sabato 21 novembre 2015

Biografia aggiornata di Ben Vautier






Biografia  di Ben Vautier
“Non amo le biografie. La biografia è un ego.  Il sogno è di essere un artista senza biografia, ma
è quasi impossibile visto che l’arte è sempre ego. La biografia è: io sono..io…”   BEN 1970







Ben Vautier  nasce nel 1935 a Napoli da madre occitano-irlandese e padre svizzero-francese e, dopo aver vissuto in diversi paesi, nel 1949 si trasferisce a Nizza. Negli anni ’50 prende corpo il suo lavoro d’artista, legato alla tradizione dell’astrattismo. Ispirato da Yves Klein, Marcel Duchamp e i Nouveaux Rèalistes, Vautier sviluppa un personale stile distintivo con declinazioni Dada. Durante l’ultima metà degli anni ’50, l’artista lavora a composizioni che richiamano le macchine celibatarie di Jean Tinguely. Nei primi anni ’60 entra a far parte del Nouveau-Rèalisme dell’ambiente nizzardo, stabilendo stretti rapporti con Arman e Spoerri. Nel 1962 conosce e inizia a frequentare George Maciunas, fondatore di Fluxus, movimento  radicale nell’arte di ispirazione Neo-Dada, di cui condivide filosofia e poetica che si identificano con l’equazione: arte uguale vita. Diviene in breve, tra il 1962 e il 1970, parte attiva del movimento, partecipa ai Fluxus Festivals nel mondo e alle performances pubbliche, sviluppando un ruolo importante nella diffusione delle idee dell’arte radicale. Gli anni Settanta ed il decennio successivo vedono Ben protagonista di innumerevoli mostre personali, molte delle quali in gallerie private, non solo in Francia (Daniel Templon, 1970; 1971; 1973; Beaubourg; Lara Vincy; Duran; La Hune, Parigi, 1983) ma anche in Germania (Denise Rene' Hans Mayer, Dusseldorf, 1970; Rene' Block, Berlino, 1971), Svizzera (Bruno Bischofberger, Zurigo, 1971; Pierre Huber, Ginevra, 1986), Italia (Rinaldo Rotta, 1978, Genova) e - oltre Oceano - New York (Gibson, 1975; Castelli Graphics, 1982). L’ininterrotto successo di Ben dagli anni novanta ad oggi è confermato dalle molteplici esposizioni e retrospettive in spazi pubblici e privati in Francia (Centre Pompidou, 1991; Rive Gauche, 2003, Parigi; Kahn, Strasburgo, 2000; Mamac, Nizza, 2001; Musée de l’Objet, Blois, 2003; Musée d’Art et de Provence, Grasse, 2004; MAC, Lione, 2004; Maison de la culture, Malakoff, 2005; Musée Chagall, Nizza, 2005; Musée de la Céramique, Vallauris, 2006) e all’estero (Gan, Tokyo, 1997; Zabriskie, New York, 1998; Ludwig Museum, Coblenza; National Museum of Contemporary Art, Seoul, 2002; Maison de la culture MalakoffManif d’art, 2005; Galerie Caja Negra, Madrid; Galerie Marlborough, Monaco, 2006; Galleria Il Ponte, Firenze, 2007; Galerie Guy Pieters, Knokke, Studio d’Arte Fioretti, Bergamo, Galerie Templon, Paris 2009; Associazione Mara Coccia, Roma 2011. E’ del2010 la prima ampia retrospettiva al Musée d’Art Contemporain, Lyon. Nel 2015, per il suo  ottantesimo compleanno, (18 luglio 1935), il Museum Tinguely  di Basilea dedica a Ben Vautier la sua più importante retrospettiva in Svizzera, mentre lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2.0  di Salerno gli organizza   un  progetto internazionale a cura di Giovanni  Bonanno, con una importante mostra collettiva  dal titolo “Ottanta Ben Vautier” presentando 102 artisti contemporanei di diversa nazionalità. Anche la Fondazione Mudima  di Milano  ha partecipato a questa importante ricorrenza di Ben Vautier ospitando un’installazione dell’artista francese del 1989 dal titolo “N’import quoi est musique”, presentando un pianoforte verticale con una miriade di oggetti assemblati che trasformano e dissacrano lo strumento musicale per eccellenza in una sorta di horror vacui del non-sense. 

        (Biografia aggiornata da Sandro Bongiani Arte Contemporanea a dicembre  del 2015)


venerdì 6 novembre 2015

FRANCO MASSANOVA - ALLA RICERCA DELLA VITA



Personale di Franco Massanova - Profili in libertà

Milano - dal 7 al 27 novembre 2015





Da sabato 7 novembre presso l’Art Studio 38 di via Canonica, 38 a Milano  viene presentata la  personale dell’artista salernitano Franco Massanova  a cura del figlio Silvio, con opere che coprono  un arco di tempo di circa 10 anni di lavoro, fino agli ultimi mesi di produzione dell’artista, prima della prematura scomparsa nel dicembre scorso. Le opere dell’artista salernitano ricercano nell’embrione la vita, le suggestioni del tempo in una variazione di umori sempre diversi e indefiniti.  Franco Massanova lavora assiduamente sul crinale impalpabile della figurazione con lacerti d’immagine “insostanziale”. Una pittura che riesce a darsi come evento provvisorio e nel continuo farsi e disfarsi trova comunque il modo di esistere.




Nel maggio 2011, per Exibart avevo recensito la mostra di Franco Massanova svolta  nel Complesso monumentale di Santa Sofia a Salerno (Chiesa dell’Addolorata), che per l’occasione presentava una trentina dipinti che ripercorrevano un quarantennio di ricerca svolta in modo lucido e coerente: dagli esordi figurativi dei primi anni ’70 attraverso l’immaginario geometrico dei primissimi anni ’80 fino alle grandi tele del 2011 di matrice sostanzialmente aniconica e lirica. Una pittura rarefatta rivolta a scandagliare minime sezioni d’immagine, apparentemente semplice che preferiva condividere l’essenzialità della rappresentazione. A partire già dai primi lavori degli anni ‘70 e in tutte le altre opere successive vi è stato un motivo di base sempre ricorrente: la visione ravvicinata, la rappresentazione del dettaglio, la presenza espressiva della linea e del nero come campo d’indagine.

Scrivevo: “Il nero di luce o il nero di colore, come lo si voglia intendere, ha indotto l’artista a convogliare tutta la sua attenzione verso questo nuovo campo d’indagine. La sua pittura ormai vive la dimensione favolistica, ma non diventa mai racconto o illustrazione. I segni che traccia sulla tela sono larve e presenze insostanziali, frammenti di cose che rimangono allo stato embrionale in una situazione chiaramente provvisoria. L’artista sa come condurre le sue forme archetipe, le insolite apparizioni fino al limite della concretizzazione per poi abbandonarle nel vuoto anemico e profondo dello spazio. Massanova da tempo lavora assiduamente sul crinale impalpabile della figurazione con lacerti d’immagine insostanziale che condividono la dimensione sospesa dell’apparire. Una pittura che riesce solo a darsi come evento e nel farsi e disfarsi trova il modo di evidenziare e svelare i nascosti misteri dell’ esistenza. Con le ultime opere create per questo affascinante spazio espositivo, l’artista salernitano approda ad un linguaggio mobile, lirico, in cui emergono forme organiche e allusive. Un’apparizione decisamente appostata ad un limite, un’ immaginarie lirica e nel contempo metafisica che accoglie l’incanto immediato e provvisorio dell’illusione. I suoi sono eventi sospesi, energie primarie, intrecci di vibrazioni dal flusso provvisorio e incontrollato. E’ la pittura degli abissi e dei misteri. E’ la pittura del tuffatore di Paestum che attratto dal nulla, si libera dalle costrizioni e si lancia nel profondo buio dello spazio e nel silenzio più assorto si rigenera e ritrova ancora la luce e la vita”.    
Sandro  Bongiani











FRANCO MASSANOVA   Nasce a Stella Cilento (Sa.) nel 1950.  Muore nel dicembre del 2014 a Torino dove si era trasferito negli ultimi mesi. Le sue ceneri riposano nel cimitero di Stella Cilento (SA).

 L’attività di artista è iniziata negli anni settanta, attraverso la serie dei “Grovigli”, dei”Filamenti ragionati” e dei “Reticoli”,” con i primi anni ottanta la sua ricerca approda  ad un’ampia astrazione che farà registrare l’azzeramento di qualsiasi elemento referenziale, in virtù di una costruzione formale rigorosa”: le “Macroscopie”, le “Sovrapposizioni”, i “Frammenti”. Successivamente le sue tele, realizzate dalla metà degli anni ottanta e per tutto il decennio successivo, si caratterizzano per la presenza quasi assoluta di un nero abissale: i“Notturni”, le “Tangenze”. Nell’accogliere poi sulla superficie della tela sia “attraversamenti nervosi del segno ed imprevedibili slittamenti della linea”sia “fughe filamentose e avvolgenti” nascono  le opere della serie “Nero di Luce”,” Fantasmi di movimento”,”Icaro”. Con il volgere degli anni duemila si ha il  recupero della gamma cromatica attraverso un  particolare utilizzo della materia pittorica. Il tutto porterà ad  un primo  ciclo di opere a cui sarà dato il titolo “Incarnato Tepore”: lavori identificabili per “un rosa intenso variato in tutta la sua gamma”. I lavori degli ultimi anni evidenziano “…segmenti neri e pastosi, che si contraggono o si dilatano prima di vedersi attratti e assorbiti in un magma inquietante, in un abisso nero di segni, a causa di una forza che sgretola la pelle della tela e ne fa virare le tonalità del colore dal nero al violaceo, al grigio-ceruleo, al verde acido, al giallo, al rosa. Ed il nero, energia un tempo terragna e visionaria, permane con le sue linee sensuali, meno taglienti e più allusive, permane nel fondo, silenzioso e compatto, ma anche tra i cristalli di colore.”
 Nel 1998, in occasione della Pasqua, e per i successivi sei mesi, una sua opera di grandi dimensioni (cm,200x245) rappresentante “LA CROCIFISSIONE” è rimasta esposta nella Cattedrale di Salerno.
Nel 2010, in occasione della ristrutturazione dell’edificio dove abitò il grande romanziere ungherese Sandor Marai, detto edificioè stato arricchito di 36 pannelli vitrei riportanti particolari di lavori del sottoscritto.
Nel 2011 ha tenuto, a cura del Comune di Salerno e con la pubblicazione di un volume monografico, una mostra antologica che ha ripercorso i quaranta anni di lavoro.

-Ha  tenuto mostre personali in spazi pubblici e gallerie private, partecipando a mostre di gruppo sia in Italia che all’estero.

PERSONALI: Centro Dadodue (Sa), gall.Inquadrature 33 (Fi),.gall.S.Carlo (Na), Centro Sud Art Scafati (Sa),  gall.Fumagalli (Bg), Antichi Arsenali Amalfi (Sa), gall.Diagramma 32  (Na), gall.L’Idioma (AP), Biblioteca Com.le Bellizzi (Sa), S.Giovanni di Dio (Sa), ArtexArte (Na), Linee Contemporanee (Sa), Ex Refettorio Monastero di  S.Spirito (Ag), in cont.nea Edificio R.Niglio Itri,  Stella C.(Sa) e Portosalvo, Pisciotta (Sa), Spazio Arte, a cura del comune di Fara Gedda d’Adda (Bg), gall. Delise Portogruaro (Ve), Museo Frac Baronissi (Sa), Pagea Art Angri (Sa), Luxury Art Gallery(Co), gall. 8,75 (RE), gall.Il Raggio (Lugano), Spazio Ebner Ceraso (Sa), gall.Rosso Fenice (Bn), Complesso di S.Sofia, ex chiesa dell’Addolorata (Sa), Museo / Pinac.ca Todi (Pg), ARC Archivio Ravello Cont.nea, Ravello (Sa), gall.Immaginaria (Fi).

COLLETTIVE:Grafica Ital. Cont. Lima (Perù), Gzira (Malta)- Autodocumentazione ‘78 Salerno-XI premio Salerniana, Erice (Tp)-Linguaggi Altrui, AA.BB.(Na)- Artder ’82, Bilbao (Spagna)- Una situazione a Napoli, VII Expo arte, Bari- Otto pittori italiani alla galerie Jozsefvvaros, Budapest (Ungheria)- Gall.Volksuniwersit, Rotterdam (Olanda)- XXXVI premio Michetti, Francavilla a Mare (Ch)- Arte oggi in Campania, Mostra d’Oltremare, Napoli- Disegno Campania ’88, Morcone (Bn)- 5+1 gall.Chisel, Genova- Immaginaria ’92, pal.Durini Milano- I luoghi della visione, gall.Annunciata, Milano- Misure uniche per una collezione, Università di Ancona, pal.Tiranni Castracane Cagli (PU)- Segmenti eterogenei di arte nuova, Tempio di Pomona, Salerno-Arte e olio, Museo di Campagna(Sa),Centro Studi It.ni, Berna (Svizzera)- Libro d’artista, Galassia Gutemberg, Mostra d’Oltremare, Napoli, Fortezza di Basso, Firenze- Lavori su carta, villa Loredan, Strà (Ve)- Carte x l’arte, a cura delle’Unione delle Autonomie Locali, sedi varie- Artisti per il Kossovo, gall.Verrengia, Salerno- Cartolina per Napoli, Palazzo Reale Napoli- Una luce per Sarno, pal. Doria, Angri (Sa), Arsenali di Amalfi (Sa), Musei Civici (MC), Gall.Civ. d’Arte Moderna, Spoleto (Pg)- Sguardi Diversi, Stella Cilento (Sa)- Itinerario d’Arte, villa Bruno, Portici (Na)- I colori di Bacco, Museo Emblema, Terzigno (Na)- Lavori in corso, coll.ne FRAC, Baronissi (Sa)- Itinerari di carta, gall.Biale, Siena- Tavola Rotonda, Museo Civ.Arte Cont.Albissola (Sv)- Scriptorium, pal.Vanvitelliano, M. S.Severino (Sa)- Aspetti dell’Arte Astratta nella raccolta Fiocchi, Forte Malatesta, Ascoli P.- Solidarte, Castel Dell’Ovo, Napoli-I Colori dell’Unità, pal. Niglio Itri, Stella Cilento (Sa)- Viaggio al termine della forma, gall. Immaginaria, Firenze- Opere su carta, GlobArt Gallery, Acqui Terme (Al)-150+1 (settore Musei/Bibl. Prov. di Salerno): pal. Grancia, Sala Consilina (Sa); Museo Arch.co Prov. dell’Agro-Nocerino, Nocera Inf.(Sa); Pal. R.Niglio Itri, Stella Cilento (Sa)-      

Testi in catalogo e recensioni su  pubblicazioni portano la firma di: S. Zuliani, A. P. Fiorillo, M. Bignardi, S. Bongiani, M. Alfano, A. Trione, V. Trione, R. Aymone, M. D’Ambrosio, L. Mango, R. Mele, L. Giordano, U. Piscopo,  V. Guarracino, C. Serri, V. Corbi,  G. Paraggio,  B. Bandini, A. Guglielmo, L. P. Finizio, C. Tafuri, N. Parlante, L. Crescibene, M. Maiorino, C. Ruyu, A. Trabucco, R. Pinto, A. Calabrese, E. Lauria, A. Cappuccio, G. Romano, S. Romano, G. Bilotta, G. Pedicini, M. Napoli, P. Romano, M. D’Elia, A. Izzo, A. Di Muro, G. Caliendo,G. Malangone, C. Caserta, L. Zaniboni, L. Liguori,  M. Vitiello, G. Grassi, A. Lorito, M. Di Mauro.








venerdì 23 ottobre 2015

La Via di Maurizio Follin


La Via

progetto di
Maurizio Follin

sabato 24 ottobre ore 17
presso:
Oratorio San Francesco
via Gazzera alta 96
Venezia Mestre




in esposizione opere personali di  Maurizio Follin

e opere realizzate per i progetti  “Fluxus Booklet” e  “FluxWayBox” 
in collaborazione con:



Adolfina De Stefani, Alberto Sordi, Alberto Vitacchio, Alessandro Ceccotto, Alexander Limarev, Alfonso Caccavale, Alfonso Lentini, Angela Caporaso, Angie Cope, Anna Boschi, Antonella Prota Giurleo, Antonella Sassanelli, Antonio Conte, Barbara Cotignoli, Bruno Capatti, Bruno Cassaglia, Bruno Chiarlone, Carla Bertola, Carlo Iacomucci, Carmela Corsito, Cecilia Bossi, Cettina Lauretta, Cinzia Farina, Cinzia Mastropaolo, Claudio Romeo, Consiglia Recchia, Cristina Del Prete, Dana Sikorska, Daniel Deligard, Danilo Micheletto, Doriano Taddei, Elena Del Bon, Eligio Leschiutta, Elisa Battistella, Elisabetta Oneto, Emilio Morandi, Enzo Correnti e Guroga, Enzo Dente, Ettore Le Donne, Ferdinando Sorbo, Fernando Montà, Francesco Cornello, Francesco Mandrino, Fulgor Silvi, Gabriella Gallo, Giancarlo Pucci, Gianni Noli, Giovanni Bonanno, Giovanni e Renata Strada, Gisella Lucci, Giuliana Bellini, Giuseppe Bongiorno, Giuseppe Brombin, Guido Capuano, I Santini Del Prete, Ina Ripari, Jessika Noviello, Karina Espinoza, Lamberto Caravita, Lancillotto Bellini, Laura Cristin, Laura Giulitti, Lia Franzia, Libera Carraro, Lucia Spagnuolo, Luciano Fiori, Lucio Pintaldi, Ludovica Cattaneo, Luisa Bergamini, Mabi Col, Mara Ruggeri, Maria Magni, Maria Rita Modena, Maria Teresa Cazzaro, Mariano Bellarosa, Mariano Filippetta, Mariapia Fanna Roncoroni, Mariella Bogliacino, Marina Federici, Marisa Cortese, Maura Di Giulio, Mauro Malafronte, Maya Lopez Muro, Michel Della Vedova, Mina Dabar, Mirta Caccaro, MMA multimedia, Osvaldo Cibils, Paola Toffolon, Paola Zago, Paolo Pompei, Patrizia Baraldini, Patrizia Battaglia, Patrizia TicTac, Pier Roberto Bassi, Piero Barducci, Pierpaolo Limongelli, Pietro Meletti, Raffaella Formenti, Reid Wood, Rèmy Pènard, Renata Di Palma, Renato Sclaunich, Rinaldo Rasa, Roberto Sanchez, Roberto Scala, Rosa Biagi, Rossella Ricci, Roxana Ciobotaru, Sandra Islandgreen, Severino Domenico, Simonetta Borrelli, Sylvia Fucigna, Teresa Follino, Tiziana Baracchi, Tulio Restrepo, Veronica Menni, Virginia Milici, Virginia Susani, Walter Pennacchi, William Nessuno.

giovedì 22 ottobre 2015

FERRUCCIO GARD / Chromatism and Optical Art






FERRUCCIO   GARD

Chromatism and Optical Art

Mostra antologica, opere dal 1969 al 2015




Dal 17 ottobre al 6 dicembre 2015 Venezia, 
Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna


Fino al 31/10 dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso ore 17) 
Dal 1/11 dalle 10 alle 17 
(ultimo ingresso ore 16) chiuso il lunedì




Ferruccio Gard, “Chromatism and optical art”, Acrylic colours on canvas cm 112×112






Ferruccio Gard, “Chromatic energies”, 2013, acrylic colour in canvas, cm 80×80






Ferruccio Gard, “Chromatic energies in op art”, Acrylic colours on canvas cm 90×90 2014







Ferruccio Gard, “Chromatism and optical art” Acrylic colour on canvas cm 90×90 Venezia 2015








Ferruccio Gard, “Emozioni cromatiche in op art”, 2012, acrilici su tela, cm 60×60




Mostra FERRUCCIO GARD 

Chromatism and optical art Mostra antologica, opere dal 1969 al 2015


Dal 17 ottobre al 6 dicembre 2015 Venezia, Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna 

Le espressioni più significative della pittura veneziana contemporanea saranno al centro della proposta espositiva autunnale di Ca’ Pesaro. Nell’ambito di Muve Contemporaneo, la rassegna ideata dalla Fondazione Musei Civici di Venezia per dialogare con la Biennale d’Arte, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna ospiterà dal 16 ottobre al 6 dicembre un ciclo di nuove sperimentazioni pittoriche di Ferruccio Gard. L’artista, tra i maggiori esponenti della optical art – l’arte programmata e cinetica – dopo oltre 45 anni dedicati ad originali ricerche cromatiche ritrova nel percorso del suo “astrattismo geometrico” un nuovo filone creativo basato su inedite sperimentazioni del bianco e del nero. Una dozzina di questi suggestivi lavori, alcuni di grandi dimensioni, caratterizzati dall’impiego di infinite variazioni di grigio o di due soli altri colori, si potranno ammirare all’interno del percorso al primo piano del museo, accanto ai capolavori dei maestri del Novecento. La mostra, a cura di Gabriella Belli, riveste una duplice attualità, sia per la presentazione in anteprima delle ultime ed inedite ricerche cromatiche dell’artista, sia per il grande ritorno di interesse, a livello nazionale e internazionale, verso la optical art. “Nell’anno della Biennale, che esplora temi politici di forte tensione morale” – sottolinea Gabriella Belli nella presentazione in catalogo – “la proposta di una sequenza compatta e organica di vera pittura sembra un giardino fiorito, nel quale si ricompongono le gerarchie degli strumenti essenziali del dipingere e l’omaggio a un Maestro della contemporaneità veneziana contribuisce a preservare il legame di Ca’ Pesaro con il suo territorio, secondo quella vocazione internazionale ma anche territoriale che da sempre caratterizza le scelte del programma espositivo del Museo”.

I Colori dei Sapori al Castello Visconteo di Pavia



I Colori dei Sapori
Sinestesie a tavola




venerdì 23 ottobre 2015, ore 16.30
Sala Conferenze, Castello Visconteo
Viale XI Febbraio 35, Pavia


Partendo da tre aree cromatiche e culinarie, la conversazione tra l'artista Alessandra Angelini e lo chef Massimo Maganza evocherà le emozioni suscitate dal gusto e dai colori. Colori e sapori si (con)fonderanno tra loro liberando la fantasia e creando nuove e originali unioni.
Da un progetto ideato e curato da Alessandra Angelini, organizzato dai Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia con la collaborazione dell'Associazione Culturale IlMondoGira, l'incontro si concluderà con un cocktail all'insegna del colore e del sapore offerto da Il Girasole di Travacò. 



Mail Art Homage to Ray Johnson




PLEASE ADD TO AND RETURN TO OPENS TUESDAY, OCTOBER 27 AT PRINTED MATTER

OCTOBER 27 - NOVEMBER 28
OPENING RECEPTION: FRIDAY, OCTOBER 30, 6-8PM
PRINTED MATTER, INC., 231 11TH AVE




Please Add To and Return To:
Mail Art Homage to Ray Johnson

Presented with Performa and the Ray Johnson Estate
October 27 - November 28, 2015

Printed Matter is pleased to present
 Please Add To and Return To: Mail Art Homage to Ray Johnson, the culminating exhibition of recent mail art submissions realized as part of Performa 15 in collaboration with The Ray Johnson Estate. Spanning the back wall of Printed Matter's new location at 231 11th Avenue, the exhibition presents hundreds of submitted works that were received in response to a mail art activation celebrating the life and work of artist Ray Johnson (1927-1995). 

The exhibition will be on view at Printed Matter October 27-November 28 in two phases, with the installation turning over on November 11. Please join us for an opening reception, co-hosted with Performa and The Ray Johnson Estate on Friday, October 30th, 6-8PM. A panel discussion and set of performances in connection with the exhibition will be held at Printed Matter during the course of the exhibition, details forthcoming.

The exhibition extends a component of Johnson’s mail art practice in which he distributed “templates” with the instructions “Please Add To.” The artist would send these photocopies of his original drawings en masse via USPS, instructing recipients to “Return To Ray Johnson” or forward to someone else entirely. Upon return of work, Johnson would typically photocopy and recirculate the altered versions or add them to his archive.
 

As an homage to Johnson, several of the artist’s mail art “templates” were placed back into circulation as a call to action for the next generation of Johnson enthusiasts. Submissions for the project were received from eighty-five cities in nineteen countries, demonstrating that Johnson’s legendary mail art practice continues to resonate.

The exhibition will also display a selection of Johnson's original templates from 1976, which were distributed through 1990, including “please add to and return to” mailings such as "The Starn Twins," "Please Add Hair to Cher," and "Ray Johnson Silhouette."

Printed Matter will have a station on-site for visitors to create new works on blank templates, which will be collected into the exhibition and placed on view in accompanying binders. Once received, all submissions are posted to a page on the
  website and become part of the Ray Johnson Estate archive.


Printed Matter, Inc
231 11th Ave
New York, NY 10001
Press inquiries:
 
Keith@printedmatter.org

Hours:
Mon–Wed: 11AM–7PM
Thurs–Fri: 11AM–8PM
Sat: 11AM–7PM
Sun: Closed


domenica 18 ottobre 2015

FRIEZE MASTERS 2015, London



Richard L. Feigen Gallery


Ray Johnson, Buddha's Fingernails, c. 1973 and Bernardo Daddi, Saint Dominic, c. 1342




FRIEZE MASTERS 2015



October 14 - 18, 2015
Preview: October 13, 2015

Stand D03
Regent's Park, London



Richard L. Feigen & Co. is pleased to announce its participation in Frieze Masters 2015. This year, in collaboration with JP Molyneux Studio, we will present an immersive environment that offers a glimpse into an Italianate Palazzo of a connoisseur. As one of the world's most sought after designers, Juan Pablo Molyneux has created spaces that house some of the finest and most eclectic collections of art and design in existence. To emulate these settings, we will juxtapose antiquities with Old Masterworks, contemporary sculpture, collage, and modern painting. The art will be enhanced with accents of exquisite furniture from the atelier of Carlton Hobbs. Creating collections that transcend time and geography has always been a driving spirit behind Richard L. Feigen & Co. so it is with great pleasure that we present this astounding group of masterpieces in ensemble. 

Artists include:


Annibale Carracci
Joseph Cornell
Bernardo Daddi
Max Ernst
Ray Johnson
Pablo Picasso
James Rosenquist
Luca Di Tommè

For sales inquiries, please contact Emelia Scheidt

For tickets and information, please visit friezemasters.com

Juan Pablo Molyneux is an internationally acclaimed interior designer. A committed classicist, he creates spirited interiors that are rooted in history without being historical recreations. His work is bold, eclectic, witty…and unmistakably his own. The United States and France are two countries close to Molyneux’s heart, and he maintains offices in both of them; he established his studio in New York in the early 1980’s and in Paris in the late 1990’s. Paris has always been one of his favorite cities.
34 East 69th Street New York, NY 10021      Telephone: 212-628-0700      Fax: 212-249-4574      info@rlfeigen.com