Antologia
Critica di Coco Gordon
in italiano e
inglese
COCO GORDON / SuperSkyWoman
Coco Gordon, di origini italiane, è tra le più significative artiste "
intermediali" americane. Ha radici nel movimento "Fluxus", anche
se oggi preferisce non essere inserita in nessun gruppo specifico. Al centro
dei suoi molteplici lavori si colloca l'intenzione di creare consapevolezza nei
confronti dei problemi ecologici e sociali del nostro mondo. Coco Gordon
Fresh Cut, performance di Coco Gordon
Performance con Coco Gordon, affidarsi alla lama per permettere di aprire
brecce e pertugi, affinché la sostanza prenda corpo nella visione esterna, così
da riordinare il caos costretto dietro il velo del tessuto che relaziona gli
esseri.
Il taglio apre e crea uno spazio nuovo, un luogo
ancora inesplorato che si presta al riempimento di quel vuoto apparente con la
visione prospettica tridimensionale. Prima una forma, dopo più forme, che
mutano a seconda del movimento. E' il moto che genera la percezione della forma
tridimensionale, la quale assume altre forme a seconda di come si sposta,
danza, salta o semplicemente ruota. La staticità, invero trasposta da uno stato
all'altro su un piano unicamente dimensionale, ove concede solo la visione
panoramica con un orizzonte definito. Giustappunto la lama tagliente si muove
in direzioni precise, ma multiple. Tra Coco e me, c'è stato un dialogo molto
sottile, riguardo l'ascolto reciproco l'una dell'altra. Se lei seguiva i miei
movimenti, io conducevo i suoi e viceversa. Tutto è comparso dal nostro
dialogo, senza progetto, salvo l'accordo del giorno prima in cui Coco mi
scriveva chiedendomi se avessi avuto piacere di partecipare con lei al suo
Fresh Cut e la scelta mia dell'abito da sottoporre alle sue forbici. Tutto il
resto è azione performativa. Barbara Cappello
Fresh Cut, performance di Coco Gordon con Barbara
Cappello.
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Youtube di Moreno Ugo durata 11:02
COCO GORDON
Antologia
critica in italiano
COCO GORDON
“Timeless,
Senzatempo”
La natura tra performance e Exploding Books
di
Sandro Bongiani
"I empower myself to
make visible deep cultural inquiries, impact thought/behavioral ethics, carry
out visionary eco-Permaculture structure and systems design, integrate mind
/body/ spirit/ etheric energy, and synthesize SuperSkyWoman’s ability to see
objectively from the beginnings of the earth’s timeline". Coco
Gordon / SuperSkyWoman
Coco Gordon, di origini italiane è tra le più significative
artiste " intermediali" americane. Ha radici nel movimento
"Fluxus". Al centro dei suoi molteplici lavori si colloca
l'intenzione di creare consapevolezza nei confronti dei problemi ecologici e
sociali del nostro mondo. Coco Gordon, inizia il suo percorso artistico
nel 1958 con delle opere come “Constructivism Apree’
Da Da”, oil
painting, una sorta di elementi plastici
e costruttivisti, visti dall’alto come
un paesaggio, E’ del 1961 il
disegno “My hair holds up the city, Coco Charcoal” (I miei capelli
reggono la città), in queste prime opere
possiamo intravvedere gli sviluppi
futuri della sua personale ricerca artistica. Tra gli anni 1969 e il 1981
arrivano le sperimentazioni grafiche
poetiche dove la scrittura e l’assemblaggio delle materiali acquistano un ruolo
rilevante come ad esempio, l’opera realizzata nel 1982 a
Cavriago nel laboratorio di Rosanna Chiessi, “Paper Jewels on
tulle" Tendaggio, 4
Bon Bon”, utilizzando carta fatta a mano, tulle e altri materiali. Il 1982 è anche l’anno delle prime
performances come “So Tired Coco
Action, e libro", “D.O.A. Doing
(Dead on Arrival) con Gordon sotto un pianoforte che ogni due minuti
cambiava i vestiti, oppure, la performance a New York di Coco Gordon con Helmut
Becker dal titolo “Skin Piece” Helmut Becker & Coco action del 1986. Ha intrecciato rapporti di
collaborazione con artisti come Ray Johnson e Alison Knowles, e per le sue
attività intermediali e le performances possono essere associate al lavoro di
altri artisti del gruppo “Fluxus”, in particolare a Joseph Beuys, Yoko Ono,
Carolee Schneemann, e Geoff Hendricks legate assieme all'idea che tutto è arte.
Già dalle prime opere
del 1958 è visibile l’interesse specifico riguardo la natura che sarà tema centrale
verso i problemi ambientali e sociali. C'e una foto Cibachrome del 1985 dal
titolo "earth", ("Terra") e stata scattata per documentare
una performance dell'artista all'interno di una situazione naturale, distesa,
nuda, in un piccolo giardino. Sta in posizione supina, il busto coperto di
carote appena tolte dalla terra. corpo come scrittura legata all'esperienza
universale. Con la pratica della performance, l’artista dimostra la sua stretta
vicinanza ai processi naturali e esprime il desiderio di creare un cambiamento radicale “di consapevolezza”
della nostra dipendenza dal consumismo e dalla quotidiana economia di
sfruttamento. Pertanto, il suo fare arte e la sua pratica nella natura sono
attività compatibili che legate assieme operano per modificare la
consapevolezza collettiva e ritrovare un'esperienza
primaria legata alla natura. Nel 1992 arriveranno le performances come “Finding
Food”, o “Seeking Water” con Coco Gordon che per un mese vive su un
albero, procurandosi il cibo nella foresta a Pender Island in Canada. L’anno
successivo (1993), si ritrova a Capri, invitata da Rosanna Chiessi dell’ Archivio Pari &
Dispari di Reggio Emilia a fare la performances “Lun'acqua come me Capri
- dopo il nome della villa Malaparte”, "Casa Come Me", alla Casa
Malaparte. Il 2003 e anche l’opera
“Cuscini a Sognare per 6”,- cuscini attaccati insieme per fare suoni
e sognare”, e poi, nel 2005, “Root” una
performance con carta fatta a mano messa attorno a una radice di albero ed
esposta a Napoli.
Infine,
è del 2020 la mostra personale di Coco
Gordon a
Venezia alla Galleria Visioni Altre, dal titolo.
“Fresh Cuts - Tagli Freschi”, una sorta di omaggio ad amici/artisti del
movimento Fluxus, con una serie di libri e riviste presentati secondo una
originale ri-lettura trasversale. Le prime opere
di libri tagliati risalgono al 1963, come quello dedicato a Daniel Spoerri, “ Tagli Freschi per Daniel
Spoerri, Fluxus L’Optique Moderne” in cui per la prima volta utilizza un
catalogo di Daniel Spoerri per tagliarlo e creare nuovi spazi
inesplorati. Dalle pagine visive create tra il 1969 e il 1979 nel successivo
decennio arrivano le opere in formato libro d’artista come quella realizzata
nel 1987 “Intimate
#1”, small italian Opera, e poi, dal 2018 a oggi le ultime originali opere in
cui ri-taglia e ri-costruisce l’oggetto trasformandolo in un insolito
libro-oggetto, rivisitato per una
lettura complessa e alternativa. Tagli come spazi da aprire, per procedere
oltre la lettura della pagina. Non una lettura condizionata dalla cronologia,
ma da un percorso più personale in cui il lettore può scegliere di vedere da
una zona all’altra del libro-oggetto le pagine che preferisce diventando parte
attiva del viaggio. Perché di viaggi si
tratta, con aperture e plurime finestre di lettura che ogni volta si riaprono a
diverse nuove riflessioni. Quindi, non semplici e consueti Book cut ma libri
tagliati ed “esplosi” che hanno bisogno dell’intervento del fruitore per essere
osservati. Nel percorso di lettura
dell’opera non c’è un inizio e neanche una fine, ma un susseguirsi di momenti
visivi che modificano la lettura del libro. E’ come decidere al momento cosa
fare, in un insieme complesso. L’aspetto interessante di queste opere è far percepire dei tagli che esplodendo
si trasformano e si
estendono su un piano a creare pagine stratificate. Il taglio è azione,
apre e crea nuovi spazi, accoglie luoghi
ancora inesplorati e nascosti, modificando la forma originale del libro e
trovando una diversa identità per una lettura avventurosa dell’oggetto”.
Nella mostra del 2020 Fresh Cut, a Venezia i libri diventano
anche i tasti di un pianoforte rosso, scheletrico, “esploso”, immaginato
dall’artista come parte dell’installazione per una particolare performance
in cui l’artista taglia il
vestito di Barbara Cappello, come fa da diverso tempo con i libri d’artista, affidandosi alla lama per permettere
di aprire squarci di tessuto e nuovi
pensieri. Un intervento, quindi parallelo, seppur in un altro
piano del linguaggio, in cui la stessa Barbara Cappello diventa una sorta Book
cut dell’evento, che per l’occasione scrive: “affidarsi alla
lama per permettere di aprire brecce e pertugi, affinché la sostanza prenda
corpo nella visione esterna, così da riordinare il caos costretto dietro il
velo del tessuto che relaziona gli esseri” – aggiungendo - “il taglio apre e crea uno spazio nuovo, un luogo ancora inesplorato che
si presta al riempimento di quel vuoto apparente con la visione prospettica
tridimensionale. Prima una forma, dopo più forme, che mutano a seconda del
movimento. E' il moto che genera la percezione della forma tridimensionale, la
quale assume altre forme a seconda di come si sposta, danza, salta o
semplicemente ruota. La staticità, invero trasposta da uno stato all'altro su
un piano unicamente dimensionale, ove concede solo la visione panoramica con un
orizzonte definito. Giustappunto la lama tagliente si muove in direzioni
precise, ma multiple. Tra Coco e me, c'è stato un dialogo molto sottile,
riguardo l'ascolto reciproco l'una dell'altra. Se lei seguiva i miei movimenti,
io conducevo i suoi e viceversa. Tutto è comparso dal nostro dialogo, senza un
progetto, il resto è sola azione performativa”.
Le
azioni dei tagli sul libro come nella performance a Venezia sono atti similari
in una unità d’intenti in cui tagliare, aprire, rendere visibile le variazioni
per poi condividerle sinteticamente in una diversa dimensione tra mente-corpo-spirito e tra
azione, arte e vita. Sandro Bongiani
Scritto storico-critico
a cura di Silvie Steiner
RIMANERE SE
STESSI (ricoperta di cumuli di terra e di carote) Christine Jones
"Continuo a potenziare me stessa in quanto
donna che sta invecchiando per rendere visibili profonde ricerche culturali, e
per creare un impatto sull'etica di pensiero/comportamento e sull'integrazione
mente-corpo-spirito della nostra struttura moderna" Coco Gordon
Coco Gordon, di
origini italiane, è tra le più significative artiste " intermediali"
americane. Ha radici nel movimento "Fluxus", anche se oggi preferisce
non essere inserita in nessun gruppo specifico. Al centro dei suoi molteplici
lavori si colloca l'intenzione di creare consapevolezza nei confronti dei
problemi ecologici e sociali del nostro mondo.
Un recente
progetto collegato a questo tema è "Il Sogno del Tempo", più di
trenta installazioni meditative che vogliono focalizzare l'attenzione sui
malintesi nella nostra visione contemporanea del mondo. Non si renderebbe
giustizia al lavoro di Coco Gordon considerando la sua opera come un semplice
contributo all'attivismo ambientalista, né, attribuendole una forma di
filosofia ludica. (Robert Morgan) Piuttosto l'artista assegna alla tecnologia*
la possibilità di permettere un uso sensibile delle risorse** a nostra
disposizione. ***Per esempio, possiede un catorcio di auto di alta qualità che
lei definisce la sua “Cadillac" controvalore.
Dal 1975 produce
carta fatta a mano con materiali di origine naturale. Con queste crea sculture,
elementi sonori basati su forme di antichi strumenti indigeni. Qualcuno dei
suoi famosi tamburi è in mostra qui. La carta deriva dal lino. Viene aggiunta
solo acqua per ammorbidirne la polpa, rendendola più fluida e pronta ad
assumere nuove forme. Per ottenere un tamburo si tira la membrana sopra il
cerchio in modo che il materiale, restringendosi, diventi una superficie tesa.
La qualità del suono dipende dalle proprietà della carta ma anche dalle
condizioni atmosferiche - più secca è l'aria e più acuto sarà il suono. In
aperto contrasto con la nostra educazione tradizionale, questi oggetti (d'arte)
sono fatti per essere toccati e per giocarci. E' la vita che risuona attraverso
questi tamburi. Inoltre, la carta è il materiale base delle sue installazioni
fondate su spazio/terra.
In ottobre,
Gordon ha progettato in Austria per la prima volta un lavoro in collaborazione
con Kulturverein Schreams in Styria ° -
un'installazione sonora in un campo di luppolo. La performance esprime il
desiderio dell'artista di ripristinare i processi naturali delle origini e di
proteggerli dalla quotidiana economia di sfruttamento.
La sua arte
richiede un distacco dalla dipendenza soggettiva dalla negatività del
consumismo materiale. In questo senso diventa politica, per esempio nel 1991 si
è apertamente schierata contro la dichiarazione di George Bush del 1990 in cui
affermava che le foreste del nord America e del Canada non meritavano di
ricevere nessuna attenzione finché non venisse risolto il problema
dell'Amazzonia.
A questo
proposito, al Banff Centre di Alberta, Canada, Coco ha realizzato, tra gennaio
e marzo 1991, una serie di installazioni - come la striscia di stoffa tessuta a
mano che contiene le parole "bush" e " amazon" composte
graficamente al computer. Gordon gioca sul doppio senso della parola
"bush", che in inglese significa anche "cespuglio" o
"alberello". In una breve frase, Bush (bush) definisce qualcosa di
grande, come la condizione delle foreste Nord-americane, come insignificante.
Il Banft Centre è una comunità, (ritiro) per musicisti, artisti visivi,
scrittori ed altri artisti. Nei tre mesi che ha trascorso lì Coco si è
concentrata sui problemi ecologici di quell'ambiente. Al contrario di altri
artisti che arrivavano al Centre con le proprie idee, Gordon ha sviluppato i
suoi temi a partire dall'interazione con la specificità del luogo e della
situazione. Discutere con la gente è parte fondamentale del suo lavoro.
note:
* tecnologia
anche indigena
** risorse
finite, rinnovabili naturalmente
***a nostra
disposizione se manteniamo l'equilibrio umano/terra
° Styria - la
bioregione che comprende il sud dell'Austria e la parte nord della Slovenia.
(Al
Kunstkanzlei) a parte un'installazione in carta, Coco Gordon mette in mostra
tre grandi serie di foto. Le foto "Earth" in Cibachrome sono il
risultato di una performance del 1985. In una l'artista è in posizione prona
sdraiata sul ventre vicino ad una membrana di carta bagnata. In una foto simile
è ricoperta di cumuli di terra e di carote. Il corpo è collocato nella natura e
si fonde con essa in un'unità inseparabile. Inevitabile la relazione con la
crescita del cibo e il sostentamento della vita umana. Nella mostra ci sono
anche lavori con vere carote. Per la prima volta è possibile assistere
all'intero processo di invecchiamento/ cambiamento. Le carote invecchiano come
la pelle umana e seguono il loro destino. Per poter seguire il corso naturale
nel presente, dove il tempo è diventato il più importante orientamento /
supporto, gli umani vogliono relazionarsi a un ideale di bellezza
dimenticandosi di rimanere se stessi.
L'artista rende
attivamente disponibile la portulaca che cresce dal legno bruciato. In British
Columbia ha cercato luoghi per meditare dove la foresta non fosse stata
saccheggiata delle sue possibilità e dei suoi tesori naturali dall'intrusione
degli esseri umani.
Le foto sono
scattate dall'artista stessa; dopo aver impostato la camera, ha appena quindici
secondi non solo per mettersi in posizione, ma anche per cambiare ruolo.
Diventa "Skywoman". Il rituale rappresenta un ricongiungimento tra la
gestalt umana e la natura.
La natura
interiore si intreccia con il mondo esterno della crescita organica. Si colloca
nella storia * di un tempo che è avvenuto molto prima della creazione del
mondo, al tempo dell'"albero di luce", e di "Skywoman",
l'identità che cerca di assumere.
"In "Sustenance" la mia sequenza di
autoscatti, ricreo me stessa come "Skywoman" impollinata dal
germoglio dell'eterno albero di luce, per fare nuovamente esperienza di quel
tempo senza tempo, la preparazione alla nascita del nostro mondo" Coco
Gordon
Il cibo è anche
il tema principale di un'altra serie che l'artista chiama "Substitute
Abundance" (Abbondanza Sostitutiva). E'un trattato sulle abitudini
alimentari tradizionali della classe media. Durante l'estate del 1992 Coco ha
lavorato per diversi mesi in un campo estivo per bambini in Connecticut, dove
si è occupata della cucina. Decideva lei cosa prendere e come prepararlo. Così
ha scoperto che il cibo considerato come essenziale è in realtà completamente
inutile. Di conseguenza ha cambiato il menu, inserendo principi nutritivi che
non fossero manipolati industrialmente, frutta e verdure provenienti
direttamente dalle aziende agricole locali. La serie di foto corrispondente
esce direttamente dal freezer della cucina.
Coco Gordon
dimostra come riso bianco, latte, pane bianco da farina raffinata, siano cibi
senza valore nutritivo. Su tutto questo mette erbe e girasoli, collocando se
stessa all'interno di questa insolita natura morta, documentando in questo modo
il desiderio di riappropriarsi delle forze che sostengono la vita uscendo
dall'immondizia post-industriale che si riversa di continuo sui nostri sistemi
di sostentamento della vita.
Questa serie è
caratterizzata dunque dal suo interesse verso la natura, per ritrovare e
riconquistare il sostegno reale.
Con il suo
lavoro Coco Gordon desidera creare la consapevolezza della nostra dipendenza
dal consumismo materiale negativo, e dalla quotidiana economia di sfruttamento.
Allo stesso tempo dimostra la sua stretta vicinanza ai processi naturali e agli
scambi meditativi connessi all'antica cultura sciamanica. Silvie Steiner
* history –
herstory (Traduzione di
Rita degli Esposti).
“FLUXLAVORI” (La parola chiave per capire il lavoro di
Coco Gordon)
di Matilde Teggi
Nel 1961 il
manifesto di Maciunas recita: “Purge the world of bourgeois sickness,
‘intellectual, professional & commercialized culture, PURGE the world of
dead art, imitation, artificial art, abstract art, illusionistic art,
mathematical art, — PURGE THE WORLD OF ‘EUROPANISM’! Promote a revolutionary flood and tide in art”. Non si
tratta di un vero e proprio movimento, ma piuttosto di
un’idea, un modo di vivere di artisti che realizzano “fluxlavori”. La parola
chiave per capire il lavoro di Coco Gordon è sicuramente condivisione. La sua
esistenza è da sempre una combinazione di arte e vita che rende l’opera
scritta un riflesso di questa sua esperienza e l’uso della carta fatta a mano
come mezzo di espressione della sua vita, della sua arte, delle sue opere
librarie. Per lei, come per i veri esponenti del movimento Fluxus, la vita
diventa arte, l’arte diventa vita e la linea vitale di tutto questo è un
libro. Nasce a Genova nel 1938, è ebrea, nipote del docente e pittore Aldo
Carpi, e nel giro di pochissimi anni è costretta a fuggire per gli Stati
Uniti, rannicchiata in uno scatolone. Studia nelle Università di Michigan e
Adelphi e vive a lungo a New York, dove entra in contatto, grazie all’amica e
artista Alison Knowles, con il movimento Fluxus, di cui si definisce artista
della terza ondata.
È definita “artista dell’environment”, ma in realtà
i “prodotti” artistici finali di Coco sono molto cambiati negli anni e
dall’environment si è spostata alla fotografia, alla performance, alla
costruzione di libri scelti, (ri)tagliati e ripensati. In tutta la sua
attività rimane evidente l’importanza del processo come medium; se Maciunas
diceva “tutto è arte”, nel lavoro di Coco emerge l’importanza quasi
artigianale del fare arte, la manualità e la pazienza di chi vuole conoscere,
manipolare, mostrare anche la materia.
Le sue installazioni, ancora molto attuali, rivelano
una grande sensibilità e intenti soprattutto estetico-ecologici, oltre che
sociali; fatte di fibre, materiali vegetali, ritagli di stoffe, vetro, carta
(quasi sempre realizzata direttamente da lei, nel suo piccolo laboratorio in
Colorado). Nel 1985 esegue la performance “Earth”, il cui risultato sono una
serie di fotografie che la ritraggono prona sulla pancia vicino a un pezzo di
carta bagnato, oppure compressa da pezzi di terra e carote. Il corpo
dell’artista, che dagli anni 60 in poi si libera e assume un linguaggio
proprio, si mescola materialmente alla natura e Coco diventa Skywoman.
La natura interiore e il mondo esterno della crescita organica si unificano. Skywoman
è l’identità a cui aspira, appartenente a un tempo lontano, precedente
alla creazione del mondo, nel tempo dell’“Albero della luce”. Skywoman è
“colei che ci porta le cose primitive, elementari di cui abbiamo bisogno. Ci
induce a riflettere sul tempo frenetico della nostra cultura. A riprenderci il
tempo”. Skywoman è “donna celeste che porta nel mondo la fertilità
delle erbe, piante e frutti”. Assembla, modella materiali, linguaggi, oggetti,
convertendoli in segni naturali e artificiali, offrendo una vita compatibile
con quella naturale, con il tempo biologico. Coco decide, successivamente, di
rendere la figura di Skywoman più popolare e la trasforma in Superskywoman;
tutti sanno chi sono Superman o Wonder Woman e con la sua
“caduta” conosciamo ora anche Superskywoman.
Nell’autunno del 1990 Bush dichiara che le foreste
nordamericane e canadesi non avrebbero meritato alcuna considerazione fino a
quando i veri problemi delle foreste dell’amazzonia non sarebbero stati
risolti. Coco risponde a tale valutazione e realizza, al Banff Centre di
Alberta, una serie di installazioni, tra cui la più famosa rimane quella della
striscia di tessuto intrecciato a mano che contiene le scritte “bush” e
“Amazon”. “Bush”, oltre a indicare l’ex presidente americano, in inglese
significa anche arbusto, così Coco gioca con il valore semantico della parola,
sottolineando il paradosso dell’irrilevanza delle foreste nordamericane.
Nel 1995 lancia il movimento TIKYSK a V-Idea di
Genova. Scrive Coco che TIKYSK (che sta per things I Know You Should
Known) è “una conoscenza comune presente ai bioregionalisti, ai filosofi
della terra come Thomas Berry, agli anziani indigeni, alle radici mondiali che
vivono in modo sostenibile comunità biocentriche intenzionali e ai
professionisti della permacultura con i quali ho un'interazione sostenuta”.
Quindi si parte dal presupposto che le parole e i modi di esprimersi che
rimangono o sono persi nella nostra lingua riflettono ciò che sopravvive, ciò
che è in pericolo, ciò che è vecchio, usurato, di solito scartato ma che ha
ancora l'anima e che può essere ripristinato per un uso continuo o nuovo; ciò
che costruiamo di nuovo segue la permacultura di buonsenso, nutre, elimina gli
sprechi.
Il lavoro di quest’artista così prolifica è, dunque,
una concatenazione di idee, esperienze, segni, oggetti che non si fissa in una
forma definitiva, ma cambia sempre. Unisce insieme arte, lavoro, esperienza,
amore, mescola la sua immaginazione con i ritmi naturali.
“Skin installation and Book” è un progetto
partecipato realizzato in corrispondenza con Barbara T Smith, la quale aveva
inviato delle pelli di carta fatte a mano a 12 artisti/collaboratori chiedendo
loro di farne ciò che desideravano e di comunicarle, in seguito, il risultato
con una documentazione, con una descrizione oppure tramite la pelle stessa.
Ogni artista comunicò il risultato con qualche tipo di reazione dimostrando
come la coscienza può verificare e confermare in modo uguale un reticolato di
arte/vita e come la sua attività possa essere condivisa a distanza. Si torna,
quindi alla parola chiave condivisione, che si manifesta in questo caso
nell’uso delle corrispondenze postali/umane intese come esperienze di vita, che
diventano una metafora per la filosofia dell’artista ed un attestato dei
contratti arte/vita che vengono mantenuti e continuati. Coco ha documentato
tutte le risposte dei personaggi coinvolti in un’opera libraria che funge da
“guida alla comprensione delle relazioni umane”.
Il patrimonio librario realizzato da Coco è molto
cospicuo e la caratteristica delle sue opere-libro è, oltre alla presenza
quasi esclusiva della sua carta fatta a mano, il fatto che esse reclamano la
partecipazione dello spettatore/lettore. Ad esempio, “Try on book”,
opera nella quale tu, in quanto partecipante/fruitore/spettatore, indossi
letteralmente l’opera libraria, potendo “sentire” la pelle della carta. Coco
riconosce la carta come un materiale sensibile, delicato e lo usa lavorando
anche sulle percezioni più materiche.
Se flusso, musica, performance sono elementi
caratterizzanti di Fluxus, allora l’ultima mostra di Coco “Fresh Cuts - Tagli
Freschi” può decisamente rientrare in quel movimento che cosi tanto ha
influito sulla sua formazione, contribuendo lei stessa al suo sviluppo. Ancora
una volta torna la parola condivisione e ancora una volta tornano carta e
processo come media artistici. Il lavoro esposto nella mostra alla
Galleria Visioni Altre è una sorta di omaggio ad amici/artisti e di sintesi
del movimento Fluxus. Si tratta di una serie di libri o riviste cari
all’artista, per motivi personali o professionali, presentati secondo una
ri-lettura complessa e confidenziale. Coco ri-costruisce l’oggetto
trasformandolo in libro-oggetto, ri-tagliato e ri-disegnato per una lettura che
non sia nuova, ma alternativa. Alcuni di questi, inoltre, diventano i tasti del
pianoforte rosso, metallico, scheletrico, “esploso”, immaginato dall’artista
come parte dell’installazione.
Hip-Hopfen
Sonnengeflecht, Hip-Hop Solarplexus
di Arlene Raven
La meditazione
non e forse un sogno sulle origini? E sognare le origini non e andare oltre
queste? Oltre la nostra storia si estende la nostra "memoria
incommensurabile...." Gaston Bachelard
La
venerazione artistica per il plesso solare del luppolo rende omaggio ai maturi
rampicanti pistilliferi che costituiscono le viscere della vite-luppolo
rampicante ed il cuore della vita economica e sociale del Leutschach.
L'infiorescenza forma di cono di questo
cespuglio portatore di bacche e la fioritura fisica della vita interiore della
terra nella comunita agricloa austriaca sul confine sloveno che Gordon e
Kulturverein Schreams hanno scelto come loro sede. Le figure stilizzate di
cacciatori provenienti da grotte di 20.000 anni fa a Lascaux (Francia) sono le
prime immagini di Skywoman da cui discende Gordon. Il veggente preistorico che
vegliava sulla salute della comunita tribale fungeva anche da archetipo per gli
artisti che uniscono mondo ordinario e mondo delle visioni nel loro lavoro e
nella loro vita. Gordon, artista intermediala/concettuale insiste sullo stesso
cambiamemento radicali di consapevolezza riconosciuto ormai da tempo
immemorabile come vitale per la continuita di un patto tra terra ed essere
umano e sulla sua fragilita nel tardo XX secolo. Come simbolo e matafora di un
rinnovamento cosi radicale nel senso della guarigione universale, la Terra
ispira il corpo e l'anima di Gordon, ripristinando l'iconografia della Fonte
sacra nella cultura contemporanea ed enfatizzando al tempo stesso la
trasformazione di ogni cultura in cultura interna, personale, interpersonale,
interbioregionale e inter-universale.
Il
respiro dei rampicanti suggerisce i suoni che stanno intorno. Incastra il
recinto nella terra per mettere al sicuro i cavi. Una donna che custodisce le
pecore e una donna contadina gridando la replica indigena al loro richiamo
(nominando parti del corpo delle pecore e chaimando per nome i cestini per la
raccolta), una melodia cantabile in sloveno e in austriaco. Il suono circolare
della fabbrica di birra si ripete come un sussurro. Un duetto armonizza quattro
cani e quattro trattori nei loro
quartetti. Le grida stridule delle oche tengono il tempo. La musica di
Gordon si puo guardare, oltre che ascoltare. Nell'ottobre del '93 Gordon ha
fatto un sogno. Per 33 ore in trance estatica, si sintonizza profondamente con
il suo spazio e il suo tempo lungo il confine. Il surrealista Jean Arp vide
l'intersezione dei sogni con l'arte come una "riserva magica" che
unisce il genere umano con la luce e le tenebre, la vera vita e l'autentica
collaborazione spirituale. Come i lavoratori faticano nei campi di luppolo,
Gordon regista "il dentro delle cose", dal suo trespolo su di
un'amaca appesa sopra un groviglio di piante di luppolo. L'artista puo
disegnare, scrivere o parlare mentre si trova in questa condizione alterata di
concentrazione aperta per esprimere i particolari e la gestalt della sua
riserva magica.
Nel campo,
Gordon ha messo in evidenza i quattro punti cardinali e raddoppiato l'altezza
di alcuni dei pali da luppolo alti quattro metri. La delicata modificazione
artistica segnala a chi passa per questa strada, attraversando il campo e le
due terre, che c'e qualcosa a cui fare attenzione. Un insieme di processi
naturali, attivita umane e il disegno della stessa creazione, mescola ogni
momento del tempo esatto, locale, e del momento. L'esperienza di vita
individuale e il nutrimento del processo creativo di Gordon. Il suo fare arte e
la sua pratica rituale sono attivita sinonime che operano insieme per cambiare
la consapevolezza collettiva. Se la magia chiama il potere-da-dentro ad essere
cio che si percepisce in un seme, la crescita di un bambino, il potere della
scrittura, della tessitura, del lavoro, della creazione, del fare scelte, poi
il processo di Gordon e una tecnologia che sottolinea l'intima connessione di
tutto e di tutti.
Le
profonde filosofie ecologiche ed ecofemministe non riconoscono un mondo
umanocentrico come proprio paradigma. Piutosto, da una prospettiva non gerarchica,
Homo sapiens fa parte del cosmo. Cosi per Gordon il Divino e naturale, e tutta
la vita e sacra. La sua intera opera e per propria natura anti-autoritaria e
pro-vita, eppure la sua visione si estende ben al di la di questi principi. Il
libro che adesso avete in mano e parte integrante dell'intermedia HIP-HOP
SOLARPLEXUS. Sulla copertina, Gordon tiene stretto in bocca un seme di patata
austriaca. Questo tubero, generato dalla solida terra e messo nell'etere delle
sue meditazioni, e il prodigo della nuova vita. Il mondo vegetale del tubero e il
nucleo di questa fotografia e richiede la piu incisa delle messe a fuoco. La
testa di Gordon, che in questo caso rappresenta l'umanita, e messa in secondo
piano. Il segnale sullo sfondo e posizionato come spazio indistinto ed estremo
della cultura costruita. La visione di un mondo ciclico che Gordon rappresenta
rivela che questa artista ha viaggiata fino all'origine delle stagioni, dove i
semi immancabilmente generano piante e dove la Religione dell'Antica Terra fiorisce
ancora.
you should know
(incontro con Coco Gordon)
di Sandro Ricaldone
Coco mi precede in galleria, cercando di evitare
i rami che ingombrano il pavimento, i lanosi ritagli azzurri ammucchiati
davanti alla finestra. ' 'Non sono pelle vera", dice, incantandoli con un
gesto. ' 'Devo metterli qui, sulla plastica" - e accenna ad un ovale
trasparente che occupa a meta le due stanze - è l'impronta del mio dito, il
segno che mi identifica". Sulla parete di fondo spicca una figura femminile,
colta a mezz'aria, nell'attimo in cui sta per concludere la discesa da una
lontananza incommensurabile." E’ Skywoman, un personaggio mitico dei
pellerossa". Coco non si diffonde in spiegazione e le mie reminiscenze
sono abbastanza vaghe. Ricordo una leggenda cosmogonica nella quale il
"Grande Capo del Mondo-di-Sopra" prende in sposa una fanciulla (la
Donna del cielo", appunto) che scopre incinta ad opera - sembra - dell'
"albero di luce". Per punire la Donna lo sradica, aprendo uno
squarcio attraverso cui la precipita nello spazio sottostante, con le mani
piene di semi, di radici e di foglie. Nella caduta la sorregge uno storno
d'anatre, facendola scendere sul dorso d'una tartaruga, mentre i castori le
costruiscono attorno una piattaforma ove la donna del cielo getta i semi e
pianta una radice dell'albero che ricresce e fruttifica, formando alla sommità
un globo che illumina il nostro mondo. "Ho cominciato ad identificarmi con
Skywoman quattro anni fa'. Ho vissuto questo tempo in diverse località; in Canada,
in Austria, alle Hawaii, in Italia e negli Stati Uniti, ricercando le origini,
ascoltando i nativi, comunicando con i progenitori. Per dar corpo al racconto
della sua discesa ho cercato d'essere donna di roccia e roccia, donna di fango
e fango, albero, tartaruga e cielo".
"Skywoman - prosegue Coco - 'è
colei che ci porta le cose primitive, elementari di cui abbiamo
bisogno. Ci induce a riflettere sul tempo frenetico della nostra cultura. A
riprenderci il tempo. Ho scritto nella poesia all'inizio del libro: in no time
as was is (Nel tempo che non c 'è, come era, e). Su un'altra parete,
all'estremo opposto dello spazio, campeggia (rivestita della caratteristica
tuta che tende però a trasformarsi in una sorta di indumento patchwork)
Superskywoman. M'interrogo sul significato di questo "doppio" della
Donna del cielo, in bilico tra l'orizzonte post-umano della fantascienza ed i
poteri dello sciamano, Per Coco non c’è antisesi, Superskywoman è un
"alter ego" di Skywoman. "Un anno e mezzo fà mi sono resa conto
che era troppo difficile per la gente d'oggi, condizionata da una civiltà
meccanica, industriale, arrivare a comprendere direttamente Skywoman e allora
ho cercato una mediazione attraverso questa figura, più vicina a noi.
D'altronde il suo atteggiamento è molto lontano da quello di Superman, non
ne ha la violenza, il suo volo non ha una direzionalità così aggressiva. Anche
lei aiuta a vedere, non a guardare, a vedere ciò che è importante.
Ci voltiamo verso la parete intermedia dove su un telo di
plastica trasparente ex tracciato il profilo della tartaruga. Oltre la porta
s'intravede, di sbieco, una foto in cui l'artista rivive l'inseminazione
(l'impollinazione) della Donna celeste da parte dell'albero di luce. "Mi
piace utilizzare nello stesso contesto tecniche diverse, la fotografia, la
pittura, il video", riflette Coco. "Mi succede anche di realizzare,
in certo modo, una tensione fra i materiali fra elementi tratti dal mondo
naturale, come i rami, cose che fanno parte della nostra tradizione, come la
carta e la tela, e cose che produciamo adesso, la plastica e le altre sostanze
sintetiche. C’è gioco in questo". Le faccio notare come il suo lavoro stia
assumendo una cadenza che non è semplicemente narrativa ma si dilata sino a
coincidere con l'esperienza di vita. Non si tratta più di qualcosa che può essere isolato in un
episodio, anche se per certi aspetti affine nell'ispirazione, rivolta al tema
dell'ambiente, come poteva accadere negli Scenari dove un particolare del
paesaggio veniva individuato da una cornice e ripreso fotograficamente o d'in
un'installazione del tipo di No more water, realizzata nel 1988 al Dowling
College a Long Island sgocciolando paste di carta di diversi colori su un
strato di terra arida. 'Si, certo, è una cosa che nasce qui, in questo spazio
(in questo volume, dice curiosamente Coco nel suo italiano un po’ esotico che
le viene da una nonna genovese con cui ha vissuto a lungo negli States), ma che continuerà in
altri luoghi. I miei lavori di prima erano più legati ad un concetto unitario.
Qui c'e invece una concatenazione di idee, di esperienze, di segni, di oggetti,
che non si cristallizza in una forma definita ma viene ripresa, cambia, si
arricchisce. Si mettono insieme l'arte, il lavoro, l'esperienza, l'amore. molto
piacevole". E prosegue: "E facile, credo andare avanti nel solco di
una tradizione, fare delle cose belle, gradevoli, o dei lavori forti,
resistenti. Conosco la formula. Ma non mi basta. Da bambina, a New York, andavo
spesso al Museo MOMA, ricordo l'entusiasmo che mi comunicavano allora le opere
dei grandi maestri. Oggi, però, voglio. fare una cosa diversa. Voglio evitare
la trappola architettata da una cultura di parole, per ritrovare un'esperienza
primaria. Svuotarmi del pensiero. Non cerco quel che mi serve lontano. Voglio
essere me stessa e convincere gli altri. Non sforzarli, ma come Skywoman, far
vedere. Si può fare arte con questo?" Si può, rispondo. Penso a Fluxus, al
rapporto intrecciato da Coco Gordon con artisti come Alison Knowles e Ray
Johnson, all'idea che tutto è arte.
A Chiari, per il quale 'l'arte facile" ma, insieme,
'l'arte è l'ultima cosa a cui gli artisti dovrebbero pensare". "Chi
decide che cosa è valido, nell'arte? Chi Decide?" insiste Coco. "So
unicamente che decido io cosa devo fare, cosa posso fare. Spero di farlo in un
modo tale da far sentire a qualcuno quello che sento io".
Genova, 19 May, 95
“Fluxus e
flussi intermediali di creatività”
Testo a cura di Asia Rota
Nel 1961 George Maciunas fonda il movimento
Fluxus “caratterizzato da una totale apertura del linguaggio artistico
a tutti i materiali del mondo e a tutti i flussi dell’esistenza”, si
tratta non solo di opere fisiche ma anche e soprattutto di azioni che hanno
come obiettivo portarci a riflettere sulla quotidianità e sull’arte, sul rapporto
fra le due e sulla distanza fra le due. Le modalità di espressione di
questo nuovo movimento sono decisamente ampie: oltre alle opere pittoriche che
hanno come punto di partenza l’informale/gestuale, grandi protagoniste sono la
performance, l’happening, la musica, il cinema, il design, la letteratura, la
corrispondenza postale; in particolare è interessante soffermarsi sul fatto che
Fluxus sia un movimento aperto, o come meglio precisa Dick Higgins “un
momento nella storia, un’organizzazione, un’idea, un modo di vivere, un gruppo
di persone non fisso che compie fluxusvalori”: si tratta di un gruppo
aperto e non definitivo di cui tutti possono fare parte anche solo per un
momento, e senza necessità di dichiararsi tali davanti agli altri componenti
del gruppo. È un modo di essere all’interno del mondo artistico che
include tutti coloro che lavorano con materiali quotidiani, spesso di riciclo,
in un particolare rapporto con la vita e con il caso (o caos) in un’etica molto
spesso marcata: il nome richiama una trasformazione costante che non consente
una definizione chiara e delimitata del movimento, possiamo quindi affermare
che si tratti di una ricerca ancora oggi in continuo sviluppo. Fluxus
mette in discussione la distinzione fra arte e non-arte, ridicolizzando ogni
idea di esclusività, di unicità, di individualità dell’artista, ironizzando
sulla perizia tecnica, sulla ricercatezza, sull’altezza o profondità
d’ispirazione, in questo si intravede una matrice Dada, dalla quale viene però
a differenziarsi per l’apertura ad un gruppo di artisti molto più ampio e
“popolare”. Fluxus non include solo ciò che viene riconosciuto come opera
d’arte, ma anche tutto ciò che è semplicemente rivolto al creativo poiché
l’unico vero obiettivo del suo artista è la realizzazione di un lavoro che ha
responsabilità primariamente nei confronti dell’arte stessa, non si rivolge
alla critica che precedentemente indicava la propria approvazione/
disapprovazione: il successo artistico è connesso alla creatività di un certo
lavoro e del suo creatore, in un mondo ideale che esclude la consacrazione da
parte della critica, eliminando la vecchia idea di sistema artistico. Il
movimento fondato da Maciunas, dunque, si arricchisce di contenuti nuovi
tramandati dal passato artistico e dagli avvenimenti storici, ma al tempo
stesso semplifica le sue modalità di messa in scena, facendosi più scarno
nell’espressione, più povero e/o naturale nella materialità, più rapido
nell’elaborazione, più pulito nel contenuto. Fluxus conserva molto del
precedente Dada, tanto che insieme ad altre forme artistiche contemporanee fra
cui la Pop Art, viene spesso richiamato sotto il nome più ampio di Neo- Dada
(Maciunas stesso chiamava inizialmente il movimento Neo-dadaism), questi tre
diversi movimenti possono giungere a soluzioni visivamente molto simili, ma la
differenza sostanziale è intangibile eppure importante: mentre Dada è un tipo
di espressione che rifiuta l’arte, quindi un’anti- arte, Andy Warhol dichiara
che “tutto è arte”, e Joseph Beuys sostiene che “anche
pelare una patata può essere arte”, insomma, mentre il primo elimina
l’idea di arte ed invece esalta l’idea di vita come “ben più
interessante” rispetto all’arte, la Pop Art innalza la semplicità al
livello dell’arte, ed il Fluxus abbassa l’arte al livello della semplicità,
mantenendo la stessa ideologia creativa Dada ma semplicemente al contrario di
essa non rinnegando l’idea di arte ed ampliandola ad un gruppo aperto e
illimitato, la differenza non è tanto nel risultato estetico ma nell’intenzione
artistica.
Saluti, Salute!
“Saluti, Salute!” è
un’operazione d’esorcizzazione di questa terrificante tendenza.
da giovedì 8 settembre - 11 ottobre 2005
Cosa c’è di meglio che costruire una mostra a poco a poco, utilizzando i
pezzi mancanti come in un puzzle, facendoli combaciare dopo averli più volte
immaginati perfettamente nella mente? La sequenza della creazione si basa anche
su questo: un impercettibile equilibrio tra desiderio e materializzazione. Coco
Gordon ha pensato di “smontare” la mostra che aveva in mente per 50/cinquanta e
di spedirla tramite mail a Torre del Greco, dove a mano a mano che le
informazioni arrivano, numerate in modo sequenziale, l’esposizione riprenda di
nuovo forma, si ricostituisca nelle mani dell’artista. Aprendo i diversi
elementi del Mail art progetto, e filmando o fotografando le diverse fasi
dell’operazione, si aggiungono nuove opzioni alla stesura dell’intera mostra
che, in tal modo, accede ad una seconda fase della propria creazione. Le due
modalità, desiderio e materializzazione, si pongono nuovamente in dialettica:
un ulteriore scambio, un rinnovato equilibrio.
“Saluti, Salute!” è il titolo della personale che indaga su un tema molto
delicato: la difficoltà odierna di preservare la nostra condizione sana in un
ambiente altrettanto sano, protetto dai meccanismi d’autodifesa tipici della
Natura. L’ecosistema è in continuo pericolo, trasformato continuamente da
patetici tentativi di riconversione. L’idea di Coco Gordon è quella di
affrontare questo lavoro utilizzando tutti gli strumenti e le strategie, come
la riflessione, la meditazione, i rituali magici consolidati nel tempo anche
nei dialoghi del suo alter ego SuperSkyWoman, per mutarci in umani ecosapienti
e capovolgere pessime e negative abitudini. L’approccio dell’artista americana
è veramente critico verso il proprio paese. La scarsa coscienza
politico-ambientale negli Stati Uniti d'America, regna a dispetto di qualsiasi
dimostrazione scientifica, di qualsiasi ricerca attendibile sui danni provocati
all’ecosistema complessivo. Sfruttamento delle risorse, impoverimento,
desertificazione, inquinamento totale: nulla ferma gli Usa e altri paesi
industrializzati nell’accumulo di ricchezza e nel raggiungimento d’egoistici
obiettivi, anche a danno delle generazioni future.
Simona Barucco
INSEGNARE A SE STESSI
di Robert c Morgan
Gli Intermedia di Coco Gordon
"Continuo a
dare potere a me stessa come donna che sta invecchiando, per rendere visibili
le profonde richieste culturali, e per creare un impatto sull'etica di
pensiero/comportamento e sull'integrazione mente/ corpo/ spirito del nostro
concetto moderno" Coco Gordon (1)
"E ormai
stabilito al di la di ogni equivoco che tutti i tessuti e i fluidi che
compongono l'organismo si mantengono per mezzo di un 'flusso'. Questo produce
molteplici processi asincroni, tutti compresenti, in ogni momento della storia
del corpo, e contrassegna la vitalita dell'individuo, come pure la sua
vivacita, anche nei periodi di cosidetto riposo." Robert Lindner (2)
C'e una foto
Cibachrome dell'artista Coco Gordon distesa, nuda, in un piccolo giardino. Sta
in posizione supina, il busto coperto di carote appena tolte dalla terra. La
foto, dal titolo "earth", ("Terra") e stata scattata per
documentare una performance del 1985. Un'altra Cibachrome ritrae Gordon
sdraiata in posizione prona nello stesso giardino, sempre nuda, ma stavolta
senza vegetali. Questa seconda foto ha per titolo "Disquieting Seeds"
("Semi inquietanti"). Presumibilmente le immagini sono state prese
durante lo svolgimento di una performance (non teatrale). Nel primo caso, le
carote e le radici incrostate di terra le coprono il corpo. Nel secondo e il
corpo nudo che copre la terra (come segno visibile di fertilità).
La coppia di
immagini suggerisce una dignitosa solitudine, nella quale la figura, in
attitudine di riposo, si fonde con l'ambiente naturale, circoscritto. E come se
la presenza umana - in sostanza, l'intervento del corpo dell'artista - fosse
necessariamente collegata a questo fertile contorno. E come se non ci fossero
dubbi possibili sull'autenticita dell'azione. La comunicazione innata del corpo
- corpo come scrittura - e rappresentata, in queste due foto complementari,
come tentativamente collegata all'esperienza universale - una sensualita nella
quale il corpo si risveglia a se stesso come esistente in una condizione
naturale di riposo e solitudine. Allo stato consapevole, l'ansia e la
perpetuazione dell'appartenenza senza realizzazione vengono tralasciate. Il
corpo sperimenta, invece, la vicinanza alla natura, un'ineluttabile relazione
con la crescita del nutrimento - il sostegno della vita dell'uomo.
C'e una terza
fotografia di Gordon, sempre collegata alle altre due, dal titolo "Peeled
Onions, Cavriago" ("Cipolle Sbucciate"), del 1983. Questa
Cibachrome e precedente e presenta un tipo di contrasto nel quale i vegetali
(le cipolle) sono sistemate sopra il corpo nudo dell'artista distesa dentro una
vasca da bagno. Il rigido riverbero visivo tra il lavabo bianco e le cipolle rosse ammucchiate sul corpo
suggerisce un tipo di rituale alienato, dove i sistemi vitali del corpo
adagiato sono collegati alla
proliferazione del cibo naturale. Mentre le due foto piu recenti rivelano
Gordon all'interno di una situazione naturale, per la prima non e cosi.
L'effettto alienante si stabilisce in termini di spiazzamento del corpo e delle
cipolle. In altre parole, il corpo, come la vasca, ha una certa consistenza,
realizzata dal punto di vista culturale. Si potrebbe dire lo stesso delle
cipolle, per esempio cipolle a bagno in un lavandino, cipolle utilizzate per
cucinare un pasto. I significanti si presentano all'interno di un sistema
tripartito. La vasca da bagno e un significante culturale, un prefabbricato, in
effetti; le cipolle operano in una zona di transizione fra il naturale e il
culturale, e il corpo, in questo contesto, funziona a sua volta come
significante culturale.
Un'altra
inerpretazione comprende invece il corpo come segno di genere, una
rappresentazione di cui ci si serve nella pittura occidentale tradizionale a
olio - questione messa a punto in modo sintetico da John Berger.(3) In questo
caso, la pressione semiotica del prefabbricato (vasca da bagno) si impone sul
corpo femminile, cioe sulle rappresentazioni dei nudi femminili sdraiati di
Giorgionne o Tiziano; in questo modo costituisce un segno culturalmente
codificato, nel processo di venire rovesciato. La presenza sovversiva del
significante, da naturale a culturale, (cipolle rosse sbucciate) sposta il
potere di trasformazione dall'oggetto dello sguardo al soggetto, percio indaga
i limiti della rappresentazione sessuale. Nella foto di Coco Gordon
"Peeled Onions", Cavriago", il motivo del nudo femminili
sdraiato, appartiene alla pittura del Tardo Rinascimento e del Manierismo,
viene rovesciato e quindi simultaneamente restituito alla natura dell'essenza
spirituale del rito di fertilita. In questo senso, la fotografia richiama stranamente il gioco formale e
illusorio di un Archimboldo.
Per Coco Gordon
il segno transitorio - il flusso natura/ cultura - non sacrifica la presenza
dell'Eros. Piutosto, l'Eros e ripristinato come forza vitale del corpo. In una
serie piu recente di Cibachrome dal titolo "Sustenance" ("Sostentamento"),
dalla serie "Radical Food" ("Cibo Radicale"), di Coco
Gordon, il soggetto nudo acquista il potere di trasformare la natura attraverso
il processo di trasformazione di se stessa in quanto natura; in questo caso la
trasformazione non e forza di distruzione ma di costruzione. Il soggetto/
artista nudo si impegna attivamente nel processo di far crescere lattuga delle miniere dal legno bruciato. Il rituale rappresenta una re-integrazione dello
spirito umano all'interno della natura.
La natura interiore si fonde con il mondo esterno dells natura. La natura
interiore si fonde con il mondo esterno della crescita organica.
Lo psicanalista
Robert Lindner ha affermato che tutte le forme vitali si mantengono in uno
stato di costante mobilita. Lo stato di riposo e quindi un'altra permutazione
di quello che Lindner chiama "flusso". In qualche modo la mobilita
perpetua degli organismi viventi, sia visibili che invisibili, sembra essere
metafora fedele dei lavori di Gordon ispirati alla terra. Si legge nella
Bhagavad Gita:
"Colui che
vede la non-azione che c'e nell'azione,
e l'azione che
c'e nella non-azione, e veramente saggio.
Anche se e
impegnato nell'azione, egli rimane
stabile nella
tranquillita dell'Atman." (4)
C'e un' evidente
avversione nei confronti della
situazione raggelata e sclerotizzata dei mezzi d'informazione - rifiuto
post-industriale che entra costantemente nei nostri sistemi di forza vitale e
li contamina. Si potrebbe arrivare a dire che l'arte intermediale di Coco
Gordon riguarda una riaffermazione di queste forze che sostengono la vita. E'
molto attiva in un contesto di tipo sciamanico. Per questo motivo le sua
attivita intermediali e le azioni (performances) possono essere associate al
lavoro di altri artisti di "fluxus", in particolare a Joseph Beuys,
Alison Knowles, Yoko Ono, Carolee Schneemann, e Geoff Hendricks.
PER COCO GORDON: SIMBOLICO/DIABOLICO di Giuseppe Berti
" tutto
funziona; questo e lo spaventoso. Che tutto funziona, appunto. E che il
funzionare
ci trascina sempre di nuovo verso un altro funzionare e che la
tecnica sempre di piu
strappa e sradica l'uomo dalla terra". (Heidegger)
Verrà forse dai
poeti, dice Heidegger, da coloro che si oppongono a quell'oblio dell'Essere a
cui il tempo della tecnica sembra averci condannato, la possibile salvezza
dagli orizzonti del nulla e dell'impotenza nei quali si e smarrito l'uomo
tecnologico.
Sara la forza di
annuncio della parola poetica, dunque, l'unica via per allontanarsi un poco
dalla civilta della produzione- finalizzata a un arido divenire- in cui si e
concluso il millenario cammino del pensiero metafisico dell'homo faber; l'unica via, questa, per
contrastare quella che un filosofo contemporaneo, Emanuele Severino, chiama la
volonta di potenza della scienza e della tecnica, causa prima della follia del
nostro Occidente.
Contro questa
follia, contro il demone oscuro di una produzione illimitata che tutto domina e
tutto rovina, puo l'arte venire considerata, anch'essa, come l'ultimo esorcismo poetico, fragile fin
che si vuole, prima dell'apocalisse prossima ventura?
Coco Gordon,
artista di grandi talenti, risponde che si, che anche l'arte puo avere la forza
di profezia dell'annuncio poetico purche essa recuperi una dimensione etica che
ponga al centro della propria riflessione il rapporto, oggi insidiato dalla
nostra ottusa protervia, tra la natura e l'uomo, tra l'Essere e il mondo.
E purche,
possiamo anche aggiungere, quest'arte vibri di un'aura sciamanica capace di
darci una qualche illuminazione, una qualche vertigine grazie a cui ci sia
concesso "di vedere gli dei", di dipanare, almeno, il filo d'Arianna
dell'immaginazione e del mito.
Il filo che Coco
Gordon ci porge sara allora il suo originale lavoro, TIKYSK (things I know you should know, cose che so che dovreste sapere),
saranno le sue installazione o le sue
performances che riflettono una vocazione creativa senz'argini, espressione di
un continuo sconfinamento di ruoli e linguaggi, di capacita multimediali, di
seducenti connubi tra materiali diversi. Coco e infatti artista di vaste
memorie, di molte frequentazioni e di aperta sensibilita cosi che e agevole
leggere la sua arte come felice sintesi di alcune situazioni che hanno segnato
l'arte degli ultimi decenni: il fluxus, il poverismo, il concettuale da lei
percorsi con grande liberta su mezzi differenti, la fotografia, la pittura, il
video, il corpo, materie naturali e sintetiche....
Ma tutto questo
resterebbe soltanto un interessante esercizio formale, segnato certo da
un'indubbia fascinazione estetica, se nei suoi lavori non intervenissero altre
virtu, se non intervenisse una vasta richezza di significati, unita ad una
sensibile capacita evocativa, in grado di sollecitare lo sguardo verso il
nostro universo che minaccia rovina: al punto che le forze semplice e magiche
della natura, la terra, l'acqua, l'aria, la foresta, il fuoco non sembrano piu
capaci di opporsi ad "una scienza esatta persuasa allo sterminio".
Coco Gordon / SuperSkyWoman
Biografia
in italiano e inglese
Coco Gordon
(Genova, 1938) vive e lavora tra New York e il Colorado. Anche conosciuta come
SuperSkyWoman è artista, poeta, performer, editrice. Dopo avere affiancato gli
esponenti del gruppo Fluxus negli anni della sua maggiore attività, da tempo
impegnata a capo di un gruppo di aggregazione sulle tematiche del
territorio, della natura, del biologico, dei sistemi di vita (Permacultura).
Conta la pubblicazione di 46 libri tra cui Radical Food, Hip Hop Solarplexus,
SuperSkyWoman, TIKYSK, e Life Systems, un montaggio di 41 artisti che lavorano
per creare un pianeta sano. Coco Gordon dal 1982 è attiva e parte integrante
del movimento Fluxus. L’artista, dedita soprattutto alla produzione di libri
d’artista con opere esposte a Vienna da Kunst Kanzlei e alla EMILY Harvey
a NY e Venezia. È molto attiva ed ha partecipato a diverse Biennali
Internazionali d’arte di Venezia. In tanti anni di lavoro ha realizzato
numerose performance, come per esempio, quella tenuta nel 1983 a Reggio Emilia
presso il ridotto del Teatro Municipale, l’installazione newyorkese con
chitarra datata 1984. Nel giugno del 1984 Coco Gordon partecipa
all’evento Il fascino della carta organizzato da Pari & Dispari. Nel 1993
con altri artisti presenta a Casa Malaparte a Capri un’
installazione diurna a e una notturna chiamate LUN’AQUA. Nel 1999 è invitata a
fare una performance alla 48. Esposizione Internazionale d’Arte della
Biennale di Venezia. Nel 2003 Coco Gordon partecipa alla collettiva con 130
artisti, ideata da Pari&Dispari Un cuscino per sognare. Nel 2020 viene
invitata a fare una performance dal titolo “EXPLODING RED PIANO KEYBOARD
installazione in progress” presso lo Spazio Visioni Altre a Venezia. Da
alcuni anni realizza libri tagliati. I Libri
Tagliati/Condivisi, sono l’ultima produzione artistica di Coco
Gordon. L’artista ritaglia, appunta, disegna, dando una nuova forma e una
diversa interpretazione al libro.
COCO
GORDON / SuperSkyWoman / Biography
Born 1938 in Genova Italy. After 25 years in a Duane
St Tribeca NYC loft and 11 years Huntington Bay NY. She also goes by the
name Coco Go, a.k.a SuperSkyWoman
Alison Knowles opened Coco’s
access to international Fluxus. Wanting to make her images in paper, they
collaborated, making 10 years of handmade experimental papers together leading
to the show Loose Pages at Emily Harvey Gallery, NY. For 5 decades Coco
paralleled Intermedia and fluxus circles with her Solo shows curated by Lucio
Barbera, Sandro Ricaldone, Rosanna Chiessi, Leonardi V-idea- Italy, Christine
Jones-Vienna’s KunstKanzlei and the Stadtgalerie. Coco used SuperSkyWoman’s
historic tuned in vision in shows at Sandra Gering, Gallery Onetwentyeight,
Art-in-General and A taste of Art venues. Emily Harvey nurtured her art future
in Italy & NYC. As SuperSkyWoman, Coco also originated Gruppo TIKYSK (Things
I Know You Should Know) in 1994 as a ready shelter for healers, artists,
experimental groups and her mud-woman, rock-woman, fingerprint in the universe
events. At the 48th Venice Biennale for Oreste she and her Gruppo
TIKYSK "Permed" 300 people’s heads, took part in the
"Bunker" project and the poetry section. At the 49th
Venice Biennale she contributed to the "Markers" street-hung Banner
project of the International Artists Museum with her SuperSkyWoman speaking
with the people dialog, “with speed and micro circuitry we have more time to
arrive too soon, Forget Coming". At the 50th Venice Biennale Coco joined
the "Wandering Library" curated by Doran Polak’s Markers 4 Project
with her book, The Infinite Bottom Line. For the 50th Venice
Biennale she took part in two projects, one for Alan Bowman boiling her
seven-pointed star paper to eat and brought Global Poetry Day to heal Ground
Zero in NYC with her action, "You are Poetry" engaging shopkeepers
and city workers for Karenina's poetry section. In the 51st Venice
Biennale she took part in Isola Virtuale curated by Achille Bonito Oliva with
her poem Our Time Hour Time, and the performative poem “Book of Water” by
Congelo. For the London Biennale’s draw__drawing she sculpted wild feet into
action. For the 2005 Istanbul Biennale she was kidnapped by Sassu's Gruppo
Sinestetico. For Agricola de Cologne, she was selected for the Violence
festival, and invited as featured artist for Self-representation on the
newmediafest.org site. For Klemens Golf she became a reporter for her home
place in NYC and Chappaqua NY, creating a three-month outdoor slide show
in Dusseldorf.
From a meeting at Matera in
1999, Congelo was formed by her merging Angelo Ricciardi of Napoli, Italy,
whose many events and books together were created, including one of 80
dinners, Il Pane Non Si Butta and Patented events. Congelo
is now placing barcodes on their encyclopedic correspondence, an edition of 5
boxed copies of which one is reserved for MOMA. Congelo took part in Jorge Luiz
Antonio’s Visual and Electronic Poetry International Exhibition in Brazil;
+ Congelo & Coco in the Mexico Experimental Biennale. She created several
works for Angelo’s Artline Do Not Cross published by 404
Arte Contemporanea, and joined many book projects. Coco performed
actions as SuperSkyWoman and exhibited In 2003 in a daughter/mother show with
90 year old mother Alisa, at the Pauline Oliveros Foundation's Deep Listening
Space Gallery in Kingston NY. She made talking medicine wheels for the CACQM
land art project in Quebec. She invented a watery Eyes Club meeting event
as a memorial for her good friend and conspirator, the late Ray Johnson: a full
moon gathering" at the Pollock Krasner House in East Hampton July 13th,
2003. For Luc Fierens she was featured with 13 SuperSkyWoman dialogs in his
project, "Cornucopia", became a howling SuperSkyWoman for his Cooperation
Project 1, and was "Jane Doe glissando" for his Cooperation project
2. At Fun of Fun SuperSkyWoman pulled in a new tribe to Dance her Matisse
dance with the animals around her 9/11 in butter “Talking Medicine Wheel” at
the River Sile, while Congelo conscribed Renata & Giovanni Strada into
performing their political "Book of Water". Coco has joined many
Fluxus artists in collaborations of their works and hers. She created artist
books in editions, including Knee published by Porto Dei
Santi Press, 2000 that also includes Anne Waldman. Coco’s own small Press,
TIKYSK, published Visioning Life Systems That Create Healthy Resources
and Transform Waste: Artists Work from Their Permacultural Source (Water
Mark Press, 2003) reviving her 1993 edition Assembling, Artists Work
from Their Ecological Source, Med Art, NY. Coco’s books--Radical Food,
Hip Hop Solarplexus, SuperSkyWoman and TIKYSK: Permaculture Getting to Know
You (Foot Sq Space, 1997) trace her progression into
superheroine with an "action plan". Dick Higgins rediscovered
his alter-ego character "Camille" in Coco. Her show of 36
ecozoic earth salt installations, "il Sogno del Tempo" in Messina
Italy 1990 manifests the thinking of Earth Philosopher, Thomas Berry, while
catching irradiated potatoes from the marketplace of Messina into her floor
installation to underscore Berry’s cosmological exploitations. Coco’s art
introduced the dynamic Nature intelligence way of healing to create a surplus
Permaculture ecology, exemplified with her "Infinite Bottom Line" of
grasses she plaited from wherever she worked around the world, to “Kick up the
Bottom Line”. Martin Krusche's Austrian Kultur site published her many
SuperSkyWoman actions on his KULTUR web site as well as featuring her as Jane
Doe. Coco's poetry "Interactiv’s" and artist books have grown to
more than 100 books. In 1978 she began to use her paper instruments
interactively. From mid 70’s-early 80’s she taught many artists how to
create their own papermaking studios and equipment. Coco Go is known for
her 70’s forward handmade paper inventions one can enter, wear, sound, inhabit:
liquid pools, clothes, hammocks, feet & sounding instruments (drums,
rainsticks, pillows, shakers, strummers. Her famous John Cage’s post-Alphabet performances
inspired hairy life-sized piano sculptures that still morph as a series on
visual music. She’s been by profession a papermaker/ permaculture
designer/ publisher of Water Mark Press, W Space "Intimate" editions
and gruppo TIKYSK's artist book editions. COCO’s Artists Books have been
sold since the 80’s at PRINTED MATTER, NYC, Amazon and other online book
venues.
Collections: paintings,
installations, paperworks
Provincia of Messina, American
Craft Museum, Hobelix Libreria, Joseph Cornell Archive, Adelphi University, Marymount
Manhattan, Nassau Community College, UWO Weldon Library Ontario, Otten
Collection, Getty Center, Heckscher Museum, Univ of Delaware, Chiessi
Performance Archive Cavriago Italy, Jean Brown Archive, Franklin Furnace
Archives, Ruth & Marvin Sackner Archive, Braun Collection
Germany, Robert Scott Small Library SC, Univ of Alberta Edmonton, Cozzani
Collection La Spezia Italy, Nuvolone Collection Genova Italy, Luigi Bonotto -
Bassano Del Grappa Italy, Joel Malin’s Duchamp Collection.
Artist Books in collections:
MOMA Library NYC, Whitney
Museum Library, Fogg Museum MA, Museum of Women in the Arts Wash DC,
Smithsonian Museum, Ruth & Marvin Sackner Archive, Provincia of Messina,
Univ of Alberta Edmonton, Spec Collections UC Santa Cruz, Brown University Library,
The Banff Centre Library Alberta, KunstMuseum Lenningen Germany, Getty Center,
Vasari Futurist Collection Sicily, Heckscher Museum, American Craft Museum,
Hobelix Libreria, UWO Weldon Library Ontario, Otten Collection, Univ of
Delaware, Chiessi Performance Archive Italy, Jean Brown Archive, Franklin
Furnace Archives, Braun Collection Germany, Robert Scott Small Library SC,
Cozzani, Nebbia e Nuvollone, Malfatti, & Bonotto Collections, Museo Del
Volo Padova Italy, Watari collection Tokyo, Umbrella Archive CA, El Archivero
Mexico, Vancouver Art Gallery, Swedish Archive of Artist Books, Art Institute
of Chicago Flaxman Library, Harvard U collection.
Born 1938 in Genova
Italy. After 25 years in a Duane
St Tribeca NYC loft and 11 years in Huntington Bay NY. She also goes by the
name Coco Go, a.k.a SuperSkyWoman
Alison
Knowles opened Coco’s access to international Fluxus. Wanting to make her
images in paper, they collaborated, making 10 years of handmade experimental
papers together leading to the show Loose Pages at Emily Harvey Gallery,
NY. For 5 decades Coco paralleled Intermedia and fluxus circles with her
Solo shows curated by Lucio Barbera, Sandro Ricaldone, Rosanna Chiessi,
Leonardi V-idea- Italy, Christine Jones-Vienna’s KunstKanzlei and the
Stadtgalerie. Coco used SuperSkyWoman’s historic tuned in vision in shows at
Sandra Gering, Gallery Onetwentyeight, Art-in-General and A taste of Art
venues. Emily Harvey nurtured her art future in Italy & NYC.
As
SuperSkyWoman, Coco also originated Gruppo TIKYSK (Things I
Know You Should Know) in 1994 as a ready shelter for healers, artists,
experimental groups and her mud-woman, rock-woman, fingerprint in the universe
events. At the 48th Venice Biennale for Oreste she and her Gruppo TIKYSK "Permed"
300 people’s heads, took part in the "Bunker" project and the poetry
section.
At
the 49th Venice Biennale she contributed to the "Markers" street-hung
Banner project of the International Artists Museum with her SuperSkyWoman
speaking with the people dialog, “with speed and micro circuitry we have more
time to arrive too soon, Forget Coming". At the 50th Venice Biennale Coco
joined the "Wandering Library" curated by Doran Polak’s Markers 4
Project with her book, The Infinite Bottom Line.
For
the 50th Venice Biennale she took part in two projects, one for Alan Bowman
boiling her seven-pointed star paper to eat and brought Global Poetry Day to
heal Ground Zero in NYC with her action, "You are Poetry" engaging
shopkeepers and city workers for Karenina's poetry section.
In
the 51st Venice Biennale she took part in Isola Virtuale
curated by Achille Bonito Oliva with her poem Our Time Hour Time, and the
performative poem “Book of Water” by Congelo. For the London Biennale’s
draw__drawing she sculpted wild feet into action. For the 2005 Istanbul
Biennale she was kidnapped by Sassu's Gruppo Sinestetico. For Agricola de
Cologne, she was selected for the Violence festival, and invited as featured
artist for Self-representation on the newmediafest.org site. For Klemens Golf
she became a reporter for her home place in NYC and Chappaqua NY, creating
a three-month outdoor slide show in Dusseldorf.
From
a meeting at Matera in 1999, Congelo was formed by her merging Angelo Ricciardi
of Napoli, Italy, whose many events and books together were created, including
one of 80 dinners, Il Pane Non Si Butta and Patented events. Congelo
is now placing barcodes on their encyclopedic correspondence, an edition of 5
boxed copies of which one is reserved for MOMA. Congelo took part in Jorge Luiz
Antonio’s Visual and Electronic Poetry International Exhibition in Brazil;
+ Congelo & Coco in the Mexico Experimental Biennale. She created several
works for Angelo’s Artline Do Not Cross published by 404 Arte
Contemporanea, and joined many book projects.
Coco
performed actions as SuperSkyWoman and exhibited In 2003 in a daughter/mother
show with 90 year old mother Alisa, at the Pauline Oliveros Foundation's Deep
Listening Space Gallery in Kingston NY. She made talking medicine wheels for
the CACQM land art project in Quebec.
She
invented a watery Eyes Club meeting event as a memorial for her good friend and
conspirator, the late Ray Johnson: a full moon gathering" at the Pollock
Krasner House in East Hampton July 13th, 2003. For Luc Fierens she
was featured with 13 SuperSkyWoman dialogs in his project,
"Cornucopia", became a howling SuperSkyWoman for his Cooperation
Project 1, and was "Jane Doe glissando" for his Cooperation project
2.
At
Fun of Fun SuperSkyWoman pulled in a new tribe to Dance her Matisse dance with
the animals around her 9/11 in butter “Talking Medicine Wheel” at the River
Sile, while Congelo conscribed Renata & Giovanni Strada into performing
their political "Book of Water".
Coco
has joined many Fluxus artists in collaborations of their works and hers. She
created artist books in editions, including Knee published by Porto Dei
Santi Press, 2000 that also includes Anne Waldman. Coco’s own small Press,
TIKYSK, published Visioning Life Systems That Create Healthy Resources and
Transform Waste: Artists Work from Their Permacultural Source (Water
Mark Press, 2003) reviving her 1993 edition Assembling, Artists Work from
Their Ecological Source, Med Art, NY. Coco’s books--Radical Food, Hip
Hop Solarplexus, SuperSkyWoman and TIKYSK: Permaculture Getting to Know
You (Foot Sq Space, 1997) trace her progression into
superheroine with an "action plan".
Dick Higgins
rediscovered his alter-ego character "Camille" in Coco.
Her
show of 36 ecozoic earth salt installations, "il Sogno del Tempo" in
Messina Italy 1990 manifests the thinking of Earth Philosopher, Thomas Berry,
while catching irradiated potatoes from the marketplace of Messina into her
floor installation to underscore Berry’s cosmological exploitations. Coco’s art
introduced the dynamic Nature intelligence way of healing to create a surplus
Permaculture ecology, exemplified with her "Infinite Bottom Line" of
grasses she plaited from wherever she worked around the world, to “Kick up the
Bottom Line”.
Martin Krusche's
Austrian Kultur site published her many SuperSkyWoman actions on his KULTUR web
site as well as featuring her as Jane Doe.
http://www.van.at/howl/track/jane/show03.htm
http://www.van.at/howl/track/jane/show05.htm
http://www.van.at/howl/track/jane/show06.htm
Tamara
Lai’s French site features Coco’s “Bye Buy” and other projects & evocative
earthdangers.
Coco's
poetry "Interactiv’s" and artist books have grown to more than 100
books.
In
1978 she began to use her paper instruments interactively.
From
mid 70’s-early 80’s she taught many artists how to create their own papermaking
studios and equipment. Coco Go is known for her 70’s forward handmade
paper inventions one can enter, wear, sound, inhabit: liquid pools, clothes,
hammocks, feet & sounding instruments (drums, rainsticks, pillows, shakers,
strummers. Her famous John Cage’s post-Alphabet performances inspired
hairy life-sized piano sculptures that still morph as a series on visual music.
She’s
been by profession a papermaker/ permaculture designer/ publisher of Water Mark
Press, W Space "Intimate" editions and gruppo TIKYSK's artist book
editions. COCO’s Artists Books have been sold since the 80’s at
PRINTED MATTER, NYC, Amazon and other online book venues.
Selected Actions:
1960’s to present – set-up
private self-foto persona’s and actions
1992 “ Seeking Water, SuperSkyWoman at Vancouver
Island treehouse for one month
1994 “The
Future of Hands and Feet” in red earth of Maui with Canadian Sandra Semchuk
1998 “Mudwoman
walk backwards” Dirt action at Gallery onetwentyeight +C. Doria review
2000, “Il Parco Dei
Sapori”, ArtWay of Thinking, invited Coco as artist guiding 100 visitors
through GMO fields in the three touching ecosystems of Vicenza, Italy
2002 "Leafletting"
at Ground Zero – for Codice EAN
2002 “You Are
Poetry” Getting to know and thank NYC workers at Ground Zero
2005 ”Happy
Birthday Mister Johns” for Angelo Ricciardi project at Whitney museum and Glen
Canyon Park, San Francisco
40+ Interactiv’ books
written as correspondence with wise things we should know
80+ Books “Fresh cuts”explode
out of themselves, 2018-2020
Book Collaborations:
La
La La Press, Austin TX, 1996-7
The Opaque Glass with
Barabara Roux Water mark Press, 1985, ed 50 copies
Loose Pages with Alison Knowles 1983
(Printed Editions and Water Mark Press) ed 10 copies
Congelo
“Leaves/Magic”, 2000-2008, NY/ Napoli, edition 5
First On-Line Magazine, Art
Com, created the Oct 1981 Issue, 11pp visual typewriter images.
Poetry credits include:
Word-By
Word Journeys, La Chimera, Kultur, Permafrost (Alaska), Mudfish,
Lucid Stone, Black River Review, Poetry Motel, Water Works, Bambu, Pig Iron
Press: Environment Essence & Issue, AA Press (Italy), Forest Watch, Color
Wheel, Howling Mantra, Infolio (UK), Assembling; Heresies, Aqua
terra, The Eternal Network (U Calgary Press), New
Observation Artist Book Issue, Bachy, Blue Buildings, Images,
Xanadu, Maine Times, Confrontation, Buckle, New Infinity Review, Swift Kick,
Four Zoas Nighthouse Anthology, Saturday's Women Anthology, American Classic
Anthology, Lotta Poetica, Ear Magazine, High Performance -Reviews
including1978 book, Raw Hands and Bagging in The
San Francisco Review of Books 1980,Northeast Rising Sun 1979, Small
Pond Magazine 1980 and Small Press Magazine 1986.
Featured Writings:
ROLling
the world website, NY Correspondent 2000-01 http://www.editricezona.it/rolling.html
New
Observations 116, Artists on Art, Fall 1997, "Art Flora Fora Yr Right
Actions"
Chapter
page capsules for The Eternal Network (U Calgary Press) 1995
New
Observations 106, Bookworks, May 1995, "Handmade Paper Books"
Ear
Magazine - two issue 4p original piece interpreting image scores by Cage,
Corner, Higgins, & Knowles played on toy piano by Margaret Tan, 1983-4.
Selected Collections: paintings,
installations, paperworks
Provincia
of Messina, American Craft Museum, Hobelix Libreria, Joseph Cornell Archive,
Adelphi University, Marymount Manhattan, Nassau Community College, UWO Weldon
Library Ontario, Otten Collection, Getty Center, Heckscher Museum, Univ of
Delaware, Chiessi Performance Archive Cavriago Italy, Jean Brown Archive,
Franklin Furnace Archives, Ruth & Marvin Sackner Archive, Braun
Collection Germany, Robert Scott Small Library SC, Univ of Alberta
Edmonton, Cozzani Collection La Spezia Italy, Nuvolone Collection Genova Italy,
Luigi Bonotto- Bassano Del Grappa Italy, Joel Malin’s Duchamp Collection.
Sekected
Artist Books in collections:
MOMA
Library NYC, Whitney Museum Library, Fogg Museum MA, Museum of Women in the
Arts Wash DC, Smithsonian Museum, Ruth & Marvin Sackner Archive, Provincia
of Messina, Univ of Alberta Edmonton, Spec Collections UC Santa Cruz, Brown
University Library, The Banff Centre Library Alberta, KunstMuseum Lenningen
Germany, Getty Center, Vasari Futurist Collection Sicily, Heckscher Museum,
American Craft Museum, Hobelix Libreria, UWO Weldon Library Ontario, Otten
Collection, Univ of Delaware, Chiessi Performance Archive Italy, Jean Brown
Archive, Franklin Furnace Archives, Braun Collection Germany, Robert Scott
Small Library SC, Cozzani, Nebbia e Nuvollone, Malfatti, & Bonotto
Collections, Museo Del Volo Padova Italy, Watari collection Tokyo, Umbrella
Archive CA, El Archivero Mexico, Vancouver Art Gallery, Swedish Archive of
Artist Books, Art Institute of Chicago Flaxman Library, Harvard U collection.
Honors:
1987
Women Studio Workshop grant for Dreaming 33-hour event
1988
received Susan B Anthony award from NYC for living in the Windo© Peace at
Sohozat.
1989,
Met Ala Marinetti in Rome
1996,
Robert Winner Award for full manuscript, runner up, Poetry Society of America
Art Residencies:
1991
residency, The Banff Centre, Alberta 3 months "TREE (DIS)PLACEMENT
VIEW', a public art project in five locations with fallen spruces, pinhole
cameras, studio installations+ 2 artist books.
1993,
Harvestworks grant to create music commissioned by Schreams in Austria for
Steirischer Herbst Avant-Garde Festival.
1993
residency on border of Slovenia & Austria 2 months "Hip Hop
Solarplexus" public art project, book & Gallerie Klinger solo
show, working with Hops in field & brewery.
1996,
Residency as a writer, Djerassi Foundation, CA, May 1996
1998,
99, 2000, 3 residencies with Oreste in Italy, artists working on the land in
her own revelatory "Unframed Intelligence".
2002,
9/11 Residency at the Santa Fe Art Institute, April
2008
and 2019 EHF Residencies in Venice.
Monographs:
I
empower myself to make visible deep cultural inquiries, impact
thought/behavioral ethics, carry out visionary eco-Permaculture structure and
systems design, integrate mind /body/ spirit/ etheric energy, and synthesize
SuperSkyWoman’s ability to see objectively from the beginnings of the earth’s
timeline.
Coco Gordon
"[Gordon]
deals with her experience as though it were a constant adventure, and her work
is as though a running commentary on that adventure, shaping itself into a kind
of parallel adventure, no less profuse, no less fragile, no less infused with a
sense of speed, and equally mysterious, aspiring to a similar sense of
amazement."
Henry
Martin ("Acts of Faith", Il Sogno Del Tempo)
...Gordon's process is a
technology that underscores the connectedness of everything and everyone....
Her artmaking and ritual practice are synonymous activities that work together
to change collective consciousness.
Arlene
Raven (Hip-Hop Solarplexus)
There is a sublimated
exchange-value in her process and performance works--a sublimation that is
retrieved from the fearful guardian auspices of our culturally-coded,
eploitative diurnal economy.
Robert
C. Morgan (Radical Food)
An
established master of margins, gutters, alternative book structures, and every
variety of unlikely printing material, Coco Gordon has
recently completed a book as giddily complex as any she’s made,
SuperSkyWoman--La Caduta: Things I Know Your Should Know. The earth Goddess
model of feminism has been languishing badly for years, but Gordon brings it
ardent and quite contagious energy.
Nancy
Princenthal (Print Collector’s Newsletter)
She
is the instigator of energy and of generating new life into forms that, rather
than becoming submerged under the affluence of technocracy, can revivify the
light of the ages. She is searching for the real amid the techno-noise, hoping
to unlock the chambers of frozen thought and awaken minds and bodies toward
their unified flow of consociations, their effervescent language off
communi-cation with earthly surlpus.
Robert
C, Morgan (TIKYSK: SuperSkyWoman dialogs with the People)
Solo Shows:
2005 Corallo
Theater Napoli Italy, 4 floors exhibition & performance with handmade
instruments
2003 The
Deep Listening Space Gallery, Kingston NY, + mom Alisa “The Way We Hear Music”
2000 Art-In
General Elevator Sound art, “Forget Coming”, April-July
1999 Venice
Biennale invit of Oreste, SuperSkywoman ‘perms’ visitors Sept/Oct
1998 Gallery
onetwentyeight, "SuperSkyWoman Kicks Up the Bottom Line", 128
Rivington St, NY, Jan 7-31
1997 Foot
Sq Space, Sea Cliff Gallery, LI "30 TIKYSK Mailings by Cocogo", April
14-May 13
1995 Leonardi
V-Idea, Genova, Italy "SuperSkyWoman", installation &
performance
1993 Kulturverein
Schreams,"Hip-Hopfen Sonnengeflecht/Hip Hop Solarplexus",
land-art+ sound installation, Gallerie Klinger, Arnfels, Austria (Steirischer
Herbst)
1993 KunstKanzlei,
Vienna Austria"Radical Food", Apr 30-Jul 31
1993 Art
Initiatives, "Unframed Intelligence", window installation
composting art & food
1992 Attitude
Art Window, "Where Life & Proliferation Meet" NYC
window
1991 The
Banff Centre, Alberta, sited art in 5 locations"Tree (Dis)Placement
View"
1991 The
Banff Centre, two month Neomythic Residency, Art Studio
installations
1991 Small
Press Center, NYC, "Bookworks"
1990 Fiera
Camponaria, Messina, "Il Sogno Del Tempo", 36
installations
1990 Galleria
Hobelix, Messina, "Il Sospiro Del Sogno"
1990 Libreria
Hobelix, Messina "Bookworks"
1989 Galleria
Il Gabbiano, La Spezia Italy, "Musica Non Piu’ "
1988-9 Caserma
Zucchi, Reggio Emilia, 12 rooms of bookworks,"The__Reader-I Libri
Aperti
1987 Womens
Studio Workshop, Rosendale,"Dreaming" sprout
installation/33 hr event
1986 Real
Art Ways, CT, "The Big Dream Giveaway"
1986 Window
Peace, Sohozat, NYC,"Balancing/ Dreaming" living
one week in window
1985 Galleria
Dell'Occhio, E 10th St NYC, "Seed Music" window installation
1984 Central
Hall Gallery, Soho, "Body Books & Cuttings"
1983 Emily
Harvey Gallery, 537 Bdwy NYC, "Loose Pages" with
Alison Knowles
1982 Central
Hall Gallery, Soho, "Piano Trap Operas"
1982 Wall
Street Gallery, Huntington LI, "IT" installation,
bookworks
1981 Peopleart,
Buffalo, "Book of Thighs: Recovery" installation
1978 Heckscher
Museum, Huntington LI, "Living Papers"
1970 Fairleigh
Dickinson University, NJ, "200 works"
1963 Bodley
Gallery, NYC, "Ethereal Visions" paintings
Editioned Artist Books:
Up
to 2019- 120 more interactive and cut books to date
2018
#42 Little Book of Imaginary Birds, Word by Word Journeys, ed 36
$15
2015
#41 Lyons Creating Champions, TIKYSK Press, ed 26 $15
2008
#40 Politically Correct, Extra PostFluxPost, Brussels, ed 50, $22
2008 #39 Il Vuoto
Il Vento La Pioggia, Edizioninedite, Venezia Italy, ed 54 $20
2008 #38 Conflu-essence,
Edizioninedite, Venezia Italy, ed 42, $25
2008
#37What Opens stays forever, Clunk! Edizioninedite, Venezia Italy,
ed 41 $25
2004
#36 A Biomass Continuity (Go If Press) an interactiv’ with
John Grande $35
2004 #35 Il
Pane Non si Butta, collaboration with Angelo Ricciardi as Congelo,
$35
2004
#34 Use is a Short Self lit Fuse interactiv’ for Thomas
Berry’s, The Great Work
2004
#33 Une Autre Matisse Dance for Roy Staab’s
moebius reed sculpture at the CACQM
2003
#32 Cutesy π Cusp Cupidity for Ray Johnson,
PK House, ed 75, $21.
2003
#31 Drawing While Dreaming with Pauline
Oliveros W Space, accordion down, + CD, $29.
2003
#30 Visioning Life Systems That Create Healthy Resources
and Transform Waste: Artists Perform
from Their Permacultural Source, 105 pp. Ed 104, $75.
2000 #29 KNEE
(GINOCCHIO), Porto Dei Santi Press, Loiano, Italy August 2000 $30.
1997
#28 TIKYSK: Permaculture getting to know you, Water
Mark, 50pp ed 100, $11.
1995
#27 Super Skywoman, V-Idea, Italy, 96pp, edition 50, $160.
1994
#26 D.O.A.: Woman & Nature, BMCC, 28pp, edition 100,
$35.
1993
#25 Hip Hop Solarplexus..., Kulturverein Schreams,
114pp, ed 50, $120.
1993
#24 Radical Food, KunstKanzlei Interart, Vienna, 74pp,
edition 100, $100.
1992
#23 Artists Perform from Their Ecological Source, 34pp, W
Space, Med Art, ed 100, $25.
1992
#22 Slinky book, 5 different unique, 1 & 2",
$30.
1991
#21 Familiarity Breeds Sleepiness, 26pp, ed 12,
Miami Art Museum, Oxford Ohio, $40.
1991
#20 Blip Blipped, performance version, 2pp, edition
100, NYC, $30.
1991
#19A Blip Culture, 146pp, ed 30, The Banff Centre,
each $125.
1991
#19B Manuals for Blip, 142pp, ed 30, The Banff Centre,
$125
1990
#18 Cutting's Herstory, 38pp, preliminary edition 3,
NYC + one unique bookwork NFS
1989 #17 The
Reader/ I Libri Aperti, handbound catalog, ed300, 200pp
$70, Assessorato della Cultura, Reggio Emilia Italy
1988
#16 Hushabye, 14pp, edition 7, NYC, $22.
1988
#15 Knee, 28pp, edition 6, NYC, $22.
1988
#14 Public Private, unique laminated book, spiral
bound, 5 different copies, $120
1988
#13 It Was Soft, unique laminated book, spiral bound, 5
different copies, $120
1988
#12 Music of Cracked Brick, preliminary edition 10,
NYC, $60. out of print
1988
#11 Things We Pay For, on real dollar bills, 48pp,
edition 10, NYC, $250.
1987
#10 50 lines For 50 Words on Marcel Duchamp, 166pp,
edition 20, WSpace, $150.
1987
#9,9a IT, 58pp, ed40, WSpace $125. IT, the
Conversation, 20 hmpaper etched minibooks, $300
1987
#8 6 Dances For Paper Piano, 112pp, edition 50, W Space,
$35.
1987
#7 Non, 160pp miniature, edition color 25, $125.;
edition blk/wh 50, W Space, $65.
1987
#6 Sebastien Live Cat, 66pp, edition 50, W Space, $125.
1987
#5 Looking at Myself & Carrot, 292pp, edition 25,
in plexi case, W Space, $450.
1987
#4SoTired, two interleaving books, 56pp, edition 50, W
Space, $25.
1987
#3 Strokes, 12-14 transparent laminated pp, each unique--10
versions, W Space, $200.
1987
#2,2A Monuments for Intimate Use, Part 1 horiz. 97pp,
Part 2 vert. 117pp, ed 10 ea, $45.ea
1987
#1 Things in Loops & Knots Become a Small Italian Opera, 88pp,
ed 50, W Space, $35.
1979 #1h Water
Mark Papers, book inside a book, handmade paper letterpress ed
18 $2000.
1978 #1a
Raw Hands and Bagging, sponsor Heckscher Museum for "Living
Papers" ed 50
Gruppo
TIKYSK initially influenced by DADA, Futurists, Schwitters,
John Cage, Duchamp, Gregory Corso’s 400 lost poems, & the Beats keeps her
mutable to underground poets, artists, permaculture practitioners, earth
philosophers, healers, trees, animals, plants and organisms. The art world
welcomes new forms all the time. Here is art activation of Permacultural
systems: "keyline", "swales", "gabbions”, how these
fit in a Fluxus type personal life that lets SuperSkyWoman diagnose your
participation in ailing life-systems. Healings and discoveries with self and
public form many of Coco’s events, such as “Let’s Perm”, which has has given home to persisting memory of
participating audiences. Her group TIKYSK (things I know you should know),
joins humor with hard to swallow conditions of life, who we were and have
become. At turn of the 21st century the stuffed puppet of one’s alter
ego, Jane Doe, was given by Martin Krusche (KULTUR onlne), riding in his car
asking who wanted her, to anyone who wanted it next, and Coco accepted. She
used Jane Doe to reveal dreams and lies of US Statsian Culture-Politik in her
designed counterforce ways: medicine wheels, bioregional ethics and with
"Skyfilter city forests" among hundreds of situations over 10 years
participation. She followed with Interactiv’ eco-wisdom to redesign a
sustainable new Ground Zero Post 9/11 with the Life-Cycle Scorecard group of
the Civic Alliance in NYC, via her SuperSkyWoman action heroism to advise on
surplus sustainability and public participation, connecting Nature and our
indigenous Akua origins to gain back lost satisfactions of self-empowerment.
Fresh Cut
books: Coco statement:
Began 2018, continued at the Emily Harvey Foundation Residency 2019, then
flourished by finding more of my loved lived books I thought I could never
touch or enhance by my hand movements. Each of these original perfect books I
had collected when first heard or introduced to me, suddenly opened up to
different kinds of entry: from end, from middle, and from covers. Then some
kind of natural order took over automatically to follow & finish the entire
cutting.
At the EHF, the cutting of experimental works written for Italian
Biennales intrigued me, seeing how younger critics totally caught the spirit of
older generation artist works, how they felt the older historic movements
before them. I bought copies I could find online to make a copy of my
interactiv’s, my compound authorships and my cuttings for each of the living
writers chosen. These cuttings open up infinite see-through opportunities for
reading and re-reading and their interpretations. I remembered once told to me
a parallel belief that music when performed, stays out there somewhere in the
universe forever, waiting to be heard again, or continued in some other form.
Detailed
Bio from earlier times follows on PDF scans, followed by project announcements,
and photos that visualize a larger BIO
narration…
Coco
Go November 30, 2019
(Archivio Ophen Virtual Art di Salerno).