lunedì 30 marzo 2015

Terza Biennale del libro d’artista PAN Palazzo delle Arti Napoli / ARCHIVIO NON SOLO LIBRI


Terza Biennale del libro d’artista 4  18 aprile 2015
PAN Palazzo delle Arti Napoli
via dei Mille 60 - Napoli
Inaugurazione: 3 aprile 2015 ore 17.00
organizzazione Biennale del libro d'artista:Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito

organizzazione Archivio “Non solo libri”: Ruggero Maggi
All'interno della terza edizione della Biennale del Libro d’artistaideata e curata da Giovanna Donnarumma e Gennaro Ippolito, promossa da Lineadarte Officina Creativa, con il patrocinio del Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura e al Turismo e come mediapartenership Terranostra news, verrà presentata aNapoli presso il PAN palazzo delle arti napoli una selezione di opere dell'Archivio di Ruggero Maggi “Non solo libri“.

L'Archivio, fondato a metà degli anni '70, pone l’accento sulle molteplici possibilità creative dei libri d’artista, straordinari oggetti che, passando a volte attraverso il filtro Duchampiano del ready-made, giungono a vere e proprie operazioni concettuali che focalizzano anche i numerosi punti di contatto e di simbiosi tra le varie forme dell’arte contemporanea e l’arte postale, tentacolare network che si alimenta di incalcolabili energie artistiche e poetiche. Pagine come opere d’arte, pagine che non si sfogliano, fissate nel tempo in movimenti casuali oppure ordinate una dopo l’altra. Vetro, ceramica, metallo, plastica si fondono con l’elemento principe – la carta – e costituiscono i materiali che, alchimicamente manipolati dagli artisti si reinventano in opere d’arte in cui viene racchiuso il potere evocativo del libro ed il piacere tattile della materia. La grafia della parola trova voce nel falso silenzio della materia e veicola messaggi nuovi, inediti, che si inseriscono nella percezione sensoriale di chiunque si avventuri in questa particolare biblioteca.


Opera di Marcello  Diotallevi


Artisti Archivio di Ruggero Maggi "Non solo libri"

Dino Aloi, Fernando Andolcetti, Salvatore Anelli, Antonio Baglivo, Calogero Barba, Piergiorgio Baroldi, Vittore Baroni, Luisa Bergamini, Carla Bertola, Giorgio Biffi, Mariella Bogliacino, Giovanni Bonanno, Antonino Bove, Rossana Bucci, Nirvana Bussadori, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Domenico Castaldi, Stefano Cerioli, Simonetta Chierici, Pino Chimenti, Cosimo Cimino, Mario Commone, Giampietro Cudin, Flaminio Da Deppo, Teo De Palma, Albina Dealessi, Marcello Diotallevi, Alessandra Finzi, Giglio Frigerio, Annamaria Gelmi, Ivana Geviti, Bruno Gorgone, Isa Gorini, Ursula Huber, Ksette, Oronzo Liuzzi, Fabrizio Martinelli, Gianni Marussi, Fernando Montà, Paolo Nutarelli, Clara Paci, Lucia Paese, Linda Pelati, Salvatore Pepe, Marisa Pezzoli, Giorgio Piccaia, Tiziana Priori, Mario Quadraroli, Carla Rigato, Giuseppina Riggi, Claudio Romeo, Virginia Ryan, Pino Secchi, Gianni Sedda, Cesare Serafino, Danilo Sergiampietri, Elena Sevi, Ilaria Sperotto, Roberto Testori, Micaela Tornaghi, Alberto Vitacchio, Andrea Vizzini.

L'Archivio Non solo libri presenterà anche lamostra finale degli studenti partecipanti al seminario sul libro d'artista, dedicato alla figura di GAC(Guglielmo Achille Cavellini) tenuto nel 2014 da Ruggero Maggipresso l'Accademia di Belle Arti di Brera, all'interno del Biennio di secondo livello in Teoria e Pratica della Terapeutica Artistica - Direttrice prof.ssa Tiziana Tacconi.

Il post-it®, entrato quasi ovunque come oggetto d'uso quotidiano e considerato il più diffuso sinonimo per riportare alla mente un messaggio o un ricordo, è stato scelto come elemento base e supporto creativo su cui intervenire e far annotare ad ogni studente partecipante al seminario la propria testimonianza poetica ed artistica su GAC, personaggio multiforme e geniale che può senz'altro essere considerato uno dei più grandi e controversi artisti nella storia dell'arte contemporanea italiana e di cui l'anno scorso ricorreva il centenario della nascita. Proprio i “classici” foglietti gialli dei post-it®, una volta lavorati, sono stati trasformati dagli studenti in ideali pagine da sfogliare; un grande affresco dedicato al libro d'artista.

Studenti partecipanti Archivio “Non solo libri”
Marica Albertario,Cinzia Guzzetti Ambrosi,Marta Baccanelli, Avigail Baharier, Francesca Balconati, Francesca Bosi, Erica Brioschi, Elisabetta Calore, Silvia Castellazzo, Francesca Cavicchioli, Serena Cicchetti, Martina Colucci, Roberta Di Iasio, Marzia Esposito, Bruna Garabelli, Francesca Gilardi, Jie Yi Gong, Kim Heesu, Oriana Labruna, Laura Lebra, Filomena Longo, Isabella Usuelli Macangus, Laura Manenti, Rachele Meluzzi, Camilla Meroni, Paola Moretti, Caterina Mostaccio, Antonella Orlando, Mariagioia Palmigiano, Chantall Passarella, Erica Patriarca, Eliana Perosin, Chrysa Plakioti, Simona Pompei, Elisa Rodolfi, Silvia Ruvolo, Anna Saccone, Laura Saligari, Denis Silvello, Sara Simone, Walter Francesco Tamburro, Cinzia Eleonora Terzi, Francesco Valle, Lucrezia Visora.


Per informazioni:

Biennale del libro d'artista
334.2839785 - 327.5849181
lineadarte@gmail.com
www.lineadarte-officinacreativa.org

Archivio Non solo libri
320. 9621497 - ruggero.maggi@libero.it

www.ruggeromaggi.it – www.camera312.it – www.padiglionetibet.com
 

venerdì 27 marzo 2015

MUSEO DIOTTI / MILLE SALUTI DA CASALMAGGIORE






Mille saluti da Casalmaggiore
Dalle cartoline storiche alla Mail Art

28 marzo – 3 maggio 2015
Museo Diotti
Via Formis 17 – Casalmaggiore


inaugurazione sabato 28 marzo ore 17.00




Una mostra che è, in realtà, due mostre. Da una parte c’è una sezione documentaria curata da Valter Rosa in cui sono esposte circa 300 cartoline di Casalmaggiore dagli inizi del Novecento agli anni Sessanta, provenienti dalle collezioni di Lucia Mainoldi Capelli e di Mario Buglia, oltre che dalle raccolte del Museo stesso. A corredo di questa sezione un video realizzato da due studenti del Liceo Classico di Casalmaggiore pone a confronto alcune di queste immagini con la città odierna. 

C’è poi una sezione - coloratissima e ironica - che riunisce la cartoline realizzate da 207 artisti italiani e stranieri esponenti della Mail Art, invitati da Ruggero Maggi e da Tiziana Priori ad inviare per questa rassegna del Museo Diotti opere che rivisitano Casalmaggiore in chiave creativa e contemporanea. 


La nuova mostra del Museo Diotti, che sarà inaugurata sabato 28 marzo, si colloca nell’ambito della documentazione e della ricerca – proprie dalla missione del Museo – sul paesaggio, sulla città, sul territorio e sulle forme della loro rappresentazione.
Il Museo possiede, fra le raccolte normalmente non esposte al pubblico, un piccolo fondo di cartoline storiche che si prestava come punto di partenza per una mostra più articolata: questa è stata possibile grazie al prestito di due collezionisti casalaschi, amici e collaboratori del Museo già in altre occasioni, Lucia Mainoldi Capelli e Mario Buglia che da anni raccolgono cartoline di Casalmaggiore, alcune delle quali ormai molto rare. La mostra non intende avere carattere di esaustività: i pezzi esposti avrebbero potuto essere molti di più, anche perché spesso le cartoline sono state realizzate in molte varianti, simili fra loro. E’ stata quindi effettuata una selezione, a cura di Valter Rosa, che consentirà comunque di osservare in mostra circa 300 pezzi raffiguranti gli scorci più caratteristici della città, dal fiume alla piazza, dalle chiese alle principali strade, a documentare le trasformazioni intervenute a Casalmaggiore dagli inizi del Novecento agli anni Sessanta.
A corredo della mostra viene proposto un montaggio-video di alcune immagini del passato a confronto con la città attuale: esso è stato realizzato da Fabrizio Paroli e Chiara Vietta, studenti del Liceo Classico di Casalmaggiore, nel corso della loro recente esperienza di alternanza scuola lavoro svolta presso il Museo.

Quella delle cartoline storiche è tuttavia solo una sezione della mostra: ad essa è stata infatti affiancata una sezione di Mail Art, grazie ad un’idea di Tiziana Priori e con la collaborazione di Ruggero Maggi, uno dei massimi esponenti di questo genere artistico. I due artisti milanesi hanno lanciato ad una cerchia di colleghi un progetto denominato “Museo Diotti Card”, proponendo loro la realizzazione di una cartolina d’artista, prendendo spunto da alcune immagini di Casalmaggiore (la facciata del Museo Diotti, la Chiesa di Santa Chiara e il Duomo di Santo Stefano) che hanno costituito la base di partenza per un intervento artistico molto vario e creativo. Hanno aderito al progetto ben 207 artisti, provenienti da tutt’Italia, da molti paesi europei, ma anche dagli Stati Uniti, da vari stati del Sud-America, dal Canada e dal Giappone. Le cartoline pervenute in poco più di un mese sono state 380: un successo che è andato oltre ogni aspettativa. Lo spirito che anima queste coloratissime cartoline contemporanee d’artista è prevalentemente l’ironia: gli autori scatenano la loro fantasia manipolando in ogni modo le immagini di partenza, facendo interagire spesso testo e immagini e, soprattutto, ricorrendo alle tecniche più disparate: dal fotomontaggio all’elaborazione digitale, dal collage agli interventi più propriamente grafici e pittorici. Fra le più insolite cartoline cucite, cartoline di legno o di stoffa che diventano dei veri e propri oggetti tridimensionali.




L’inaugurazione, aperta a tutti, si terrà sabato 28 marzo alle ore 17.
La mostra sarà quindi aperta fino al 3 maggio 2015 nei normali orari del Museo: da martedì a venerdì, dalle 8 alle 13; il sabato e i festivi, dalle 15.30 alle 18.30.




Retrospettiva di Pino Pinelli alla Dep Art di Milano






Pino Pinelli
Antologia Rossa

22 marzo / 30 maggio 2015

1974 - Pittura R 70x70 cm acrilico su tela

La Galleria Dep Art ha inaugurato una importante mostra retrospettiva con opere dagli anni ’70 ad oggi: dai primi monocromi che indagano lo "stato ansioso" della pittura fino alla “rottura del quadro” e le conseguenti “disseminazioni”.
Come scrive A. Zanchetta: «Nella seconda metà del XX secolo i pittori avevano rinunciato alla cornice del quadro – sentita come un vincolo e un orpello – e si erano interessati a scandagliare le pareti dei musei o delle gallerie d’arte, permettendo così alle opere di entrare in relazione diretta con l’ambiente espositivo, “luogo di accadimenti” che diventa il nuovo confine spaziale della pittura. Negli anni Settanta, artisti come Pino Pinelli si avvedono anche del limite imposto dal telaio del quadro stesso; rispondono quindi con una deflagrazione e uno sconfinamento in grado di dare corpo alla pittura, rendendola materia (più ancora che materica). Pinelli, ad esempio, avverte l’esigenza di rifondare la natura stessa della pittura, i suoi presupposti, prefigurandone gli sviluppi futuri e tutte le diramazioni possibili. Ancor oggi, la sua è una pittura “pensata” in relazione allo spazio espositivo, “progettata” per vivere in sinergia e in simbiosi con l’architettura».


     

  
1986 -  Pittura 86 21x21x13 3 elementi




2009 - Pittura R 41x41 cm incroci 7 elementi




2009 - Pittura R  24,5x7,5 cm -18 elementi




  1997 - Pittura R 22x54 cm - 6 elementi


 Pinelli / english
Dep Art Gallery is inaugurating an important retrospective show with works ranging from the seventies to today: starting from the first monochromes, investigating the “anxious condition” of painting, until the work of art was “broken” itself, and disseminations followed.
As A. Zanchetta writes: «During the second half of the twentieth century, painters rejected painting frames – felt as an obligation and a frill – and involved themselves in probing the walls of art museums and art galleries, thus allowing works to enter in direct relation with the exhibition space, a “place of happenings” becoming the new spatial limit of painting. During the seventies artists as Pino Pinelli also got knowledge of the boundary imposed by the structure of the work itself; they therefore answered with an explosion and a trespassing of it, giving a body to painting and making it a material (more than materical). Pinelli, for example, feels the necessity of resettle the nature of painting itself and its premises, foreseeing its future developments and all possible applications. Today his painting is still “thought” in relation to the exhibition space and “projected” to live in synergy and symbiosis with architecture».

2000 -  Pittura R 42x152 cm  2 elementi



Dep Art

Via Mario Giuriati, 9 - 20129 Milano

Orario: dal Martedì al Sabato dalle 15 alle 19

Mattina e Festivi su appuntamento

Ingresso libero
ufficiostampa@depart.it


inoltre:
Dal dicembre 2013 la galleria Dep Art è 
la sede dell’Archivio Turi Simeti


giovedì 26 marzo 2015


     GIUSEPPE  MODICA

 Giuseppe  Modica, Nell'atelier 2014 olio tela 100x70


"Reflets et Lumieres"    

mostra personale  selezione opere  2009-2014
dipinti ad olio, acquarelli, disegni 
28 Marzo-30 Maggio, 2015  Martedì-Sabato   ore 15-19 

Inaugurazione Venerdì 27 Marzo ore 17-21.
Catalogo in galleria 

Galerie Sifrein   10,  rue Lavoisier   75008 Paris   

La mélancolie onirique de Giuseppe Modica
Testo di Giovanni Lista

Giuseppe  Modica, Labirinto-Atelier,2013 trittico,olio tele cm.180x350 



La Melanconia metafisica di Giuseppe Modica approda a Parigi alla Galerie Sifrein con una selezione di 23 opere (dipinti, acquarelli, disegni)tra le più rappresentative dal 2007 al 2014.
La mostra si avvale del saggio critico, scritto per loccasione, del noto studioso delle avanguardie storiche internazionali Giovanni Lista.
Giuseppe Modica, autore nel pieno della maturità, già ampiamente studiato ed apprezzato da storici dellarte come Maurizio Fagiolo dellArco, Claudio Strinati, Vittorio Sgarbi, Guido Giuffrè, Janus, Maria Teresa Benedetti, Giovanni Faccenda, Aldo Gerbino, Gabriele Simongini, Laura Gavioli, Marco di Capua, Roberto Gramiccia, Francesco Gallo, Sergio Troisi, Marcello Fagiolo dellArco e da letterati  del calibro di Leonardo Sciascia, Antonio Tabucchi, Giorgio Soavi e Massimo Onofri è pittore appartato e di nicchia  tra i più significativi della scena artistica contemporanea.
Artista di luce e di memoria è singolare protagonista di una ricerca pittorica di armonici contrappunti e di felice circolarità che coniuga superficie e profondità spazio fisico fenomenico del qui presente e spazio illusorio della rappresentazione. Una pittura nuova, di lenta sedimentazione che ci riconcilia con la bellezza, la contemplazione e la meditazione. Una ricerca la sua che traendo origine dal quattrocento(Piero della Francesca, Luca Pacioli e la divina proporzione) giunge, attraverso Seurat, fino al Novecento percorrendolo e restituendoci nel presente contemporaneo una inedita e misteriosa  avventura di spazio-colore-luce.
Nelle opere qui esposte si coglie lessenza di una particolare visionarietà che è sì concreta e fisica ma   nel   contempo anche invisibile, indicibile ed immaginaria.
Il non detto, la sospensione enigmatica, la visione-apparizione tra memoria ed immaginazione sono strutture ricorrenti e costanti del pensiero visivo dellartista.

La Melanconia-Frammenti di Modica, pur essendo un esplicito omaggio alla straordinaria incisione di Durer, viene però a tingersi di unaura magnetica di blu cobalto ed oltremare, per collocarsi nei luoghi mitici della mediterraneità, della Magna Grecia cari alla memoria autobiografica dellartista dove il rigore matematico e costruttivo della geometria, di classica ascendenza, genera ritmo ed armonia e fa da contrappunto ad un oltre imprendibile, magico ed ineffabile di eros di aria e di luce.



Giuseppe  Modica, Biennale di Venezia,  Melanconia - frammenti,2011 trittico olio tavola,150x225

domenica 15 marzo 2015

"Mail Art Disruption"



"Mail Art Disruption" - sezione mail art di Networked Disruption, a cura di Vittore Baroni, presenta una selezione di opere d'arte elettronica "dirompenti" dal EON Archive, insieme a opere postali originali 

Škuc Gallery, Stari trg 21, SI-1000 Ljubljana, Slovenia


(Vittore Baroni) E’ giunto il momento ringraziare tutti quelli che hanno inviato opere originali per il progetto "Mail Art Disruption", qui ci sono tutti i nomi:

Maybe it's about time I write a big THANK YOU to all those of you who sent original works for the "Mail Art Disruption" project, here are all the names: 

Adenoidi, Demostenes Agrafiotis, Helen Amyes, Francesco Aprile, Arky of Toast, Vittore Baroni, Pier Roberto Bassi, Keith Bates, Hanna Bayer, Angela Behrendt, Mariano Bellarosa, John M. Bennett, Pedro Bericat, G. Bibb, Giovanni Bonanno, Renee Bouws, Hans Braumüller, Walter Brovia, Rossana Bucci, Mirta Caccaro, Cristiano Caggiula, Angela Caporaso, Ryosuke Cohen, Conelicao, Francesco Cornello, R.F. Cote, Dadanautik, Chevalier Daniel C. Boyer, Rudheath Cheeshire, Pal Csaba, Ko De Jonge, David Dellafiora, Michael Della Vedova, Ewitte De With, Marcello Diotallevi, Disruption Bureau, Ivan Dujmušić, Mike Dyar, Ever Arts, Wolfgang Faller, Arturo Fallico, Jas W. Felter, Luc Fierens, Fora, Roberto Formigoni, C.U. Frank, Nicola Frangione, Thorsten Fuhrmann, Gyorgy Galantai, Claudio Gavina, Luca Giacobbe, Susan Gold, Claudio Grandinetti, Uli Grohmann, Sinasi Gunes, Roland Halbritter, John Held Jr., Valentine Mark Herman, Alexandre Herre, Thomas Imhof, I Santini Del Prete, Eberhard Janke, Ruud Janssen, Miguel Jimenez, Rora & Dobrica Kamperelic, Peter Kell, Viktor Kòtun, Sanja Krug, Alessio Larocchi, Michael Leigh, Alexander Limarev, Paulo Lionetti, Little Shiva, Oronzo Liuzzi, Lome, Niels Lomholt, Lunar Suede, Ralf Luth, Ruggero Maggi, Dorian Ribas Marinho, Anna Maria Matone, Mack McFarland, Matt Metzgar, Gen Ken Montgomery, Emilio Morandi, Antonio Mousintto, Andrew Maximilian Niss, Barbara Noculak, Jűrgen O. Olbrich, Clemente Padin, Linda Paoli, Mark Pawson. Walter Pennacchi, Klaus Pinter, Hugo Pontes, Poul Pozlage, Giancarlo Pucci, Tulio Restrepo, Michael Ridge, Rocola, Sabina Romanin, Claudio Romeo, Walter Rovere, Marina Salmaso, Antonio Sassu, Lars Schumacher, Otto D. Sherman, Judith Skolnick, Robert Snajomski, Mark Sonnenfeld, Zoran Starčevič, Carol Stetser, Rod Summers, Margiritta Sundermann, Janomir Svozilik, Salvatore Starace, The Sticker Dude, Giovanni e Renata Strada, Enrico Sturani, Joey Patrick T, Ptzia TicTac, Michael Thompson, Thierry Tillier, Giuseppe Luca Torraco, Tommaso Tozzi, Horst Tress, Lubmyr Tymkir, Darius Vaičekanskas, Daniele Virgilio, Tina von Schmöckwitz, Margitta Sundermann, Michael Wagner, Lutz Wohlrab, Reid Wood, Bernhard Zilling (…)





2015- Ljubljana, "Mail Art Disruption" Galerija Skuc, Ljubljana, Slovenia, A cura di  Tatiana Bazzichelli e  Vittore Baroni.

sabato 7 marzo 2015

Roma / MADONNINA SOCIAL POP

Madonnina social-pop. 

Il simbolo di Milano va a Roma

Nella capitale apre una mostra dedicata alla statua dorata. 60 artisti le hanno dato un nuovo look. Intanto, in città è polemica su dove mettere la copia a grandezza naturale


http://youtu.be/SKzqxqUcKQc

 
Decine di artisti presentano a studio.ra il loro contributo creativo spontaneo per modernizzare un’icona simbolo per eccellenza di Milano

Il progetto, ideato da Raffaella Losapio nel 2004, ed esteso a tutti gli artisti nel gennaio 2015, include
il video e commento sonoro “S.AVE” di Carlo Fatigoni- www.faticart.org/

“New Look, abiti nuovi per la Madonnina: spogliata dell’oro, è trasformata in icona social, addobbata con colori sgargianti. Svecchiata e aggiornata, la statua simbolo di Milano ottimizza il suo valore di logo, di marchio riconoscibile.
L’icona modernizzata potrà così essere collocata ovunque, in luoghi deputati alla fruizione artistica così come su treni, autobus e metropolitane. Accanto a tutti, atei e devoti, riconoscibile e al contempo inedita. La Madonnina scende sulla terra. Il divino partecipa con curiosità alle faccende, soprattutto cromatiche e di look, di quaggiù. E lo fa inondata e inondando di luce. È una luce epifanica, rivelatrice, moderna quella che circonda la Madonnina milanese; è una luce privata di ogni accento atmosferico che diventa puro colore. Ed è la luce a nutrire la misura del limite, e a suggerire di superarlo. Nel segno del dialogo, del progresso, del futuro.”
Cinzia Bollino Bossi

La documentazione, raccolta su dvd, verrà decontestualizzata a Roma, discussa e proiettata a studio.ra, con commento sonoro, giovedì 6 marzo 2015 dalle ore 18 alle 21. Le “Madonnine social pop”, realizzate in piccolo formato, formeranno un’installazione collettiva costituita da un grande mosaico di immagini. L’intento non è quello di sfruttare commercialmente il suddetto simbolo. I contributi spontanei e creativi degli Artisti rimarranno a disposizione di Autorità e Responsabili religiosi, pubblici o privati. Si potrà così eventualmente decidere o approvare le modalità di un eventuale sviluppo di attività espositive, performative, installazioni, special project.

Artisti: Salvatore Anelli, Alessandro Antonucci, Roberta Banino, Tiziana Baracchi, Pier Roberto Bassi, ‎Tiziana Befani, Luisa Bergamini, Jose Luis Bernardes, Guy Bleus (Belgium), Giovanni Bonanno, Patrizia Jacomella Bonola, Cecilia Bossi, Rossana Bucci, Alfonso Caccavale, Vincenzo Ceccato, Giorgio Celon, Francesca Cho (Korea), Laura Cristin, Valentina Colella, Carmela Corsitto, Rosanna de Felice, Eleonora Del Brocco, Peppe Esposito, Marcello Diotallevi, Isabella Di Sagio (Austria), Monika Mori (Austria), Yue Fan (China), Cinzia Farina, Eligia Gentilucci, Sofia Gradassi_Maria Vittoria Baravelli, Michela Giovinetti, Rosy Imbrogno, Gabriele Innammorati, Isabelle, Benedetta Jandolo, La Fabbrica delle Scimmie, Raffaella Losapio, Xing Liu (China), Calogero Marrali, Virginia Milici, Assunta Mollo, Antonella Paponi, Michel Patrin, Ilaria Pergolesi, Ettore Pinelli, Eliana Prosperi, Mauro De Simone Rea, Claudia Rivelli, Angelo Riviello, Vincenzo Russo, Rocco Salvia, Ilaria Santarelli, Roberto Scala, Giuseppe Scelfo, Giovanna Semerano, Fulgor Silvi, Gruppo Sinestetico, Silvia Stucky, Lucia Spagnuolo, Giancarlo Villani, Lili White (NYC, USA), Qinggang Xiang (China).

Inaugurazione Venerdì 6 marzo ore 18
Studio Ra Contemporary Art
via Bartolomeo Platina, 1/F Roma
lun-sab 15.30-19
ingresso libero