venerdì 26 settembre 2014

Guglielmo Achille Cavellini - Brescia, 1914-2014



GUGLIELMO  ACHILLE  CAVELLINI





Guglielmo  Achille  Cavellini  o GAC, come si firmava) è stato un personaggio multiforme e geniale che per circa un cinquantennio ha vissuto l’arte contemporanea, dal secondo dopoguerra fino al 1990, anno della sua morte.
La storia ha inizio sul finire degli anni quaranta quando GAC, messi da parte i suoi primi tentativi espressivi, scopre una nuova arte europea che coniuga un fronte nuovo della pittura. Ne diviene uno dei maggiori collezionisti e se ne innamora come pittore.  Quella fu la scintilla iniziale, un modo per mettere in piedi in’idea dell’arte come scelta individuale che è stata l’elemento conduttore della sua esistenza d’artista.
Negli anni ’60  recupera dal quotidiano oggetti, soprattutto giocattoli, soldatini, lamette da barba ecc. che uniti a materiali di discarica vanno  a formare una sorta di teatrino carico di memoria e anche di denuncia sociale. E’ quindi la volta delle cassette che contengono opere distrutte (1966.1968) in cui ingabbia i suoi tentativi di lavoro precedente ed anche, e qui appare per la prima volta l’elemento citazione appropriazione, opere di artisti di cui stima maggiormente il lavoro. Citazione - appropriazione che prende corpo più chiaramente (1967-1968) con opere formate da intarsi in legno dipinto in cui gioca con i personaggi della storia dell’arte, ed anche con i primi francobolli, dando il via ad una ricognizione sulla celebrazione che sarà poi sempre presente nel suo lavoro e nei carboni (1968-1971) dove bruciare significa creare il nuovo purificandosi.
Nel 1970 produce una serie di opere, intitolate Proposte, in cui l’azzardo di appropriazione iconoclasta lo porta a sezionare tele di altri autori di importante valore storico ed artistico.
Nel 1971 c’è una svolta cruciale nel suo lavoro:  decide di rivolgere attenzione unicamente a se stesso per segnalare la deformazione di un sistema permeato da invidie e chiusure invalicabili.  Conia il termine Autostoricizzazione.
Le sue Mostre a domicilio furono una specie di vessillo per tanti giovani artisti con cui ebbe un fitto scambio di arte postale, tanto da creare uno degli archivi - museo tra i più cospicui ed interessanti di questo tipo di opere provenienti da ogni parte del mondo. Museo che egli, a più riprese, disse di considerare “la sua opera più importante”.                                            Ruggero  Maggi

Breve Biografia di G. A. Cavellini





BREVE  BIOGRAFIA  di  GUGLIEMO ACHILLE CAVELLINI  (GAC)

GAC (Guglielmo Achille Cavellini) è stato un importante studioso e collezionista dell'arte astratta europea. Dalla metà degli Anni '40 esordisce con disegni e ritratti. Nel '60, si dedica invece alla sperimentazione: alcuni esempi del suo lavoro sono spesso legati a citazioni, vere e proprie elaborazioni di celebri opere che ne fanno un autentico attore nella messa in scena dell'arte. GAC mette in pratica la sua teoria dell'autostoricizzazione: il fare da sé nel costruirsi attorno l'alone del successo, mettendo in disparte i processi canonici che il sistema utilizza a tale scopo. Non è un atto di megalomane autorappresentazione, bensì l'innescarsi di una procedura alternativa: una rivoluzione all'interno della comunicazione artistica. Andy Warhol si mette a ritrarre Cavellini, e il geniaccio GAC rende omaggio a Andy con il francobollo "Le Marilyn di Warhol" (1984). L’utilizzo dei materiali di recupero (negli oggetti assemblati, negli intarsi in legno, nei carboni), è lo strumento del suo operare. Nascono i Teatrini e i  francobolli d’artista attraverso i quali viene reso omaggio ai geni della pittura: Picasso, Lèger, Matisse, Braque e nasce, anche, l’amore per la Mail Art, movimento libero  e democratico che permette a GAC di avere  contatti e confronti importanti con tanti artisti sparsi su tutto il pianeta.

LINK E VIDEO SU GUGLIELMO ACHILLE CAVELLINI






Emilio Isgrò: Lettera su Cavellini

http://gac2014.it/emilio-isgro-lettera-su-cavellini/



 

*Guglielmo Achille Cavellini 1914-2014: ovvero dell'autostoricizzazione*





 



VIDEO:

·         Guglielmo Achille Cavellini Documentary Video


Produced by LYNCH THAM, with special thanks to Ogilvy and Mather.



Duration: 7:20

 


·         Cavellini immaginato centenario 2014


Trailer dello spettacolo teatrale prodotto da PROGETTOUTOPIA per il centenario di Guglielmo Achille Cavellini che si svolgerà il 12 settembre 2014 a Brescia durante i festeggiamenti dell'anniversario della nascita di GAC, 1914-2014.


http://www.youtube.com/watch?v=QxWpd1WZlOI  


Duration: 7:01


 


·         Cavellini in New York


Artpool Art Research Center   Duration: 21:03


http://www.youtube.com/watch?v=DeomP6TLc6o


 


  • Cavellini Guglielmo Achille



Arte Tivù    Duration: 7:20

http://www.youtube.com/watch?v=p4KNLeebrE4


Duration: 3:40


 


·         Guglielmo Achille Cavellini nel ricordo di Giacomo Danesi


http://www.youtube.com/watch?v=0WUCjxOkxlA


Duration: 5:08


 


·         Vivere da gallerista – Intervista a   Piero  Cavellini


TheProjectFoundation


Piero Cavellini-gallerista-chiarisce il significato dell'essere gallerista, in passato e nel presente..


-       http://www.youtube.com/watch?v=fliKINLYmLo


      


-       Duration: 7:57



- http://www.youtube.com/watch?v=Lr9uffyC2-o  


Video  breve  duration: 3:56


  Link di G. A. Cavellini:




http://www.collezionebongianiartmuseum.it/sala.php?id=44






DALL’Archivio Cavellini



-      Visita la sezione dedicata  alle OPERE di GAC

-      Visita la sezione dedicata all’ AUTOSTORICIZZAZIONE

-      Visita la sezione dedicata ai RITRATTI  di GAC realizzati da Andy Warhol, Renato Birolli, Mimmo Rotella, Mario Ceroli.







VERSO IL 2014














ARCHIVIO CAVELLINI

Via Milano, 110  25126 Brescia - Italy

Tel e Fax: +39 030 3733271    Contatti: info@cavellini.org




sabato 6 settembre 2014

MARCO LODOLA / PONTICINO



 LODOLA / Ponticino
inaugurazione 7 settembre 2014, ore 18

Spazio per le arti contemporanee del Broletto
Piazza Cavagneria, Pavia

Marco Lodola. Ponticino,
Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto Pavia



Un artista: l’eclettico Marco Lodola, maestro della luce.
Un’idea: rifare il maquillage al Ponte dell’Impero di Pavia, un ponte come una tela bianca, sulla quale lavorare, con la luce e l’aria.

La sua realizzazione: Ponticino, un ponte che appoggia il concetto tipicamente futurista che si possa ridisegnare la percezione del tempo e dello spazio.
 
Domenica 7 settembre 2014, dalle ore 18, in piazza Cavagneria e poi nello Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia, Marco Lodola racconta alla città il suo nuovo progetto di arte pubblica: l’installazione luminosa per il Ponte dell’Impero di Pavia. Ponticino – così ha scelto di chiamarlo l’artista – è un omaggio al Fiume blu ma anche al ponte che sovrasta le acque turbolente, e che acquista una sua identità, tutta particolare.
La serata si apre, sul palco allestito in Piazza Cavagneria, con il concerto dei Fluon e di Beatrice Antolini, e continua, dopo un’introduzione di Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia, con una conversazione tra l’artista Marco Lodola, Red Ronnie ed Enzo Iacchetti. A seguire, l’inaugurazione della mostra fotografica, nello Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto, che illustra le diverse fasi di lavorazione del progetto luminoso, accompagnata dalla performance pittorica del Gruppo Fu*Turista (IUCU, Lele Picà, Alessandro D’Aquila), che dipingerà una riproduzione del ponte. Ponticino sarà acceso la sera stessa, prima del gran finale della Festa del Ticino 2014, con il consueto spettacolo pirotecnico. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira, realizzato grazie alla Fondazione Banca del Monte, con testi di presentazione di Chiara Argenteri e Susanna Zatti, e gli interventi di Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Vittorio Sgarbi, Luca Beatrice, Mino Milani e degli artisti Max Pezzali, Ron e Drupi.
Esposti fino al 21 settembre 2014, e inseriti in un allestimento in chiave futurista (curato dall’architetto Carlo Golgi), sono una trentina di scatti fotografici realizzati da Marcella Milani, Graziano Perotti e Bianca Lodola che illustrano, attraverso l’occhio del fotografo-artista, le diverse fasi di lavorazione di Ponticino. Accanto, come trait d’union con il passato e la memoria storica, sono inserite alcune immagini d’epoca del Ponte dell’Impero, tratte dall’Archivio Chiolini, testimone “ufficiale” delle realizzazioni urbanistiche pavesi del Ventennio e poi fotografo principe della vita cittadina, e conservate presso la Fototeca storica dei Musei civici del Castello Visconteo.
 

 
Titolo mostra: Ponticino

Sede: Spazio per le arti contemporanee del Broletto

Periodo: 7 – 21 settembre 2014

Orari: dal martedì al venerdì 17-30-20.30; mercoledì fino alle 23; sabato e

domenica 11-13 e 17.30-20.30; chiuso lunedì.

Ingresso libero

Ufficio stampa/Press office

Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi

tel. 0382.399424 338.1071862

 

 
Biografia aggiornata:   

 L'intervista a Marco Lodola (La provincia pavese)

Lodola: "Ecco il mio Ponticino"
Visit: http://laprovinciapavese.gelocal.it/tempo-libero/2014/08/31/news/lodola-ecco-il-mio-ponticino-1.9843461