giovedì 24 giugno 2021

PADIGLIONE BIRMANIA / Palazzo ZANARDI LANDI a cura di Ruggero Maggi

 


PADIGLIONE  BIRMANIA

 PROGETTO  

Internazionale  di  Arte  Postale

a cura di 

RUGGERO  MAGGI

 



Il progetto internazionale di arte postale Padiglione Birmania ideato e curato da Ruggero Maggi, verrà presentato a Palazzo Zanardi Landi di Guardamiglio (LO) dal 26 giugno al 31 luglio 2021 e, dopo la chiusura estiva, dal 3 al 19 settembre 2021.

L'inaugurazione è prevista sabato 26 giugno alle ore 17 con gli interventi di Elia Bergamaschi Sindaco di Guardamiglio, di Daniele Chiesa Vicesindaco di Guardamiglio, di Paolo Manca, di Maurizio Caroselli Presidente della Biblioteca di Guardamiglio, di Mauro Carrerascrittore e critico d’arte e Ruggero Maggi artista e curatore della mostra.

La presentazione si terrà all'aperto nel giardino del Palazzo alle ore 17 e successivamente la visita alla mostra sarà possibile per gruppi, con regolamentazione degli accessi, fino alle 19.

 



Poliziotti e militari dovrebbero proteggere la libertà dei popoli...non sopprimerla. A febbraio i soldati hanno arrestato Aung San Suu Kyi e tutti i deputati ed i militanti della Lega Nazionale per la Democrazia in Myanmar. Per citare Picasso “L'arte non è qualcosa con cui decorare le case… l'arte è un'arma con cui combattere il nemico… ma la vera domanda è: chi è il nemico?”. In questo caso la risposta è semplice. I nemici sono i militari golpisti che stanno violentando la democrazia e la libertà del popolo birmano. Su questo tema centinaia di artisti internazionali si sono espressi intervenendo su  semplici supporti di uso comune, i post-it. Interventi visivi, testuali, digitali… che verranno inseriti nelle spine di un pentagramma di filo spinato che abbraccerà l'intero spazio espositivo. Nella motivazione per il premio Nobel per la Pace che fu assegnato a Aung San Suu Kyi era scritto: “un esempio del potere di chi non ha potere”.

… per una Birmania libera e democratica. (Ruggero Maggi)

 


 Artistamp di Giovanni Bonanno, Birmania  free 2021


BIRMANIA, UN MURO IRTO DI SPINE 

ALLA RICERCA DELLA  LIBERTA’


 "Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera"

                                                                                                                          Pablo Neruda



Gli eventi in corso

La Birmania o Myanmar, dopo aver ottenuto l'indipendenza dal Regno Unito nel 1948  è stata governata dapprima democraticamente, poi, in seguito a un colpo di Stato nel 1962, da una dittatura militare. A partire dal 2010, il governo militare birmano ha attuato una serie di graduali riforme politiche, instaurando un governo civile, scarcerando gli oppositori e convocando libere elezioni parlamentari, parziali nel 2012 e generali nel 2015. Economicamente, nonostante un certo sviluppo economico  in questi ultimi anni, dopo decenni di stagnazione, embargo internazionale e isolamento economico, il Myanmar rimane uno dei paesi poveri e meno sviluppati del pianeta. Le elezioni legislative birmane del 2020 sono state vinte come le precedenti dalla Lega Nazionale per la Democrazia, guidata da Aung San Suu Kyi, mentre il Partito dell'Unione della Solidarietà e dello Sviluppo vicino all'esercito, ha conquistato solo poche decine di seggi. Il 26 gennaio 2021, il generale Min Aung Hlaing capo delle forze armate, ha contestato i risultati del ballottaggio e ne ha chiesto la riverifica, altrimenti l'esercito sarebbe intervenuto per risolvere la crisi politica in corso. Quando nel 2011 l’esercito ha messo fine a quasi cinquant’anni di regime militare, aprendo la strada a un governo civile, in molti si erano mostrati scettici sulla sua volontà di cedere davvero il potere. L’esercito aveva inizialmente cercato di escludere dal governo la più importante attivista per la democrazia, Aung San Suu Kyi, consegnando la guida del governo a un partito di fedelissimi dell’esercito. Quando ha finalmente permesso alla Lega nazionale per la democrazia (Nld) di Aung San Suu Kyi di formare un esecutivo dopo la vittoria elettorale nel 2016, ha comunque mantenuto un potere considerevole. All’alba del 1 febbraio 2021 l’esercito ha rovesciato il governo eletto, arrestando Suu Kyi. L’esercito ha dichiarato lo stato d’emergenza per un anno, consegnando il potere al capo delle forze armate, Min Aung Hlaing. Di conseguenza, i carri armati e blindati sono apparsi nelle strade delle principali città creando dei posti di blocco sulle arterie principali. Un decennio dopo aver ceduto volontariamente il controllo del paese, i generali se lo sono ripreso con la forza. A seguito per reazione si sono avute delle manifestazioni contro il regime con scontri  e tafferugli in cui le forze di sicurezza hanno sparato contro uccidendo e sequestrando  molti  dimostranti. Non si sa  che fine hanno fatto  molti di loro  “scomparsi  improvvisamente nel nulla”. I manifestanti uccisi dal colpo di stato a oggi sarebbero oltre 850 secondo le fonti dell'opposizione. Aung San Suu Kyi è tra le oltre 4.000 persone da allora detenute, dopo essere stata costretta  agli arresti domiciliari sin dai primi giorni del golpe, i militari  decidono di sciogliere il suo partito e presto verrà processata, incriminata sei volte sin dal suo arresto. In questo modo la dittatura birmana e consueta a sopprimere la democrazia. Il Myanmar è conosciuto per essere uno dei Paesi più generosi al mondo. Questa generosità è uno dei pilastri della società birmana e si evidenzia in queste intense settimane di protesta. Senza questa grande  generosità, pur sapendo di rischiare la vita, le proteste e gli scioperi non potrebbero durare così a lungo. Un paese e un passato decisamente martoriato da infinite e interminabili guerre e dittature, "questa è la Birmania ed è diversa da qualsiasi altra terra che avete conosciuto", -così scriveva lo scrittore inglese Rudyard Kipling-  mettendo in guardia i viaggiatori occidentali che già a fine Ottocento si avventuravano in quella  favolosa regione esotica. Chiusa in una dittatura militare, sconvolta dalla guerriglia etnica e politica per mezzo secolo, la Birmania è stata inaccessibile  per molto tempo anche fisicamente. Ha cominciato ad aprirsi solo negli ultimi anni, con un percorso faticoso che ha portato al trionfo elettorale, nel novembre 2015, della Lega nazionale per la democrazia (LND).

 

Nel mondo più della metà della popolazione globale vive in Paesi non liberi e parzialmente liberi.

La tormentata storia dei diritti umani è costellata da numerosi insuccessi sociali. Oggi solo il 5,7% delle popolazione mondiale, più della metà della popolazione globale, vive in Paesi non liberi e parzialmente liberi. Solo 22 Paesi nel mondo sono “democrazie complete”. Medio Oriente e Nord Africa sono le regioni peggiori seguite da vicino dall’Eurasia.  L’85% della popolazione mediorientale vive sotto dittatura. Tra i Paesi “non liberi” vi è  la Siria, Tibet, Somalia, Corea del Nord, Uzbekistan, Eritrea, Turkmenistan, Repubblica centrafricana, Arabia Saudita, Guinea equatoriale, Sudan e Sahara occidentale, Cuba, Russia, Bielorussia, Cina, Thailandia, Iran, Egitto e ora anche il ritorno della Birmania costretta a subire ancora un altro ennesimo colpo di stato militare.


L'ARTE TRA IDENTITA' CULTURALE E FUNZIONE SOCIALE

Di fronte a questa immensa catastrofe sociale, «Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera», scrive quasi profeticamente Neruda che di fronte alle contraddizioni e i soprusi della vita impugna l’arma della ragione e della speranza.  Si dovrebbe prendere coscienza  e intervenire con forza a servizio della libertà. Ruggero Maggi, artista da sempre sensibile a problematiche ecologiche e sociali, ha immediatamente progettato all'inizio della crisi in Myanmar “PADIGLIONE BIRMANIA”,  un progetto di arte postale in cui si chiedeva agli artisti d’intervenire su post-it  con lavori visivi o testuali. Lavori che saranno presentati a Palazzo Zanardi Landi a Guardamiglio (LO), in una rassegna internazionale visibile dal 26 giugno al 31 luglio e dopo la chiusura estiva, dal 3 al 19 settembre, inseriti nelle spine di fili spinati montati sulle pareti, come simboli volti a suggerire il rispetto dei diritti umani.


Ruggero Maggi già nel 1979 aveva preso atto dei problemi ambientali e sociali dell’Amazzonia e in linea con quanto sosteneva il critico d’arte Pierre Restany, grande teorico dell'arte contemporanea e fondatore del movimento Nouveau Réalisme, scrisse “… discutevamo di Estetica al servizio dell'Etica e di una particolare “percezione” dell'Arte, in grado di rimodulare il rapporto con la Natura. Per lui fu determinante il viaggio in Brasile nell'estate del 1978 che lo indusse a scrivere il Manifesto del Rio Negro e per me fu l'addentrarmi, nell'estate del '79, nella Selva peruviana dove concepii l'idea di organizzare Amazon, un archivio artistico dedicato all'Ecologia e alla Natura”.  A Pierre Restany, nel 2007, Maggi dedicò in suo ricordo una rassegna dal titolo  “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52. Biennale di Venezia. Nel 2009 “OLTRE IL LIMITE 1989-2009” XX Anniversario della caduta del Muro di Berlino un’altra interessante proposta presentata in Galleria del Corso a Milano. Successivamente, ha ideato e curato Padiglione Tibet con una serie di rassegne internazionali in concomitanza con diverse edizioni della Biennale di Venezia di questi ultimi anni (2011/2013/2015/2017). Il progetto è stato presentato successivamente anche in altre sedi culturali.

Nel 2019 ARTNIGHT Venezia – Padiglione Tibet - videoproiezione 2011.2019. Storia di un padiglione per un paese che non c'è - Magazzini del Sale Reale Società Canottieri Bucintoro.     Sandro  Bongiani, 9 giugno 2021



 

Artistamp di Giovanni Bonanno, Birmania  free 2021




“PADIGLIONE BIRMANIA ”

Progetto Internazionale a cura di Ruggero Maggi

dal 26 giugno al 31 luglio e, dopo la chiusura estiva, dal 3 al 19 settembre

Palazzo Zanardi Landi a Guardamiglio (LO) - uscita A1 Basso Lodigiano


INAUGURAZIONE SABATO 26 GIUGNO ore 17 

orario: venerdì/sabato/domenica dalle 16.30 alle 19 

Per informazioni e prenotazioni per accessi regolamentati

rivolgersi al numero 3474832482 oppure 037751002

La mostra sarà inserita nell'App Catalogo di Ruggero Maggi (https://l.ead.me/bbktIw) realizzata da Inquadrart.



Artisti  partecipanti

Laura Agostini, Cristina Alaimo, P. Andrei Alexandru (RO), Christian Alle (FR), Dino Aloi, Francesco Tullio Altan, Franco Altobelli, Antonio Amato, Lutz Anders (D), Salvatore Anelli, Caterina Arcuri, Andreina Argiolas, Luigi Auriemma, Gino B. Cilio, Erika Baggini,  Antonio Baglivo, Franco Ballabeni, Sabela Baña Roibas (ES), Bobo Banchi, Fabrizio Bandini, Calogero Barba, Vincenzo Barba, Vittore Baroni, Donatella Baruzzi, Pier Roberto Bassi, Vertilo Battistella, Mariano Bellarosa, Milena Bellomo, Wanda Benatti, John M. Bennett (USA), Luisa Bergamini, Mariarosa Bergamini, Pedro Bericat (ES), Nicola Bertoglio, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Diane Bertrand (CA), Rita Bertrecchi, Marco Bevilacqua, Giorgio Biffi, Lucia Biral, Antonio Bobò, Rovena Bocci, Norbert Böckmann (D), Mirella Bogliacino, Dejan Bogojevic (RS), Giovanni Bonanno, Rosa Bosco, Paolo Brachi, Marzia Maria Braglia, Hans Braumüller (D), Paulo Bruscky (BR), Ioan Bunus (D), Ombretta Buongarzoni, Rosaspina Buscarino, Nirvana Bussadori, Mariangela Cacace, Mirta Caccaro, Alfonso Caccavale, Pina Candileno, Giancarlo Caneva, Angela Caporaso, Loretta Cappanera, Guido Capuano, Lamberto Caravita, Paolo Carnevale, Emilio J. Carrasco (MX), Stefania Carrozzini, Germano Casalena, Alberto Casiraghy, Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Giorgio Celiberti, Renato Cerisola, Mustafa Cevat Atalay (TR), Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Carmine Cianci, Massimo Ciccone, Cosmo Cinisomo, Maria Antonietta Claretto, Mario Cobàs, Tiziana Colangelo, Tim Collapse (USA), Mario Concina, Francesco Cornello, Andrea Corsello, Carmela Corsitto, Crackerjack Kid (USA), Anna Crescenzi, Laura Cristin, Carla Crosio, Natale Cuciniello, Giampietro Cudin, Silvio De Gracia (AG), Marc De Hay (BE), Ko De Jonge (NL), Mario De Leo, Giorgio De Luca, Teo De Palma, Concetta De Pasquale, Yessica Aileen De Souza (PT), Prisco De Vivo, Albina Dealessi, Pina Della Rossa, Patrizia Della Valle, Giuseppe Denti, Debora Di Bella, Emidio Di Carlo, Mimmo Di Caterino, Elena Di Felice, Antonio Di Michele, Franco Di Pede, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma, Mike Dyar (USA), Ever Arts (NL), Manuel Fabbro, Stefania Fantone, Riccardo Farinelli, Gretel Fehr, Mavi Ferrando, Domenico Ferrara Foria, Davide Ferro, Luc Fierens (BE), Anna Finetti, Hervé Fischer (CA), Franco Flaccavento, Giovanni Fontana, Roberto Formigoni, Kiki Franceschi, Aldo Frangioni, Giglio Frigerio, Thorsten Fuhrmann (D), Pamela Fullin, Marco Gagliardi, Ivo Galassi, Antonella Gandini, Ornella Garbin, Claudio Gavina, Dania Gentili, Roberta Ghisla, Roberto Gianinetti, Mario Giavino, Guglielmo Girolimini, Lino Giussani, Bruno Gorgone, Claudio Grandinetti, Klaus Groh (D), Valentina Guazzini, _guroga, Karl-Friedrich Hacker (D), Walid Haddadin, Pirjo Heino (FI), John Held Jr. (USA), Henry Grahn Hermunen (SE), Peter Hide 311065, Hilgart (USA), Uwe Höfig (D), Kathrin Holl (AT), Honoria (USA), Ursula Huber, Luigina Iacuzzi, Gennaro Ippolito, Benedetta Jandolo, Eberhard Janke (D), GX Jupitter-Larsen (USA), Gyongy Karholy-Zold (HU), Rob Komen (NL), Zlatko Krstevski (MK), La Chigi, Magda Lagerwerf (NL), Felipe Lamadrid (ES), Mario Lanzione, Elisabeth Larsen Torill (NO), Nadine Lenain (FR), Alfonso Lentini, Leona K, Silvana Leonardi, Giovanni Leto, Margherita Levo Rosenberg, Pino Lia, Vincenzo Lieto, Oronzo Liuzzi, Martina Loiarro, Lome, Lucia Longo, Maya Lopez Muro, Gian Paolo Lucato, Serse Luigetti, Ruggero Maggi, Mail Martha (GB), Antonio Mancini, Angela Marchionni, Renzo Margonari, Patrizio Maria, Max Marra, Calogero Marrali, Mario Marrocco, Maria Grazia Martina, Fabrizio Martinelli, Christophe Massè (FR), Anna Maria Matone, Anja Mattila-Tolvanen (FI), Michelangelo Mayo (USA), Pierluigi Meda, Massimo Medola, Rita Mele, Tiziano Menconi, Veronica Menghi, Myriam M. Mercader (ES), Nuria Metzli, Miche Art Universalis (BE), Monica Michelotti, Gabi Minedi, Miradario, Annalisa Mitrano, Henning Mittendorf (D), Fernando Montà, Emilio e Franca Morandi, Lorenza Morandotti, Simona Morani, Museumofmailart (UA), Keiichi Nakamura (JP), Giuliana Natali, Luigi Negro Barquez, Katerina Nikoltsou (GR), Vlado Njaradi (RS), Gerald Noebel (D), Yadan Hernandez Ojeda (CU), Yadian Hernandez Ojeda (CU), Jürgen Olbrich (D), Camilla Oppizzi, Clara Paci, Clemente Padín (UY), Lucia Paese, Angelo Paglietti, Cristiano Pallara, Franco Panella, Linda Paoli, Claudio Parentela, Sjoerd Paridaen (BE), Sandro Pellarin, Giuseppe Pellegrino, Stefania Pellicori, Walter Pennacchi, Salvatore Perchinelli, Silvano Pertone, Pasquale Petrucci, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Riccardo Pezzoli, Alessandra Pierelli, Barry Edgar Pilcher (IE), Lucio Pintaldi, Patrizia Piotto, Sara Pirrotta, Lidia Pizzo, Luigia Poli, Hugo Pontes (BR), Debora Porco, Veronique Pozzi Painè, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Giada Pugliese, Mario Quadraroli, Peppino Quinto, RDX-Julien (AD), Terry Reid (AU), Fulvio A. T. Renzi, Rosella Restante, Tulio Restrepo (CO), Gaetano Ricci, Rossella Ricci, Isabella Rigamonti, Giuseppina Riggi, Peter Ritz (D), Andrè Rober (FR), Erica Roberti, Jaume Rocamora (ES), Gian Paolo Roffi, Massimo Romani, Sabina Romanin, Claudio Romeo, Gianni Romeo, Josh Ronsen (USA), Pietro Ronzat, Giò Ronzoni, Sandra Rosa, Serena Rossi, Adam Roussopoulos (USA), Imerio Rovelli, Wojtek Rozynski (PL), Manuel Ruiz Ruiz (ES), Marialuisa Sabato, Antonio Saladino, Marina Salmaso (DK), Valeria Sangiorgi, Piero Sani, Sergio Sansevrino, Horacio Sapere (ES), Antonio Sassu, Roberto Scala, Peter Schubert (D), Anna Seccia, Gianni Sedda, Elena Sellerio (AR), Eugenia Serafini, Cesare Serafino, Lucio Tiziano Serafino, Noah Serafino, Alexandru Serbanescu (RO), Grazia Sernia, Elena Sevi, Zdenek Šima (CZ), Cilio Siracusa, Judith A. Skolnick (USA), Luigino Solamito, Cristina Sosio, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Ilaria Sperotto, Rosa Spina, Lorenzo Spurio, Giovanni e Renata Strada, Piero Tacconi, Vilsona Tafani, Franco Tajarol, Mukata Takamura (JP), Sonia Talarico, Antida Tàmmaro, Ernesto Terlizzi, Gian Paolo Terrone, Gianni Testa, Camilla Testori, Elsa Testori, Roberto Testori, The Sticker Dude (USA), Chaw Ei Thein (MM), Miryana Tijanic (RS), Togo, Renzo Tommasini, topylabrys, Renata Torazzo, Horst Tress (D), Ilia Tufano, Gianni Turina, Stefano Turrini, Sigismund Urban (D), Valdor (ES), Stella Maris Velasco (AR), Generoso Vella, Silvia Venuti, Ada Eva Verbena, Viviane Vercruysse (BE), Rosanna Veronesi, Alberto Vitacchio, Nenad Vucković (RS), Bogumil Wtorkiewicz (PL), Manuel Xio Blanco (ES), Joseph Zicchinella, Nono Zilahi (RO), Mindaugas Žuromskas (LT).


 Per informazioni e prenotazioni per accessi regolamentati rivolgersi al numero 3474832482 oppure 037751002

Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di  Salerno 


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