sabato 5 settembre 2009

ARTE CONTEMPORANEA/ NOTIZIE FLASH








CONVEGNI/ SALERNO





Filiberto Menna.
"La linea analitica dell'arte contemporanea"




Convegno internazionale a cura di Achille Bonito Oliva, Angelo Trimarco e Stefania Zuliani

Sono passati 20 lunghi anni da quando è scomparso Filiberto Menna. Ora, la Fondazione a lui dedicata, ha organizzato nella sua città di Salerno un convegno internazionale “Filiberto Menna. La linea analitica dell'arte contemporanea”, - per ricordarne il lavoro teorico e critico di uno dei più attivi critici italiani di questi ultimi tempi. Teorico e storico dell'arte di classe, ha legato il suo nome ad una teoria fondata su una visione “analitica” e interpretativa dell’arte. Il Convegno che si svolgerà a Salerno il 22 e 23 ottobre è promosso dalla Fondazione Filiberto Menna e dall'Università degli Studi di Salerno - Dipartimento di Beni culturali con il sostegno del Comune e della Provincia di Salerno, della Regione Campania e della Fondazione Carisal, con il contributo critico di importanti studiosi, come Renato Barilli, Massimo Carboni, Carlos Espartaco, Renato De Fusco, Maria De Rosa, Jose' Jime'nez, Cettina Lenza, Lorenzo Mango, Maria Passaro, Franco Purini, Antonella Trotta, Stefania Zuliani


Filiberto Menna. Il progetto moderno dell'arte 22-23 ottobre 2009


Per maggiori informazioni +39 089 254707 - +39 349 5813002
Chiesa dell'Addolorata / Complesso Monumentale di S. Sofia Largo Abate Conforti - Salerno ingresso libero mailto:liberoinfo@fondazionefilibertomenna.it





Arte

OMAR GALLIANI ALLA GALLERIA DEP ART DI MILANO

Apri gli occhi...chiudi gli occhi




Dal 16 ottobre al 12 dicembre, la galleria Dep Art di Milano presenta 40 opere tra disegni, tavole e olii recenti dell'artista Emiliano.




Inaugurazione venerdi' 16 ottobre, ore 18.30 Galleria Dep Art via Giuriati, 9 - 20129 Milano Orario: dal Martedi' al Sabato dalle 15 alle 19
Mattina e Festivi su appuntamento



QUASI UN BATTITO D'ALI


La mostra che la Galleria milanese Dep Art organizza e' un omaggio all'opera di uno dei protagonisti dell'arte contemporanea italiana e internazionale. Per Galliani, il disegno e' sempre stato uno dei principali strumenti d'esplorazione e di ricerca, vissuto nel solco della tradizione, ma allo stesso tempo aperto e sensibile alle dinamiche delle piu’ avanzate indagini artistiche contemporanee di oggi. Non a caso, l’artista esponente di punta della nuova figurazione italiana, crea figure evanescenti, ma al tempo stesso fortemente presenti, grazie alla tecnica che sfrutta le caratteristiche del supporto ligneo, per dare risalto a forme, linee ed effetti chiaroscurali. Il volto, la figura umana che scaturisce da questo processo si carica di insolita spiritualità e magica seduzione. Galliani sa come indirizzare il nostro sguardo e altresì, come illuminare e mettere a nudo la realtà, sa anche come fare, seppur per un solo momento, per farci aprire e socchiudere gli occhi e condividere assieme la magia alchemica di nuove e struggenti visioni poetiche. Giovanni Bonanno




La mostra e' accompagnata da un catalogo per le edizioni della Galleria Dep Art con un testo di Flavio Arensi.





Dentro lo studio di Giulio Paolini
Nomos “Le stanza d’artista”.

di Rachele Ferrario
GIULIO PAOLINI - Un viaggio a distanza
Stanza d’artista
Nomos edizioni - pp.144






"L’indagine di Paolini, è rivelatrice di una vocazione ambiziosa, alla scoperta del significato supremo e infinito dell’arte".

La Nomos Edizioni di Busto Arsizio, di recente ha inaugurato una nuova collana diretta da Rachele Ferrario, (nota storica e critica d’arte) “Stanza d’artista”, dedicata a protagonisti dell’Arte Contemporanea visti attraverso il luogo di lavoro, lo studio, dove l’artista crea l’opera. A inaugurare la nuova collana è la monografia dedicata a Giulio Paolini. Pittore, artista concettuale storicizzato come uno dei personaggi più importanti dell’Arte Povera. Non a caso, - spiega la stessa curatrice - la suddetta collana è stata pensata partendo proprio da lui, dal suo studio, da sempre luogo d'attesa, perchè l'opera di Paolini arriva da sè, senza annunciarsi e l'artista deve solo sedersi ed attendere che si manifesti.









" Giovane che guarda Lorenzo Lotto", foto in bianco e nero del 1967

L’indagine di Paolini, quindi, è la ricerca ambiziosa e nello stesso tempo ossessiva alla scoperta del significato "vero" dell’arte, perché, - spiega lo stesso artista - “un disegno è una traccia, una trama invisibile e nascosta. In Paolini, fotografia e disegno sembrano condividere in comune, “la vocazione a far affiorare”; la trasparenza non fa ‘immagine’ ma fa ‘immaginare’, al di là del limite contingente” e mutevole delle cose.






PIERO MANZONI
Foto di Tomasso Mattina, courtesy Gagosian Gallery, New York"Merda d'artista" (1961).
Barattolo di latta e carta stampata, 1 7 / 8 x 2 3 / 8 "

COPENHAGEN, Danimarca


Riguardo Piero Manzoni che nel 1961 ha inscatolato le sue feci in diverse confezioni di “merda d’artista” come arte , per la vendita il prezzo commerciale dell’opera, già altissimo, non è commisurato alla quantità di feci conservata o al peso della materia introdotta, ma al gesto provocatorio altamente dissacrante e artistico. Per la povera Pia Kjaersgaard, presidente del diritto danese ala partito populista, improvvisandosi al momento critico d’arte, dichiara ingenuamente ad un giornale: "Penso di poter giudicare che la merda è merda, e che la merda in un bicchiere di marmellata non è arte"

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