SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D -
Salerno
“VIRTUAL FLUXUS POETRY”
SHOZO SHIMAMOTO
1928 - 2013
Progetto Internazionale dedicato a
Shozo Shimamoto
a cura di Giovanni Bonanno
(Prima
parte)
Dal 31 maggio 2015
al 12 luglio 2015
Inaugurazione: Domenica 31 maggio 2015, ore 18.00
Ophen Virtual Art
Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it
Orario continuato tutti
i giorni dalle 00.00 alle 24.00
Evento indipendente progettato in concomitanza con la 56th Esposizione Internazionale d'Arte
- la Biennale di Venezia
S’inaugura Domenica 31 maggio 2015, alle ore 18.00, la
mostra collettiva internazionale “Add
& Return” a cura di Giovanni Bonanno
dal titolo: “VIRTUAL FLUXUS POETRY” che lo Spazio
Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese
Shozo Shimamoto come evento contemporaneo ed indipendente progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di
Venezia 2015. Proprio per questa
particolare occasione la galleria intende dedicare l’attenzione a due artisti
giapponesi come Shozo Shimamoto e Ryosuke Cohen, che riassumono molto bene il concetto
del The World's Futures / “Inside and outside the body”,
(dentro e fuori il corpo). Tra il 31
maggio e il 29 agosto 2015 verranno presentate presso lo Spazio Ophen Virtual
Art Gallery di Salerno, le opere di 97 artisti in due rispettive mostre con una serie di opere
scelte di Shozo Shimamoto, (24 opere) a
margine del progetto di Mail Art
“Head” progetto concretizzato proficuamente
tra gli anni 80 e 90. In questa “prima
fase” della Rassegna Internazionale sono presenti 48
opere di altrettanti importanti autori internazionali che hanno
voluto essere presenti a questo
particolare evento.
Artisti presenti:
Shozo
Shimamoto, Ruggero Maggi, Mirella Bentivoglio, Monica Rex, BuZ
Blurr, Jurgen O. Olbrich, Виктория Барвенко, Jan Theuninck, Vittore
Baroni, Rora & Dobrica
Kamperelic, Pascal Lenoir, Ambassade d'Utopia, Eugenio Giannì, Anna Boschi,
Clemente Padin, Fernanda Fedi, C. Mehrl Bennett, Emilio Morandi, G. Galantai,
Bruno Cassaglia, Julien Blaine, Ko de Jonge, Stathis Chrissicopulos, Luc
Fierens, Giovanni Bonanno, Mirta
Caccaro, Antonio Sassu, Ever Arts, M. P.
Fanna Roncoroni, Cesar Reglero, Jacob de
Chirico, Marina Salmaso, Lancillotto
Bellini, Lamberto Caravita, Gino Gini, Rosa Gravino, Francesco Aprile,
Alicia Malerba, Rolando Zucchini, Mauro Molinari, Francesco Mandrino, Santini Del Prete, Claudio
Grandinetti, Karl Fridrich Hacker, Renata e Giovanni Stradada, Roberto
Formigoni, Juan Lopez De Ael, Leonor Arnao, Roberto Zito.
BIOGRAFIA
Shozo Shimamoto (Osaka, 22
gennaio 1928 – 25 gennaio 2013) è stato
un importante
artista contemporaneo
giapponese. Nei primi anni 50 è stato con Jiro Yoshihara il fondatore del
Movimento Gutai per l’Arte Concreta. Gutai
è il movimento artistico che meglio ha rappresentato l’esigenza di creare un ponte culturale, un luogo di sintesi tra due modelli artistici. I suoi lavori si basano sul fatto di liberare
l’arte dalle convenzioni della tradizione,. anticipando così fenomeni quali Fluxus e
l’Arte Concettuale, istaurando
proficui rapporti con il
movimento Fluxus, e lo Spazialismo italiano di Lucio
Fontana. Nel manifesto del movimento artistico si parla di messa al
bando del pennello. Dopo lo scioglimento del movimento Gutai, Shozo Shimamoto
scopre la Mail Art che utilizza per le
straordinarie possibilità attive e collettive di partecipazione. Negli anni novanta ricrea la
Bottle Art. Shozo Shimamoto ha fatto delle performance in tutto il mondo con la
sua visione pacifista. Nel ’1996 Ben Porter, il fisico nucleare
responsabile del Manhattan Project, lo propone per il Premio Nobel per la Pace.
Shozo Shimamoto è stato anche uno dei pionieri principali della Mail Art. Nel 1975-1976, aderisce alle iniziative dell'Unione degli Artisti (Artists' Union
Group), del quale diventa uno dei massimi rappresentanti della Mail Art,
sviluppando una nuova e personalissima concezione dell'uomo-artista come
prodotto di un lavoro sociale e collettivo che si riflette in un preciso
progetto: ogni volta che Shozo Shimamoto incontra un artista o una personalità
politica importante lo invita a intervenire con scritte, disegni e oggetti
sulla sua testa rasata, conservando la documentazione fotografica dell'azione.
Inoltre, dal 1986 in poi, continuerà
incessantemente a utilizzare la sua testa rasata come mezzo per le sue
attività di mail art partecipando alla Peace Run attraverso l'Europa
continuando a portare e a diffondere, attraverso le sue performance, messaggi
di pace.
Nel 1987, invitato dal Museo di Dallas mette in scena una
performance sul centenario della nascita di Marcel Duchamp: messaggi di pace e
spezzoni di film vengono proiettati sulla sua testa rasata. Il critico del New York Times Roberta
Smith lo ha definito come uno degli sperimentatori più audaci e indipendenti
della scena dell'arte del dopoguerra negli Anni Cinquanta. Suoi lavori sono in collezioni di musei come
la Tate Gallery e la Tate Modern (a Londra e a Liverpool) e il Hyogo Prefectural
Museum of Art a Kobe, Giappone e in importanti collezioni e raccolte private.
“VIRTUAL FLUXUS POETRY”
SHOZO SHIMAMOTO
1928 - 2013
SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via
S. Calenda, 105/D - Salerno
31
maggio 2015 – 12 luglio 2015
Inaugurazione:
domenica 31 Maggio 2015, ore 18.00
Orario:
tutti i giorni ore 00.00 - 24.00