venerdì 31 gennaio 2020

Venezia / VISIONI ALTRE - Coco Gordon ricordando il movimento FLUXUS.






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Si inaugura giovedì 13 febbraio 2020 alle ore 17:00
FRESH CUTS | TAGLI FRESCHI e EXPLODING RED PIANO KEYBOARD di e con Coco Gordon ricordando il movimento FLUXUS.




Presentazione e testo critico a cura di ASIA ROTA.
In Occasione della presenza dell’Artista FLUXUS Coco Gordon VISIONI ALTRE ha inteso omaggiare il movimento FLUXUS invitando artisti di diversa provenienza ad esporre dal 1 al 13 febbraio 2020, negli spazi della galleria opere di dimensioni 30x30cm. 


n. 218 - Libro d'artista


Book cut  di Coco Gordon, USA
visibile su: 
RACCOLTA ARCHIVIO COCO GORDON 
Room 23  COLLECTION OF  CONTEMPORARY  GRAPHICS

   

Artisti presenti:
Riccardo Albiero ITALIA, Andreina Argiolas ITALIA, Franco Ballabeni ITALIA, Enrico Baracco ITALIA, Clara Barbieri Pacheco ITALIA, Vittore Baroni ITALIA, Pier Roberto Bassi ITALIA, Mariano Bellarosa ITALIA, Pedro Bericat SPAGNA, Nicola Bertoglio ITALIA, Carla Bertola ITALIA, Sergio Boldrin ITALIA, Giovanni Bonanno ITALIA, Maurizio Bonato ITALIA, Enrico Bonetto ITALIA, Anna Boschi ITALIA, Paolo Bottari ITALIA, Mirta Caccaro ITALIA, Roberto Cannata ITALIA, Barbara Cappello ITALIA, Angela Caporaso ITALIA, Lamberto Caravita ITALIA, Libera Carraro ITALIA, Massimo Cartaginese ITALIA, Lucia Chiavegato ITALIA, Alessandra Chiesa ITALIA, Carmela Corsitto Italia, Maria Credidio ITALIA, Agnese Cunego ITALIA, Daniele Cuoghi ITALIA, Andrea Dal Broi & Nicolò Link HG Andreatta ITALIA, Ruggero D’Autilia ITALIA, Daniel de Culla SPAGNA, Adolfina de Stefani ITALIA, Paola Doria ITALIA, Carla Erizzo ITALIA, Maurizio Favaretto ITALIA, Fernanda Fedi ITALIA, Luc Fierens BELGIO, Mauro Fornasier ITALIA, Leo Franceschi ITALIA, Giuliano Franco ITALIA, Nicola Frangione ITALIA, Barbara Furlan ITALIA, Agatino Furnari ITALIA, Gino Gini ITALIA, Paolo Gobbi ITALIA, Isabel Gomea de Diego SPAGNA, Roberta Gomiero ITALIA, Coco Gordon Stati Uniti, Claudio Grandinetti ITALIA, Elena Greggio ITALIA, Viviana Gris ITALIA, Paolo Gubinelli ITALIA, Alessandra Gusso ITALIA, AngeliKa Höger GERMANIA, Benedetta Jandolo ITALIA, I Santini del Prete ITALIA, LAMIABELLA ITALIA, Pina Lavanga ITALIA, Silvia Lepore ITALIA, Pierpaolo Limongelli ITALIA, Oronzo Liuzzi ITALIA, Anna Laura Longo ITALIA, Gianpaolo Lucato ITALIA, Bruno Lucchi ITALIA, Ruggero Maggi ITALIA, Giuliano Mammoli ITALIA, Silvia Manazza ITALIA, Antonello Mantovani ITALIA, Sergio Marchioro ITALIA, Patrizio Maria ITALIA, Anya Mattila FINLANDIA, MELARANCE (Marité Bortoletto, Silvia Martini, Micaela Spinazzé)ITALIA, Monica Michelotti ITALIA, Virginia Milici ITALIA, Enrico Minato, Gabi Minedi ITALIA, Francesco Mingaroni ITALIA, Mauro Molinari ITALIA, Emilio Morandi ITALIA, Patrizia Nicolini ITALIA, Stefano Ornella ITALIA, Riccardo Parenti ITALIA, Walter Pennacchi ITALIA, Ioan Pilat ITALIA, Teresa Pollidori ITALIA, Veronique Pozzi Painè ITALIA, Massimo Puppi ITALIA, Rossella Ricci ITALIA, Angelo Ricciardi ITALIA, Nino Walter Riondato Italia, Armando Riva ITALIA, Sabina Romanin ITALIA, Imerio Rovelli ITALIA, Gianni Sandonà ITALIA, Roberto Scala ITALIA, Claudio Scaranari ITALIA, Grazia Sernia ITALIA, Domenico Severino ITALIA, Marilena Simionato, Gruppo Sinestetico ITALIA, Lucia Spagnuolo ITALIA, Laura Spedicato, Rossana Stiassi ITALIA, Giovanni e Renata Strada ITALIA, Jaromir Svozilik NORVEGIA, Renata Tabanelli ITALIA, Fausto Trevisan ITALIA, Giorgio Trinciarelli ITALIA, Maddalena Tuniz ITALIA, Paola Turra ITALIA, Stefano Turrini ITALIA, Moreno Ugo ITALIA, Diana Isa Vallini ITALIA, Generoso Vella ITALIA, Angelo Ventimiglia ITALIA, Mario Verdiani ITALIA, Marilena Vita ITALIA, Alberto Vitacchio ITALIA, Antonio Zago ITALIA, Alessandro Zanini ITALIA, Elisa Zardo ITALIA, Fanny Zava ITALIA.




durante l’inaugurazione performance:

 “3 DANCES FOR PAPER PIANO” SUPER SKY WOMAN di e con Coco Gordo
L’installazione in progress “EXPLODING RED PIANO KEYBOARD” 
di Coco Gordon

L'evento avrà inizio il giorno 1 febbraio e culminerà 
il giorno 13 febbraio con l’inaugurazione dell’intero progetto.
aperta al pubblico dal 1 al 13 febbraio 2020 con orario 11.00 – 14.00 | 15.00 – 18.00 
ingresso gratuito.


"Continuo a potenziare me stessa in quanto donna che sta invecchiando per rendere visibili profonde ricerche culturali, e per creare un impatto sull'etica di pensiero/comportamento e sull'integrazione mente-corpo-spirito della nostra struttura moderna"       Coco Gordon


Coco Gordon, di origini italiane, è tra le più significative artiste " intermediali" americane. Ha radici nel movimento "Fluxus", anche se oggi preferisce non essere inserita in nessun gruppo specifico. Al centro dei suoi molteplici lavori si colloca l'intenzione di creare consapevolezza nei confronti dei problemi ecologici e sociali del nostro mondo.

Scritto storico-critico a cura di Asia Rota
Nel 1961 George Maciunas fonda il movimento Fluxus “caratterizzato da una totale apertura del linguaggio artistico a tutti i materiali del mondo e a tutti i flussi dell’esistenza”, si tratta non solo di opere fisiche ma anche e soprattutto di azioni che hanno come obiettivo portarci a riflettere sulla quotidianità e sull’arte, sul rapporto fra le due e sulla distanza fra le due.
Le modalità di espressione di questo nuovo movimento sono decisamente ampie: oltre alle opere pittoriche che hanno come punto di partenza l’informale/gestuale, grandi protagoniste sono la performance, l’happening, la musica, il cinema, il design, la letteratura, la corrispondenza postale; in particolare è interessante soffermarsi sul fatto che Fluxus sia un movimento aperto, o come meglio precisa Dick Higgins “un momento nella storia, un’organizzazione, un’idea, un modo di vivere, un gruppo di persone non fisso che compie fluxusvalori”: si tratta di un gruppo aperto e non definitivo di cui tutti possono fare parte anche solo per un momento, e senza necessità di dichiararsi tali davanti agli altri componenti del gruppo.

È un modo di essere all’interno del mondo artistico che include tutti coloro che lavorano con materiali quotidiani, spesso di riciclo, in un particolare rapporto con la vita e con il caso (o caos) in un’etica molto spesso marcata: il nome richiama una trasformazione costante che non consente una definizione chiara e delimitata del movimento, possiamo quindi affermare che si tratti di una ricerca 
ancora oggi in continuo sviluppo.

Fluxus mette in discussione la distinzione fra arte e non-arte, ridicolizzando ogni idea di esclusività, di unicità, di individualità dell’artista, ironizzando sulla perizia tecnica, sulla ricercatezza, sull’altezza o profondità d’ispirazione, in questo si intravede una matrice Dada, dalla quale viene però a differenziarsi per l’apertura ad un gruppo di artisti molto più ampio e “popolare”. 

Fluxus non include solo ciò che viene riconosciuto come opera d’arte, ma anche tutto ciò che è semplicemente rivolto al creativo poiché l’unico vero obiettivo del suo artista è la realizzazione di un lavoro che ha responsabilità primariamente nei confronti dell’arte stessa, non si rivolge alla critica che precedentemente indicava la propria approvazione/ disapprovazione: il successo artistico è connesso alla creatività di un certo lavoro e del suo creatore, in un mondo ideale che esclude la consacrazione da parte della critica, eliminando la vecchia idea di sistema artistico. Il movimento fondato da Maciunas, dunque, si arricchisce di contenuti nuovi tramandati dal passato artistico e dagli avvenimenti storici, ma al tempo stesso semplifica le sue modalità di messa in scena, facendosi più scarno nell’espressione, più povero e/o naturale nella materialità, più rapido nell’elaborazione, 
più pulito nel contenuto.

Fluxus conserva molto del precedente Dada, tanto che insieme ad altre forme artistiche contemporanee fra cui la Pop Art, viene spesso richiamato sotto il nome più ampio di Neo- Dada (Maciunas stesso chiamava inizialmente il movimento Neo-dadaism), questi tre diversi movimenti possono giungere a soluzioni visivamente molto simili, ma la differenza sostanziale è intangibile eppure importante: mentre Dada è un tipo di espressione che rifiuta l’arte, quindi un’anti- arte, Andy Warhol dichiara che “tutto è arte”, e Joseph Beuys sostiene che “anche pelare una patata può essere arte”, insomma, mentre il primo elimina l’idea di arte ed invece esalta l’idea di vita come “ben più interessante” rispetto all’arte, la Pop Art innalza la semplicità al livello dell’arte, ed il Fluxus abbassa l’arte al livello della semplicità, mantenendo la stessa ideologia creativa Dada ma semplicemente al contrario di essa non rinnegando l’idea di arte ed ampliandola ad un gruppo aperto e illimitato, la differenza non è tanto nel risultato estetico ma nell’intenzione artistica.



La mostra è visitabile dall’ 1 a Giovedì 13 febbraio 2020,
 è organizzata da VISIONI ALTRE | Adolfina de Stefani.
apertura e orari dal mercoledì alla domenica
11.00 – 14.00 | 15.00 - 19.00  
Ingresso libero

www.visionialtre.com | infovisionialtre@gmail.com | adolfinadestefani@gmail.com + 349 8682155 
VISIONI ALTRE – Campo del Ghetto Novo 2918 – Venezia



Adolfina de Stefani
artista e curatrice 

70 YEARS ERNESTO TERLIZZI - Mostre a Sarno e Salerno





 ERNESTO TERLIZZI 

 



70 YEARS
ERNESTO TERLIZZI
22 novembre 2019 / 29 marzo 2020
Spazio Ophen Virtual Art





Si è conclusa  con successo il 15 gennaio 2020 la mostra “70 Years Ernesto Terlizzi presso lo Spazio TEKLA di Sarno, inoltre, continua con successo la mostra virtuale presso lo Spazio Ophen Virtual Art visibile fino al 29 marzo 2020

70 YEARS
ERNESTO TERLIZZI
22 novembre 2019 / 29 marzo 2020
Spazio Ophen Virtual Art
Via S. Calenda, 105 - Salerno



ETER245 - Mimmo Paladino, Milano - Italia


DA OMAR GALLIANI A MIMMO PALADINO
Un progetto ambizioso  iniziato con Omar Galliani e  terminato con Mimmo  Paladino. Infatti, Il primo lavoro è stato quello del grande Omar Galliani  e poi tutti gli altri  fino ad arrivare a 244 opere di importanti artisti  nel campo dell’arte contemporanea. Ultima opera arrivata,  purtroppo in ritardo a causa di un disservizio postale,  ora presente nella collezione  Bongiani di Salerno  è quella di Mimmo Paladino, amico da lungo tempo di Terlizzi che ha voluto essere presente anche a fine mostra a  questo importante evento contemporaneo.



Per chi non è stato presente al vernissage della mostra collettiva e desidera archiviare il manifesto pieghevole con tutti i partecipanti potrà stampare le due pagine del manifesto in alta risoluzione. Grazie a tutti per aver partecipato.
Sandro Bongiani arte Contemporanea




Nelle due esposizioni essendo anche mostre di compleanno sono state presentate 244 card inviate a Ernesto Terlizzi, (ora 245)  dai suoi amici pittori sparsi per il mondo. Quasi in una sorta di unica opera a 500 mani in cui s’incrociano i linguaggi più disparati dell’arte contemporanea. Tutte le cartoline ricevute oltre ad essere esposte in originale in questa mostra alla Tekla di Sarno, sono visitabili anche online, nella sala 27 della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno, dove è allestita, dal 22 Novembre 2019 al 29 Marzo 2020, una mostra virtuale con tutti i lavori presso lo Spazio Ophen Virtual Art della Collezione Bongiani Art Museum di Salerno che ha progettato questo evento.
Domenico (Mimmo) Paladino nasce a Paduli, vicino a Benevento, il 18 dicembre 1948, ma cresce a Napoli. Fin da giovane dimostra interesse per l’arte, grazie soprattutto all’influenza di uno zio pittore. Nei primi anni settanta inizia a concentrarsi sul disegno, introducendo quei soggetti mitologici che poi acquisteranno un ruolo di basilare importanza nella sua arte. Le sue opere si rifanno a una vasta gamma di fonti archeologiche, mitologiche e stilistiche che comprendono l’arte egizia, etrusca, greco-romana, paleocristiana e romanica: ciascuna di esse viene rivendicata come fonte legittima al di là di ogni gerarchia di valore.
Paladino lavora prolificamente con una vasta gamma di mezzi espressivi, tra i quali figurano, oltre al disegno e alla pittura, la scultura e le varie tecniche di incisione. Tra il 1978 e il 1980 crea dipinti monocromi in colori primari ai quali unisce elementi geometrici e oggetti di recupero, come parrucche e maschere. Verso il 1983 inizia ad applicare alle tele forme scultoree, generalmente scolpite in legno, che danno all’opera una sfumatura feticista. In quegli anni inizia a ricreare in bronzo i suoi personaggi arcaici, utilizzando patine colorate, e a scolpire legno e pietra per creare non solo oggetti totemici e maschere, ma anche figure tronche di animali e uomini. La sua produzione artistica, nella proliferazione delle tecniche e delle fonti, sembra offuscare la distinzione tra scultura e pittura, e aprire un dialogo tra i modi di rappresentazione tradizionali e quelli minimalisti.

Nel 1980 viene inserito da Achille Bonito Oliva nella mostra “Aperto 80” alla Biennale di Venezia di quell'anno e quindi nel gruppo di artisti italiani della medesima generazione definiti Transavanguardia, in cui si annoverano Sandro Chia, Francesco Clemente, Enzo Cucchi e Nicola De Maria. Paladino ha tenuto numerose mostre in tutta Europa, nel Nord e nel Sud America, e anche in Oriente. L’artista vive e lavora tra Paduli e Milano.

ERNESTO TERLIZZI dopo gli studi presso il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli è presente, dalla fine degli anni 60, nel panorama artistico nazionale ed internazionale con personali, mostre di gruppo e premi. Tra le numerose mostre personali si citano quelle di: Firenze 1979 Galleria inquadrature; Napoli 1980 Galleria S. Carlo; Bergamo 1981 Galleria Fumagalli; Venezia/Mestre 1985 Galleria Plus Art; Spoleto 1986 Studio Emanuela Duranti; Napoli 1989 Istituto Francese Le Grenoble; 1990 Macerata Museo Comunale; 2010 Roma Galleria Consorti e 2013 Studio S; Gazoldo Degli Ippoliti (Mn) 2012 Museo d’Arte contemporanea; Ferrara 2013 Galleria del Carbone; Milano 2014 Spazio Tadini. È stato presente per varie edizioni nei più prestigiosi Premi italiani e nel 2011 è stato invitato ad esporre nella mostra “Lo Stato dell’Arte Campania” all’interno della 54 Mostra internazionale d’arte contemporanea di Venezia. Molti sono i critici e gli intellettuali che hanno scritto delle sue opere inserite in numerose e diverse collezioni pubbliche e private.

Evento Collettivo “70 Years Ernesto Terlizzi” 
concluso con la partecipazione di ben 245 artisti contemporanei.

Visit. Sala  27  Box 11

La Mostra







domenica 19 gennaio 2020

Dieci anni di attività dello Spazio Ophen Virtual Art Gallery a servizio dell'arte





SANDRO  BONGIANI ARTE CONTEMPORANEA

“Sono figlio anonimo e inascoltato di un poeta come lo è stato per “certi versi” anche il mio amico Raffaele Carrieri.  Le parole, l’arte  e la poesia sanno scandagliare meglio gli umori e le cose che l’occhio distratto del reale non percepisce”.



Sono trascorsi già 10 anni da quando ho aperto la prima galleria virtuale di arte contemporanea, "Ophen Virtual Art Gallery, 2009", in quel tempo una delle prime gallerie interattive create in Italia e nel mondo, a seguire poi sono arrivate le altre che spesso sono diventate semplici spazi commerciali. Poi, nel 2011 ho aggiunto la piattaforma no-profit della Collezione Bongiani Art Museum con lo "Spazio Ophen Virtual art Gallery", uno spazio virtuale innovativo e interattivo visibile 24 ore su 24, specializzato nella documentazione dell’attività di art consulting  e di  diffusione dell’arte Contemporanea. 

Ringrazio l’artista Domenico Ferrara Foria per aver ricordato il decennio di lavoro della nostra galleria con un artistamp che ci ha gentilmente dedicato. 



 Artistamp di Domenico Ferrara Foria, 2019

Amo l’arte, trovo   ancora interessante visitare  le mostre e le rassegne in galleria, ma soprattutto amo il web, tutto ciò che vi è dentro, ormai  è una  condizione  irrinunciabile a chi si occupa e cerca di  diffondere l’arte. Non essendo succube del diritto d’autore e delle funeree biblioteche intese come archivi statici di conservazione della cultura ufficiale,  sono attratto immensamente dalla comunicazione in tempo reale dentro e fuori  il villaggio globale.  Da qui  nasce l’interesse profondo alla dimensione virtuale  con la creazione e la “messa in opera”  dello Spazio Ophen Art Gallery  e  poi del Bongiani Ophen Art Museum. Ecco chiarita la realizzazione delle  mostre interattive progettate  via Web  che io faccio.Per caso o forse per necessità mi ritrovo ad essere oggi un interlocutore autosufficiente, artista, blogger,  gallerista, poeta, e  forse,  lucido osservatore del nostro  presente.     Sandro Bongiani

Quattro domande a Sandro  Bongiani


1 - Come nasce l'idea di un Archivio Virtuale dedicato all'arte contemporanea?

Il progetto di un  Archivio Virtuale di Arte, di un Museo interattivo e di una Raccolta  di Grafica Contemporanea a  Salerno nasce “idealmente” all’inizio del 2009, come un’azione puramente utopica, che tuttavia nel corso degli anni ha saputo gestirsi degnamente divenendo in senso progettuale una realtà  altamente  sostenibile e concreta. Un progetto innovativo e praticabile che ha permesso nel corso degli anni di presentare importanti artisti di diverse latitudini e nel contempo di potere diffondere l’arte contemporanea a 360° in tutto il mondo. Oggi, a distanza di oltre 10 anni di continua attività risulta una concreta certezza italiana e salernitana in grado di contribuire in positivo a far conoscere l’arte contemporanea ad un numeroso pubblico nel mondo. Il Bongiani Art Museum visibile contemporaneamente 24 ore su 24 in tutto il pianeta risulta ormai una delle poche e importanti piattaforme virtuali interattive “no profit” internazionali che operano in tempo reale con un programma concreto e continuativo di serie proposte culturali.


2 - da quando è attivo e come funziona l'Archivio Ophen Virtual Art?

L’Archivio Ophen Documentazione d’Arte Contemporanea è stato creato nel 1989 a Como da Giovanni Bonanno. Nel 2009, dopo 20 anni è nato a Salerno l'Ophen Virtual Art Gallery" e poi nel 2011,  lo spazio museale "Bongiani Ophen  Art  Museum", con una Raccolta in fieri e una Collezione  di Grafica Contemporanea di importanti artisti italiani e stranieri. Una raccolta "No Profit", dedicata all’Arte  Contemporanea, alla Grafica, alla Fotografia e alla Mail Art.  Attualmente è   una raccolta "in progress" di opere d'arte con  opere di importanti  artisti  italiani e stranieri che nel corso degli anni, a sostegno del  progetto hanno donato   i propri lavori,  destinata alla fine, se ci saranno le  reali condizioni,  ad essere definitivamente visitabile a Salerno   come raccolta   della Collezione Bongiani Museum. Infatti, a  conclusione del progetto, il  “Bongiani Ophen Art Museum”   cercherà di contattare un  importante Museo di Arte Contemporanea italiano, preferibilmente a Salerno o in Campania affinché possa acquisire  definitivamente le opere   di  questa collezione di Grafica  e renderla visibile permanentemente come raccolta  concreta  e stabile.


3 - Il curatore è Sandro Bongiani, può darci una breve descrizione?

Sandro Bongiani, artista, poeta e critico d'arte ha scritto saggi e recensioni per importanti mostre e artisti contemporanei. nasce in Sicilia, nella Valle dei Templi  tra Selinunte e Agrigento.   Da sempre  impegnato a far conoscere e diffondere l’arte contemporanea nel mondo. Docente Ordinario di Storia dell’Arte, ha vissuto dal 1977 al 2002 in provincia di Como. Collabora  con recensioni con la rivista  d’arte Exibart.com.  Da diversi anni opera e vive  stabilmente a  Salerno. 


4 - la sede dell'Archivio è Salerno, che rapporto ha la città con l'arte?

La sede, nonostante sia una realtà  dichiaratamente sperimentale, ha un rapporto significativo con la città di Salerno che viene attuato  con la diffusione di grandi eventi organizzati da noi e diffusi  contemporaneamente in tutto il mondo. La start-up  www.collezionebongianiartmuseum.it di Salerno, uno dei pochi esperimenti seri di Silicon Valley in Italia, di fatto,  è conosciuta già in tutto il mondo soprattutto per la qualità delle nostre proposte culturali  che permettono di far apprezzare  anche la nostra città. Ultima considerazione, la creazione di una raccolta di Grafica Contemporanea di importanti artisti italiani e stranieri in cui ruota tutta la nostra attuale attività, rimane un punto stabile per creare successivamente  in uno spazio pubblico  a Salerno  un  Museo di Grafica Contemporanea affinché possa essere reso visibile permanentemente  come raccolta  e collezione grafica concreta.





IL NUOVO MUSEO VIRTUALE ITALIANO CON L'ARTE
A PORTATA  DI  MOUSE
Museo  Virtuale Italiano No-Profit  on-line di Arte Contemporanea ubicato a Salerno   e diretto da Sandro Bongiani  e Giovanni Bonanno.



Retrospettiva di Ryosuke Cohen del 2015


Nasce una nuovo Museo on-line con l'Arte Contemporanea  a portata di  mouse.
Il Museo  “Bongiani Ophen  Art  Museum” con le 48 sale disponibili per collezione è un vero spazio virtuale che permette al visitatore di godere delle opere esposte; uno dei primi  musei di arte contemporanea digitali al mondo che apre ora le sue porte virtuali con un vero vernissage online, con l’obiettivo essenziale di promuovere e valorizzare ipotesi ed esperienze di lavoro di un certo interesse nella varietà delle loro forme espressive.  
L’Archivio Ophen Documentazione d’Arte Contemporanea è stato creato nel 1989 a Como da Giovanni Bonanno, artista e critico d’arte. Nel 2009, dopo 20 anni è nato  l'Ophen Virtual Art Gallery".  Nel 2011 si concretizza un nostro Bi/Sogno attivando  lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery e lo la piattaforma museale "Bongiani Ophen  Art  Museum", una Collezione  di Arte Contemporanea "tutta virtuale" con 48 sale dedicate a 48 importanti artisti italiani e stranieri.

L'altra collezione   è dedicata alla  Grafica, alla Fotografia e  alla Mail Art. Attualmente è una raccolta  "in progress" di opere d'arte. Non è  una  collezione di opere on-line o una collezione virtuale, immaginaria e dei desideri  come quella realizzata con il “Museo Bongiani”, ma   una vera e propria raccolta  di grafica contemporanea,  con opere di importanti  artisti  italiani e stranieri, che nel corso degli anni  a sostegno del progetto hanno donato   le proprie opere,  destinata alla fine ad essere definitivamente acquisita  come raccolta  concreta  e  collocata permanentemente  in  un  Museo di Arte Contemporanea italiano.

BONGIANI OPHEN ART MUSEUM  non è semplicemente un  tradizionale Museo di arte, ma uno spazio virtuale innovativo e interattivo  specializzato nella documentazione dell’ attività di art consulting  e di  diffusione dell’arte Contemporanea. E' uno spazio sempre aperto, non ha una superficie fisica ma  solo virtuale, si trova idealmente a Salerno ed è visibile 24 ore su 24 in tutto il pianeta risulta ancora una delle poche e importanti piattaforme virtuali interattive “no profit” internazionali che operano in tempo reale con un programma concreto e continuativo di serie proposte culturali.









Mostre Svolte:

Ophen Virual Art Gallery, 2009 -  2015
















Retrospettiva di Shozo Shimamoto, 2015


Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2015 - 2020





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