venerdì 6 novembre 2015

FRANCO MASSANOVA - ALLA RICERCA DELLA VITA



Personale di Franco Massanova - Profili in libertà

Milano - dal 7 al 27 novembre 2015





Da sabato 7 novembre presso l’Art Studio 38 di via Canonica, 38 a Milano  viene presentata la  personale dell’artista salernitano Franco Massanova  a cura del figlio Silvio, con opere che coprono  un arco di tempo di circa 10 anni di lavoro, fino agli ultimi mesi di produzione dell’artista, prima della prematura scomparsa nel dicembre scorso. Le opere dell’artista salernitano ricercano nell’embrione la vita, le suggestioni del tempo in una variazione di umori sempre diversi e indefiniti.  Franco Massanova lavora assiduamente sul crinale impalpabile della figurazione con lacerti d’immagine “insostanziale”. Una pittura che riesce a darsi come evento provvisorio e nel continuo farsi e disfarsi trova comunque il modo di esistere.




Nel maggio 2011, per Exibart avevo recensito la mostra di Franco Massanova svolta  nel Complesso monumentale di Santa Sofia a Salerno (Chiesa dell’Addolorata), che per l’occasione presentava una trentina dipinti che ripercorrevano un quarantennio di ricerca svolta in modo lucido e coerente: dagli esordi figurativi dei primi anni ’70 attraverso l’immaginario geometrico dei primissimi anni ’80 fino alle grandi tele del 2011 di matrice sostanzialmente aniconica e lirica. Una pittura rarefatta rivolta a scandagliare minime sezioni d’immagine, apparentemente semplice che preferiva condividere l’essenzialità della rappresentazione. A partire già dai primi lavori degli anni ‘70 e in tutte le altre opere successive vi è stato un motivo di base sempre ricorrente: la visione ravvicinata, la rappresentazione del dettaglio, la presenza espressiva della linea e del nero come campo d’indagine.

Scrivevo: “Il nero di luce o il nero di colore, come lo si voglia intendere, ha indotto l’artista a convogliare tutta la sua attenzione verso questo nuovo campo d’indagine. La sua pittura ormai vive la dimensione favolistica, ma non diventa mai racconto o illustrazione. I segni che traccia sulla tela sono larve e presenze insostanziali, frammenti di cose che rimangono allo stato embrionale in una situazione chiaramente provvisoria. L’artista sa come condurre le sue forme archetipe, le insolite apparizioni fino al limite della concretizzazione per poi abbandonarle nel vuoto anemico e profondo dello spazio. Massanova da tempo lavora assiduamente sul crinale impalpabile della figurazione con lacerti d’immagine insostanziale che condividono la dimensione sospesa dell’apparire. Una pittura che riesce solo a darsi come evento e nel farsi e disfarsi trova il modo di evidenziare e svelare i nascosti misteri dell’ esistenza. Con le ultime opere create per questo affascinante spazio espositivo, l’artista salernitano approda ad un linguaggio mobile, lirico, in cui emergono forme organiche e allusive. Un’apparizione decisamente appostata ad un limite, un’ immaginarie lirica e nel contempo metafisica che accoglie l’incanto immediato e provvisorio dell’illusione. I suoi sono eventi sospesi, energie primarie, intrecci di vibrazioni dal flusso provvisorio e incontrollato. E’ la pittura degli abissi e dei misteri. E’ la pittura del tuffatore di Paestum che attratto dal nulla, si libera dalle costrizioni e si lancia nel profondo buio dello spazio e nel silenzio più assorto si rigenera e ritrova ancora la luce e la vita”.    
Sandro  Bongiani











FRANCO MASSANOVA   Nasce a Stella Cilento (Sa.) nel 1950.  Muore nel dicembre del 2014 a Torino dove si era trasferito negli ultimi mesi. Le sue ceneri riposano nel cimitero di Stella Cilento (SA).

 L’attività di artista è iniziata negli anni settanta, attraverso la serie dei “Grovigli”, dei”Filamenti ragionati” e dei “Reticoli”,” con i primi anni ottanta la sua ricerca approda  ad un’ampia astrazione che farà registrare l’azzeramento di qualsiasi elemento referenziale, in virtù di una costruzione formale rigorosa”: le “Macroscopie”, le “Sovrapposizioni”, i “Frammenti”. Successivamente le sue tele, realizzate dalla metà degli anni ottanta e per tutto il decennio successivo, si caratterizzano per la presenza quasi assoluta di un nero abissale: i“Notturni”, le “Tangenze”. Nell’accogliere poi sulla superficie della tela sia “attraversamenti nervosi del segno ed imprevedibili slittamenti della linea”sia “fughe filamentose e avvolgenti” nascono  le opere della serie “Nero di Luce”,” Fantasmi di movimento”,”Icaro”. Con il volgere degli anni duemila si ha il  recupero della gamma cromatica attraverso un  particolare utilizzo della materia pittorica. Il tutto porterà ad  un primo  ciclo di opere a cui sarà dato il titolo “Incarnato Tepore”: lavori identificabili per “un rosa intenso variato in tutta la sua gamma”. I lavori degli ultimi anni evidenziano “…segmenti neri e pastosi, che si contraggono o si dilatano prima di vedersi attratti e assorbiti in un magma inquietante, in un abisso nero di segni, a causa di una forza che sgretola la pelle della tela e ne fa virare le tonalità del colore dal nero al violaceo, al grigio-ceruleo, al verde acido, al giallo, al rosa. Ed il nero, energia un tempo terragna e visionaria, permane con le sue linee sensuali, meno taglienti e più allusive, permane nel fondo, silenzioso e compatto, ma anche tra i cristalli di colore.”
 Nel 1998, in occasione della Pasqua, e per i successivi sei mesi, una sua opera di grandi dimensioni (cm,200x245) rappresentante “LA CROCIFISSIONE” è rimasta esposta nella Cattedrale di Salerno.
Nel 2010, in occasione della ristrutturazione dell’edificio dove abitò il grande romanziere ungherese Sandor Marai, detto edificioè stato arricchito di 36 pannelli vitrei riportanti particolari di lavori del sottoscritto.
Nel 2011 ha tenuto, a cura del Comune di Salerno e con la pubblicazione di un volume monografico, una mostra antologica che ha ripercorso i quaranta anni di lavoro.

-Ha  tenuto mostre personali in spazi pubblici e gallerie private, partecipando a mostre di gruppo sia in Italia che all’estero.

PERSONALI: Centro Dadodue (Sa), gall.Inquadrature 33 (Fi),.gall.S.Carlo (Na), Centro Sud Art Scafati (Sa),  gall.Fumagalli (Bg), Antichi Arsenali Amalfi (Sa), gall.Diagramma 32  (Na), gall.L’Idioma (AP), Biblioteca Com.le Bellizzi (Sa), S.Giovanni di Dio (Sa), ArtexArte (Na), Linee Contemporanee (Sa), Ex Refettorio Monastero di  S.Spirito (Ag), in cont.nea Edificio R.Niglio Itri,  Stella C.(Sa) e Portosalvo, Pisciotta (Sa), Spazio Arte, a cura del comune di Fara Gedda d’Adda (Bg), gall. Delise Portogruaro (Ve), Museo Frac Baronissi (Sa), Pagea Art Angri (Sa), Luxury Art Gallery(Co), gall. 8,75 (RE), gall.Il Raggio (Lugano), Spazio Ebner Ceraso (Sa), gall.Rosso Fenice (Bn), Complesso di S.Sofia, ex chiesa dell’Addolorata (Sa), Museo / Pinac.ca Todi (Pg), ARC Archivio Ravello Cont.nea, Ravello (Sa), gall.Immaginaria (Fi).

COLLETTIVE:Grafica Ital. Cont. Lima (Perù), Gzira (Malta)- Autodocumentazione ‘78 Salerno-XI premio Salerniana, Erice (Tp)-Linguaggi Altrui, AA.BB.(Na)- Artder ’82, Bilbao (Spagna)- Una situazione a Napoli, VII Expo arte, Bari- Otto pittori italiani alla galerie Jozsefvvaros, Budapest (Ungheria)- Gall.Volksuniwersit, Rotterdam (Olanda)- XXXVI premio Michetti, Francavilla a Mare (Ch)- Arte oggi in Campania, Mostra d’Oltremare, Napoli- Disegno Campania ’88, Morcone (Bn)- 5+1 gall.Chisel, Genova- Immaginaria ’92, pal.Durini Milano- I luoghi della visione, gall.Annunciata, Milano- Misure uniche per una collezione, Università di Ancona, pal.Tiranni Castracane Cagli (PU)- Segmenti eterogenei di arte nuova, Tempio di Pomona, Salerno-Arte e olio, Museo di Campagna(Sa),Centro Studi It.ni, Berna (Svizzera)- Libro d’artista, Galassia Gutemberg, Mostra d’Oltremare, Napoli, Fortezza di Basso, Firenze- Lavori su carta, villa Loredan, Strà (Ve)- Carte x l’arte, a cura delle’Unione delle Autonomie Locali, sedi varie- Artisti per il Kossovo, gall.Verrengia, Salerno- Cartolina per Napoli, Palazzo Reale Napoli- Una luce per Sarno, pal. Doria, Angri (Sa), Arsenali di Amalfi (Sa), Musei Civici (MC), Gall.Civ. d’Arte Moderna, Spoleto (Pg)- Sguardi Diversi, Stella Cilento (Sa)- Itinerario d’Arte, villa Bruno, Portici (Na)- I colori di Bacco, Museo Emblema, Terzigno (Na)- Lavori in corso, coll.ne FRAC, Baronissi (Sa)- Itinerari di carta, gall.Biale, Siena- Tavola Rotonda, Museo Civ.Arte Cont.Albissola (Sv)- Scriptorium, pal.Vanvitelliano, M. S.Severino (Sa)- Aspetti dell’Arte Astratta nella raccolta Fiocchi, Forte Malatesta, Ascoli P.- Solidarte, Castel Dell’Ovo, Napoli-I Colori dell’Unità, pal. Niglio Itri, Stella Cilento (Sa)- Viaggio al termine della forma, gall. Immaginaria, Firenze- Opere su carta, GlobArt Gallery, Acqui Terme (Al)-150+1 (settore Musei/Bibl. Prov. di Salerno): pal. Grancia, Sala Consilina (Sa); Museo Arch.co Prov. dell’Agro-Nocerino, Nocera Inf.(Sa); Pal. R.Niglio Itri, Stella Cilento (Sa)-      

Testi in catalogo e recensioni su  pubblicazioni portano la firma di: S. Zuliani, A. P. Fiorillo, M. Bignardi, S. Bongiani, M. Alfano, A. Trione, V. Trione, R. Aymone, M. D’Ambrosio, L. Mango, R. Mele, L. Giordano, U. Piscopo,  V. Guarracino, C. Serri, V. Corbi,  G. Paraggio,  B. Bandini, A. Guglielmo, L. P. Finizio, C. Tafuri, N. Parlante, L. Crescibene, M. Maiorino, C. Ruyu, A. Trabucco, R. Pinto, A. Calabrese, E. Lauria, A. Cappuccio, G. Romano, S. Romano, G. Bilotta, G. Pedicini, M. Napoli, P. Romano, M. D’Elia, A. Izzo, A. Di Muro, G. Caliendo,G. Malangone, C. Caserta, L. Zaniboni, L. Liguori,  M. Vitiello, G. Grassi, A. Lorito, M. Di Mauro.








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