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venerdì 12 maggio 2023

Pavia, Collegio Cairoli, "ARTE SOTTO ASSEDIO"



 sabato 13 maggio alle ore 18.00, in Aula Magna

Collegio Cairoli 

P.zza Cairoli 1 - Pavia

avrà luogo l'incontro:

Conversazione sul tema dell’ “Arte sotto assedio” e della manipolazione della cultura, con un particolare focus al Novecento e al Contemporaneo. 

iniziativa nell'ambito dell'antologia di eventi “Cupe Vampe: Saperi vietati, Diritti negati” e promossi all'interno del “Festival dei Diritti Umani” di Milano (https://www.fondazionedirittiumani.org/),  

Parteciperanno a questo momento di dialogo gli artisti 

Ruggero Maggi 

Nasim Zamanzadeh

introdotti dal Rettore Andrea Zatti 

e accompagnati dagli interventi di 

Alessandra Angelini - artista e già docente all’Accademia di Belle Arti di Brera

Giosuè Allegrini - critico d’arte e Coordinatore del Settore storico e artistico del Collegio Cairoli. 

Saranno esposti, contestualmente all’incontro, libri d’artista di Fabio Mauri, Nasim Zamanzadeh e Ruggero Maggi.     

Ingresso libero

 

Cupe vampe: saperi vietati, diritti negati Talk, mostre, film, e azioni sulle censure a 90 anni dai roghi nazisti dei libri Pavia, 12-13 Maggio 2023 “Là dove si bruciano i libri si finisce per bruciare anche gli uomini”.E’ questa purtroppo un’affermazione consolidata della storia dell’umanità. Il 10 maggio 1933, davanti all’università di Berlino, durante il periodo della dittatura nazista, avvenne il primo dei Bücherverbrennungen, “roghi di libri”, con il quale furono bruciati i testi in cui gli autori comunicavano idee democratiche e contrarie allo spirito tedesco. Successiva azione fu la messa al bando della cosiddetta “Arte Degenerata”, ossia di tutte quelle forme espressive non allineate ai precetti della dittatura hitleriana. A distanza di 90 anni, a Pavia, una serie di momenti culturali, inseriti nell’antologia di eventi “Cupe Vampe: Saperi vietati, Diritti negati” e promossi n e l l ’ a m b i t o d e l “ F e s t i v a l d e i D i r i t t i U m a n i ” d i M i l a n o (https://www.fondazionedirittiumani.org/), rievoca quel periodo barbaro e oscurantista che precluse sotto varie forme la libertà di opinione ed espressione, di cui i libri, l’arte, la storia e la cultura, in generale, rappresentano gli alfieri creativi. Fenomeni che continuano nel tempo, sino ai giorni nostri, con modalità magari diverse e in evoluzione, ma non meno pericolose e da contrastare. Le iniziative della tappa pavese avranno luogo presso il Cinema Politeama e tre Collegi universitari di merito: Cairoli, Ghislieri e Santa Caterina, rappresentando un momento di condivisione e messa in rete di saperi e stimoli alla riflessione. Il primo evento, venerdì 12 maggio alle 17:30 presso il Cinema Politeama, prevede la proiezione del film “Umberto Eco. La biblioteca del mondo”. A seguire, TALK con: Danilo De Biasio (Fondazione Diritti Umani) e Davide Ferrario (regista del film). L’ingresso è gratuito. Gli spettatori sono invitati a portare un libro che vorrebbero salvare dai roghi e che verrà successivamente donato alla Biblioteca della Casa Circondariale Torre del Gallo di Pavia. Al Collegio universitario Fratelli Cairoli di Pavia, alle ore 10:00 di sabato 13 maggio, con prenotazione obbligatoria (mail: segreteria_cairoli@edisu.pv.it), è prevista una visita guidata alla Collezione d’Arte contemporanea che detiene più di 500 opere accumulate durante cinquant’anni e oltre di attività espositiva. La visita proporrà un percorso concentrato sulle espressioni visuali maggiormente legate ai temi della denuncia politica e della riflessione critica (a cura di Gabriele Albanesi, Giosuè Allegrini e Cristina Fraccaro). Alle 11:00 ci si sposta al Collegio S. Caterina per un appuntamento con i libri censurati nell’Italia degli anni settanta. In dialogo con Roberto Cicala, Lidia Ravera ripercorrerà la sua storia di scrittrice, dal trasgressivo "Porci con le ali. Diario sessuo-politico di due adolescenti" del 1976, in una nuova edizione Bompiani, all’ultimo “Age Pride” per Einaudi. Interverranno anche gli studenti del Master in Editoria, organizzato dal Collegio S Caterina con l’Università di Pavia, e per l’occasione è ristampato anche “Inchiostro proibito” (Edizioni Santa Caterina) che, ripercorrendo i casi di censura più noti da Cremuzio Cordo a Salman Rushdie, contiene un saggio proprio sul caso editoriale d’esordio della scrittrice torinese. Dalle 15:00 l’iniziativa si muove al Collegio Ghislieri dove in Aula Goldoniana si svolgerà un talk di carattere storico intitolato Al rogo: censure e distruzioni di libri dall’antichità a Hitler. Aprirà il pomeriggio Sara Cappellato, alunna del Ghislieri che sta concentrando i suoi studi sul tema dei roghi di libri nel mondo antico. A seguire, Lucio Biasiori (Università di Padova) proporrà delle riflessioni a partire dal tema delle eresie e della censura fra Trecento e Quattrocento; Anna Ferrando (Università di Pavia) si concentrerà successivamente sulle censure nell’Italia fascista. Infine, Gabriele D’Ottavio (Università di Trento) discuterà di questioni relative alla libertà di espressione dopo la Repubblica di Weimar. Nel pomeriggio, alle ore 18.00, nell’Aula Magna del Collegio Cairoli, Conversazione sul tema dell’ “Arte sotto assedio” e della manipolazione della cultura, con un particolare focus al Novecento e al Contemporaneo. Parteciperanno a questo momento di dialogo gli artisti Ruggero Maggi e Nasim Zamanzadeh, introdotti dal Rettore Andrea Zatti e accompagnati dagli interventi di Alessandra Angelini, artista e già docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, e Giosuè Allegrini, critico d’arte e Coordinatore del Settore storico e artistico del Collegio Cairoli. Saranno esposti, contestualmente all’incontro, libri d’artista di Fabio Mauri, Nasim Zamanzadeh e Ruggero Maggi



Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


venerdì 22 aprile 2022

Fernanda Fedi e Gino Gini alla Galleria Marco Fraccaro di Pavia

 

 

Galleria Marco Fraccaro

Piazza Cairoli 1 – Pavia

FERNANDA FEDI  Virus musicali e Fughe poetiche 2020-2022

GINO GINI dalla parte della Scrittura 2005-2022

a cura Mauro Carrera 


28 Aprile – 14 Maggio 2022

Inaugurazione giovedì 28 aprile ore 17

 

La Galleria Marco FRACCARO è lieta di invitarvi

alla bi-mostra personale degli artisti Fernanda FEDI e Gino GINI

 

FEDI  offre al pubblico i risultati dell’ultimissimo, travagliato eppur fecondo, periodo della sua produzione, che combina  la pittura in differenti declinazioni con particolare attenzione al segno musicale e alla scrittura asemica

GINI esponente di spicco della ricerca verbo-visuale nazionale e internazionale, con alle spalle un gran numero di esposizioni in tutto il mondo, presenta al pubblico alcuni degli esiti  più rappresentativi dell’ultimo ventennio

 

Catalogo in galleria

 Collegio Fratelli Cairoli

Piazza Collegio Cairoli 1 – Pavia

Tel.0382 23746

 galleriafraccaro.collegiocairoli.it

Collegiocairoli.Orario galleria

Giovedi, venerdi,sabato

Dalle 17 alle 19


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno


giovedì 5 aprile 2018

Pavia, Giovanni Manzo e l’Impressionismo contemporaneo


Dal 7 aprile al 21 Aprile 2018 Libreria Edizioni Cardano a Pavia presenta la mostra personale dell’ artista napoletano “Giovanni Manzo e l’ Impressionismo contemporaneo”

Sarà la prestigiosa e storica libreria pavese a presentare la mostra personale dell’ artista napoletano Giovanni Manzo e l’ originale stile pittorico che l’ artista ama chiamare Impressionismo contemporaneo.
In libreria verranno presentati una ventina di lavori ad olio e acrilico di piccole e medie dimensioni, tra i quali alcuni quadri che fanno parte della nuova produzione.
“Ho accolto con entusiasmo l’ idea dell’ editore Fausto Pellegrin di presentare i miei lavori nella sua prestigiosa libreria. Il connubio cultura e arte e’ perfetto per introdurre al pubblico alcuni nuovi quadri dove la figurazione appare ancora piu’ sintetica rispetto a quella precedente” dice Giovanni Manzo

L’ “Impressionismo contemporaneo” e’ il genere pittorico concepito dall’ artista Giovanni Manzo al fine di catalogare il suo personale modo di figurare. Anche se i primi quadri videro la luce agli inizi del 2000, gia’ molto tempo prima l’ artista amava cosi’ descrivere il suo lavoro.

Fotografia, grafica e pittura sono i cardini fondamentali attraverso i quali l’ artista esprime il suo originale modo di figurare. E’ un lavoro ispirato alla relativita’ dei punti di vista con i quali l’ uomo contemporaneo interpreta il mondo e le sue problematiche.

“Cio’ che puo’ sembrare astratto non e’ altro che un piccolo pezzo di un disegno piu’ grande” dice Giovanni Manzo “e cio’ che da lontano puo’ sembrare perfetto, da vicino e’ in realta’ incomprensibile”

La necessita’ artistica del pittore e’ quella di ridare al mondo, attraverso questa nuova tecnica, nuove forme, diversi punti di vista e contemporaneita’. Le immagini dei quadri di Giovanni Manzo sembrano perfette viste da lontano e astratte quanto piu’ lo spettatore si avvicina. Linee, punti, quadri determinano movimento, luce, forme.




BIOGRAFIA
Giovanni MANZO è nato nel 1966 a Napoli dove vive e lavora.
Pittore riconosciuto in Italia ed all' estero per la sua pittura innovativa che fonde armoniosamente tre tecniche dell’ arte : fotografia , grafica e pittura . I suoi oli su tela in bianco , nero e varie tonalita' di grigio sono un omaggio alla fotografia d’ autore ; la grafica conferisce all’ immagine la contemporaneita’ e la modernita’ , mentre la pittura la rende umana in una visione romantica che appartiene alla storia della cultura napoletana . Napoli e’ la citta’ che predilige dipingere rivisitandola in chiave moderna come mai nessun artista aveva intuito prima . La tecnica adottata segna un punto di rottura con la figurazione tradizionale napoletana e rende moderne e suggestive le strade piu’ caratteristiche e storiche della citta’, proiettandola , cosi’ , nel mondo in una visione del tutto nuova . Il profondo senso di appartenenza del pittore a Napoli rende necessario , infatti , un nuovo modo di descriverla per rilanciarla culturalmente nel mondo , attraverso la documentazione storica di scene reali che accadono quotidianamente in citta’ , cogliendone appieno la verita’ e la antichissima storia delle architetture . In ogni tela il movimento e’ espresso dalla naturalezza dei personaggi e delle cose ; la citta’ e’ colta di sorpresa dallo scatto fotografico esprimendo cio’ che , erroneamente , potrebbe sembrare “ caos “ , ma che e’ in realta' il cuore e la storia di una delle piu’ antiche citta’ del mondo .

ESTRATTO CRITICO
L’opera rappresenta scorci metropolitani , la semplice verita’ del quotidiano , la concretezza della vita cittadina nei suoi banali, ripetuti e, talvolta , inconsapevoli gesti .
E’ un lavoro sugli opposti : il bello di un edificio , di una pavimentazione stradale storica , di un porto marittimo , di una cattedrale e il brutto di un insegna , di un tetto abbruttito da un mucchio di antenne selvagge , del traffico automobilistico ; il grande di una metropoli vista dall’ alto ed il piccolo di un tipico vicolo napoletano ; l’esterno di un borgo marinaro , di un lungomare assolato e l ‘ interno di un basso spiato , della vita familiare su un balcone.Il bianco ed il nero . Tutto e’ contrasto : luce ed ombra . Ma , tutto e’ uniformato , proprio dal bianco e nero .Utilizzare il colore e’ scelta sociologica , perche’ rivela la cruda realta’ , invece , il non colore , il bianco e nero , che tutto uniforma , e’ lirica , da un tocco assorto e poetico alla realta’ del contesto urbano , del vicolo : elimina ogni contrasto sociale e storico , in una armonia di colore , forma e azioni . La drammatica verita’ del quotidiano , la concretezza della vita brulicante della citta’ , dei suoi quartieri storici e popolari , nei suoi lividi contorni , danno un ruolo , conferiscono una identita’ ad ogni personaggio , una storia ad ogni figura rappresentata , nell’ attimo stesso in cui riproposta sulla tela viene “ fissata” ; un armonia all’ insieme ...]
[...L’ artista sembra cogliere attraverso l’ immagine pregi e difetti della societa’ , ma superando l’ arte della provocazione o della delusione riesce a costruire una poetica nuova della realta’ della sua citta’.L’ approccio dell’ artista rimane quello di un paesaggista tradizionale . Le tele sembrano iper realista senza esserlo . Il ritorno al paesaggio napoletano mostra l’ anima della citta’ : la bellezza paesaggistica e storica e l’ atmosfera metropolitana si sono fuse dando un immagine nuova ...] Anna Faraci


Libreria Edizioni Cardano
Via cardano, 48/52
27100 Pavia
+39 0382 23377
info@cardano.it
www.cardano.it
"Pavia"
Acrilico su tela
80 x 80 cm.
Giovanni Manzo Arte
In esposizione presso Libreria Cardano - Pavia
"Voodoo child"
Acrilico su tela
80 x 80 cm.
Giovanni Manzo Arte
In esposizione presso Libreia Cardano - Pavia

giovedì 20 ottobre 2016

PERSONALE DI ALESSANDRA ANGELINI / “L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”




SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D – Salerno
  
L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE


Mostra Personale
di
ALESSANDRA ANGELINI
 Opere 2000 - 2016
a cura di Giovanni  Bonanno

Dal 20 ottobre al 8 gennaio 2017
Inaugurazione:  Giovedì 20 ottobre 2016,  ore 18.00

Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
e-mail:  bongiani@alice.it      
Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00
                              

S’inaugura  giovedì 20 ottobre 2016, alle ore 18.00, la mostra  personale  dal titolo: “L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE” che lo Spazio  Ophen Virtual Art Gallery 2.0 di Salerno dedica all’artista Alessandra Angelini con 41 opere tra  dipinti,  interventi su metacrilato e libri d’artista realizzati  in un arco di tempo che va dal 2000 al 2016.  L’esposizione e accompagnata da una presentazione critica di Giovanni Bonanno. 
La visione poetica dell’artista Alessandra Angelini  si colloca sul crinale della sperimentazione  tra musica e universo.  Nel corso di diversi  decenni di ricerca  l’artista  pavese ha sperimentato  un procedimento di analisi del tutto nuovo che fa affidamento sulla sperimentazione in divenire. Una  particolare Weltanschauung strettamente legata alla  scienza e alla tecnologia  con un  conseguente rapporto prioritario   tra musica, luce e colore, elementi da sempre presenti nella sua ricerca  secondo  criteri di contaminazione tra sperimentazione tecnica e cognizione scientifica. Attraverso le grafica, la pittura e le opere fotografiche e plastiche, l’artista stabilisce un rapporto prioritario tra il tempo musicale e quello del colore-luce, in uno spazio “immaginato”. Una visione intesa come momento fondante d’indagine conoscitiva ed emozionale alla ricerca del senso e del limite.






















BIOGRAFIA 
Alessandra Angelini nasce a Parma nel 1953. Condotti gli studi classici, si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Da qui inizia il suo percorso artistico, dettato da un’estrema curiosità che la conduce verso la sperimentazione di tecniche e materiali, con una ricerca costante rivolta ai valori della luminosità cromatica.  

Il percorso formale intrapreso è collegato all'espressione dell’interiorità, intesa come tessuto primo sul quale si costruisce il pensiero critico nei confronti del reale. L’artista si dedica a diversi linguaggi espressivi dalla pittura all'incisione, dalla grafica alla scultura, dalla fotografia alla realizzazione di libri d’artista. Di ogni tecnica approfondisce lo studio e le possibili associazioni, creando contaminazioni tra procedimenti e opere ibride. Da ricordare è “Foto+Grafie”, il ciclo di lezioni tenuto nel 2003 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, incentrato sull'ibridazione tra stampa e fotografia. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive in Italia e nel mondo in quattro continenti, le sue opere sono presenti nelle collezioni di importanti musei nazionali e internazionali. Dal 2005 è titolare della cattedra di Grafica e Tecniche dell’Incisione all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Fa parte di Visarte società delle Arti Visive Svizzera.

Attualmente vive e lavora tra Milano e Pavia.






Visit. 

mercoledì 19 ottobre 2016

Personale di Alessandra Angelini / “L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY
Via S. Calenda, 105/D – Salerno



“L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE”

Mostra Personale di  ALESSANDRA ANGELINI

Opere 2000 - 2016
a cura di Giovanni Bonanno

Dal 20 ottobre al 8 gennaio 2017

Inaugurazione: Giovedì 20 ottobre 2016, ore 18.00
Ophen Virtual Art Gallery 2.0, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159
e-mail: bongiani@alice.it

Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00









L’UNIVERSO DENTRO TRA LUCE E COLORE
Presentazione  di  Giovanni Bonanno



La visione poetica dell’artista Alessandra Angelini  si colloca sul crinale della sperimentazione  tra musica e universo. Tutte le sue opere potrebbero essere intitolate “Sinfonie di luce”,  oppure “Accenti”,  proprio perché condividono la ricerca metodica della luce  che nell’apparizione si fa  forma e armonia.  Nel corso di diversi  decenni di ricerca  l’artista  pavese ha sperimentato  un procedimento di analisi del tutto nuovo che fa affidamento sulla sperimentazione in divenire. Una  particolare weltanschauung strettamente legata alla  scienza e alla tecnologia  con un  conseguente rapporto prioritario   tra musica, luce e colore,  elementi da sempre presenti nella sua ricerca  secondo  criteri di contaminazione tra sperimentazione tecnica e cognizione scientifica. Attraverso le grafica, la pittura e le opere fotografiche e plastiche, l’artista stabilisce un rapporto prioritario tra il tempo musicale e quello del colore-luce, in uno spazio “immaginato” in cui le onde sonore e le onde luminose si definiscono  come presenza  provvisoria nel visibile.     

I luminogrammi, ovvero le “pitture di luce”, infatti,  nascono   proprio dall’intuizione a far emergere in uno spazio  metaforico l’emozione creativa secondo uno schema intimamente interiore in cui i segni di luce  si compongono e si condensano in brani visibili di tipo musicale.  In siffatta  pratica si utilizza lo scatto fotografico con fonti di luce in movimento con segni di luce che si rincorrono e si sovrappongono creando inaspettate situazioni emozionali. Frequentemente l’artista lavora in studio ascoltando brani musicali di  Mozart, disegnando e dipingendo nello spazio  sinfonie cosmiche, secondo un interiore suggestione, che evidenziate nella  lievità della  luce e del movimento si definiscono in forma di presenze.  Un segno - aggiunge Martina Cognati - in qualche misura più primario, a mezza via fra cose e parole, presenza e significazione. Segno, il suo, da vedere ma anche da fare in una prassi ininterrotta” del provare e sperimentare materialmente nel contatto con le cose”.  

La creazione per Alessandra Angelini è come la metafora del tuffatore di Paestum;  sprofondare verso l’ignoto per poi far emergere,  carichi di umori particolari e  in una dimensione “altra”,  brani  ricomposti di cose  proprio  come accade con la musica. Insomma,  una ricerca dell’armonia nascosta, del mistero delle cose indagato utilizzando nuovi modi di  “sondare l’invisibile”  e le  emozioni  in modo inaspettato.  Secondo l’artista pavese, bisogna pensare all’arte come a un territorio di perenne trasformazione,  una prova dopo l’altra, preferendo alla bisogna diverse tecniche; dalla  xilografia al plexiglas, dalla tempera ai  legni fino all’uso delle  fibre ottiche, e del wood, in una ininterrotta e incessante  riformulazione “di momenti” in cui la luce si  definisce provvisoriamente “in accenti” di segni e campi cromatici in perenne variazione. In una recente intervista  del 2014  l’artista chiarisce  il suo particolare metodo di lavoro confermando:  “spaziare tra diversi media è come poter esprimere il proprio pensiero in lingue diverse, così non ci sono, nel mio immaginario, linguaggi o tecniche privilegiate.  All’origine del mio lavoro penso ci sia la combinazione tra pensiero, emozione e azione. Uno stesso pensiero creativo può trasformarsi su un foglio di carta, su una tela, su un file e assumere “forme” inaspettate; può diventare scultura ed entrare ogni volta in un rapporto diverso con lo spazio. Può addirittura danzare nello spazio. E in questo caso il gesto, il colore/segno diventa musica visiva”.

In un’epoca segnata dalla velocità  accelerata del vivere, l’artista  Angelini preferisce  i tempi lenti di ricerca, di riflessione  e di contatto diretto con le cose.  Da questo particolare procedere, nel corso degli anni sono nati diversi  cicli di ricerca tutte legate  e variamente declinate ad una matrice comune. Praticamente un indagare correlato tra intervento pittorico, grafico e plastico, sempre per giustapposizioni di variazioni di ricerca. Del resto, il colore ha un suo modo tutto particolare di esistere; si rivela con la luce con cui   ha un rapporto prioritario e da questa relazione  nascono  svariati cambiamenti e mutevoli effetti.  Le proprietà emozionali di ciascun colore determinano momenti diversi che ci suggeriscono sensazioni e emozioni particolari. Un colore inteso come essenza variabile della luce che attraverso la sperimentazione di tecniche e materiali diversi  risulta lo strumento più idoneo  per sondare il mistero delle cose alla ricerca del senso e del limite. Nella serie degli Alberi celesti, per esempio,  l'artista  dialoga con lo spazio ambientale con stampe xilografiche su piallacci in legno,  qui il colore   con l’utilizzo del metacrilato e i materiali plastici termoformati  s’insinua dentro il dato reale trasformandosi  in un diverso apparire carico di leggerezza e trasparenza, in un rapporto profondo con lo spazio. Di certo, la sperimentazione per Angelini è momento fondante d’indagine conoscitiva, di approfondimento del rapporto emozionale alla ricerca della metamorfosi, del viaggio  e  dell’ignoto.

Una ultima considerazione “non marginale”, riguarda la serie di libri d’artista creati in questi anni, che non è “un universo estraneo”,  una produzione assestante rispetto alla ricerca del  colore e della luce, ma  indagine integrante  di tutto il lavoro svolto da questa importante artista.  Dal 2000 in poi, sono nati diversi libri al di fuori degli schemi tradizionali,  tra testo scritto e  grafica utilizzando diverse tecniche espressive, dai  disegni a inchiostro di china alla xilografia o all'acquatinta, al procedimento serigrafico, all'eliografia fino alle  elaborazioni digitali dell’immagine fotografica, e  ultimamente, anche all’uso dell'incisione su foto polimeri  in cui bisogna  esporre la lastra ai raggi ultravioletti o alla luce del sole per avere una  conseguente stampa. Insomma, una sorta di “ibridazione dell’immagine” ottenuta dall’uso di tecniche diverse e apparentemente incompatibili  che ha permesso all’artista di ricreare un magistrale universo poetico in cui il  dialogo con la poesia diventa del tutto spontaneo e naturale. Da questa insolita “messa in opera” sono nati momenti creativi di alta qualità sospesi tra leggerezza e vibrazione, come  nell’opera “Il giardino è aperto”, del 2015, che si presenta come un  libro complesso legato alla costruzione di un pensiero. Una visione  ancora decisamente “trasversale” che accoglie nel contempo frammenti grafici, coloristici e a volte persino  frammenti materici. Lo sguardo “verso l'infinito  dell'universo” diventa una sorta di viaggio continuo e sfuggente alla ricerca dell’essenza  e della sostanza. Gli accenti  e gli universi dentro ora possono definirsi come presenze “insostanziali”,  nate dalla madre luce nel rapporto più  profondo  e vero tra  esperienza personale, scienza e natura.         Giovanni  Bonanno  
                                                                                                             








domenica 27 marzo 2016

Padiglione Tibet, Castello Visconteo, Pavia




PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima

 

Incontro pubblico con il Lama tibetano Ghese Lobsang Tenkyong e visita guidata alla mostra


CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
28 MARZO 2016
dalle ore 15.00
ingresso 4 euro




In occasione della mostra Padiglione Tibet – Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l’anima (aperta fino al 10 aprile 2016 nella Sala Mostre del Castello Visconteo di Pavia), lunedì 28 marzo 2016 (dalle ore 15) è previsto un incontro pubblico con il Lama tibetano Ghese Lobsang Tenkyong dal titolo Un percorso interiore per affrontare i problemi quotidiani. Questa conferenza rientra tra le iniziative denominate "Anno del Dalai Lama", dedicate al festeggiamento del Suo ottantesimo compleanno e promosse da Comitato Padiglione Tibet, Progetto L'Eredità del Tibet e FPMT Italia (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana).
A seguire, alle ore 17, è in programma una visita guidata alla mostra, a cura di Ruggero Maggi, che ha ideato e organizzato il progetto Padiglione Tibet (in collaborazione con Giosuè Allegrini).




Interverranno alla conferenza:

Ruggero Maggi moderatore
Artista multimediale, ideatore e curatore di Padiglione Tibet: un unico tema declinato nei modi della pittura, della scultura, del video per realizzare un grande evento che sottolinei coralmente il profondo senso di spiritualità dell' universo tibetano e creare un ponte sensibile che induca i visitatori ad una maggiore conoscenza di questo popolo che ormai si può definire, purtroppo, una minoranza etnica e che rischia di perdere il proprio patrimonio culturale e spirituale fondato su concetti di pace e non violenza.

Ghese Lobsang Tenkyong Lama tibetano che terrà un incontro pubblico dal tema: Un percorso interiore per affrontare i problemi quotidiani. Gli esseri umani hanno un obbiettivo fondamentale, che consiste nel raggiungimento della felicità e nell'abbandono della sofferenza. Il nostro tempo però ci suggerisce strade sbagliate per il soddisfacimento dei nostri desideri. Non sono il successo, la ricchezza, l'apparenza a renderci migliori e realmente sereni. Tutto ciò può offrire solo un sollievo momentaneo, per poi mostrare quasi istantaneamente la propria inconsistenza. Ma allora come si può trovare soluzione ai problemi che quotidianamente ci troviamo ad affrontare? Le risposte ci arrivano dalle parole di un maestro tibetano e da una tradizione millenaria di studi sulla mente. Il buddismo offre indicazioni semplici ed una chiave di lettura profonda ed attuale sull'uomo e sulla vita, sulla pace e sulla serenità.
Ghese Lobsang Tenkyong e' fuggito in India nel maggio 1982 e vi rimane fino al 2005. Dal momento dell'arrivo fino al 2001 ha studiato nel monastero di Sera, dove ha avuto tra i maestri Ghese Thely Dorje, ottenendo in quell'anno il grado di Geshe Lharampa, il più alto titolo di studi conseguibile all'interno della tradizione Gelug-pa. Prosegue gli studi al collegio tantrico del Gyume dove riceve l'educazione Tantrica. Per quattro anni lavora come insegnante residente al monastero di Kopan, in Nepal.

Piero Verni giornalista, scrittore e documentarista vive tra la Bretagna e l'Italia.
Da molti anni dedica la maggior parte del suo lavoro alla conoscenza della civiltà tibetana e delle culture indo-himalayane cui ha dedicato numerosi reportages, libri e documentari. Ha avuto il privilegio di poter scrivere una biografia autorizzata del Dalai Lama. Attualmente è impegnato insieme al fotografo Giampietro Mattolin nel Progetto L'Eredità del Tibet, che nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il "Messaggio dei Tibetani".

Stefano Antichi direttore del Centro Drol-kar Sabsel Thekchog Ling di Genova e coordinatore per la FPMT
italia, che ha in Italia otto centri di riferimento.
FPMT - Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana - è un'organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l'insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità.

Giosuè Allegrini storico della Marina Militare Italiana, è annoverato tra i più stimati storici e critici italiani d'arte moderna e contemporanea - sua è infatti l'estensione del Diagramma di Barr dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Ha al proprio attivo numerose mostre e lavori pubblicati su quotidiani a tiratura nazionale, quali il Corriere della Sera, Il Giorno, La Stampa, su riviste ed enciclopedie d'arte.
Con Ruggero Maggi condurrà la visita guidata al Padiglione Tibet, in programma dopo l'incontro.




La sala può contenere 90 persone; è necessario confermare la propria presenza inviando una mail con oggetto:
PRENOTAZIONE INCONTRO PUBBLICO Ghese Lobsang Tenkyong
all'indirizzo mail: maggiruggero@gmail.com



PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima

progetto di Ruggero Maggi
con la collaborazione di Giosuè Allegrini

CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
Viale XI Febbraio, 35 - Pavia

12 MARZO - 10 APRILE 2016

Per informazioni: 0382.399770 | www.vivipavia.it ,

Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 - 17.50
La biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra.
Chiuso il lunedì.
Aperto nei giorni di Pasqua (domenica 27 marzo 2016) e Lunedì dell'Angelo (lunedì 28 marzo 2016)

Biglietto: 4 €
Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 €
Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card
Ulteriori informazioni sul sito www.museicivici.pavia.it


  



Chiara Argenteri
Ufficio stampa/Press office
Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi
tel.   0382.399424    338.1071862