domenica 14 febbraio 2021

Domani / L'arte come impegno sociale e la Generazione Z

 


Oggi la pagina arte di
Domani
guarda all'arte delle nuove generazioni. Edoardo Ghizzoni intervista l'artista trentaseienne francese JR, mentre
delinea un ritratto della "Generazione Z", soffermandosi sui codici estetici che la caratterizzano maggiormente. Attraverso il lavoro di cinque artisti contemporanei – Amalia Ulman, Ed Fornieles, Anne Imhof, Michele Rizzo e Yves Scherer – l'articolo pone l'accento su una generazione colta ma smarrita, cresciuta all’ombra dei social.

  Demetrio Paparoni



DOMANI

















Giornale  DOMANI di oggi 7 febbbraio 2021  


JR e l'arte come impegno sociale

 

La pagina domenicale del quotidiano Domani dedicata all'arte si occupa oggi dell’artista trentaseienne francese JR, noto per i suoi collage fotografici, film e azioni situazionste che coinvolgono intere comunità. JR ha tra l’altro diretto insieme ad Agnès Varda il lungometraggio Visage Village, premiato a Cannes e candidato all’Oscar come miglior documentario nel 2018. Nell'articolo–intervista firmato da Edoardo Ghizzoni, JR si sofferma sulla sua pratica artistica, che include momenti di aggregazione il cui l’obiettivo è operare una trasformazione positiva nella società. Un’occasione per conoscere il lavoro dell’artista anche attraverso le sue parole.

 Edoardo Ghizzoni (1992) vive a Milano. Laureatosi in letteratura inglese all'Università di Exeter, si occupa per la casa editrice Skira di pubblicazioni dedicate a protagonisti della scena artistica internazionale.

Didascalia: JR, Omelia contadina, Iris Pulvano, 2020, installazione alla Galleria Continua, San Gimignano. Courtesy: JR e Galleria ContinuaPhoto Ela Bialkowska, OKNO Studio


Forme d'arte per la Generazione Z

Nella stessa pagina Maria Chiara Valacchi delinea un ritratto della "Generazione Z", soffermandosi sui codici estetici che la caratterizzano maggiormente. Attraverso il lavoro di cinque artisti contemporanei – Amalia Ulman, Ed Fornieles, Anne Imhof, Michele Rizzo e Yves Scherer – l'articolo pone l'accento su una generazione colta ma smarrita, cresciuta all’ombra dei social.

Maria Chiara Valacchi, critica e curatrice, collabora con ArtForum. Nel 2010 ha fondato a Milano Cabinet, spazio non profit e nel 2014 la rivista online Paint!.

Didascalia: Yves Scherer, Untitled (Autumn), 2020, stampa lenticolare, 182 x 150 x 15 cm. Courtesy Cassina Project, Milano.

 


各位中国朋友:
祝你们新春快乐,阖家安康,万事如意!
希望很快就有机会再次拥抱你们!
德沐


Энди Уорхол в Москве



Questa è la copertina del catalogo (304 pagine) della grande mostra dedicata a Andy Warhol a Mosca che si è tenuta alla Nuova Tretyakov Gallery. La mostra è curata da uno dei massimi esperti in Europa di Pop Art, Gianni Mercurio. Il catalogo, oltre al testo del curatore e numerose immagini, ospita un mio saggio e una conversazione di Sergey Popov con Vitaly Komar, incentrata sulla percezione della figura di Andy Warhol nella Russia degli anni settanta. Qui la visita virtuale alla mostra con commento in russo.




Alcuni articoli nelle domeniche precedenti 
 
 
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domenica 7 febbraio 2021

Demetrio Paparoni / Riflessioni sulla depressione degli artisti e della sessualità nell'arte





La pagina dell’arte del Domani a cura di Demetrio Paparoni ospita oggi un articolo di Elena Di Raddo dedicata alle strategie di controinformazione degli artisti e alcune riflessioni di  Manuela Gandini  sulla depressione della sessualità nell’arte, dopo il declinare delle esperienze trasgressive degli anni 60 e 70.


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DOMANI

Giornale  DOMANI di oggi 7 febbbraio 2021  


Il vero e il verosimile nell'arte 

L’uso del web e dei social ha cambiato il modo di rapportarci con ciò che è vero e ciò che è falso. Questo è avvenuto in tutti gli ambiti della nostra esistenza e anche nell’arte. Su Domani in edicola questa mattina Elena Di Raddo racconta attraverso alcuni esempi il modo in cui gli artisti hanno affrontato questo tema, in particolare nell’ambito della comunicazione politica. L'articolo analizza come dalle pratiche artistiche degli anni Sessanta e Settanta, che svelavano le logiche occulte dei mass media, si sia passati a indagini che penetrano in modo più subdolo la realtà, confondendo vero e verisimile. Esattamente come avviene nella società postmediale.

 

 


Elena Di Raddo insegna storia dell’arte contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Brescia. 
 
Didascalia: Ketty La RoccaLa guerriglia, 1964-1965.
Courtesy e © Ketty La Rocca Estate by Michelangelo Vasta




Arte e liberazione sessuale

 


Nella stessa pagina Manuela Gandini propone un viaggio nell’America degli anni settanta soffermandosi su alcune performance incentrate sul linguaggio del corpo: dalle masturbazioni di Vito Acconci alla Sonnabend Gallery di New York, per inseminare lo spazio dell'arte, all'happening,  orchestrato da Yayoi Kusama sul ponte di Brooklyn con uomini e donne nudi per protestare contro la guerra in Vietnam, fino al set allestito da Spencer Tunick nel 2019 a New York, davanti alla sede di Facebook, per protestare contro la censura dei nudi d’arte sulla piattaforma. L’analisi vede il corpo come soggetto politico della contestazione.


Manuela Gandini, critica d'arte e saggista, insegna Critical Writing alla NABA di Milano. 

Didascalia: Spencer Tunick, New Paltz 2, Chromogenic print (c-print) mounted on Plexiglas, 89.37 x 70.85 in. (227 x 179.96 cm.). Courtesy l'artista e Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, Milano. © Spencer Tunick




 

Domani del 1 febbraio 2021



 
Il diavolo nell'arte di ieri e di oggi
 
 
 
 
Edito in Italia nel 2017 da 24 Ore Cultura, il mio libro sul diavolo nella storia dell'arte di ieri e di oggi è stato pubblicato nel 2019 in francese da Cernunnos con il titolo Infernal/Histoire illustré du diable e in inglese da Abrams Books con il titolo The Art of the Devil /An Illustrated History.
 
Qui la recensione della critica londinese Aida Amoako apparsa su Hyperallergic.

 

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Pagina segnalata da Archiviophenvirtualart di Salerno



martedì 2 febbraio 2021

I dormienti di Mimmo Paladino

 



Mimmo Paladino - I dormienti


CARDI GALLERY | Milano
MIMMO PALADINO
I DORMIENTI
22 febbraio - 30 aprile 2021

                Mimmo Paladino, I Dormienti (dettaglio) I Ph. Gino Di Paolo

Imperturbabili uomini eterni realizzati in terracotta accostando frammenti provenienti dalla stessa matrice ma combinati diversamente, ognuno con il colore unico dell'argilla utilizzata: I Dormienti di Mimmo Paladino nascono alla fine degli anni Novanta, quando l’artista li espone per la prima volta a Poggibonsi (1998) nell’ambito della mostra Arte all’Arte. Nel 2000 si decide di fonderli in bronzo per l’installazione permanente della Fonte delle Fate sempre a Poggibonsi. Altri Dormienti e Coccodrilli in terracotta sono stati realizzati per la grande mostra negli spazi sotterranei della Roundhouse di Londra (1999), in dialogo con un impianto sonoro appositamente ideato dal musicista, compositore e produttore britannico Brian Eno.

A vent’anni di distanza, l’artista ne cura personalmente un nuovo allestimento inedito, un unicum irripetibile pensato per la prima esposizione a Milano, negli spazi di Cardi Gallery dal 22 febbraio al 30 aprile 2021.

"Desideriamo inaugurare questo nuovo anno con una mostra importante e ambiziosa – spiega Nicolò Cardi – In un momento particolare come quello di oggi continuiamo a produrre concretamente contenuti di altissima qualità, così da stimolare una nuova progettualità per il sistema dell'arte e dare un segno di fiducia al mondo della cultura."

Nella penombra del grande open space della galleria milanese, l’artista dispone 32 sculture secondo una nuova costruzione concettuale, rimodulando il tono dell’installazione con solennità. Le composizioni musicali di Brian Eno anche questa volta liberano I Dormienti dalla pesantezza del sonno o dall’evanescenza del sogno, restituendo loro un soffio vitale e una serena concretezza.

"Ricorre in Paladino l’idea di assemblare delle forme come se fossero moduli – dichiara Demetrio Paparoni, autore del volume che accompagna la mostra. “Non va dimenticato che l'artista ha in più occasioni manifestato l’attitudine a realizzare opere concepite come un insieme di frammenti archiviati nel suo immaginario visivo. È questa attitudine che lo ha portato a realizzare dei lavori insieme a Sol Le Witt, Alighiero Boetti e non ultimo Brian Eno, artisti che hanno sempre lavorato con un concetto di modulo e di ripetizione differente".

I corpi de I Dormienti – in cui molti hanno visto un’ispirazione ai resti degli abitanti di Pompei e Ercolano, ma che in realtà fanno riferimento ai disegni di Henry Moore dei ricoveri di guerra inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale – sono accompagnati al primo piano dello spazio dalla grande opera inedita Sunday Mornin' Comin' Down composta da 100 disegni realizzati nel corso del 2020. Anche quest’opera, così come I Dormienti, è emblematica del modo in cui l'artista concepisce il lavoro, un puzzle nel quale i frammenti convergono in un unicum monumentale, una “finestra panoramica” sulle immagini che popolano il mondo dell'artista alla ricerca di un equilibrio naturale tra intimismo e memoria collettiva.

In occasione della mostra sarà pubblicato un libro con testo introduttivo di Demetrio Paparoni.

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ENG below


CARDI GALLERY| Milan

presents

MIMMO PALADINO
I DORMIENTI
[THE SLEEPERS]

February 22nd – April 30th, 2021
Cardi Gallery, Corso di Porta Nuova 38, Milan - Italy

Milan January 21st, 2021 – Unperturbed eternal men, made of terracotta made by juxtaposing fragments coming from the same matrix but combined differently, each with the unique color of the clay used: I Dormienti [The Sleepers] by Mimmo Paladino were born in the late Nineties, when the artist first exhibited them in Poggibonsi (1998) as part of the Arte all'Arte exhibition. In 2000 he decided to cast them in bronze for the permanent installation into the Fonte delle Fate (Poggibonsi). Other terracotta Sleepers and Crocodiles were created for the great exhibition in the underground rooms of the Roundhouse in London (1999), in dialogue with a sound system specifically designed by the British musician, composer, and producer Brian Eno.

Twenty years later, the artist personally curates a new set-up, an unpublished one, an unrepeatable unicum designed for the first exhibition in Milan, in the spaces of Cardi Gallery from 22nd February to 30th April 2021.

"We wish to inaugurate this new year with an important and ambitious exhibition – explains Nicolò Cardi –. In a particular moment like today we continue to concretely produce high quality contents, so as to stimulate a new planning for the art system and give a sign of trust in the world of culture."

In the dim light of the large open space of the Milanese gallery, the artist arranges 32 sculptures according to a new conceptual construction, re-modulating the tone of the installation with solemnity. Once again, Brian Eno's musical compositions free I Dormienti from the heaviness of sleep or from the evanescence of dreams, restoring them a vital breath and a serene concreteness.

“The idea of assembling shapes as if they were modules recurs in Paladino" states Demetrio Paparoni, author of the volume accompanying the exhibition. "It should not be forgotten that the artist has on several occasions manifested an aptitude for creating works conceived as a set of fragments archived in his visual imagination. It is this attitude that led him to create artworks together with Sol Le Witt, Alighiero Boetti, and, last but not least, Brian Eno, artists who have always worked with a different concept of module and repetition”.

The bodies of I Dormienti – in which many have seen a reference to the remains of the inhabitants of Pompeii and Herculaneum, but which actually refer to Henry Moore's drawings representing the British war shelters during World War II – are accompanied to the first floor of the gallery from the great unpublished work Sunday Mornin 'Comin' Down, composed of 100 drawings made during 2020. This work, like I Dormienti as well, is emblematic of the way of working of the artist; as a puzzle where the fragments converge in a monumental unicum, a “picture window” on the images that inhabit the artist's world in search of a natural balance between intimism and collective memory.

On the occasion of the exhibition, a book will be published with an introduction by Demetrio Paparoni.


CARDI GALLERY | Milano
MIMMO PALADINO
I DORMIENTI
22 febbraio - 30 aprile 2021


Cardi Gallery | Milan
corso di Porta Nuova 38 | 20121 Milan IT
T. +39 0245478189 | E. mail@cardigallery.com

Cardi Gallery | London
22 Grafton Street | W1S 4EX London UK
T. +44 2034099633 | E. mail@cardigallery.com


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