dal 22 giugno 2013 è aperta l’AMBASCIATA TIBETANA con rilascio del PASSAPORTO TIBETANO
PROGETTO TIBET
ideato e curato da Ruggero Maggi
ideato e curato da Ruggero Maggi
Che dire quando ad un
Paese vengono tolti i propri simboli culturali?
Passaporto Tibet rilasciato a Giovanni Bonanno dall'Ambasciata Tibet
Che dire di quel senso di smarrimento, di precarietà dei punti di
riconoscimento, che ogni sopruso toglie, in segno di sfregio e supremazia
sull’altro?
“Il passaporto è la parte più
nobile di un uomo. E difatti non è mica così semplice da fare come un uomo. Un
essere umano lo si può fare dappertutto, nel modo più irresponsabile e senza
una ragione valida; ma un passaporto, mai. In compenso il passaporto, quando è
buono viene riconosciuto; invece un uomo può essere buono quanto vuole, non
viene riconosciuto lo stesso” (Bertolt Brecht – 1934 “Dialoghi di
profughi”)
Viviamo in tempi bui o più probabilmente gli
esseri umani si comportano in modi oscuri in tempi limpidi. L’avvenire e i suoi
futuri abitanti ci chiederanno conto del nostro comportamento nella storia. E
allora dovremo spiegare perche’ e’ tanto importante l’identita’ e i suoi pezzi
di carta. La carta e’ solo carta ci diranno. Come puo’ una parte di mondo
decidere e dichiarare per l’universale? Come la pace puo’ giungere per mezzo di
violenza e guerra? I concetti di spazio, luogo e tempo nella modernita’ si sono
coniugati in modo nuovo. E cosi’ i capitali oltrepassano i confini e
raggiungono in pochi secondi paradisi fiscali dall’altra parte del mondo. Le
merci nel mercato globale attraversano frontiere con estrema facilita’. Lo
fanno nel chiasso di campagne pubblicitarie assordanti. L’uomo che parte
invece, non sempre arriva a destinazione; spesso non arriva. Anche questo e’
assordante, accade in un silenzio assordante. (Fulvio Bizzarini)