giovedì 26 marzo 2015


     GIUSEPPE  MODICA

 Giuseppe  Modica, Nell'atelier 2014 olio tela 100x70


"Reflets et Lumieres"    

mostra personale  selezione opere  2009-2014
dipinti ad olio, acquarelli, disegni 
28 Marzo-30 Maggio, 2015  Martedì-Sabato   ore 15-19 

Inaugurazione Venerdì 27 Marzo ore 17-21.
Catalogo in galleria 

Galerie Sifrein   10,  rue Lavoisier   75008 Paris   

La mélancolie onirique de Giuseppe Modica
Testo di Giovanni Lista

Giuseppe  Modica, Labirinto-Atelier,2013 trittico,olio tele cm.180x350 



La Melanconia metafisica di Giuseppe Modica approda a Parigi alla Galerie Sifrein con una selezione di 23 opere (dipinti, acquarelli, disegni)tra le più rappresentative dal 2007 al 2014.
La mostra si avvale del saggio critico, scritto per loccasione, del noto studioso delle avanguardie storiche internazionali Giovanni Lista.
Giuseppe Modica, autore nel pieno della maturità, già ampiamente studiato ed apprezzato da storici dellarte come Maurizio Fagiolo dellArco, Claudio Strinati, Vittorio Sgarbi, Guido Giuffrè, Janus, Maria Teresa Benedetti, Giovanni Faccenda, Aldo Gerbino, Gabriele Simongini, Laura Gavioli, Marco di Capua, Roberto Gramiccia, Francesco Gallo, Sergio Troisi, Marcello Fagiolo dellArco e da letterati  del calibro di Leonardo Sciascia, Antonio Tabucchi, Giorgio Soavi e Massimo Onofri è pittore appartato e di nicchia  tra i più significativi della scena artistica contemporanea.
Artista di luce e di memoria è singolare protagonista di una ricerca pittorica di armonici contrappunti e di felice circolarità che coniuga superficie e profondità spazio fisico fenomenico del qui presente e spazio illusorio della rappresentazione. Una pittura nuova, di lenta sedimentazione che ci riconcilia con la bellezza, la contemplazione e la meditazione. Una ricerca la sua che traendo origine dal quattrocento(Piero della Francesca, Luca Pacioli e la divina proporzione) giunge, attraverso Seurat, fino al Novecento percorrendolo e restituendoci nel presente contemporaneo una inedita e misteriosa  avventura di spazio-colore-luce.
Nelle opere qui esposte si coglie lessenza di una particolare visionarietà che è sì concreta e fisica ma   nel   contempo anche invisibile, indicibile ed immaginaria.
Il non detto, la sospensione enigmatica, la visione-apparizione tra memoria ed immaginazione sono strutture ricorrenti e costanti del pensiero visivo dellartista.

La Melanconia-Frammenti di Modica, pur essendo un esplicito omaggio alla straordinaria incisione di Durer, viene però a tingersi di unaura magnetica di blu cobalto ed oltremare, per collocarsi nei luoghi mitici della mediterraneità, della Magna Grecia cari alla memoria autobiografica dellartista dove il rigore matematico e costruttivo della geometria, di classica ascendenza, genera ritmo ed armonia e fa da contrappunto ad un oltre imprendibile, magico ed ineffabile di eros di aria e di luce.



Giuseppe  Modica, Biennale di Venezia,  Melanconia - frammenti,2011 trittico olio tavola,150x225

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