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mercoledì 9 giugno 2021

59ma Biennale d'Arte di Venezia 2022

 

Annunciati i temi della 59ma Biennale d'Arte di Venezia


Roberto Cicutto e Cecilia Alemani. Photo by Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia 


Il potere dell’immaginazione, nel processo di trasformazione degli individui e delle società. Questo il fulcro, tanto poetico quanto politico, intorno al quale verterà la 59ma Biennale d’Arte Contemporanea che, curata da Cecilia Alemani e in programma dal 23 aprile al 27 novembre 2022, ha svelato oggi il suo titolo: “Il latte dei sogni”. Come ha spiegato la stessa Alemani, la mostra prende il nome da un libro di Leonora Carrington, scrittrice e artista britannica scomparsa nel 2011, vicina al movimento surrealista e compagna di Max Ernst. «L’artista surrealista descrive un mondo magico nel quale la vita è costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altri da sé. La mostra propone un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano», ha commentato Alemani.

Scritto negli anni ’50, recentemente ripubblicato in Italia da Adelphi, nel suo libro Carrington raccoglie e illustra una serie di favole misteriose, che aveva precedentemente ritratto sui muri della sua casa in Messico, dove l’artista – che pure viaggiò molto e per un periodo, da giovanissima, fu anche in Italia, a Firenze – visse per diversi anni. «Raccontate in uno stile onirico che pare terrorizzasse adulti e bambini, le storie di Carrington immaginano un mondo libero e pieno di infinite possibilità, ma anche l’allegoria di un secolo che impone sull’identità una pressione intollerabile, forzando Carrington a vivere come un’esiliata, rinchiusa in ospedali psichiatrici, perenne oggetto di fascinazione e desiderio ma anche figura di rara forza e mistero, sempre in fuga dalle costrizioni di un’identità fissa e coerente», ha continuato Alemani che, nel 2020, ha coordinato il lavoro dei direttori di tutti i settori della Biennale – Arte, Architettura, Cinema, Danza, Musica, Teatro – per realizzare la “Mostra Le muse inquiete. La Biennale di fronte alla storia”.

«Cecilia Alemani mette al centro del suo “viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e delle definizioni dell’umano” una serie di domande su “questioni che hanno dominato le scienze, le arti e i miti del nostro tempo”. Anche il titolo della 17ma Mostra Internazionale di Architettura curata da Hashim Sarkis è una domanda: “Come vivremo assieme?”. Due scelte frutto dei tempi correnti privi di certezze che caricano l’umanità di immense responsabilità», ha dichiarato il Presidente della Biennale, Roberto Cicutto.

Dunque, almeno leggendo tra queste prime righe, sembra proprio che la prossima Biennale d’Arte di Venezia proporrà una visione “magica” della realtà, interpretata nella sua dimensione relazionale ma anche intima, personale. Come di consueto, oltre alla mostra centrale, l’Esposizione prevedrà anche le varie partecipazioni nazionali con specifici progetti espositivi allestiti nei Padiglioni ai Giardini e all’Arsenale, oltre che nel centro storico di Venezia. Confermata anche la selezione di Eventi Collaterali, proposti da enti e istituzioni internazionali, che presenteranno le loro esposizioni e le loro iniziative in tutta la città.


domenica 23 maggio 2021

L’architetto pensa di salvare il mondo? Quasi una rassegna degli anni 70

 



Ritratto di Demetrio Paparoni    
Courtesy Archivio Tano Corallo



Oggi, su Domani  La Biennale Architettura a Venezia, il Premio Paradiso 2021 assegnato a Demetrio Paparoni e ad Arthur C. DantoLupo Alberto va in Europa a discutere di Europa e d'identità culturale.

 

   DOMANI
 
Pagina del 23 maggio  2021 




Se l’architetto pensa che salverà il mondo




A Venezia i tanti amici incontrati hanno chiesto più volte a Demetrio Paparoni: “Perché non scrivi tu della Biennale Architettura? Visto che sei qui certo un’opinione te la sarai fatta”. La risposta è stata sempre la stessa: “Perché c’è chi sull’argomento è più competente di me. Ne scrive Stefano Casciani” (in edicola oggi o sul sito di Domani).
E infatti, come si prevedeva, Casciani, autore tra l’altro della recente monografia su Gio Ponti pubblicata da Taschen, ha spiegato bene i tanti risvolti non solo di questa Biennale Architettura, ma anche di alcuni fenomeni connessi al modo di intendere oggi il ruolo dell’architetto. 




Detto questo, ovviamente un’opinione sulla Biennale Architettura ce l’ho. Ne scriverò presto e le mie saranno riflessioni da critico d’arte. Qui mi limito a dire che, come sottolinea già Casciani nel suo articolo, non sono pochi i rischi che corre questa Biennale diretta da Hashim Sarkis, dove gli autori invitati a esporre usano tecniche e media riconducibili in maniera diretta al mondo dell’arte, in particolar modo a quella degli anni settanta.
Sicuramente la confusione dei linguaggi portata così al limite non aiuta il visitatore a capire gli orientamenti dell'architettura. Il rischio peggiore è confondere il progetto delle cose, degli edifici e delle città con la loro rappresentazione, per quanto sofisticata e di grande impatto scenografico possa essere.



Il Premio Paradiso 2021 ad Arte e Poststoria  
Conversazioni sulla fine dell’estetica e altro


Il CEA, Concilio Europeo dell’Arte HA conferito Al critico d'arte contemporanea Demetrio Paparoni il Premio Paradiso 2021 come autore – insieme ad Arthur C. Danto – di Arte e Poststoria, Conversazioni sulla fine dell’estetica e altro, pubblicato nel 2020 da Neri Pozza Editore.  Il premio è stato assegnato con la seguente motivazione: “Per aver indagato da sempre i significati di Arte, opera d’Arte e Bellezza e di aver indicato una chiave di lettura, una direzione di pensiero, secondo la quale l’arte contemporanea non si è allontanata dalla bellezza in senso programmatico, ma ha piuttosto contribuito a ridefinirla, seguendo i mutamenti storici e lo sviluppo di nuovi linguaggi e per mantenere viva costantemente la discussione, la riflessione sul concetto di estetica, sul senso e sul destino dell’arte contemporanea
La cerimonia della consegna del Premio si è volta presso InParadiso Art Gallery, ai Giardini della Biennale.



Lupo Alberto e l’Europa



Un’ultima tavola di Guido Silvestri, in arte Silver, con Demetrio Paparoni, che ringrazia, per aver permesso di accompagnare questa  lettera settimanale con le sue divertenti strisce a tema arte a e cultura. È datata 1996 ma sempre attuale.
Alla fattoria McKenzie si discute di Europa e identità culturale… e l’atmosfera si surriscalda! Bella sintesi di una condizione della contemporaneità.
 

Didascalie delle foto
1. Future Assembly, installazione con la regia di 1. Olafur Eliasson e Sebastian Behmann (1. Studio Other Spaces), che riunisce eterogenei interventi di molti autori. Foto Stefano Casciani.
2. Across Borders, l'installazione di 2. Tomàs Saraceno, grande gonfiabile fatto di sacchi di plastica saldati insieme. Foto Stefano Casciani
3. Un momento della premiazione. Da sinistra, Fabio Marafatto Presidente della Fondazione Concilio Europeo dell’Arte, Marina Bertoldini, presidente della CEA, Demetrio Paparoni, Nicoletta Saggio, project manager del CEA.  



Alcuni  articoli di Demetrio Paparoni su Domani


Il senso religioso di Andy Warhol


Famoso a livello mondiale come colui che ha portato nell’arte l’estetica dell’effimero e dei beni di consumo, teneva rigorosamente nascosta la sua vita privata e il legame con le sue radici cattoliche


I musei ipocriti uccidono l’arte. L’autocensura nel «caso Guston»














Dopo l’omicidio di George Floyd, la mostra sul pittore che ha rappresentato la banalità del male con i cappucci del KKK è stata rimandata, per evitare una discussione troppo complicata. I critici sono insorti per difendere la libertà dell’arte



    Segui Demetrio Paparoni  su demetriopaparoni.com                                       



Segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno

lunedì 1 febbraio 2021

Visioni Altre di Venezia / QUESTA MOSTRA POTREBBE ESSERE RIMANDATA

 

QUESTA MOSTRA POTREBBE ESSERE RIMANDATA di MisterCaos | inaugurazione sabato 6 febbraio 2021 ore 16:00 | Galleria VISIONI ALTRE Campo del Ghetto Novo 2918 VENEZIA

COMUNICATO STAMPA


QUESTA MOSTRA POTREBBE ESSERE RIMANDATA 

di

MisterCaos

inaugurazione sabato 6 febbraio 2021 ore 16:00

 

6 - 28 / 02 / 2021 

cura di Adolfina de Stefani e Mariano Bellarosa

VISIONIALTRE Gallery | Campo del Ghetto Novo 2918 - 30121 Venezia

 


QUESTA MOSTRA POTREBBE ESSERE RIMANDATA:

il titolo della nuova personale di MisterCaos sfida con ironia l’incertezza di questo periodo in cui cultura, arte e poesia faticano a trovare momenti per incontrare il proprio pubblico. Dopo essere stata rinviata già tre volte, la mostra si terrà (forse) dal 6 al 28 febbraio 2021 presso la galleria Visioni Altre in Campo del Ghetto Novo 2918 a Venezia.

Poeta di strada e artista attivo da diversi anni in Italia e all’estero, MisterCaos ha come cifra stilistica quella di uscire dagli schemi. Anche in questa occasione, rompe e ricompone i confini dei linguaggi artistici codificati, decostruisce le pratiche di “scrittura”, “poesia di strada”, “site specific” e al contempo le abita tutte giocando fino all’estremo delle loro possibilità espressive.

L’insieme e un’originalissima provocazione al pensiero, un invito al dialogo tra opera e pubblico, ma anche tra opera, mezzo espressivo e contesto, oltre che una riflessione sul senso del gesto artistico stesso, dall’atto creativo fino alle modalità di fruizione.

Nella stratificazione del gesto poetico, vi e innanzitutto un deliberato, sistematico superamento del limite imposto (sia esso una barriera fisica, architettonica, sociale o comunicativa) e poi la costruzione di un nuovo confine rovesciato, che non chiude al senso ma apre nuove vie di significazione, al margine tra leggibilità e segretezza, immediatezza della comprensione e inafferrabilità del contenuto.

Il risultato e una materia poetica che si radica nei luoghi e al contempo si dissemina (o addirittura si smaterializza) per diventare universalmente accessibile e parlare a un pubblico globale.

Nella mostra il gesto di debordare e un prendere spazio per restituirlo alla sfera del significato, sia dal punto di vista fisico, sia in senso metaforico. Un occupare che e al contempo un occuparsi dei luoghi, dei gesti e delle relazioni.

 

 

QUESTA MOSTRA POTREBBE ESSERE RIMANDATA di MisterCaos
6 - 28 febbraio 2021

orario apertura: martedì - sabato 11:00 - 18:00

www.visionialtre.com facebook - Visioni ALTRE Instagram – visionialtre

mistercaos.com Redazione -Valentina Di Cataldo Management - Gabriele Di Giacomo

infovisionialtre@gmail.com adolfinadestefani@gmail.com | +39 3498682155 VISIONIALTRE Gallery | Campo del Ghetto Novo 2918 - 30121 Venezia

 

THIS EXHIBITION COULD BE POSTPONED:

The title of MisterCaos’s new personal exhibition show ironically challenges the uncertainty of this period in which culture, art and poetry struggle to find moments to meet their audience. After being postponed three times already, the exhibition will be held (perhaps) from 6 to 28 February 2021 at the gallery Visioni Altre in Campo del Ghetto Novo 2918 in Venice.

A street poet and artist active for several years in Italy and abroad, MisterCaos has as its stylistic signature to go outside the box. Also on this occasion, he breaks and reassembles the boundaries of the codified artistic languages, deconstructs the practices of "writing", "street poetry", "site specific" and at the same time he lives them all playing to the extreme of their expressive possibilities.

The whole is an original provocation to thought, an invitation to dialogue between the artwork and the public, but also between the artwork, the expressive medium and the context, as well as a reflection on the meaning of the artistic gesture itself, from the creative act to the mode of fruition.

In the stratification of the poetic gesture, there is first a deliberate, systematic overcoming of the imposed limit (whether it is a physical, architectural, social or communicative barrier) and then the construction of a new inverted boundary, that does not close to meaning but opens new ways of meaning, the margin between readability and secrecy, the immediacy of understanding and elusiveness of the content.

The result is a poetic material that is rooted in places and at the same time disseminates (or even dematerializes) to become universally accessible and speak to a global audience.

In the exhibition the gesture of overflowing is a take space to return it to the sphere of meaning, both physically and metaphorically. A occupy that is at the same time a care of the places, gestures and relationships.

THIS EXHIBITION COULD BE POSTPONED

of MisterCaos

6 - 28 February 2021
opening hours: Tuesday - Saturday 11 a.m.- 6 p.m.

www.visionialtre.com facebook - Visioni ALTRE Instagram – visionialtre

mistercaos.com Redaction -Valentina Di Cataldo

Management - Gabriele Di Giacomo

infovisionialtre@gmail.com adolfinadestefani@gmail.com | +39 3498682155 VISIONIALTRE Gallery | Campo del Ghetto Novo 2918 - 30121 Venice 

 

Adolfina de Stefani

artista e curatrice 

 

adolfinadestefani@gmail.com

http://www.visionialtre.com/

www.adolfinadestefani.blogspot.it

https://www.instagram.com/adolfinadestefani/



mercoledì 13 gennaio 2021

Venezia, Visioni Altre Gallery - Does GENDER really matter?

 

Does GENDER really matter? | sabato 16 gennaio 2021 ore 16.00 | VISIONI ALTRE Gallery | Campo del Ghetto Novo 2918 - VENEZIA ITALIA

 


Does GENDER really matter?

Un progetto di MAIL ART dedicato alla differenza di genere 

A cura di

Adolfina de Stefani

Inaugurazione sabato 16 Gennaio 2021 ore 16:00

16 – 30 gennaio 2021

dal lunedì al sabato 11:00 - !8:00

chiuso la domenica



 

Visioni Altre - Campo del Ghetto Novo 2918 – Cannaregio, 30121 Venezia

Sabato 16 gennaio 2021 alle ore 16.00 viene inaugurata “Does GENDER really matter?

un progetto di MAIL ART dedicata alla differenza di genere.

L'esposizione rimane aperta al pubblico dal 16 al 30 gennaio 2021 con orario 11.00 – 18.00 dal lunedi al sabato, chiuso la domenica.

 

Does GENDER really matter?” è un progetto di MAIL ART proposto dalla studentessa Guenda Mai, laureanda magistrale del corso di EGart presso  Ca’ Foscari UNIVERSITA' di Venezia con una tesi sulla potenza comunicativa dell’Arte Postale.

Does Gender really matter? – è davvero importante il genere? È questa la domanda che è stata posta agli artisti invitati a riflettere sulla condizione dei diritti della donna e della comunità Queer nella nostra società; numerosi studi di sociologi e economisti hanno dimostrato che il GENDER GAP è reale e ancora molto radicato, noi abbiamo voluto conoscere il punto di vista sull’argomento di artisti con linguaggi espressivi e background molto diversi tra loro.

Sono oltre 100 gli artisti partecipanti che hanno dato vita all’esposizione presso la Galleria Visioni Altre, curata dall’artista e gallerista Adolfina de Stefani in collaborazione con Ina Mirzac, che per 15 giorni – dal 16 al 30 Gennaio – raccoglierà tutte le opere ricevute tramite il servizio postale per mostrare le diverse sfumature del tema proposto derivanti dalle lenti di artisti diversi provenienti da tutto il mondo.


Saturday 16 January 2021 at 4.00 pm “Does GENDER really matter?

a MAIL ART project dedicated to gender difference.

The exhibition is open to the public from 16 to 30 January 2021 from 11.00 to 18.00 from Monday to Saturday, closed on Sunday.

"GENDER is really important?" is a MAIL ART project proposed by student Guenda Mai, graduate student of the EGart course at the Ca 'Foscari University of Venice with a thesis on the communicative power of Postal Art. Does gender really matter? - is gender really important? This is the question that was asked of the artists invited to reflect on the condition of women's rights and the Queer community in our society; numerous studies by sociologists and economists have shown that GENDER GAP is real and still very rooted, we wanted to know the point of view on the subject of artists with very different expressive languages and backgrounds. Over 100 participating artists have given life to the exhibition at the Visioni Altre Gallery, curated by the artist and gallery owner Adolfina de Stefani in collaboration with Ina Mirzac, who for 15 days - from 16 to 30 January - will collect all the works received through the postal service to show the different shades of the theme proposed by the lenses of different artists from all over the world.

 

Artisti Partecipanti | participating artists

Edith Lozano (ARGENTINA); Roxana Martinez (ARGENTINA); Alexander Charistos (AUSTRIA); Konstantin Odin (AUSTRIA); Horvath Piroska (AUSTRIA); Miche – Art – Universalis (BELGIO); Lique Schoot (BELGIO); Jan Theuninck (BELGIO); The wasted angel (BELGIO); Antonio Mousinho (BRASILE); Roberto Zuliani Keppler (BRASILE); Juraj Jonke (CROAZIA); Anja Mattila – Tolvanen (FINLANDIA); Barbara Ihme (GERMANIA); Susanne Schumacher (GERMANIA); Lars Schumacher (GERMANIA); Monika Zabel -Urbanpilgrims (GERMANIA); Ryosuke Cohen (GIAPPONE); Katerina Nikoltsou (GRECIA); Regina Josè Galindo (GUATEMALA); Simon Warren (INGHILTERRA); Dawn Woolley (INGHILTERRA); Igor Zeiger (ISRAELE) Fabio Adani (ITALIA); Analia Adorni (ITALIA); Franco Ballabeni (ITALIA); Pier Roberto Bassi (ITALIA); Mariano Bellarosa (ITALIA); Nicola Bertoglio (ITALIA); Greta Boato (ITALIA); Giovanni Bonanno (ITALIA); Marzia Maria Braglia (ITALIA); Alfredo Br uni (ITALIA); Mirta Caccaro (ITALIA); Barbara Cappello (ITALIA); Angela Caporaso (ITALIA); Lamberto Caravita (ITALIA); Francesco Cornello (ITALIA); Carmela Corsitto (ITALIA); Maria Credidio (ITALIA); Antonio De Marchi Gherini (ITALIA); Adolfina de Stefani (ITALIA); Silvia Favaretto (ITALIA); Mimicha Finazzi-SKINAZ (ITALIA); Domenico Ferrara Foria (ITALIA); Nicola Frangione (ITALIA); Sonia Furiato (ITALIA); Fiorentina Giannotta (ITALIA); Claudio Grandinetti (ITALIA); Paolo Gubinelli (ITALIA); LAMIABELLA (ITALIA); Oronzo Liuzzi (ITALIA); Mauro Lisardi (ITALIA); Daniela Lucato(ITALIA); Serse Luigetti (ITALIA); Ruggero Maggi (ITALIA); Antonello Mantovani (ITALIA); Marino Marinoni (ITALIA); Daniela Mastromauro (ITALIA); Cecilia Milza (ITALIA); Mauro Molinari (ITALIA); Morice Marcuse (ITALIA); Emilio Morandi (ITALIA); Marino Marinoni (ITALIA); Patrizia Nicolini (ITALIA); EAIA (ITALIA); Clemente Padin (ITALIA); Claudio Parentela (ITALIA); Silvano Pertone (ITALIA); Stella Zaltieri Pirola (ITALIA); Veronique Pozzi (ITALIA); Massimo Puppi (ITALIA); Rossella Ricci (ITALIA); Sabina Romanin (ITALIA); Doriano Rota (ITALIA); Giada Rotundo (ITALIA); Gianni Sandonà (ITALIA); Antonio Sassu- Gruppo Sinestetico (ITALIA); Roberto Scala (ITALIA); Giovanni e Renata Strada (ITALIA); Giorgio Trinciarelli (ITALIA); lediesis le diesis ITALIA); (Tomas Lagunavicius (LITUANIA); Visant (MACEDONIA); Gabriela Buenrostro Solorzano (MESSICO); Jaromir Svozilik (NORVEGIA); Bogna Juchnowicz (OLANDA); Amadeu Escorcio (PORTOGALLO); Maria Resende (PORTOGALLO); Evdokia Georgiou (REPUBBLICA DI CIPRO) Eugenia Parol (RUSSIA); Irina Novikova (RUSSIA); Sabella Baña (SPAGNA); Pedro Bericat (SPAGNA); Daniel De Culla (SPAGNA); Isabel Gomez de Diego (SPAGNA); Miguel Jimenez (SPAGNA); Pere Sousa (SPAGNA); Domingo Sanz Montero (SPAGNA); Yasemin Kalayci (TURCHIA); Hikmet Sahin (TURCHIA); Boglarka Nagy (UNGHERIA); Guerrilla Girls (USA); Steve o Black (USA); Isabel Carafi; Evedokia Georgiou; HIRKMET SAHIN;

 

 

www.visionialtre.com infovisionialtre@gmail.com – adolfinadestefani@gmail.com

VISIONI ALTRE Campo del Ghetto Novo 2918 – 30121 VENEZIA

 

Adolfina de Stefani

artista e curatrice 

adolfinadestefani@gmail.com

http://www.visionialtre.com/

www.adolfinadestefani.blogspot.it

https://www.instagram.com/adolfinadestefani/


Evento segnalato da Archivio Ophen Virtual Art di Salerno.

lunedì 20 luglio 2020

A VENEZIA | THIS IS NOT MY SELFIE di NICOLA BERTOGLIO PERFORMANCE | VISIONI ALTRE


VISIONI ALTRE



Venerdì 24 luglio 2020 alle ore 19.00 
l’artista Nicola Bertoglio darà vita ad una
performance interattiva dal titolo THIS IS NOT MY SELFIE
L'azione performativa avverrà sia all’esterno nel campo del Ghetto Novo sia all’interno della Galleria VISIONI ALTRE.

L’evento fa parte del progetto COME VIVREMO IN UN PROSSIMO FUTURO? HOW WILL WE LIVE IN THE FUTURE?
inaugurato il 18 maggio e si concluderà il 15 ottobre 2020.

THIS IS NOT MY SELFIE
di
Nicola Bertoglio 

Performance interattiva


Finirà che la nostra immagine verrà scelta a caso da qualcuno dallaltra parte dello schermo, non necessariamente umano”.

Partendo da questa premessa, all’interno della galleria Visioni Altre nel ghetto ebraico di VeneziaNicola Bertoglio eseguirà un atto performativo interattivo dove il pubblico presente si “attiverà” per realizzare assieme all’artista delle opere fotografiche uniche e irripetibili.
Usando l’iconica maschera di “Boy/Toy” e il suo smartphone, l’artista realizzerà dei “selfie” (gli autoritratti di questo momento storico) lasciando però al pubblico il controllo su quando materialmente effettuare lo scatto.

Bertoglio si servirà di una particolare app di fotografia che attiva la fotocamera dello smartphone con comandi vocali. Il pubblico pronunciando la parola “selfie” deciderà quale autoritratto dell’artista verrà “scattato”.

In un secondo momento le immagini ottenute saranno editate da Bertoglio e pubblicate su Instagram usando lhashtag #selfietime, quotidianamente alimentato da utenti di tutto il mondo con i propri selfie.
Le opere dell’artista e quelle di ignari sconosciuti scorreranno in tempo reale su di un monitor presente in galleria contaminandosi a vicenda.

"It will end up that our image will be chosen at random by someone on the other side of the screen, not necessarily human."
Starting from this premise, inside the Visioni Altre gallery in the Jewish ghetto of Venice, Nicola Bertoglio will perform an interactive performative act where the present audience will "get active" to create unique and unrepeatable photographic works together with the artist.
Using the iconic "Boy / Toy" mask and his smartphone, the artist will make "selfies" (the self-portraits of this historic moment) while leaving the public with control over when to physically take the shot.
Bertoglio will use a particular photography app that activates the smartphone's camera with voice commands. The public by saying the word "selfie" will decide which self-portrait of the artist will be "taken". In a second moment, the images
obtained will be edited by Bertoglio and published on Instagram using the hashtag #selfietime, daily fed by users from all over the world with their selfies.
The works of the artist and those of unsuspecting strangers will flow in real time on a monitor in the gallery contaminating each other.

All’interno della galleria sono visibili le opere degli artisti:
Alessandro Bestiani, Segio Boldrin, Adolfina de Stefani, Elena Greggio, Antonello Mantovani, Giulio Malfer, Elisabetta Marchese,    Giovanni Pinosio, Liubov Pogudina, Massimo Puppi, Anna Zinato, Andrea Zuppa.

In permanenza le opere di: Manù Brunello, Silvia Manazza, Maggie Siner, Andrea Tagliapietra.

Prossimi appuntamenti:
Sabato 29 agosto 2020 ore 19.00 - Sergio Boldrin “Storie e colori del desiderio” e Giulio Malfer “Come vivremo in un prossimo futuro”

Sabato 5 settembre 2020 ore 19.00 Alessandro Zanini e Laura Spedicato 
presentano ABISSO – un fine settimana, di Dorothea Tanning.

Con l’occasione sono stati invitati 13 artisti a rappresentare la complessa personalità di Dorothea Tanning attraverso il lungo operato di artista e poetessa. 

Gli artisti invitati sono: 
Mirta Caccaro, Andrea Dal Broi/Nicolò Andreatta, Adolfina de Stefani, Barbara Furlan, Barbara Cappello, Anna Laura Longo, Antonello Mantovani, Sabina Romanin, Ricci Rossella, Claudio Scaranari, Marilena Simionato, Moreno Ugo, Fanny Zava.

Sabato 19 settembre 2020 ore 18.00  Elena Greggio : Sogni e inquinamento 

Sabato 3 ottobre 2020 ore 18.00 Liubov Pogudina | ‘’universale ICONA ‘”

apertura e orari :
giovedì, venerdì, sabato, domenica 11:00 – 14:00 | 17:00 – 20:00 
Lunedì martedì, mercoledì chiuso  

Ingresso libero









VISIONI ALTRE – Campo del Ghetto Novo 2918 – 30121 Venezia ITALIA 

Adolfina de Stefani
artista e curatrice