al telefono la Fondazione Palazzo Magnani si può chiacchierare e scoprire di più su Caleidoscopica. Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli. Durante ogni appuntamento la mostra viene raccontata da un punto di vista differente e si ha l’occasione di approfondire i temi chiave della poetica dell’illustratrice.

 

Telefono | 0522 444 446

 

 

 

Per maggiori informazioni: marta@larafacco.com; denise@larafacco.com


giovedì 7 ottobre


dalle ore 11.00

 

WALK-IN STUDIO #3

 

Festival

a cura di Associazione Studi e Spazi Festival

 

 

PROGRAMMA

 

 

ZONA 9 - STAZIONE GARIBALDI, NIGUARDA

 

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


ore 18.00

 

CENTRO PER L'ARTE CONTEMPORANEA LUIGI PECCI

 

PECCI BOOKS

 

Emanuele Coccia presenta

Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità (Einaudi, 2021)

In dialogo con Cristiana Perrella

 

Viale della Repubblica 277, Prato

 

Accesso libero senza prenotazione con green pass

 

 

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com, denise@larafacco.com


ore 18.30

 

FONDAZIONE PALAZZO TE

 

Urania e Pandemia. Variazioni su Afrodite

 

Talk con

Ornella Crotti

 

nell'ambito della mostra

Venere. Natura, ombra e bellezza

 

 

Ingresso libero con prenotazione a spaziote@fondazionepalazzote.it

 

 

Viale Te 17, Mantova

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


venerdì 8 ottobre


dalle ore 11.00

 

WALK-IN STUDIO #3

 

Festival

a cura di Associazione Studi e Spazi Festival

 

 

PROGRAMMA

 

 

ZONA 2 - STAZIONE CENTRALE, GORLA, TURRO, GRECO, CRESCENZAGO

ZONA 3 - CITTÀ STUDI, LAMBRATE, VENEZIA

 

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


ore 18.00

 

OGR TORINO

Vogliamo tutto

 

Visita guidata

alla mostra Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto + aperitivo

 

A cura di Arteco

Dai 5 ai 99 anni

Attività su prenotazione con posti limitati Aperitivo a partire da €5

 

PRENOTA ONLINE

 

OGR Cult

Corso Castelfidardo, 22, Torino

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


sabato 9 ottobre


dalle ore 11.00

 

WALK-IN STUDIO #3

 

Festival

a cura di Associazione Studi e Spazi Festival

 

 

PROGRAMMA

 

 

ZONA 4 - VITTORIA, FORLANINI

ZONA 1 - CENTRO STORICO

 

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com


nuova apertura

dalle ore 11.00

 

FONDAZIONE ANTONIO RATTI

 

Il sogno di Antonio: un viaggio tra arte e tessuto

a cura di Lorenzo Benedetti, Annie Ratti e Maddalena Terragni

 

 

PRESS PREVIEW: dalle 11.00

RICHIESTA ACCREDITO STAMPA

 

OPENING: dalle 15.30 alle 19.00

R.S.V.P obbligatorio entro il 4 ottobre a far@fondazioneratti.org

 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 10 ottobre 2021 al 31 gennaio 2022

 

Villa Olmo, Villa Sucota

Chilometro della Conoscenza, Como

 

* Per eventuali richieste di viaggio stampa scrivere a camilla@larafacco.com

Dato il numero limitato di posti, gli organizzatori si riservano il diritto di valutare ogni singola richiesta.

 

Per maggiori informazioni: camilla@larafacco.com


nuova apertura

dalle ore 12.00

 

MATTIA DE LUCA

in collaborazione con

Archivio Marca-Relli

 

CONRAD MARCA-RELLI

Il Maestro Irascibile

 

OPENING: dalle 12.00 alle 19.00

 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 9 ottobre al 4 dicembre 2021

 

Palazzo Albertoni Spinola

Piazza di Campitelli 2, Rome

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com; marianita@larfacco.com


ore 17.00

 

OGR TORINO

Vogliamo tutto

 

Chiedere e Offrire

meditazione in mostra

 

a cura di Federica Garzano dello Spazio Kailash

 

Dai 5 ai 99 anni

Per informazioni: ogrtorino.it

 

OGR Cult

Corso Castelfidardo, 22, Torino

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


 

ore 17.00

 

FONDAZIONE PALAZZO MAGNANI

 

Visita guidata

alla mostra CALEIDOSCOPICA.

Il mondo illustrato di Olimpia Zagnoli

 

Alla scoperta di Olimpia Zagnoli, delle sue opere e la sua interpretazione del mondo.

 

biglietto di ingresso + 3 euro di visita guidata

È necessaria la prenotazione | info@palazzomagnani.it

 

 

Chiostri di San Pietro, Reggio Emilia

 

Per maggiori informazioni: marta@larafacco.com; denise@larafacco.com


nuova apertura

ore 18.00

 

GALLLERIAPIÙ

in collaborazione con

Archivio Concetto Pozzati

 

CONCETTO POZZATI

Vulv'are

 

OPENING: dalle 18.00 alle 21.00

 

La mostra sarà aperta al pubblico dal 10 ottobre al 18 dicembre 2021

 

Via del Porto 48 a/b, Bologna

 

 

Per maggiori informazioni: barbara@larafacco.com; marianita@larafacco.com


domenica 10 ottobre


ore 15.00

 

OGR TORINO

Vogliamo tutto

 

Talk in mostra

Lezioni di Sabotaggio

con Tyler Coburn

 

Fino al 1918 sono stati simbolo del movimento internazionale dei lavoratori e sembra siano all’origine del termine sabotaggio. Sono i sabot, gli zoccoli in legno indossati dai contadini emigrati in città con la rivoluzione industriale, calzature divenute all’occorrenza strumento per bloccare o danneggiare gli ingranaggi dei macchinari di produzione durante le proteste e sono i protagonisti dell’opera Sabots (2016) di Tyler Coburn, esposta in OGR Torino in occasione della mostra Vogliamo tutto. In Binario 2, davanti alla coppia di zoccoli realizzati in materiali plastico stampato in 3D da una ditta a luci spente, l’artista americano presenterà le sue ricerche e si parlerà di lotte per i diritti del lavoro, automazione, esclusione dell’uomo dal lavoro operaio e creatività improduttiva sul posto di lavoro.

 

Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria

PRENOTA ONLINE

Incontro in lingua inglese

 

OGR Cult - Binario 2

Corso Castelfidardo, 22, Torino

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com


ore 16.00

 

OGR TORINO

Vogliamo tutto

 

OGR KIDS

Cosa voglio fare da grande?

A cura di Arteco

Per famiglie con bambini dai 3 ai 12 anni (età consigliata)

Attività su prenotazione con posti limitati

PRENOTA ONLINE

 

OGR Cult

Corso Castelfidardo, 22, Torino

 

Per maggiori informazioni: denise@larafacco.com