lunedì 11 aprile 2016

PADIGLIONE TIBET / CASTELLO VISCONTEO PAVIA

PADIGLIONE TIBET


Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima
CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
DOMENICA 10 APRILE 2016 | FINISSAGE dalle ore 15.30

Con la partecipazione di artisti e sostenitori di questo progetto nato con la volontà di creare un ponte tra l'arte contemporanea occidentale e la spiritualità insita nella cultura tibetana si conclude la mostra al Castello Visconteo di Pavia.

Ad una prima stima della mostra ciò che si rileva è il grande successo dell'iniziativa che, nel solo periodo pasquale, ha registrato un'affluenza di circa duemila visitatori, confermando l'interesse già manifestato in modo inequivocabile durante l'inaugurazione e nei giorni successivi.

Per l'ambientazione di questa summa delle tre edizioni veneziane di Padiglione Tibet l'artista e curatore Ruggero Maggi, con la collaborazione di Giosuè Allegrini, ha scelto la cornice dai volumi essenziali e solenni del trecentesco maniero pavese edificato da Galeazzo II Visconti, il cui portico interno è alleggerito dai bianchi profili delle arcate e dalle quadrifore in stile gotico fiorito del loggiato superiore che si affaccia sulla corte. Nel porticato appese agli archi, ondeggiano variopinte le tipiche Khata, sciarpe che in Tibet i monaci offrono in segno di saluto ed amicizia, qui realizzate da artisti contemporanei internazionali. Le Khata trovano alloggio anche negli eleganti interni della mostra, disposte su pannelli neri, in modo da creare un dinamico pattern visivo a bande verticali che accompagna il visitatore nella fruizione. Allo stesso modo gli Ombrelli dipinti dell’ultima edizione veneziana di Padiglione Tibet, simbolo della quasi incruenta e omonima, Rivoluzione di Hong Kong, sono disposti a cascata in un’installazione nel porticato esterno, e ritornano a punteggiare o a coronare le pareti dei pannelli espositivi. Negli ampi spazi del castello, un tempo corte fiorente, sono esposti alcuni Mandala, trasposizione delle opere degli artisti realizzata dai Lama tibetani con la tecnica dei pigmenti colorati e le Ruote della preghiera - realizzate dai rinomati ceramisti di Albisola su disegno degli artisti - che diffondono il sutra del cuore, il luogo dove si trova il più prezioso dei gioielli, la saggezza che conduce all’Illuminazione: “Om Mani Padme Hum”. Completano la rassegna una sezione di video arte, la mostra di vignette satiriche Tibet… c’è poco da ridere ideata da Ruggero Maggi e curata da Dino Aloi e quella Coco & Milarepa – i colori dello spirito dedicata all'artista scomparso Giuseppe Coco e presentata da Chiara Gatti. Testimonial d'eccezione per l'iniziativa il noto cantautore Alberto Fortis.” (Roberta Reali)

alle ore 16.30 | Orizzonti
performance/azione di danza contemporanea di K7 coreografia di Kappa
con Maria Benassi, Viola Bergamini, Orsola Cacici, Elisa Ferri, Melissa Simionato.
ImprovvisAzioni che interagiscono con le opere di Padiglione Tibet e le sonorità di Echi da Oriente del digital media designer Costantino Rizzuti. Una visione attraverso la percezione della danza, del movimento che lascia un segno, trasmette un’immagine, rivela un’interiorità.
[…] cammino per dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l'utopia? Serve proprio a questo: a camminare. (Eduardo Galeano)

Echi da oriente | risuonano flebili | tra vaghe | instabili onde sonore | su placidi flutti
Diverse antichissime tradizioni religiose e filosofiche orientali si basano sulla credenza di una realtà vibratoria alla base di tutte le manifestazioni dell'Universo. Echi da Oriente trae ispirazione da questa visione dell'Uomo e dell'Universo proponendo un viaggio in un mondo sonoro in equilibrio tra realtà e illusione, tra suoni elettronici e sonorità ancestrali.
Artisti PADIGLIONE TIBET
Lorenzo Alagio, Filippo Altomare, Salvatore Anelli, Franco Ballabeni, Dario Ballantini, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Donatella Baruzzi, BAU, Luisa Bergamini, Carla Bertola, Giuseppe Bertolino, Giorgio Biffi, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Rossana Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Paola Caramel, Paolo Carnevale, Bruno Cassaglia, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Barbara Codemo, Francesca Romana Corradini, Marzia Corteggiani, Marisa Cortese, Giampietro Cudin, Christine Davis, Teo De Palma, Adolfina De Stefani, Albina Dealessi, Anna Maria Di Ciommo, Laura Di Fazio, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma, Gillo Dorfles, Fernanda Fedi, Gretel Fehr, Alessandra Finzi, Dario Fo, Giglio Frigerio, Fernando Garbellotto, Ornella Garbin, Ferruccio Gard, Annamaria Gelmi, Luciano G. Gerini, Ivana Geviti, Riccardo Ghirardini, Gino Gini, Lillo Giuliana, Antonella P. Giurleo, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Giovanni Gurioli, Gennaro Ippolito, Oriana Labruna, Paolo Lamarque, Franca Lanni, Silvia Lepore, Pino Lia, Oronzo Liuzzi, Gian Paolo Lucato, Ruggero Maggi, Francesco Maglia snc, Antonello Mantovani, Silvia Mariani, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi, Renato Mertens, Fernando Montà, Lorenza Morandotti, Simona Morani, Tashi Norbu, Paolo Nutarelli, Orisol, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Sandro Pellarin, Renata Petti, Marisa Pezzoli, Plumcake, Giovanni Genshō Ponzoni, Veronique Pozzi, Benedetto Predazzi, Nadia Presotto, Tiziana Priori, Mario Quadraroli, Angela Rapio, Carla Rigato, Giuseppina Riggi, Gian Paolo Roffi, Claudio Romeo, Maria P. Fanna Roncoroni, Jeannette Rütsche, Sergio Sansevrino, Roberto Scala, Anna Seccia, Gianni Sedda, Cesare Serafino, Lucio T. Serafino, Elena Sevi, Lucia Spagnuolo, Celina Spelta, Franco Spena, Ilaria Sperotto, Roberto Testori, Vittorio Tonon, topylabrys, Micaela Tornaghi, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini, Doriana Vovola.

Video arte
Francesca Lolli, Ruggero Maggi, Marco Rizzo.
Testi di
Adriano  Accattino, Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Gianluca Anselmo, Stefano  Antichi, Elisabetta Bacci, Piergiorgio Baroldi, Massimo Bignardi, Boris Brollo, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giorgia Cassini, Andrea Chinellato, Tamding Choephel, Stefano Dallari, Giulia Fresca, Ornella Garbin, Chiara Gatti, Lorella Giudici, Alexander Larrarte, Enzo Lo Scalzo, Ruggero Maggi, Mimma Pasqua, Roberta Reali, Cristina Romieri, Alberto Rovida, Massimo Scaringella, Giuliana Schiavone, Roberta Semeraro, Tiziana Tacconi, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali, Emma Zanella.

Artisti della mostra Tibet… c'è poco da ridere
Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.





PADIGLIONE TIBET
Spiritualità ed Arte come cibo per la mente e per l'anima

progetto di Ruggero Maggi
con la collaborazione di Giosuè Allegrini

CASTELLO VISCONTEO DI PAVIA
Viale XI Febbraio, 35 - Pavia

12 MARZO - 10 APRILE 2016

Per informazioni: 0382.399770 | www.vivipavia.it ,

Orari: da martedì a domenica 10 - 13 e 15 – 17.50 | La biglietteria chiude 45 minuti prima della mostra | Chiuso il lunedì

Biglietto: 4 €
Mostra + Musei Civici di Pavia: 8 €
Gratuito per under 26, over 70 e possessori di My Museum Card
Ulteriori informazioni sul sito www.museicivici.pavia.it

Partner
Sigma, Tre D s.r.l., Tecnodomes, NCA Engineering Srl, FabLab Fondazione Mike Bongiorno, Giorgi, Buduar, Atelier51, Il Melo, The Heritage of Tibet, FPMT, Dossier Tibet, Iscos, Associazione Italia-Tibet, Associazione Vimala, La Casa del Tibet.

Note:
La figura di Giuseppe Coco (Biancavilla, Catania 1936 – 2012) è entrata nell'immaginario comune per le celebri illustrazioni che hanno animato, a partire dagli anni Sessanta, con ironia e straordinario humor nero, le pagine di testate famose. Come Comix, il Corriere della Sera, Epoca, Horror, La Gazzetta dello Sport, L’Espresso, la Repubblica, La Domenica del Corriere, La Settimana enigmistica, Panorama, Relax e Zoom; oltre a celebri e popolarissimi periodici stranieri, da Playmen a Punch, da Hara Kiri al The Saturday Evening Post. (Chiara Gatti)

. La FPMT (Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana) è un’organizzazione internazionale non-profit, fondata nel 1975 da Lama Thubten Yeshe. La Fondazione si dedica alla trasmissione in tutto il mondo della tradizione buddhista mahayana e dei suoi valori attraverso l’insegnamento, la meditazione e il servizio alla comunità. La FPMT Italia appartiene a questa rete internazionale costituita da centri di insegnamento buddhista, centri di meditazione, centri di ritiro, monasteri per monaci e monache, case editrici, hospice, centri di cura e altri centri di servizi per la comunità.


. Quella tibetana era una civiltà di grande valore, poco sviluppata dal punto di vista del progresso materiale ma incredibilmente progredita sotto il profilo della ricerca filosofica e interiore. Il Progetto L’Eredità del Tibet nasce dalla consapevolezza dell'urgenza di un aiuto per preservare la cultura tibetana e cerca, con le sue modeste energie, di contribuire alla conoscenza degli elementi essenziali di quello che è stato efficacemente chiamato, il “Messaggio dei Tibetani”.

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