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lunedì 11 aprile 2016

PADIGLIONE TIBET / CASTELLO VISCONTEO PAVIA

PADIGLIONE TIBET


Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima
CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
DOMENICA 10 APRILE 2016 | FINISSAGE dalle ore 15.30

Con la partecipazione di artisti e sostenitori di questo progetto nato con la volontà di creare un ponte tra l'arte contemporanea occidentale e la spiritualità insita nella cultura tibetana si conclude la mostra al Castello Visconteo di Pavia.

Ad una prima stima della mostra ciò che si rileva è il grande successo dell'iniziativa che, nel solo periodo pasquale, ha registrato un'affluenza di circa duemila visitatori, confermando l'interesse già manifestato in modo inequivocabile durante l'inaugurazione e nei giorni successivi.

Per l'ambientazione di questa summa delle tre edizioni veneziane di Padiglione Tibet l'artista e curatore Ruggero Maggi, con la collaborazione di Giosuè Allegrini, ha scelto la cornice dai volumi essenziali e solenni del trecentesco maniero pavese edificato da Galeazzo II Visconti, il cui portico interno è alleggerito dai bianchi profili delle arcate e dalle quadrifore in stile gotico fiorito del loggiato superiore che si affaccia sulla corte. Nel porticato appese agli archi, ondeggiano variopinte le tipiche Khata, sciarpe che in Tibet i monaci offrono in segno di saluto ed amicizia, qui realizzate da artisti contemporanei internazionali. Le Khata trovano alloggio anche negli eleganti interni della mostra, disposte su pannelli neri, in modo da creare un dinamico pattern visivo a bande verticali che accompagna il visitatore nella fruizione. Allo stesso modo gli Ombrelli dipinti dell’ultima edizione veneziana di Padiglione Tibet, simbolo della quasi incruenta e omonima, Rivoluzione di Hong Kong, sono disposti a cascata in un’installazione nel porticato esterno, e ritornano a punteggiare o a coronare le pareti dei pannelli espositivi. Negli ampi spazi del castello, un tempo corte fiorente, sono esposti alcuni Mandala, trasposizione delle opere degli artisti realizzata dai Lama tibetani con la tecnica dei pigmenti colorati e le Ruote della preghiera - realizzate dai rinomati ceramisti di Albisola su disegno degli artisti - che diffondono il sutra del cuore, il luogo dove si trova il più prezioso dei gioielli, la saggezza che conduce all’Illuminazione: “Om Mani Padme Hum”. Completano la rassegna una sezione di video arte, la mostra di vignette satiriche Tibet… c’è poco da ridere ideata da Ruggero Maggi e curata da Dino Aloi e quella Coco & Milarepa – i colori dello spirito dedicata all'artista scomparso Giuseppe Coco e presentata da Chiara Gatti. Testimonial d'eccezione per l'iniziativa il noto cantautore Alberto Fortis.” (Roberta Reali)

alle ore 16.30 | Orizzonti
performance/azione di danza contemporanea di K7 coreografia di Kappa
con Maria Benassi, Viola Bergamini, Orsola Cacici, Elisa Ferri, Melissa Simionato.
ImprovvisAzioni che interagiscono con le opere di Padiglione Tibet e le sonorità di Echi da Oriente del digital media designer Costantino Rizzuti. Una visione attraverso la percezione della danza, del movimento che lascia un segno, trasmette un’immagine, rivela un’interiorità.
[…] cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare. (Eduardo Galeano)

Echi da oriente | risuonano flebili | tra vaghe | instabili onde sonore | su placidi flutti
Diverse antichissime tradizioni religiose e filosofiche orientali si basano sulla credenza di una realtà vibratoria alla base di tutte le manifestazioni dell'Universo. Echi da Oriente trae ispirazione da questa visione dell'Uomo e dell'Universo proponendo un viaggio in un mondo sonoro in equilibrio tra realtà e illusione, tra suoni elettronici e sonorità ancestrali.
Artisti PADIGLIONE TIBET
Lorenzo Alagio, Filippo Altomare, Salvatore Anelli, Franco Ballabeni, Dario Ballantini, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, BAU, Luisa Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Giorgio Biffi, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Rossana Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Paolo Carnevale, Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Barbara Codemo, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa Cortese, Giampietro Cudin, Christine Davis, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Alessandra Finzi, Dario Fo, Giglio Frigerio, Fernando Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini, Gino Gini, Lillo Giuliana, Antonella P. Giurleo, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Giovanni Gurioli, Gennaro Ippolito, Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Silvia Lepore, Pino Lia, Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi, Francesco Maglia snc, Antonello Mantovani, Silvia Mariani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi, Renato Mertens, Fernando Montà, Lorenza Morandotti, Simona Morani, Tashi Norbu, Paolo Nutarelli, Orisol, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Sandro Pellarin, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Plumcake, Giovanni Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Mario Quadraroli, Angela Rapio, Carla Rigato, Giuseppina Riggi, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Maria P. Fanna Roncoroni, Jeannette Rütsche, Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Anna Seccia, Gianni Sedda, Cesare Serafino, Lucio T. Serafino, Elena Sevi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Franco Spena, Ilaria Sperotto, Roberto Testori, Vittorio Tonon, topylabrys, Micaela Tornaghi, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini, Doriana Vovola.

Video arte
Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco Rizzo.
Testi di
Adriano  Accattino, Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Gianluca Anselmo, Stefano  Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi, Massimo Bignardi, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin, Chiara Gatti, Lorella Giudici, Alexander Larrarte, Enzo Lo Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Roberta Reali, Cristina Romieri, Alberto Rovida, Massimo Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro, Tiziana Tacconi, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.





PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima

progetto di Ruggero Maggi
con la collaborazione di Giosuè Allegrini

CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
Viale XI Febbraio, 35 - Pavia

12 MARZO - 10 APRILE 2016

Per informazioni: 0382.399770 | www.vivipavia.it ,

Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 – 17.50 | La biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra | Chiuso il lunedì

Biglietto: 4 €
Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 €
Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card
Ulteriori informazioni sul sito www.museicivici.pavia.it

Partner
Sigma, Tre D s.r.l., Tecnodomes, NCA Engineering Srl, FabLab Fondazione Mike Bongiorno, Giorgi, Buduar, Atelier51, Il Melo, The Heritage of Tibet, FPMT, Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa del Tibet.

Note:
La figura di Giuseppe Coco (Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)

. La FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità.


. Quella tibetana era una civiltà di grande valore, poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore. Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca, con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio dei Tibetani”.

domenica 27 marzo 2016

Padiglione Tibet, Castello Visconteo, Pavia




PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima

 

Incontro pubblico con il Lama tibetano Ghese Lobsang Tenkyong e visita guidata alla mostra


CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
28 MARZO 2016
dalle ore 15.00
ingresso 4 euro




In occasione della mostra Padiglione Tibet – Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l’anima (aperta fino al 10 aprile 2016 nella Sala Mostre del Castello Visconteo di Pavia), lunedì 28 marzo 2016 (dalle ore 15) è previsto un incontro pubblico con il Lama tibetano Ghese Lobsang Tenkyong dal titolo Un percorso interiore per affrontare i problemi quotidiani. Questa conferenza rientra tra le iniziative denominate "Anno del Dalai Lama", dedicate al festeggiamento del Suo ottantesimo compleanno e promosse da Comitato Padiglione Tibet, Progetto L'Eredità del Tibet e FPMT Italia (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana).
A seguire, alle ore 17, è in programma una visita guidata alla mostra, a cura di Ruggero Maggi, che ha ideato e organizzato il progetto Padiglione Tibet (in collaborazione con Giosuè Allegrini).




Interverranno alla conferenza:

Ruggero Maggi moderatore
Artista multimediale, ideatore e curatore di Padiglione Tibet: un unico tema declinato nei modi della pittura, della scultura, del video per realizzare un grande evento che sottolinei coralmente il profondo senso di spiritualità dell' universo tibetano e creare un ponte sensibile che induca i visitatori ad una maggiore conoscenza di questo popolo che ormai si può definire, purtroppo, una minoranza etnica e che rischia di perdere il proprio patrimonio culturale e spirituale fondato su concetti di pace e non violenza.

Ghese Lobsang Tenkyong Lama tibetano che terrà un incontro pubblico dal tema: Un percorso interiore per affrontare i problemi quotidiani. Gli esseri umani hanno un obbiettivo fondamentale, che consiste nel raggiungimento della felicità e nell'abbandono della sofferenza. Il nostro tempo però ci suggerisce strade sbagliate per il soddisfacimento dei nostri desideri. Non sono il successo, la ricchezza, l'apparenza a renderci migliori e realmente sereni. Tutto ciò può offrire solo un sollievo momentaneo, per poi mostrare quasi istantaneamente la propria inconsistenza. Ma allora come si può trovare soluzione ai problemi che quotidianamente ci troviamo ad affrontare? Le risposte ci arrivano dalle parole di un maestro tibetano e da una tradizione millenaria di studi sulla mente. Il buddismo offre indicazioni semplici ed una chiave di lettura profonda ed attuale sull'uomo e sulla vita, sulla pace e sulla serenità.
Ghese Lobsang Tenkyong e' fuggito in India nel maggio 1982 e vi rimane fino al 2005. Dal momento dell'arrivo fino al 2001 ha studiato nel monastero di Sera, dove ha avuto tra i maestri Ghese Thely Dorje, ottenendo in quell'anno il grado di Geshe Lharampa, il più alto titolo di studi conseguibile all'interno della tradizione Gelug-pa. Prosegue gli studi al collegio tantrico del Gyume dove riceve l'educazione Tantrica. Per quattro anni lavora come insegnante residente al monastero di Kopan, in Nepal.

Piero Verni giornalista, scrittore e documentarista vive tra la Bretagna e l'Italia.
Da molti anni dedica la maggior parte del suo lavoro alla conoscenza della civiltà tibetana e delle culture indo-himalayane cui ha dedicato numerosi reportages, libri e documentari. Ha avuto il privilegio di poter scrivere una biografia autorizzata del Dalai Lama. Attualmente è impegnato insieme al fotografo Giampietro Mattolin nel Progetto L'Eredità del Tibet, che nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il "Messaggio dei Tibetani".

Stefano Antichi direttore del Centro Drol-kar Sabsel Thekchog Ling di Genova e coordinatore per la FPMT
italia, che ha in Italia otto centri di riferimento.
FPMT - Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana - è un'organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l'insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità.

Giosuè Allegrini storico della Marina Militare Italiana, è annoverato tra i più stimati storici e critici italiani d'arte moderna e contemporanea - sua è infatti l'estensione del Diagramma di Barr dal secondo dopoguerra ai giorni nostri. Ha al proprio attivo numerose mostre e lavori pubblicati su quotidiani a tiratura nazionale, quali il Corriere della Sera, Il Giorno, La Stampa, su riviste ed enciclopedie d'arte.
Con Ruggero Maggi condurrà la visita guidata al Padiglione Tibet, in programma dopo l'incontro.




La sala può contenere 90 persone; è necessario confermare la propria presenza inviando una mail con oggetto:
PRENOTAZIONE INCONTRO PUBBLICO Ghese Lobsang Tenkyong
all'indirizzo mail: maggiruggero@gmail.com



PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima

progetto di Ruggero Maggi
con la collaborazione di Giosuè Allegrini

CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
Viale XI Febbraio, 35 - Pavia

12 MARZO - 10 APRILE 2016

Per informazioni: 0382.399770 | www.vivipavia.it ,

Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 - 17.50
La biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra.
Chiuso il lunedì.
Aperto nei giorni di Pasqua (domenica 27 marzo 2016) e Lunedì dell'Angelo (lunedì 28 marzo 2016)

Biglietto: 4 €
Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 €
Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card
Ulteriori informazioni sul sito www.museicivici.pavia.it


  



Chiara Argenteri
Ufficio stampa/Press office
Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi
tel.   0382.399424    338.1071862




martedì 8 marzo 2016

PADIGLIONE TIBET / Castello Visconteo - Pavia


PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima



progetto di Ruggero Maggi
con la collaborazione di Giosuè Allegrini




CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
12 MARZO - 10 APRILE 2016
inaugurazione venerdì 11 marzo ore 18.00



Un paese è vivo quando
è viva la sua cultura

Questa semplice frase racchiude in sé il profondo significato che ha assunto la recente costituzione proprio in Italia del primo nucleo di pronto intervento artistico e culturale al mondo. Una sorta di Caschi Blu della cultura pronti ad intervenire ovunque si sfregi e si vandalizzi l'Arte. Finalmente una risposta concreta ai continui soprusi ed alla distruzione operati dalla barbarie imperante in certi paesi.


Il progetto Padiglione Tibet “il padiglione per un paese che non c'è”  ideato da Ruggero Maggi nel 2010 ha sempre agito in questo senso ridando dignità al popolo tibetano attraverso la conoscenza della sua arte e della sua cultura.

Tibet: una nazione che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale “centralina” spirituale per tutti gli esseri umani.

Padiglione Tibet, un’idea che nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un sogno che ha lasciato il segno ponendosi l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana.

Anno del Dalai Lama. Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del 5° mese dell’anno tibetano 2142) ha compiuto 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. Il Comitato Padiglione Tibet, la Fondazione  per  la Preservazione  della  Tradizione Mahayana (FPMT) e il Progetto L’Eredità del Tibet, come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di questo altissimo testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del Premio Nobel per la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama questo grande evento di arte contemporanea.




La mostra, a cura di Ruggero Maggi e con la collaborazione di Giosuè Allegrini, sarà accolta presso il Castello Visconteo di Pavia storico complesso architettonico, fra i più importanti spazi espositivi nazionali legati all’arte e alla cultura. L’Amministrazione Comunale del capoluogo pavese, unitamente ai Musei Civici e all’Associazione Pavia Città Internazionale dei Saperi, particolarmente attente a privilegiare le iniziative culturali di respiro internazionale, sosterranno direttamente l’evento espositivo.

Una rassegna espositiva che intende rappresentare uno straordinario florilegio, una sintesi creativa delle precedenti tre edizioni (2011/2013/2015) di Padiglione Tibet nato come evento parallelo alla Biennale d’Arte di Venezia e durante il quale sono stati coinvolti importanti artisti contemporanei, tra cui il Premio Nobel Dario Fo, Gillo Dorfles e Dario Ballantini.
Un “fil rouge”, dunque, emozionale, suggestivo e appassionato che parte idealmente dal Tibet e giunge a Pavia, transitando per Venezia. Un “fil rouge” che ha coinvolto oltre cento artisti da tutto il mondo, impegnati nelle scorse edizioni veneziane di Padiglione Tibet, come a dire che la Libertà non ha, e non può avere, confini in quanto la Libertà è un sentimento incontenibile, inarrestabile, incoercibile.

A Pavia saranno quindi presentate le opere realizzate da noti artisti contemporanei direttamente sulle Khata, le tipiche sciarpe che in Tibet i monaci offrono in segno di saluto ed amicizia.
Un evento in cui verrà evidenziato il connubio tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale.
Così è per i monaci tibetani che hanno realizzato i mandala, cerchi della vita, un cammino fatto di segni e di colori che diventano simboli dell’universo, e si trasformano in un “Archivio di Strutture-Mandala” realizzate dai monaci, in sinergia con gli artisti di Padiglione Tibet che ne hanno tracciato le linee guida.
Così è per i buddisti tibetani, che nel far ruotare in senso orario le Chokhor, le ruote della preghiera, diffondono nel vento “Om Mani Padme Hum”, il mantra che, riprendendo la forma incisa dei petali del fior di loto, conduce la mente a ricordare come il più prezioso dei tesori, il Nirvana Buddista, non vada cercato nell’altrove, negli orpelli decorativi piuttosto che nelle ingorde velleità, bensì nel nostro cuore, nella quotidianità delle cose più semplici e umili, ma non per questo meno preziose. Ruote elaborate, per l’occasione, dagli artisti di Padiglione Tibet e realizzate in materiale ceramico dai laboratori albisolesi, che forniscono, sotto l’azionamento manuale dei visitatori, rinnovate esperienze sensoriali e spirituali.
Così è stato, infine, per i giovani studenti di Hong Kong che solo pochi mesi fa, durante la loro eroica protesta verso il governo centrale di Pechino, la cosiddetta “Rivolta degli Ombrelli”, hanno ricordato al mondo che non si può vivere senza Libertà. Ombrelli, dunque, quale emblema di una rivolta partecipata, ma anche simbolo di protezione; al contempo seducente oggetto estetico attraverso l’abile intervento artistico. Un oggetto, dunque, plurivalente, eclettico, democratico; un assunto di Libertà.
Saranno anche presentate la mostra di arte satirica “Tibet… c'è poco da ridere” da un'idea di Maggi ed a cura di Dino Aloi con artisti italiani e francesi e quella dedicata al versatile e geniale Giuseppe Coco capace di misurarsi con la satira più amara e, contemporaneamente, con i temi più poetici dell'umana commedia “Coco & Milarepa – i colori dello spirito” presentata da Chiara Gatti.

Venerdì 11 marzo, giorno dell'inaugurazione, saranno presenti il testimonial della rassegna Alberto Fortis, noto performer e cantautore italiano e Ghese Lobsang Tenkyong che descriverà l'attuale situazione tibetana.
Sono inoltre previste opere di video arte, performances, incontri/insegnamenti buddisti tibetani e presentazioni di libri di cui verrà data notizia in seguito.



Artisti PADIGLIONE TIBET
Lorenzo Alagio, Filippo Altomare, Salvatore Anelli, Franco Ballabeni, Dario Ballantini, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, BAU, Luisa Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Giorgio Biffi, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Rossana Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Paolo Carnevale, Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Barbara Codemo, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa Cortese, Giampietro Cudin, Christine Davis, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Alessandra Finzi, Dario Fo, Giglio Frigerio, Fernando Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini, Gino Gini, Lillo Giuliana, Antonella P. Giurleo, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Giovanni Gurioli, Gennaro Ippolito, Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Silvia Lepore, Pino Lia, Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi, Francesco Maglia snc, Antonello Mantovani, Silvia Mariani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi, Renato Mertens, Fernando Montà, Lorenza Morandotti, Simona Morani, Tashi Norbu, Paolo Nutarelli, Orisol, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Sandro Pellarin, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Giorgio Piccaia, Matteo Piccaia, Plumcake, Giovanni Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Mario Quadraroli, Angela Rapio, Carla Rigato, Giuseppina Riggi, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Maria P. Fanna Roncoroni, Jeannette Rütsche, Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Anna Seccia, Gianni Sedda, Cesare Serafino, Lucio T. Serafino, Elena Sevi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Franco Spena, Ilaria Sperotto, Roberto Testori, Vittorio Tonon, topylabrys, Micaela Tornaghi, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini, Doriana Vovola.

Video arte
Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco Rizzo.

Testi di
Adriano  Accattino, Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Gianluca Anselmo, Stefano  Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi, Massimo Bignardi, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin, Chiara Gatti, Lorella Giudici, Alexander Larrarte, Enzo Lo Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Cristina Romieri, Alberto Rovida, Massimo Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro, Tiziana Tacconi, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.


PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima

progetto di Ruggero Maggi
con la collaborazione di Giosuè Allegrini

CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
Viale XI Febbraio, 35 - Pavia

12 MARZO - 10 APRILE 2016
inaugurazione venerdì 11 marzo ore 18.00

Per informazioni: 0382.399770 | www.vivipavia.it ,

Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 - 17.50
La biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra.
Chiuso il lunedì.
Aperto nei giorni di Pasqua (domenica 27 marzo 2016) e Lunedì dell'Angelo (lunedì 28 marzo 2016)

Biglietto: 4 €
Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 €
Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card
Ulteriori informazioni sul sito www.museicivici.pavia.it

Partner
Sigma, Tre D s.r.l., Tecnodomes, NCA Engineering Srl, FabLab Fondazione Mike Bongiorno, Giorgi, Buduar, Atelier51, Il Melo, The Heritage of Tibet, FPMT, Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa del Tibet.


Note:
La figura di Giuseppe Coco (Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)

. La FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità.


. Quella tibetana era una civiltà di grande valore, poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore. Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca, con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio dei Tibetani”.





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giovedì 22 ottobre 2015

I Colori dei Sapori al Castello Visconteo di Pavia



I Colori dei Sapori
Sinestesie a tavola




venerdì 23 ottobre 2015, ore 16.30
Sala Conferenze, Castello Visconteo
Viale XI Febbraio 35, Pavia


Partendo da tre aree cromatiche e culinarie, la conversazione tra l'artista Alessandra Angelini e lo chef Massimo Maganza evocherà le emozioni suscitate dal gusto e dai colori. Colori e sapori si (con)fonderanno tra loro liberando la fantasia e creando nuove e originali unioni.
Da un progetto ideato e curato da Alessandra Angelini, organizzato dai Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia con la collaborazione dell'Associazione Culturale IlMondoGira, l'incontro si concluderà con un cocktail all'insegna del colore e del sapore offerto da Il Girasole di Travacò.