Galleria
Tiziana Di Caro
piazzetta
Nilo, 7, Napoli
Mostra in corso: Tomaso Binga, fino al 4 marzo
2017
Tomaso Binga, 2016, installation view at Galleria Tiziana Di Caro, ph. Danilo Donzelli
La Galleria
Tiziana Di Caro presenta la seconda mostra personale nei suoi spazi di Tomaso
Binga (alias Bianca Pucciarelli Menna, Salerno, 1931), che ha inaugurato
mercoledì 7 dicembre 2016. La mostra include una selezione di opere
della serie dei polistiroli e I ritratti analogici. Questa mostra, come Scrivere
non è descrivere inaugurata a settembre del 2015, intende raccontare vari
momenti della produzione dell'artista, partendo dagli anni Settanta cioè da
quando si sono formate le principali linee guida che hanno fatto di Tomaso
Binga un'artista centrale per la nostra cultura.
Questo progetto
si presenta come una sorta di remake di due mostre personali entrambe
intitolate Il Polistirolo e i ritratti analogici dedicate all'artista
nel 1972, la prima inaugurata a Roma a maggio presso Paesi Nuovi Art Gallery e
la seconda inaugurata a Napoli a dicembre alla galleria Il Diagramma 32. Le due
sono accomunate da un elemento sul quale Tomaso Binga fonda gran parte della
produzione fra il 1971 e il 1973: l'uso del polistirolo.
Binga realizza dei collage
riciclando gli imballaggi interni alle scatole di cartone e creando quelli che
nel catalogo della mostra al Diagramma 32, Italo Mussa definì “oggetti
immagine”. Gli imballaggi interni alle scatole dei più disparati oggetti di
consumo si trasformano in opere. Binga è interessata al polistirolo “in quanto
materiale di scarto” e lo utilizza tal quale, quasi senza apportare modifiche,
conservando le tracce precise degli oggetti un tempo in esso contenuti.
L'imballaggio di polistirolo è considerato, quindi, di per sé, non subisce
modifiche e manipolazioni, non contiene un significato, neanche metaforico, ma
è considerato allo stesso modo una forma scultorea, preservando un preciso volume
nello spazio, così come la base, se non alle volte l'architettura a cui fa
seguito un “procedimento operativo”, ovvero la realizzazione di un collage. Ed
è nei collage che si narrano le storie, si svolgono le rappresentazioni, si
raccontano gli aneddoti.
La mostra si
apre con “Autoritratto”, uno dei pochi casi in cui Binga manomette il
polistirolo sovrapponendo due volumi, uno circolare che indica il viso e
l'altro orizzontale che indica la linea delle spalle, per poi inserirvi due
immagini: la bocca e un occhio (un solo occhio, come se stesse facendo
l'occhiolino). Seppure descritto con pochi ed essenziali elementi, questo volto
non smette neanche per un secondo di essere malizioso ed ammiccante.
Nell'ambiente
successivo si sviluppa una teoria di opere, in cui naturalmente a prevalere è
il colore bianco che diventa sfondo perfetto per le rappresentazioni più
disparate, rese attraverso il più tradizionale collage. Emergono figure e
simboli di varia natura, così come parti del corpo descritte attraverso un'anatomia
tutta personale, ma anche inserti di scrittura “desemantizzata”, elemento che
caratterizzerà il lavoro di Tomaso Binga per tutto il decennio. La mostra si
completa con una serie di Ritratti analogici, lavori bidimensionali in cui uno
dei generi pittorici più consolidati storicamente, il ritratto, è reso non più
attraverso figure, bensì iniziali di nomi o cognomi a cui si abbinano elementi
di varia natura come mani, gambe, occhi. Il segno grafico si sostituisce alla
descrizione fisionomica e ciò che in essi risalta realmente, è la presenza e la
parvenza delle lettere, anticipando una esperienza che diventerà centrale nel
lavoro di Tomaso Binga, soprattutto nella fase più originale della sua
produzione, ovvero la relazione tra le arti visive e la parola.
Tomaso Binga in arte ha assunto questo nome per contestare, con ironia e
spiazzamento, i privilegi del mondo maschile. Si occupa di scrittura
verbo-visiva ed è tra le figure di punta della poesia fonetico – sonora -
performativa italiana.
Galleria Tiziana Di Caro will be closed
from Friday, January 6 until Monday, January 9, 2017. It will re-open Tuesday,
January 10, from 3:00 to 8:00 pm
Current exhibition: Tomaso Binga, until March 4, 2017