lunedì 2 marzo 2009

PRIMA PAGINA OPHEN ART/ AAA-artisti cercasi



“AAA-artisti cercasi”

(L’Archivio Ophen – Documentazione Arte Contemporanea E Mail Art di Salerno
cerca artisti per viaggi solitari e non organizzati)
bongiani@libero.it

Perché gli artisti di oggi pensano solo di dedicarsi alla produzione di opere senza sentire il bisogno di scrivere qualche manifesto e progettare quindi nuove teorie e diverse situazioni di lavoro, come si faceva coscientemente qualche cinquantennio fa. Dopo il protagonismo delle case d’asta, delle caste e dei curatori d’arte; i critici non avendo più voglia e coraggio di criticare, come si faceva un tempo, (penso a Mallarmè, Breton, P. Restany) si sono convertiti generosamente al mestiere gratificante di “curatore”, in cui i testi sono scritti in funzione dell’organizzazione di una mostra monografica in qualche prestigioso spazio pubblico e in relazione alla pubblicazione di un corrispettivo e sostanzioso catalogo. Ora con la crisi del mercato dell’arte, il dibattito e l’interesse degli artisti dovrebbe spostarsi sui contenuti e non semplicemente nella valutazione effimera e spesso contraffatta dell’opera d’arte, intesa come semplice valutazione dell’oggetto prodotto e mercificato. Oggi vi è la necessità urgente di prendere posizione evitando che l’artista si mostri soltanto come mero produttore di oggetti, ma soprattutto, come pensatore, come certi artisti che hanno sempre posto come prioritario il momento teorico e non soltanto realizzativo. Dopo anni di programmazione a tavolino di gruppi, di eventi e di mostre orchestrate da chi trovava il modo opportuno di gestire la cultura “ingessata” in Italia, (quante mostre doppioni e a volte inutili si sono realizzate in questa penisola con i soldi dei contribuenti, quanti fiumi di denaro sono stati versati per questa promettente colonia Italica). Ora vi è l’esigenza di prospettare visioni alternative, non omologate dal mercato con una richiesta di “over produzione” alquanto eccessiva e ripetitiva di modi di fare. Dopo che il mercato è crollato e molti personaggi che sono stati per moltissimo tempo al timone di comando e ora con la nuova situazione stanno per essere sconfessati e sostituiti da altri e nuovi giovani curatori, ci saranno artisti più coraggiosi che vorranno prospettare dei viaggi solitari senza alcun stratagemma commerciale e organizzati e pianificati dall’alto. Insomma, ci sono ancora personalità indipendenti che sanno pensare con la propria testa e prospettare visioni alternative a quelle omologate di oggi? Certo, noi siamo per temperamento e per natura delle strane battone a pagamento, ci prostituiamo per il piacere di assaporare il successo; ne abbiamo visti tanti prostituirsi alle mode del momento e agli ismi più diversi pensando che il futile suc-cesso gratificante del momento poteva colmare il vuoto di una ricerca di lavoro. In questa società si vive ormai di compromessi. L’artista, il vero artista, è un “rivoluzionario”, non un “ un provvisorio eversivo “, proprio perché ci prospetta delle “visioni non concordate” e quindi, con il suo lavoro ci fa vedere l’oggetto o la cosa dall’angolo giusto, in maniera diversa, direi insolita e nuova. Ritorna fondamentale, quindi, la necessità di un’analisi rigorosa delle estetiche in campo, delle motivazioni e dei contenuti culturali. E’ indubbio che la società di oggi ha bisogno di utilizzare nuovi strumenti e nuovi modi di lettura.; senza di ciò non ci può essere ricerca e neanche futuro. Sandro Bongiani

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