PAOLO GUBINELLI, L'OPERA SU CARTA
UNIVERSITA' BOCCONI - MILANO
Organized by / Organizzato da ISU BOCCONI Free entrance / Ingresso libero
For information / Per informazioni www.unibocconi.it/iniziativeculturali
11 November 2019 - 8 January 2020 11 novembre 2019 - 8 gennaio 2020 Sala
Ristorante Università Bocconi | via Sarfatti 25 Monday-Saturday 9am-12pm /
lunedì-sabato: 9-12 Preview Mon, 11 November 6pm A cocktail reception will
follow
Inaugurazione lunedì 11 novembre ore 18.00 Segue
rinfresco
Graffi, colori in polvere su carta cm 50 x 70 - 2019
PENSIERI DI CARTA
Oggi è una giornata di sole,
la luce incide il mio foglio
dove traccio pensieri che mi rendono vivo,
solo così riesco a vivere la mia bella avventura
debbo ringraziare la luce e il sole
che illumina il mio spazio interiore
per parlare in silenzio alla mia opera.
Paolo Gubinelli (23 ottobre 2019).
Graffi, colori in polvere su carta cm 50 x 70 - 2019
Graffi, colori in polvere su carta cm 50 x 70 - 2019
Il lavoro di Paolo Gubinelli (Matelica 1945), che vediamo ora in questa
breve antologica, è tutto impostato sulla levità, ed è strano che sia meno
ricordato di quanto potrebbe, in tempi come i nostri in cui si parla sempre di
leggerezza e in cui tutto vuole essere soft e light. Ma una ragione c’è. La
levità, nei suoi quadri e nelle sue carte, non è una qualità ottimistica,
trionfalistica, positivista. È una dimensione lirica che confina con la
fragilità. Le sue linee delicate che attraversano i fogli senza quasi toccarli,
le sue diagonali e le sue circonferenze interrotte che percorrono velocemente
lo spazio, i suoi colori soffici che sono sul punto di svanire parlano di un mondo volatile che si dissolve sotto i nostri occhi. Parlano
di una bellezza fuggevole che tende a nascondersi. Parlano di equilibri
difficili, come in certi suoi triangoli opposti al vertice, di cui si potrebbe
dire quello che diceva Licini delle sue geometrie: ”Stanno in equilibrio per
miracolo”. Parlano, ancora, di una tensione verso uno spazio diverso da quello,
limitato e angusto, in cui ci muoviamo. Linee e tessere colorate danno l’idea,
insomma, dell’inizio di un viaggio. Ma quello che interessa a Gubinelli non è
il percorso: è il punto di arrivo. Elena Pontiggia
The work by
Paolo Gubinelli (born in 1945 in Matelica, Italy) featured in this short
retrospective focuses on levity. It may be strange that his art is not better
remembered in times like ours, in which we are always discussing lightness and
everything aims to be soft and light. However, there is a reason. The levity in
his paintings and papers is not an optimistic, triumphal, positivist quality.
It is a lyrical dimension that borders on fragility. His delicate lines that
cross the page almost without touching it, his diagonals and interrupted
circumferences that quickly travel through space, his soft, almost faded
colors, speak of a volatile world that dissolves before our eyes. They speak of a fleeting beauty that tends to
hide. They speak of difficult balances, as in his adjacent angle triangles,
which could be described as Licini said of his geometries: “They are in
equilibrium by some miracle.” What’s more, they speak of a striving for a space
different from the limited and narrow space through which we move. Colored
patterns and lines convey the idea, in short, of the beginning of a journey.
But what interests Gubinelli is not the path: it is the point of arrival. Elena Pontiggia
Paolo Gubinelli / Biografia
Nato a Matelica (MC) nel
1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma presso l’Istituto d’arte di Macerata,
sezione pittura, continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico
pubblicitario, designer e progettista in architettura. Giovanissimo scopre
l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana che determina un
orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un’intesa di idee
con gli artisti e architetti: Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La
Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio,
Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino,
Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren. Partecipa a numerose mostre personali e
collettive in Italia e all’estero.
Le sue opere sono esposte in permanenza nei maggiori musei in Italia e all’estero.
Nel 2011 ospitato alla 54 Biennale di Venezia Padiglione Italia presso L’Arsenale invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra, installazione di n. 28 carte cm. 102x72 accompagnate da un manoscritto inedito di Tonino Guerra.
Sono stati pubblicati cataloghi e riviste
specializzate, con testi di noti critici:
Giulio Carlo
Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella Bandini,
Carlo Belloli, Paolo Bolpagni, Mirella Branca, Vanni Bramanti, Anna Brancolini,
Carmine Benincasa, Luciano Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno
Corà, Roberto Cresti, Giorgio Cortenova, Enrico Crispolti, Fabrizio D’Amico,
Roberto Daolio, Angelo Dragone, Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo
Fossati, Francesco Gallo, Mario Luzi, Marco Marchi, Luciano Marziano, Lara
Vinca Masini, Marco Meneguzzo, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro
Parmiggiani, Elena Pontiggia, Pierre Restany, Davide Rondoni, Maria Luisa
Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni Toniato, Tommaso Trini,
Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.
Sono stati pubblicati cataloghi di poesie inedite dei maggiori
poeti Italiani e stranieri: Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero
Bigiaretti, Franco Buffoni, Anna Buoninsegni, Enrico Capodaglio, Alberto
Caramella, Roberto Carifi, Ennio Cavalli, Giuseppe Conte, Vittorio Cozzoli,
Maurizio Cucchi, Milo De Angelis, Eugenio De Signoribus, Gianni D’Elia, Luciano
Erba, Giorgio Garufi, Tony Harrison, Tonino Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés,
Ko Un, Vivian Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi, Giancarlo Majorino, Alda
Merini, Alessandro Moscè, Roberto Mussapi, Giampiero Neri, Nico Orengo,
Alessandro Parronchi, Feliciano Paoli, Titos Patrikios, Umberto Piersanti,
Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo
Ruffilli, Mario Santagostini, Antonio Santori, Frencesco Scarabicchi, Fabio Scotto,
Michele Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio, Cesare
Vivaldi, Andrea Zanzotto.
Stralci critici: Giulio
Angelucci, Biancastella Antonino, Flavio Bellocchio, Goffredo Binni, Sandro Bongiani,
Fabio Corvatta, Nevia Pizzul Capello, Claudio Di Benedetto, Debora Ferrari,
Antonia Ida Fontana, Franco Foschi, Carlo Franza, Mario Giannella, Armando
Ginesi, Claudia Giuliani, Vittorio Livi, Olivia Leopardi Di San Leopardo,
Luciano Lepri, Caterina Mambrini, Elverio Maurizi, Carlo Melloni, Eugenio
Miccini, Franco Neri, Franco Patruno, Roberto Pinto, Anton Carlo Ponti, Osvaldo
Rossi, Giuliano Serafini, Patrizia Serra, Maria Grazia Torri, Francesco
Vincitorio.
Nella sua attività artistica è andato molto presto
maturando, dopo esperienze pittoriche su tela o con materiali e metodi di
esecuzione non tradizionali, un vivo interesse per la “carta”, sentita come
mezzo più congeniale di espressione artistica: in una prima fase opera su
cartoncino bianco, morbido al tatto, con una particolare ricettività alla luce,
lo incide con una lama, secondo strutture geometriche che sensibilizza al gioco
della luce piegandola manualmente lungo le incisioni.
In un secondo momento, sostituisce al cartoncino
bianco, la carta trasparente, sempre incisa e piegata; o in fogli, che vengono
disposti nell’ambiente in progressione ritmico-dinamica, o in rotoli che si
svolgono come papiri su cui le lievissime incisioni ai limiti della percezione
diventano i segni di una poesia non verbale.
Nella più recente esperienza artistica, sempre su
carta trasparente, il segno geometrico, con il rigore costruttivo, viene
abbandonato per una espressione più libera che traduce, attraverso l’uso di
pastelli colorati e incisioni appena avvertibili, il libero imprevedibile moto
della coscienza, in una interpretazione tutta lirico musicale. Oggi
questo linguaggio si arricchisce sulla carta di toni e di gesti acquerellati
acquistando una più intima densità di significati.
Ha eseguito opere su carta, libri d’artista, su tela,
ceramica, vetro con segni incisi e in rilievo in uno spazio lirico-poetico.
Paolo Gubinelli, biography.
Born in Matelica (province of Macerata) in 1945, lives and works in Florence.
He received his diploma in painting from the Art Institute of Macerata and
continued his studies in Milan, Rome and Florence as advertising graphic
artist, planner and architectural designer. While still very young, he
discovered the importance of Lucio Fontana’s concept of space which would
become a constant in his development: he became friends with such artists as :
Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Agostino Bonalumi,
Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra,
Umberto Peschi, Emilio Scanavino, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Sol Lewitt,
Giuseppe Uncini, and Zoren, and established a communion of ideas and work.
His work has been discussed in
various catalogues and specialized reviews by such prominent critics as:
Giulio Carlo
Argan, Giovanni Maria Accame, Cristina Acidini, Mariano Apa, Mirella Bandini,
Carlo Belloli, Paolo Bolpagni, Mirella Branca, Vanni Bramanti, Anna Brancolini,
Carmine Benincasa, Luciano Caramel, Ornella Casazza, Claudio Cerritelli, Bruno
Corà, Roberto Cresti, Giorgio Cortenova, Enrico Crispolti, Fabrizio D’Amico,
Roberto Daolio, Angelo Dragone, Luigi Paolo Finizio, Alberto Fiz, Paolo
Fossati, Francesco Gallo, Mario Luzi, Marco Marchi, Luciano Marziano, Lara
Vinca Masini, Marco Meneguzzo, Bruno Munari, Antonio Paolucci, Sandro
Parmiggiani, Elena Pontiggia, Pierre Restany, Davide Rondoni, Maria Luisa
Spaziani, Carmelo Strano, Claudio Strinati, Toni Toniato, Tommaso Trini,
Marcello Venturoli, Stefano Verdino, Cesare Vivaldi.
Many others have also written
about his work:
Giulio
Angelucci, Biancastella Antonino, Flavio Bellocchio, Goffredo Binni, Sandro Bongiani,
Fabio Corvatta, Nevia Pizzul Capello, Claudio Di Benedetto, Debora Ferrari,
Antonia Ida Fontana, Franco Foschi, Carlo Franza, Mario Giannella, Armando
Ginesi, Claudia Giuliani, Vittorio Livi, Olivia Leopardi Di San Leopardo,
Luciano Lepri, Caterina Mambrini, Elverio Maurizi, Carlo Melloni, Eugenio
Miccini, Franco Neri, Franco Patruno, Roberto Pinto, Anton Carlo Ponti, Osvaldo
Rossi, Giuliano Serafini, Patrizia Serra, Maria Grazia Torri, Francesco
Vincitorio.
His works have also appeared
as an integral part of books of previously unpublished poems by major Italian
poets foreigners:
Adonis, Alberto Bertoni, Alberto Bevilacqua, Libero
Bigiaretti, Franco Buffoni, Anna Buoninsegni, Enrico Capodoglio, Alberto
Caramella, Ennio Cavalli, Giuseppe Conte, Vittorio Cozzoli, Maurizio Cucchi,
Milo De Angelis, Eugenio De Signoribus, Gianni D’Elia, Luciano Erba, Giorgio
Garufi, Tony Harrison, Tonino Guerra, Emilio Isgrò, Clara Janés, Ko Un, Vivian
Lamarque, Franco Loi, Mario Luzi, Giancarlo Majorino, Alda Merini,
Alessandro Moscè, Roberto Mussapi, Giampiero Neri, Nico Orengo, Ko Un,
Alessandro Parronchi, Feliciano Paoli, Titos Patrikios, Umberto Piersanti,
Antonio Riccardi, Davide Rondoni, Tiziano Rossi, Roberto Roversi, Paolo
Ruffilli, Mario Santagostini, Antonio Santori, Frencesco Scarabicchi, Fabio
Scotto, Michele Sovente, Maria Luisa Spaziani, Enrico Testa, Paolo Valesio,
Cesare Vivaldi, Andrea Zanzotto.
He participated in numerous
personal and collective exhibitions in Italy and abroad. Following pictorial
experiences on canvas or using untraditional materials and techniques, he soon
matured a strong interest in “paper” which he felt the most congenial means of
artistic expression. During this initial phase, he used a thin white cardboard,
soft to the touch and particularly receptive to light, whose surface he cut
with a blade according to geometric structures to accent the play of light and
space, and then manually folded it along the cuts.
In his second phase, he
substituted thin white cardboard with the transparent paper used by architects,
still cutting and folding it, or with sheets arranged in a room in a
rhythmic-dynamic progression, or with rolls unfurled like papyruses on which
the very slight cuts challenging perception became the signs of non-verbal
poetry.
In his most recent
artistic experience, still on transparent paper, the geometric sign with its
constructive rigor is abandoned for a freer expression which, through the use
of colored pastels and barely perceptible cuts, translates the free,
unpredictable motion of consciousness in a lyrical-musical interpretation.
Today, he expresses this
language on paper with watercolor tones and gestures which lend it a greater
and more significant intensity.
He made white and colour
pottery where engraved and relief signs stand out in a lyrical-poetic space.
PAOLO GUBINELLI
DAL 1977 al 2019
STRALCI CRITICI / CRITICAL EXCERPTS
Testi in Italiano e
in Inglese
Mostre personali e
antologiche / Personal exibition
Biografia in Italiano e Inglese
Mostre Collettive
Pag. 241
Per l'occasione viene presentata un’antologia di scritti e saggi critici per una lettura più chiara e corretta del messaggio estetico dell’artista Paolo Gubinelli.
Visit.
Antologia dei testi critici su Paolo Gubinelli è visibile su:
oppure:
Incisioni,
colori in polvere su carta
Segni
in rilievo su ceramica
Presso
Ceramiche Biagioli - Gubbio, Presso Ceramiche Bizzirri - Città di Castell0
Segni
in rilievo su vetro, presso Fiam Italia Pesaro
La
collezione d’arte Spazio Miralfiore di Pesaro
Incisioni
su plexilgass
Incisioni
su plexiglass
LA MOSTRA VIRTUALE
DI PAOLO GUBINELLI
COLLEZIONE BONGIANI OPHEN ART MUSEUM DI SALERNO
Avvia Slideshow
La mostra è segnalata da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno
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